Mussolini miracolosamente scampato ad un altro attentato a Roma

Mussolini miracolosamente scampato ad un altro attentato a RomaMussolini miracolosamente scampato ad un altro attentato a Roma Un anarchìe® toscano, giunto da Marsiglia, Sancia una bomba contro l'automobile presidenziale - 6! Primo Ministro incolume, 8 cittadini Seggermente feriti - L'unanime indignazione e le imponenti manifestazioni a Palazzo Chigi e in Piazza Colonna -- Bl Capo del Governo parla alla follai! « Bisogna finirla con certe tolleranze colpevoli e inaudite di oltre frontiera, se veramente si tiene all'amicizia del popolo italiano, amicizia che episodi di questo gemere potrebbero fatalmente compromettere » -- il preannuncio della pena capitale. Le notizie ufficiali L'annuncio al Re ed il telegramma del Sovrano ROMA, 11. L'Agenzia Stefani comunica: « Stamane, poco dopo le ore 10, mentre l'automobile del Capo del Governo, proveniente dalla Villa Torlonia, transitava sul piazzale di Porta Pia, diretto a Palazzo Chigi, un giovane scalpellino, tale .Giovannini Ermete, ha lanciato contro la automobile di S. E. Mussolini una bomba. « La bomba ha battuto presso i vetri laterali dell'automobile ed è quindi caduta a (erra esplodendo, mentre l'automobile proseguiva il suo cammino, Le scheggie prodotte dalla fortissima esplosione hanno ferito leggermente quattro passanti, che sono stati trasportati al Policlinico, « Il Giovannini, nato nel 1900 a Castelnuovo di Garfagnana, fu immediatamente arrestato dagli agenti dell'automobile di scorta et- ha dichiarato di essere giunto stamane dall'estero attraverso i valichi alpini e di ussert: sprovvisto di passaporto. « S. E. Mussolini, completamente incolume, ha ripreso a Palazzo Chigi le sue normali occupazioni ». Il Capo dr.l Governo, on. Mursolini, ha 'diretto slamane a S. .Ai. il He il seguente telegramma ; « Stamane, mentre mia auto svoltava « da via Nomer.tana per il Corso d'Italia, « ho sentito distintamente un colpo come « di un grosso ciottolo contro il tetto delti la vettura. Ho pensato dapprima trattarti si di un sasso, ma poi, fatti pochi metri, « ho sentito lo scoppio tipico e fragoroso tt di una bomba. Autor? attentato e etato « immediatamente arrestato. «E' uno scatti pettino proveniente dalla Francia. Quatti tro passanti sono stati feriti, ma lo feti rite di schegv;-. sono fortunatamente logli gere. Ho immediatamente date necessa« Vie disposizióni ai prefetti per la tutela ti dell'ordine pubblico. Capitale animata, « ma calma. Accolga In Maestà Vostra i « miei «maggi devoti MUSSOLINI ». — Subito dopo è pervenuto al Capo del Coverno il seguente telegramma: « Mi giunge qui notizia "del nuovo attenti tato contro la sua persona e mi affretto ti ad esprimer? tutto l'orrore per il triste « fatto e le mie più vive felicitazioni per tt il pericolo scampato. Cordiali saluti, affi fettuosamente: cugino VITTORIO EMA« NUELE ». S. A. R. il Principe di Piemonte, appena ha conosciuta la notizia dell'attentato a S. E. Mussolini, ha cosi telegrafalo: ti Giungemi notizia criminale tentativo, « fortunatamente senza conseguenze. Grati» disca miei vivi rallegramenti, mio cortili mosso saiuto. Aff.mc cugino UMBERTO |» DI SAVOIA ». S. E. Mussolini ha risposto ringraziando. Ancora una volta, il sentimento umano e politico deve insorger»} atl esecrare un delitto odiosa. D Capo del Governo è fortunatamente scampato anche al nuovo più terribile attentato; ma la bomba lanciata dallo sciagurato diciottenne contro l'automobile presidenziale, se miracolosamente ha risparmiato U lutto atroce, le cui conseguenze avrebbero potuto essere per il paese gravissime, non per questo ha meno ferito la coscienza civile della nazione, la quale, aborre dalla