La Messa di san Luigi re

La Messa di san Luigi re Fondi e figure della vecchia Roma La Messa di san Luigi re € Domani mercoledì, netta chiesa nazionale di San Luigi dei Francesi, sarà celebrava la festa di S. Luigi Re di Francia. iAlle 10 messa pontificale: alle 18 vespri pontiitcali e benedizione >. Così in tutta i giornali di Roma. Avviso officioso, dunque, ae non ufficiale, avviso elhe si rivolgeva ai vari connazionali sparsi piar le diverse parrocchie di Roma, affincliè potessero onorare, con la loro presenza il grande Santo e il grande Re, morto in fcei-ra straniera per liberare il sepolcro di jCrùsto e per aprire nuove vie d'impero alla [Fra noia. Curiosa chiesa, del resto, quella idi S. Luigi dei Francesi. Edificata coi denari di Caterina de' Medici — memore forse di-ì suo soggiorno infantile nel contiguo Palazzo Madama — aveva preso il posto di une. cappelletti intitolata a S. Ludovico e diveduta troppo piccola col or cecero di inumerò e d'importanza della colonia francese in Roma. La cappelletti dovette essere una curiosa costruzione del primo Rinascimento francese e si ha notizia ohe fesse edificata da un certo Maitre Jehan, scultore od arcbitet.to assai oscuro, di cui non si fa (.nasi nulla. Delle scultore che ne decorarono la facciata se ne hanno ancora pochi frammenti, murati sulla facciata posteriore del Palazzo Madama, e adoperati pei" ormare il timpano delia nuova chiesa. La quale chiesa fu fatta sui disegni di Giacomo deTIa Porta, che la decorò di due grandi statue di San Dionisio e di San Luigi, ponendovi fra i simboli araldici che ne abbellivano i basamenti, i gigli d'oro della Casa di Francia e le salamandre di Francesco I, sotto il oui regno erano stati iniiriati i lavori. Ma l'interno — come quasi tutte le chiese romane — ha subito le trasiermazioni e le aggiunte dei secoli. Ci sono Stucchi del Deriset e affreschi del Doirteaii-jhiuo, quadri del Paarocel e un grande BO^ltto del Natoire. Ci sono anche molti Bepolcri che accomunano — nel grande riposo' della morte — le persone più disparate che si possano immaginare e che sarebbero assai stupite di ritrovarsi accanto Se pei* un momento potessero sollevare la Stetra della, loro tomba. Cosi, per esempio, pittc-re Wicar riposa poco lungi da quei tronfio personaggio che fu il conte Giusto Pone Plorimond de La Paia de la Tour Maubourg, amfeasadatore di re Luigi Filip|PO a Roma e il cui epitaffio sontuoso polirebbe trovar posto in un capitolo deffla tfomèdie Humainc ; e mentre 3 grande Cardinale d'Assat, colui che negoziò con Bregorio XIII l'abèura di Enrico IV « quel possesso di Parigi qui valait bien me mefite, è sepolto quasi oscuramente in una capperi ietta laterale, di fuori sopra un pilastro della navata il grande monumento funebire dei soldati di Oudinot ricorda la E>agiraa meno bela della seconda Repubblica e del Principe Presidente. E' vero , che lì, egli apparisce carne un usurpatore già che una implacabile targhetta di marni o promette non so quanti giorni d'indulgenza per tutti coloro che pregheranno Jpour le roy de Trance. La targhetta c'è Bnupra, e le indulgenze si possono pur sempre lucrare se si voglia pregare per colai che i fedeli chiamano nel silenzio delle (oro speranze Sua Maestà Enrico VI. Ma di tanti incontri imprevisti — lo (tenitore Rogult per esempio, sta accurato al cardinale D'Angennes de Rambufflet, rio di colei che dovére essere la divine 'Julia è fondare il salotto azzurro delle preuose e avere una cosi sovrana influenza Sul pensiero francese del secolo XV il — di tanti incontri imprevisti, il più bizzarro pare è quello che mette a fianco a fianca il Cardinale de Bernis e quella Paolina di jBeaumont, per la quale lo Chateaubriand t'.veva fatto fare un compassato sepolcro ci'leni fronte dallo scultore Max Labourem. Cwto, l'arguto prelato che fu ambasciatore del Re di Francia e amante riamato IdeL'a bellissima principessa di Santa Croce, non si lamenterebbe della vicinanza. EMa non se ne rallegrerebbe la sospirevole musa romantica, la quale — per adoperale le parole del visconte di Voglie — sembra che dica dalla tomba dovuta al ricordo del suo antico