Vittoria di macchine azzurre nel Gran Premio d'Italia a Monza

Vittoria di macchine azzurre nel Gran Premio d'Italia a Monza Vittoria di macchine azzurre nel Gran Premio d'Italia a Monza Costantini in testa per quasi tutta la corsa i! breve ma brillante duello delle Maserati Un drammatico incidente Corsa monotona e folla ridotta. ( Dell nostro Inviato e» « j e o ì e* i © ) MONZA, 6 mattino. Per ia varila, credevamo di trovare meno gente a Monza. La notizia del ritiro delle itì. Al. poteva far credere che il grande puDfljlico awebbe disertato l'autodromo. Folla numerosa Invece non fu cosi. La presenza delle >MaSerali» uniche macelline rimaste colla « Cin'a-ibiri .. ;i difesa dei colori italiani ha tentilo '.desto l'interesse della grande l'olla degli spor"iuvi. Si crede non solo in un'onorevole aiferandzione delie rosse macelline italiano, e 61 6pera in un senato «lucilo Bugatti-Muserati. (Un'altra ragione dell'affluenza del pubblico, questa tutta sentimentale, è Ja presenza del Ceneiak' Nobile. Ed ii cosi che sui bei viali che portano da 'Milano a Monza, nel vaslo parco magnifico 'Idi verde, rivediamo il caratteristico spettacolo un po' ridotto, dei passati » Grandi Preimi » al intona memoria. Numerose vetture in lunghe hic indiane, ma nessun « imbottigliamento carovane di ciclisti,, di pedoni con Je provviste per il pranzo; accampamenti nei .prati e nei boschetti del parco; ma tutto questo iruncruillo, in buon ordine, senza nessun -fcongesiionamcnio, senza nessmia confusione. Alle 9 l'autodromo presenta già un magnifico colpo d'occhio. 11 cielo che nelle prime ce delia mattinata era alquanto imbroncia. no, si è liberato delia greve nuvolaglia ed ora • il sole splende, illuminando festosamente le • [tribune pavesale di tricolori e di festoni a '{lavaci colori. , ^.lle 0 precise echeggiano le note delia "marcia reale. Una vettura, pilotata dal grantìe ufficiale. Mercanti, fa il suo ingresso in teista. 11 generale Nobile è a bordo. Sono .jcon lui i! capo-tecnico del « Norge » cav. Cecioni, il sen. Crespi, l'on. Belloni, il colon- •■'nello Di Ruzza e la... famosa cagnetta Titina, che impettita muove in giTO il suo grazioso 'musetto La vettura imbocca velocemente la tpisia, seguita tosto da ima seconda sulla quale sono gli altri componenti l'equipaggio • idei « Norge »: marescialli Arduino, Caratti, [alessandrini e Pomella. La dimostrazione a Nobile Le due vetture tra lunghi applausi, che (assumono il calore di una vera ovazione, compiono un giro della pista e si arrestano davanti alla tribuna d'onore. Il sindaco di Monza cav. Vigoui e il coinm. Fabbri muoiono alla voliu del transvolatore del Polo e jgU danno il benvenuto. Davanti alla tribuna si sono schierati i podestà ed i sindaci del •comuni di tutta la Lombardia con gagliardetti e gonfaloni. Lo spettacolo è bellissimo: £ gonfaloni multicolori sventolano mossi da luna leggera brezza sotto il sole che ora è "sfolgorante in una magnifica suggestiva ridda di colori. Il generale Nobile, con passo lento sale nella tribuna, mentre il pubblico rinnova, intensi ricalinoli, gli applausi. D'improvviso .si fa il silenzio. Il cotmm. Fabbri si alza e [volgendosi a Nobile cosi dice: « Generale Nobile, da questa provincia, dove il genio di Leonardo precorse i secoli intuendo il volo tìal più pesante dell'aria, no 51 particolare onore di presentarvi l podestà della regione lombarda, qui accorsi con entusiasmo per porgervi gli omaggi ricono.sconti delle popolazioni che rappresentano; popolazioni «dosato come voi al duro travaglio auotidiano, aperte come voi a tutte le Audacie e però atte a comprendere ed a sen. aire ' pienamente tutta l'importanza storica, tutta la poesia della vostra eroica impresa. •' « Sulle pietre miliari della civiltà del mon■tio è per ogni epoca inciso almeno un no.ane attestante il genio ed il valore di nostra pente. Sulla pietra miliare di quest'epoca, che par l'Italia indica il punto di partenza verso un nuovo cielo storico di splendore, vediamo incisi, accanto