Il seggio permanente alla Germania deliberato dal Consiglio della Società delle Nazioni

Il seggio permanente alla Germania deliberato dal Consiglio della Società delle Nazioni Il seggio permanente alla Germania deliberato dal Consiglio della Società delle Nazioni De Rivera annuncia che la Spagna lascia vuoto il suo posto ( D cm 1 no»ta-o i iwlato| noatx-o Ginevra, 4, notte. 11 rapporto Motta circa i seggi permanenti e temporanei è stato approvato dal Consiglio della Società delle Nazioni e rinviato quindi all'Assemblea con la deliberartene seguente: «71 Consiglio, prendendo in consideraxione la deliberazione proposta dal delegalo francese e votata dall'assemblea straordinaria del marzo 1926, deliberazione del seguente tenore : « L'Assemblea dichiara il suo rincrescimento che le difficoltà incontrate sino a questo momento non abbiano permesso di raggiungere lo scopo, per il quale essa era stata convocata, ed esprime il voto che queste difficoltà siano appianate nel periodo che la separa dalla sessione ordinaria di settembre, in modo da rendere possibile, per tale data, l'ingresso della Germania nella Società delle Nazioni »; in conformità del voto espresso in tale deliberazione il Consiglio: 1.0 approva il rapporto della Commissione per la riforma della composizione del Consiglio stesso; 2.o delibera, in conseguenza ed in virtù dei poteri che gli derivano dall'articolo i del patto: A) la designazione della Germania come membro permanente del Consiglio all'atto della sua entrata nella Società delle Nazioni; B) l'aumento dei seggi non permanenti, che saranno portali a 9; 3.o raccomanda all'Assemblea l'adozione di queste deliberazione; 4.o raccomanda all'Assemblea di esaminare favorevolmente le proposte fatte dalla Commissione e relativamente alla maniera di eleggere i membri non permanenti del Consiglio ed al regime del mandato a questi attribuito m. In tale documento il Consiglio ha voluto che fosse allegato il testo della mozione Direnili, trasmessovi ieri. Inoltre ha deciso di comunicare, per conoscenza, al rappresentante spagnuolo nel Consiglio dlella Lega (il quale anche stamane era arsente) le proprie deliberazioni. La seduta ufficiale La riunione pubblica del Consiglio si Iniziò alle 11,50 per terminare poco dopo le 13, ma essa era stata preceduta da una lunga seduta segreta, di cui diremo tra breve. VI basti qui rilevar» come la riunione pubblica del Consiglio abbia avuto stamane, eccezione fatta per il rapporto Motta, carattere decorativo. Il primo argomento all'ordine del giorno era l'esame della relazione del Comitato finanziario per i soccorsi ai profughi greci. Briand, in poche parole, fece adottare dal Consiglio la redazione suddetta. Quindi l'on. Scialoja, relatore, propose l'approvazione dei rapporto della Commissione finanziaria circa la restaurazione economica dell'Ungheria e Paul Boncour, scuotendo la sua bella testa di'rivoluzionario, appoggiò la richiesta del delegato italiano, che, del resto, non sollevò alcuna obbiezione. Benes fece sanzionare dai colleglli e rinviare all'assemblea un progetto circa la fabbricazione privata delle armi e munizioni ed ordinare la trasmissione ad un sottocomitato di alcune proposte francesi, finlandesi e polacche per facilitare la riunione del Consiglio della Società delle Nazioni in caso di guerra. Lo svedese Unden infine ritornò sulla questione dei mandati, facendo raccomandazioni secondarie. Si venne quindi all'esame dei lavori della Commissione per la riforma della composizione del Consiglio ed il giapponese visconte Ishii, incaricato di riferire sul rapporto Molta, concluse per la sua approvazione. Il solo a chiedere la parola in proposito fu il delegato svedese Unden, che dichiarò che il suo paese era per principio contrario all'aumento del numero del seggi temporanei, ma che, per contribuire a risolvere la crisi attuale della Società delle Nazioni, era pronto a sacrificare la propria tesi, dichiarandosi favorevole alle conclusioni del rapporto Motta. Benes girò intorno lo sguardo e, poiché nessuno