Eclissi e tramonti

Eclissi e tramonti Eclissi e tramonti Un'amazzone comunista e un generale del Kaiser, Berlino, settembre. Rinnegati! Agenti della borghesia! —•. Bollati con queste qualifiche, sono stati clamorosamente espulsi dal Partito comuni* sta germanico alcuni dei membri più in vista. Più in vista di tutti, una donna,; Buth Fischer, deputatessa del Reichstag.. Con una rapida e fortunata ascensione, essa era diventata la vera dominatrice del comunisti tedeschi, dopo Clara Zetkin; a non è detto che la disgrazia d'oggi sia definitiva. In questo momento il Partito comunista tedesco subisce il contraccolpo della crisi e delle lotte scoppiate nel Partito russo; l'opposizione, costituita da coloro che si permettono di criticare le direttive del Partito, è colpita senza remissione. Stalin ha spazzato via Zinovieff. Ma sarà una vittoria senza rivincita ? Gli oppositori espulsi dall'organismo comunista tedesco non sembrano affatto disposti ad abbandonare la partita, a deporrà — se deputati — il mandato, come è loro" intimato. Anzi, pubblicano un manifesta polemico, nel quale criticano con asprez- ' za le direttive di Stalin, la famosa organizzazione industriale dello Stato sovietica è definita un sistema sostanzialmente: capitalistico. Gli eretici hanno sempre voluto essere più ortodossi dei capi ortodossi: è storia di tutti i tempi e di tutte le Chiese. Ruth Fischer ebbe già ad esperimentare l'ostilità degli alti papaveri della Chiesa comunista tre anni addietro, al tempo dell'occupazione della Ruhr. Insieme col russo Maslow — colpito oggi dalla medesima, espulsione — essa svolse un'intensa propaganda per una idea che non mancava d'originalità: gli operai debbono nella Rp'-r dare una battaglia comunista. Invece dello sciopero destinato a servire una resistenza passiva che sarà, in fin del conti, strumento degl'interessi dei magnati dell'industria e dei capi politici nazionali, il proletariato comunista — diceva Ruth Fischer — deve dar battaglia per conto proprio e, impadronendosi rapidamente delle miniere e delle officine, darà scacco matto ai due avversari che si tro- vano alle prese nella Buhr: il capitali smo francese ed il capitalismo tedesco. i a a a le a Ma il Partito le diede torto, Mosca le diede torto. Battaglia perduta, partita rimes. sa. Non si cedono le armi, quando ci si chiama Buth Fiscner. Tanto più che Ruth Fischer è un noma di battaglia. E' oggi la signora Gohlke, dopo èssere stata la signora Friedlaender (divorziata poi, ma il suo primo nome, di ragazza, fu Fritzi Eisler: viennese, anzi ebrea viennese. Arrestata per avere partecipato ad agitazioni di seguaci di Bela Khun in Austria, rimessa poi in libertà, passò in Germania e fece anche qui il terremoto nel Partito comunista-' Sì rivelò in una tempestosa assemblea, dove tutto il fuoco viennese e semi-orientale che le correva nelle vene traboccò nella sua eloquenza impetuosa. Tanto, impetuosa nella parola e nel gesto, cria dS un certo punto la sottile camicetta fu troppo tenue corazza al seno della moderna amazzone, che tale apparve improvvisamente nell' atto. Imperterrita, Fritzi parlava, gridava, come la Marsigliese di Bude. Sotto quel seno palpitava un vero cuore d'amazzone. Gli avversari furono sgominati. « Ad argomenti, cosiffatti — disse il loro oratore — non ho più nulla da opporre! ». Fu un trionfo, ma di quelli che non si possono ripetere a volontà. Oggi la lotta è a gocce di ben distillato inchiostro, e occorrono altre risorse che quelle d'un focoso temperamento e di atteggiamenti scultorei... ♦ * Hindenburg e Ludendorff ricevono — militarmente parlando — una brutta botta da un loro collega, il generale von Hoffmann. La popolarità di Hindenburg, il mito della vittoria hindenburghiana sul fronte orientale, che fece di lui il simbolo della potenza dell'Esercito tedesco, non risentirà probabilmente gran danno: la .* fama è tanto più un fenomeno di risonanza, che altro!, e poco o nulla serve sapere d'onde incominciò a diffondersi e se da una nota giusta o stonata. Ludendorff, invece, perduto il suo posto gerarchico, e malamente compromessosi, con atteggiamenti infelici e nemmeno ardimentosi, in grosse manovre di politica interna, è già tanto decaduto nella pubblica estimazione, che poco più potrebbe scapitare per effetto di critiche retrospettive. Bimane dunque la sola influenza sul giudizio degl'intellettuali, dei militari, e — a più lunga scadenza — su quello della storia. « Fu vera gloria? ». Pare propria di no. La battaglia di Tannenberg, la più grande vittoria tedesca sul fronte orientale, non si svolse secondo una geniale concezione di Hindenburg-Ludendorff: I due Dioscuri dell'Esercito germanico trovarono le operazioni già avviate da un altro generale, il von Prittwitz, e non ebbero da impartire nuove direttive. Addio leggenda delle lunghe meditazioni di Hindenburg elaborante in silenzio l'idea d'una nuova battaglia di Canne! Ma nello svolgimento delle operazioni Ludendorff non rimase inattivo; diede anzi ordini numerosi. Il generale Hoffmann lo riconosce: giudica tuttavia fuori dubbio che soltanto alla felice trasgressione di tali istruzioni da parte di capi in sottordine si deve se la battaglia fu vinta! Alla vittoria contribuì in larga misura il caso, la fortuna; ma questo sarebbe poco male. Un generale deve essere fortunato — lo diceva anche Napoleone, che se ne intendeva — e il risultato (elice conta più di tutti gli elementi che ad esso hanno condotto. Ma ben più avvelenata è un'altra punta che il generale von Hoffmann pianta nel bersaglio della riputazione militare dell'ex-capo di Stato Maggiore. Si tratta della battaglia della Marna, evento cosi pieno di fati ed eterno rimpianto di vittoria mancata per i tedeschi L'errore strategico che essi allora commisero è ormai chiaro agli occhi di ognuno: l'Esercito invasore gravitò con tutto il suo peso sull'ala sinistra, quando doveva invece concentrare la sua forza nell'ala destra. Debole, anzi debolissima, questa potè quindi prestarsi alla manovra francese, subirla, e l'invasione fu cosi arrestata La guerra di corrosione doveva durare ancora anni interi, ma la grande battaglia decisiva, la sola — può dirsi — sul fronte occidentale, era perduta; 1 occasione per sempre svanita. Mnitn si è polemizzato in Germania sol» le cause di quella debolezza fatale JeW l'ala destra. 1 militane.! hapno -

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