ai nomi degli avieri eroici della guerra, quelli degli avieri intercontinentali per la scienza e la civiltà, tra cui spicca il vostro, orgoglio ed onore della (Patria La febbre di scoprire nuovi orizzonti, l'irresistibile spinta verso l'espansione, sono ìndici inequivocabili di sviluppo e di forza (di un jiopoio. Nel quadrante della storia d'Italia, voi, intrepido esploratore polare, rapMresentate uno di questi indici infallibili che 'segnano le grandi ore dello Nazioni. Ecco la ragione intima degli entusiasmi elio il vostro tnonie suscita in mezzo a lutti i celi sociali IdelJa Penisola. • < Generale Nobilel Voi non siete per gli Italiani semplicemente un abile, avveduto e .lardilo nocchiere; ma siete l'espressione più ella, più pura, più genuina dello stato d'aaiimo della Nazione, tutta pervasa dagli stimoli animatori del suo Duce, la cui opera (poderosa sembra inspirata costantemente al ivoslro molto: « Sempre più alto .c più loniano», I preparativi e la partenza .11 generalo Nobile, ringrazia, mentre il pub'Blieo ancora una volta scoppia in un lungo, prolungato applauso. Poi, l'ideatore del ■i« Norge » prende posto tra le Autorità nella (tribuna, mentre ai «box » le vetture vengono spinte a mano sulla pista. Alle 10 Nobile, SK'.oompagiialo dalle Autorità, passa in rivista i sindaci ed i podestà, stringe nnuneirobe uiani, sorride ed ha parole gentili. Il genetale, seguito dalla • Titilla » che risoiiote molti applausi ed e oggetto della più viva 'Curiosità, si reca, percorrendo la pista, alla •cabina dei crono-mctristi. Tiit.ina 6cpdinzoto. ma con misura: tiene il suo posto con... .grande tatto. . ' Le macchine vengono spinte sulla linea Bel traguardo. Le prime sono le « Marino » Che pollano, al posto del meccanico rimasto vuoto iri virtù del nuovo regolamento, delle {graziose* bambole portc-bonnlieur che sono... legate coni se dovessero effettuare un ratd in aeroplano^ Poco dopo giungono le « Macerati » applaudite e guardate con curiosità mista ad amorosa speranza dal pubblico. Poi è la volta della R.N.C, e dello Amilcar. Ultime ad arrivare velocemente con... mezzi .propri! sono lo < Bugatti » con rombi lace. rami ci assordanti. Le macchine si schierano nel seguente orBine: La fila: N. 3 Maserati (Maserati): N. 4 Serbali (Ci-iribiri) ; N. 7 Goux (Bugatti); 2.a filar N, il Materassi (Maserati) ; N. 12 Co«-i.-iiii.iiii (lingaiti); N. Ili Sabipa (Bugatti); '3-a fila: N. 21 Marino (Marino); N. 22 Guìiérnatls (B.N.C.); N. 23 Morel (Amilcar); 1-& filli : M. 2.; Trevisan (Marino): N. 26 Martin (B.N.C.); fi. 27 fin joncy (Amilcar); O.u fila: !N. 2S' Duray (Amilcar). Le macchine da1,N. 21 in poi partecipano iaì premio vetturette (ioO Km.), le altre al Gran Prèmio d'Italia o se si vuole ai... £.0 . Campionato del mondo. ' ; Dieci minuti prima della partenza, i moìoni confuciano à rombare. Sono brevi e .rabbiose «accelerate» che lacerano l'aria e mettono nel pubblico... fremita d'impaaien. 'za. Alle 11 precise, fi generale Nobile abbas'sa la bandierina: le macelline scattano con .• .veloce dutiuirrape. I-a « Cliiribiri » di Serboli, la u Bugatti » di Goux e la « Maserati » #1 Materassi prendono la lesta. Seguono le 'filtré macchino in gruppo serrato. Il duello Bugatti'Maserati . Al primo passaggio davanti alle tribune. Hopo die i concorrenti lianno compiuto i 4 Km e mozzo della pista interna, è in testa Costantini che passa velocissimo seguito vicino da Materassi, Goux e Maserati. Si delinca subito dall'inizio il duello Bugatti-Masorati. Costantini ha indubbiamente il compito di.lorzare, mentre Goux 6i tiene prudentemente tra le due rosse « Maserati .. Al 1 e giro è pi-imo Costantini che ha compiuto j io Km del percorso io 4' e 8", seguito Via Materassi in VU" e 3. S«gjaono: C3Mrasu !•;-c-atti che ha oltrepassato U««oéftuix'ier i uoux e ha compiuto a l.o giro in 42e AneraraChpusi gastomte m«btinpe« desee liredimchategetolaladechpfuzimchlanmil restbGa stsìm4545inAllaggpsfpbqtoqgnrarv•riIònmMtoArfrtizCpSl'stegaepclpucptor1Jrfisstils ."0"?l l a , e e a a to. . a » o e . d à . . i . 