apriva la bocca, dichiarò adottato all'unanimità il rapporto stesso. Allora il visconte Ishii lesse la sopracitata deliberazione ed il Consiglio la ratificò. Il presidente pregò quindi sir Erric Drummond, segretario generale di comunicare a Quinones de Leon, rappresentante titolare spagnuolo in seno al Consiglio, le odierne risoluzioni di questo e la seduta venne senz'altro tolta. Il retroscena di una riunione segreta Ho accennato all'animata riunione greta del Consiglio avvenuta dalle 10,45 alle 11,45. Secondo nostre informazioni, vi si discussero le modalità dell'ingresso della Germania e Briand (l'identificazione è permessa, tra l'altro, da quanto ha scritto in questi giorni il Temps) si rese interprete della tesi che, per ragioni di politica generale, era inopportuno separare l'attribuzione alla Germania di un seggio permanente, da quella ad altri Stati di un peggio temporaneo. In altri termini, appariva conveniente evitare che la Germania entrasse trionfante e sola nel Consiglio, forse nello stesso momento in cui la Spagna ne sarebbe uscita. L'articolo della TógVsche Rundschau, in cui giovedì ecorso si dichiarava prematura la notìzia che la Polonia disporrà di un seggio temporaneo rieleggibile ed i timori espressi dal Temps circa, l'azione futura del la Germania nella Società delle Nazioni, ri specchiano le due correnti che hanno trovato eco stamane nella 6eduta segreta del Consiglio. Questo ha deciso infatti, aderen do alla tesi di Briand, di fare compiere in blocco dall'Assemblea l'attribuzione di tu»tt i seggi. Secondo la procedura regolamentare l'Assemblea, presa visione delle raccOmpr.dazkmi del Consiglio, nominerà una Commissione ed in uno stesso giorno si avrà l'elezione della Germania, la concessione ad ,essa del seggio permanente e quella del ee« ìgi temporanei agli altri Stati. TaJ« notizia Bimostra che le influenze politiche si sono andate sovrapponendo al programma da noi indicatovi l'altro giorno e che mal sopite rivalità si vanno determinando in 6eno alla Ijega. La Germania non vuole negare alla Polonia nn seffsrio temporaneo, ma scmbr opporsi che vene» a questa concesso nn seg (rio temporaneo rieloeglblle. Di qui *a corta ai ripari da parte del Consiglio, 11 quale i^a escogitato le nomine simultanee per evi fare che la Germania, eletta in precedenza, manovri contro la Polonia. Pesta a vedere ccnsCnzzpgmetFPgsgmvpGasshmfrltNutztsgStnnprsmfgmliGsds come accoglierà Berlino tale decisione procedurale. Del resto, la questione dei seggi temporanei va ingrossandosi. Kt»i sono nove, come sapete. E' impossibile che Hclgio, Polonia e Cina rimangano fuori. Inoltre, tre seggi sono attribuiti all'America latina, uno alle Nazioni nordiche (Olanda, invece della Svezia?) uno alla Piccola Intesa. Rimane sempre da calcolare il seggio destinato alla Spagna, sebbene, con tutta probabilità, esso rimarrà vuoto. Infatti, stasera vèrso le 22, venivano dittuil i seguenti telegrammi scambiati tra Briand e Cliamberiain ed il dittatore spagiruolo. Scambio di telegrammi tra Chamberlain, Briand e De Rivera n 2 settembre 1 ministri degli Esteri di Francia e d'Inghilterra inviavano al signor Primo De Rivera il seguente telegramma: « Nel momento in cut si riunisce il Consiglio della Società delle Nozioni, per una sessione particolarmente importante, V. E. voglia permetterci di insistere nuovamente, nel modo più cordiale e più pressante, affinchè seggio della Spagna al Consiglio non diventi vacante e affinchè il Governo Reale possa continuare a portare alle riunioni di Ginevra il prezioso appoggio della sua alta autorità ». n 4 settembre il Presidente del Consiglio spagnuolo inviava da Madrid la seguente risposta: « Alle LL. EE. Briand e Chamberlain. Non ho mai sentito un'emozione cosi profonda come quella che provo, ricevendo il telegramma firmato dalle LL. EE. che, alla loro giusta rinomanza di eminenti statisti, aggiungono la condizione di uomini retti, senza altro interesse che quello di condurre l'umanità verso la giustizia e la pace, vero onore delle Nazioni. Mai