amante: « Mi ha sepolto qui, perchè non vi dimentichiate di rileggere le sue Memorie d'oltre tomba/ ». E quel che è più triste, è che vi è un po' di verità in questa crudele affermazione dello scrittore francese ! Ma, accanto alle pietre, le anime. QuélJa chiesa di San Luigi dei Francesi è in fondo il centro spirituale della colonia (francese. Gli stabilimenti ecclesiastici — che sono numerosi e di vario carattere — continuano ad essere amministrati da sacerdoti francesi anche in regime di rottura del concordato. Quando c'è una grande cerimonia funebre, anche l'ambasciatore presso il Quirinale vi partecipa accanto al mio collega della Santa Sede. Durante la guerra, per esempio, alla messa della notte di Natale erano sempre prosenti quasi tutti gli ufficiali francesi in missione o di passaggio por Roma. Rammento che un unno che mi trovavo casualmente a Roma, ir; cntre ancora ci si batteva nelle trincee fangose della Somme, il sermone notturno fu dotto da un preto che aveva sull'abito talare i segni della sua partecipazione alla guerra terribile. Sotto di lui si affollavano le uniformi azzurre dei fanti e dei cavalieri, quelle kaki dei coloniali, quelle nere dei marinai: ed egli parlala con voce rotta dall'emozione, e incitava coloro che erano stati i suoi commilitoni di ieri e quelli che sarebbero i suoi compagni di demani, a sperare ancori, a sperare sempre- nella vittoria finale che non poteva mancare alle armi degli alleati. E intorno, nell'ombra delle navate luccicavano di tanto in tanto i grandi nomi che tante volte avevamo letto nelle pagine eroiche delle battaglie: i Pimodan, i La Tremouille, i La Tour Mai»burg, gli Hautbois, i du Bovays, tutti coloro che a traverso i secoli avevano seguito la chimera della Bella avventura, lasciando le loro ossa un po' da per tutto, ma sempre all'ombra dell'oriHamma stellata < dai bei gigli d'oro ». In quell'ora — si potrebbe anche dire in quei giorni — la figura piccblina dell'on. Combes era lontana e tutti i francesi sembravano ancora una volta riuniti aeH'entefUe gacrée di un ideale più alto, con grande gioia di monsignor Huguenin, rettore della chiesa nazionale di 8. Luigi e amministratore dei btrai ecclesiastici francesi a RomaCuriosa figura, quella di monsignor Hufjueann, morto da pochi anni e già lui d'al¬| I ' lora malato di quella malattia che doveva condurlo al sepolcro. Era venuto a Roma, relativamente ancor giovano, come consulente di diritto canonico alla ambasciata di Francia presso la Santa Sede, retta in quel tempo dal Lefèbvre de Behaine, un vecchio gentiluomo, ancien regime, che aveva come merito maggiore quello di essere cugino dei fratelli de Goncourt. E aveva con sè alcuni giovinetti eleganti che ritenevano supremamente chic essere all'ambasciata presso il Vaticano più tosto ohe a quella presso il Quirinale. Monsignor Huguenin seguì, come gli altri, la moda: vestì con quel!a speciale ricercatezza ohe hanno gli abati francesi, fu assiduo frequentatore dei salotti più t nari » e più esclusivi e si compiacque di quol suo incarico ufficiale dicendo che in fondo egli era « l'attaché ' militaire de l'ambassade près du 8aint Siège ! ». Ma, in quelli anni, i prelati francesi che vivevano a Roma — si chiamassero cardinale Mathieu q Monsignor Duohène ; monsignor Huguenin o ahbé L« Cardonnel, avevamo tutti questa tendenza alla boutade e i loro motti di spirito potrebbero oggi riempire un volume. La pcaizicnie brillante del « Consulente canonico » però, non ebbe lunga vita. Venne il ministero Combes, venne la rottura I del Concordato, e monsignor Huguenin ' rientrò nelle quinto. In modo assoluto I Forse meno di quello ohe si creda. E io lo ricordo nei giorni del Conclave di Pio XI, ifare la spoletta fra il Vaticano e Palazzo Farnese, discreto e prezioso informatore di quanto accadeva oltre al portone di hron*>. Ma a poco a poco la sua salute deperiva e con la salute quella cura della persona che lo aveva reso popolare nei salotti mondani di Roma. Nominato amministratore dei beni ecclesiastici francesi e rettore di S. Luigi, egli continuò a vivere a Roma, senza però mischiarsi troppo alla vita cit¬