4 a ; & n : o l 0 e e n » e . 4 a ieamuAl uo aén 4'2.">"; Materassi in 4*26" e 2 e Goux in 4'26*' e 3. Al secondo giro Costantini continua a tenere velocemente la testa tallonato da Materassi che si è avvicinato minaccioso. Maserati è in terza posizione avendo sorpassato Charavel e Goux che lo segue vicino. 11 pubblico si appassiona al serrato duello che si delinea tra le macchine italiane e le BugalLi. Le « Maserati ». come avevamo previsto, si dimostrano veloci quanto le azzurre macchine francesi. Tra le vetturette che appaiono già staccate si delinea la netta superiorità delle «A; mllcar ». Si hanno ora le prime fermale ai «box»: Marino si rifornisce di olio e Martin coH'Amilcar si arresta, non sappiamo per quale ragione. Giunge notizia che la « B.N.C. » di Gubernatis è ferma all'inizio del circuito stradale. * Il ritiro delle Maserati Al terzo ed ni quarto giro Costantini 6 sempre ai comando, inseguito da Materassi e Alaserati. La corsa delle due macchine italiane entusiasma il pubblico che. apre il cuore alla speranza, tanto piti che un tentativo di Goux- di sorpassare Maserati, fallisce. Al 5.o giro Costantini passa ancora al comando, ma invano si attende la rossa macchina di Materassi. L'audace fiorentino non arriva ed anche Maserati ritarda.. Finalmente, tra la vivissima ansia del pubblico, giunge Maserati a velocità mollo ridotta. Il motore deWa sua macchina non funziona regolarmente. Alaserati passa davanti al box della sua Casa senza arrestarsi, ma poco dopo deve fermarsi definitivamente. Le due marchine, che formavano tutta la speranza del pubblico sono fuori combattimento per la fusione delle bronzine dovuta a cattivo funzionamento della lubriftcaziione. Il pubblico, disilluso, segue ora distrattamente la corsa. In testa 6 sempre Costantini che compie i r> giri (50 Km.) in 19' e 5G" alla media di Km. 150.500. In seconda posizione è ora Charavel o, se più vi place chiamarlo col suo nome di battaglia. Sabipa. Ma il « gentleman » belga è costretto a compiere poco dopo quasi un giro completo di pista con una gomma afflosciata. Giunto al box cambia rapidamente e riparte. Anche Goux, che aveva tolto la seconda posizione a Charavel, 6 costretto poco dopo ad arrestarsi per cambio di gomme. Costantini in testa Al lO.o giro (100 Km.) le posizioni sono così stabilite: l.o Costantini in 39' e 43" alla media di Km. 151,100; 2.o Charavel in 42' e 45"; 3.o Morel (primo delle vetturette) in 45' e 32"; 4.0 Goux in 45'56"; 5.0 Da Joncy in 46'30"; 6.o Duray in 48*16". Come si vede Alerei coH'Amilcar continua a tenere brillantemente il comando tra le vetturette, seguito da De Joncy che compie una corsa regolare. Alezzogiorno è vicino ed il pubblico, che pochissimo s'interessa ormai alla corsa, sfolla le tribune invadendo i ristoratori, o... perdendosi colle provviste di cibarie tra ì boschetti: il oaldo è soffocante. Abbiamo intanto una visita graditissima: quella del generale Nobile clic, accompagnato dall'onorevole Landò Ferretti, viene da qnesti presentato a tutti gli «inviati» nel giornali italiani ed esteri. Nobile si trattiene lungamente nella tribuna conversando afrabihnenie con 'tolti. Poco dopo si reca, al ristoratore sp£to1a tribuna d'onore dove viene offerta a lui ed affi'ciiui paggio del • Norge » una colazione. Vi hanno partecipato il prefetto gr. uff. pericoli, il sotto<prefctto di Monza. 