mostruosa concezione che la delinquenza possa comunque sostituirsi alla lotta politica. E alla coscienza di ogni uomo e di ogni partito degno di classificarsi politicamente, ripugna di annettere all'atto criminale del lanciatore di bomba — come già ai suoi sciagurati predecessori nell'attentare alla vita del Presidente del Consiglio — solo la parvenza di una qualsiasi idea politica. Dinanzi al delitto, all'esplosione della delinquenza, non c'è distintivo di partito nè diversità di pensiero politico che possano trattenere dall'associarsi con l'animo compreso delle sorti nazionali, alle pubbliche manifestazioni che, all'annuncio del nuovo attentato contro l'on. Mussolini, in ogni città italiana si levano spontanee: esecrazione del delitto, vivo icompiacimento per lo scampato pericolo. L'ordine di Mussolini Roma, 11, Il Direttorio nazionale del Partito nazionale fascista ha lanciato alle camicie nere il seguente messaggio: u Un'altra volta Dio ha salvato l'Italia: Mussolini è illeso. Dal suo posto di comando, a cui è subito tornato con la calma che nessun evento può smuovere, ci ha dato un ordine: NESSUNA RAPPRESAGLIA. « Camicie nere ! — Bisogna obbedire.all'ordine del Capo, che solo ha il diritto di giudicare e di segnare la linea di condotta. Offriamo a lui, che resiste -imperterrito, questa nuova prova della nostra devozione illimitata. Viva l'Italia! Viva Mussolini! ». Il generale Bazan, capo di Stato Maggiore della Milizia, ha così telegrafato a tutti i Comandi dipendenti: « la assenza di S. E. il Comandante generale, lontano da Roma per servizio, mi sono reso subito interprete presso S. E. il Capo del Governo della fremente esecrazione delle camicie nere per il nefando attentato, della loro commossa, suprema •esultanza per la divina volontà che spezzò il turpe proposito, conservando la preziosa, sacra esistenza del Duce alle fortune ed alle glorie della Patria. S. E. il nostro Capo amatissimo ha. multo gradito i sentimenti che gli Ito manifestati: e mi ha dato incarico di esprimere alle camicie nero il stio grazio più vivo e di far loro conoscere il suo fermo, preciso intendimento che la .Milizia, rome sempre, si mantenga dignitosa, austera ed osservi la più rigida disciplina, astenendosi ila qualsiasi manifestazione individuale o collettiva, che possa anche lontanamente avere carattere di rappresaglia. La Milizia ubbidirà certamente anche oggi alla volontà del Duce, tanto più so l'obbedienza costi sacrificio. Così la Milizia darà al Capo magnifico nuova prova della sua consapevole, illimitata devozione. _ F.to: Generale Bazan ». Dal ministero degli Intorni e dall'autorità di P. S. ■sono subito partito severissime deposizioni per il mantenimento dell'ordine pubblico All'uopo sono stati dislocati forti nuclei di metropolitani e di militi volontari a protezione delle tipografie e delle redazioni del « Mondo », della «Voce Repti.hblica.nei » ecc., dell'Ambasciata russa o delle sedi di gruppi e a6sooiazionii, notoriamente antifascisti. I telegrammi Roma, 11, notte. Il sen. Sciatola, capo della Delegazione italiana alla Società delle Nazioni, ha diretto da Ginevra all'ou. Mussolini il seguente telegramma: ■ A nome mio e della Lelegazione, le partecipo l'indignazione pel nefando attentavo e l'esultanza (ter la salvezza dulia vita dì V. E., ancora una volta consacrata all'amore dell'Italia e degli italiani ». -Pure da Ginevra, Nincic, ministro degli Esteri della Jugoslavia, ha diretto al Capo del Governo il .seguente telegramma: « Profondamente commosso per la notizia dell'odioso attentato commesso contro la persona di V li., mi attreito a esprimervi, colle mie più cordiali feucitazioni, i sentimenti della mia più 'sincera amicizia fc,