la mia modesta persona ebbe un onore uguale a quello a me concesso dal telegramma delle LL. EE. e la mia inclinazione sarebbe quella di piegarmi immediatamente alla indicazione in esso contenuta, se non fosse mio dovere vegliare al prestigio di questa vecchia, gloriosa e bene amata Spagna, che, relegata ad un piano Mfertoalla sua condizione, deve cercare un'attitudine conveniente in una dignitosa astensione. Sono convinto che la nostra decisione non compromette nessun interesse o principio della Società delle Nazione, per la prosperità della quale la Spagna, il suo Re ed il suo Governo fanno i voti più fervidi. Permettano le LL. EE. che esprima la mia pròfonda gratitudine per l'onore rivoltomi e per alta considerazione testimoniata alla Spagna. Non posso, con mio grande rincrescimento, seguire, come sarebbe mio desiderio, la nobile indicazione delle LL. EE., alle quali invio i miei più cordiali saluti. — Firmato; Generale Primo de Rivera ». Il seggio vuoto - Le nostre previsioni si sono avverate. Con il suo telegramma. Primo de Rivera conferma, che la Spagna si apparterrai per-un tempo indeterminato dal lavori della Società delle Nazioni. Stasera il 6ignor De Palacios è partito da Ginevra per riprendere il suo posto di ambasciatore a Bruxelles. Nessun rappresentante spagnuolo rimane presso la sede della Lega. Lunedi, quando 60tto la presidenza di Nin de, l'assemblea ìnizierà le sue sedute, nella sala della Riforma, 11 seggio della Spagnai! sarà vuoto. Il colpo inferto alla Società delle Nazioni dal telegramma di Madrid rimane attutito dalle dichiarazioni riguardose di essa contenute nel dispaccio del presidente del Consiglio spagnuolo. Bisogna certamente apprezzare l'eloquente motivazione dell'attegpiamento di Madrid. Nelle parole di Primo de Kivera vibra realmente il sentimento di una nazione delusa e, se non abbiamo cessato mai di indicare 1 dubbi di interpretazione che poteva prestare il giuoco diplomatico spagnuolo, possiamo liberamente scrivere che il testo delle dichiarazioni di De Rivera è de stinato a produrre un eccellente impressione. Ciò che ha condotto al sacrificio della Spagna stato un groviglio politico inestricabile, fatto delle colpe e degli errori accumulatisi nella vita internazionale, dal 1919 ad oggi, La Società delle Nazioni si è trovata cosi a scegliere in questi giorni tra la Germania la Spagna In nome di un ideale superiore, cioè della riconciliazione tra vjntt e vincitori, per la pace avvenire, ha eletto la Germania. Un insieme di circostanze deplorevoli, ma ormai irrimediabili, ha voluto che non si potesse accontentare con Berlino anche Madrid, ed il deluso amor proprio del popolo spagnuolo non si è rassegnato alla decisione. Tuttavia 11 suo disappunto si manifesta in una forma che non si potrebbe desiderare più alta e dignitosa, ed è da sperare che Ginevra voglia, in un'epoca non lontana, riparare all'involontaria le rifa recata al sentimenti di MadridCiò che premeva evitare era l'abbandono completo della Società delle Nazioni da parte della Spagna, Chamberlain e Briand, col loro appello al capo del Governo spagnuolo, vi sono riusciti. Oggi ha vinto la modera zione, ossia lo spirito reale della Società del le Nazioni, lo spirito di Locamo. La Spagna si ritira sotto la tenda, senza creare l'Irreparabile. Essa negozierà 11 suo ritorno, e sarebbe ingenuo pretendere altrimenti. Ma vi sono nella vita delle nazioni come nella vita degli nomini, dei momenti in col si può vedere se possiedono il controllo del propri sentimenti. In nome di un'ideale norma di esistenza, Madrid ha dato prova di essere dotata di self control. Quanto a Ginevra, essa doveva ad ogni costo salvare il patto di Locamo, con l'ammissione della Germania' nella Società delle Nazioni, e l'ha salvato, sacrificando la Spagna. Ora alla Germania spetta di mostrarsi degna del sacrificio fatto per lei dalla Lega, portando nella Società delle Nazioni quella precisa visione degli interessi comuni a tutte le nazioni, alle quali è legato l'avvenire dell'Eu r°Pa" ARRIGO OAJUMI