1 on. BeiIòni, commissario prefettizio di Milano, L generale Cattaneo, comandante il Corpo d Armata di Alilano; il sen. Crespi; il gr. uff. Mercanti, con i rispettivi Consigli al completo dcll'A. C. I. c della Sias; il sindaco di Aionza; i podestà di Diassono e di Vedano; i rappresentanti dell'Automobil Club svizzero e francese; il gcn. Andriani, della R. Aeronautica; il ten. col. della 11. Aeronautica Di Buzza; il questore coinm. Torsello; il toh. col. Calcatcrra, dei CC. RH. : il gr. uff. Raimondi primo presidente Corte di Appello; il gr. uff. Sileno Fabbri: l'on. Maurizio Maraviglia, c l'on. Landò Ferretti. Un... risveglio nella lotta La" corsa intanto non cambia tìsononiia e si svolge monotona. Costantini è sempre in testa seguito da Goux e da Charavel. Al 15.q giro egli ha percorso 150 Km. in 50' e 20", alla media di Km. 151,413, mentre Morel, che e sempre al comando tra le vetturette, impiega 1 ora 7' e 34". Serboli, che compie una corsa regolare senza alcuna pretesa di velocità, è fermo al box per sostituire il tappo della, benzina. Apprendiamo intanto che una delle « Marino » si è ritirata e l'altra, che abbandonerà poco dopo, 6 ferina al box per cambiare le guarnizioni. Al 20.o giro (200 Km.) registriamo le seguenti posizioni: i. Costantini (Buiatti), in 1,18' o 05' 4/5; 2. Goux (id.), in 1,S1'49" 1/5; 3. Charavel (id.), in 1,26'3": 4 Alorcl (Amilcar), in 1.29'35": 5. Duray (id.), in 1,31,51 4/5; e. De Joncy (B. N. C). in 1,39'20"; 7. Serboli (Cliiribiri), in 1,49*24" 3/5. Queste posizioni si mantengono immutate fino al 2.j.o giro. Al 26.o abbiamo un... risveglio. Goux, forzando l'andatura, riesce a superare sul rettilineo delle tribuno il coravipier Costantini ed, a prendere il comando della corsa. Egli, per tre giri, riesce a mantenere tre secondi di vantaggio sul campione italiano, ma al 29.o giro Costantini riprende la prima posizione. La macchina di Serboli in fiamme TIn Intermezzo drammatico è dato dalla * Cliiribiri» di Serboli. Vediamo Ja sua vettura transitare davanti a noi col tulio di scappamento completamente in Tiarnme. Il pilota non si è ancora accorto del grave pericolo che lo minaccia. E' soltanto alle grida della folla cine, voltandosi, vede le fiamme che crescono di momento in momento. Serboli con molto sangue freddo si rizza; e tenendo il volante con una mano sola, 6i porta fuori del sedile, che incomincia ad e66erc lambito dalle fiamme, e mette i piedi sul bordo dello chassis. In questa posizione egli guida la macchino, che ormai ha perso ogni velocità, sino davanti ai box. Alai auguratamente però egli va proprio a fermarsi davanti al rifornimento della benzina. Il momento e drammatico. Le fiamme continuano a svilupparsi, intaccando la carrozzeria. Si teme ria un istante all'altro lo scoppio del serbatoio della benzina. Subito meccanici e commissari si affrettano attorno alla macchina incendiata, mentre i pompieri mettono in azione gli estintori. Fortunatamente dopo alcuni minuti di affannoso lavoro le fiamme sono domate. La macchina ila avuto danni solo nella carrozzeria posteriore. Il Serboli aveva perduto II tappo della benzina e questa, uscendo dai serbatoio, era caduta sul rubo di scappamento, rovente, incendiandosi. Mentre f meccanici della « Chiribiri » spingono la macchina nel recinto, Goux si ferma al box, rifornendosi rapidamente. Al 35.0 giro Je posizioni sono ancora invariate. Costantini ha impiegato a compiere i 350 Km. 2 ore, 25' e 45". Morel vìnce tra le vetturette Al 36. o giro Goux si arresta poco distante dalle tribune, all'incrocio del circuito stradale colla pista. Il pilota francese compie una rapida visita alla macchina e poi lentamente, a piedi, si dirige ai box. E" costretto ad abbandonare per un irreparabile guasto alla lubrificazione. Alorel continua a tenere brulantemente il comando tra le vetturette, mentre Duray è riuscito a sorpassare De loncy. » Al «j0.o giro Morel. avendo Sompiuto WO chilometri, finisce la corsa, impiegando ore ,1come selainstdulapicopa3,210bommannmtucamchfrbtitiddmmteqsvrilamtanpk11IlctopspciwdAsi larmuMsad.psr-mdzvrucdindrlasnhinmbvppCnczLrvbs ."0'32", alla media di Km. 132,9. Lo 6eguo"?Ì,-ÌV° nuray. i» 3,916"; 3.0 De Joncy, ia ,16 Due .macelline sole sono ora in pista a contendersi la vittoria per il « Gran Premio d'Italia», le «Bugatti» di Costantini e di Charavel. Al -ì.-lo giro Costantini è sempre in prima posizione, in ore 3,6'12", alla media di Km. 144.997. Charavel lo 6egue in 3.9'2tì". Nel giro segu-ento Charavel però costretto a formarsi a! box ed a cambiare le duo gomme posteriori. Compie velocemente la bisogna riparte. Ormai la corsa non può più subire spostamenti e continua tra la completa indifferenza del pubblico, gran pane del quale comincia a sfollare. Al 5U.o giro Costantini ha impiegato ore 3,26'6", alla media di Km. 145,532. Charavel 10 segue in ore 3,35'20". Il belga si ferma al box, compiendo ancora un rifornimento. Al 55.0 giro Costantini impiega ore 3,45'49", mentre Charavel è ancora obbligato a fermarsi al box per cambiare i pneumatici anteriori. L'incidente finale a Costantini À tre giri dalla fine si ha il colpo di scena, che priverà il campione italiano di una meritata vittoria. Costantini passa ad andatura ridotta. Il suo motore ha perduto il bel canto continuo, 'metallico, caratteristico che mova avuto lino a quel momento. La macchina si arresta al box. I meccanici si affrettano attorno al motore; vengono cambiate Je candele, 6i lubrificano alcune parti, ma la macchina non vuol più ripartire. Il pubblico vive ora il dramma di Costantini, mentre Charavel, accortosi dell'arresto del coéqutplcfc aumenta l'andatura colmando a poco a'poco il suo vantaggio. Dopo molti tentativi ed un arresto di più di 12 minuti, Costantini riesce finalmente « rimettere in moto il motore ed a ripartire, proprio quando Charavel ha annullato tutto il suo svantaggio. Si spera ancora che Costantini riesca a riprendere la prima posizione, ma la sua macchina non va. Egli compie lentamente gli ultimi due giri, mentre Charavel taglia vittorioso il traguardo salutato dalle note della «Afarsiglicse». Charavel ha impiegato ore 4.20"29" a compiere i COO fan. del percorso, alla media di km. 13S.204. Costantini lo segue in 4.27'1". 11 pubblico applaude, ma senza convinzione. Il malumore, prodotto dalla monotonia della corsa, è ancora aumentato colla mancata vittoria del campione italiano. La prova delle macchine e degli nomini Il Gran Premio d'Italia è finito, come si prevedeva, con la vittoria di Bugatti. La corsa non è stata interessante. La mancata pariecipazione dell'O.M. decisa soltanto qualche ora prima della corsa, avendo la Casa iwseinna una sola- macchina pronta a prendere il «via», la troppo breve gara delle Alaserati, il finale non molto brillante delle stesse Bugatli, tutto ha concorso e togliere i pochi motivi di interesse che ancora aveva la grande prova di Alonza. L'odierno vincitore, il belga-parigino Charavel, ft un gentleman che si era già affermato in qualche corsa; ricordiamo tra l'altro un secondo posto ottenuto l'altro anno a Montlory. Nella prova odierna pilotava la stessa macchina che aveva servito a Minoja a San Sebastiano. Ha corso benissimo, gindiziosariiente, dimostrando di. conoscere le .possibilità della sua macchina e di saperle sfruttare. Costantini che doveva essere il vinr-if«.irò di questo secondo campionato., del mondò, non ha smentito le 6ue meravigliose doti di pilota audace e di stilista di eccezione. Le Alaserati hanno impressionato favorevolmente, ma 6<i chilometri sono troppo porhi por potere giudicare delle possibilità di una macchina Se effettivamente l'incidente che ha tolto di gara le macchine italiane deve attribuirsi alla difettosa lubrificazione, inronvenlente facilmente riparabile, vedremo domenica ventura la Ar.iserati occupare un ruolo importante nel Gran Premio di Milano. L'Amilcar Jia violo bene tra le vetturette; la media ottenuta da Alorel deve essere considerata ottima, se si tiene calcolo della minima cilindrala: 1100 cmc. Anche Ja B.N.C, ha compililo una buona prova. Crediamo inutile parlare della cliiribiri e delle Afarino, macchine assolutamente inadatte per cimentarsi in un Gran Premio. I/o stesso Serboli, del resto, che pilolava una macchina di vecchio 1ipo senza sovra-alimcnlnzione, si preoccupava soltanto di compiere una buona prova di regolarità ad una media discreta. Ci sarchile riuscito se l'incendio alla macchina non In avesse inosmo fuori gara. L'organizzazione della S.I.A.S. è stata accurata e i mezzi di segnalazione hanno funzionato egregiamente. C, TONELLI. dfgadlnsldpm