Il nemico dei fedeli autore del ferimento di Cassine

Il nemico dei fedeli autore del ferimento di Cassine Il nemico dei fedeli autore del ferimento di Cassine condannato dai Tribunale d'Alessandria Alessandria, 1, notte. Alla prima sezione del nostro Tribunale penale bi 0 svolto il processo a carico del muratole Vincenzo &patidonuro, d'anni 51. die in un accesso di ìollia improvvisa, aveva tentato di uccidere a colpi di roncola madre c tifila Antibecco, residenti in comune ai Cassine. Il grave l'atto si evulse la sera del 29 maggio scorso: lo Spuntìonuvo, un tipo di alcoolizzutu, era stato affetto recentemente da una fobia antireligiosa impressionante. I devoti che si recavano alle funzioni religiose erano per lui altrettanti nemici pericolosi: egli li ingiuriava tra il compatimento dei perseguitati che sopportavano in silenzio le : clic escandescenze per evitate gravi couse-1 Ktienze. La sera del 29 maggio, in seguilo a nuove copiose libazioni, lu spandonaro ebbe | un accesso di follia, tale da determinare una aggressione sanguinosa che per fortuna non ebbe tragiche conseguenze. Verso le ore 21 tacevano ritorno a casa, in regione Gogliolo, ove appunto abitava anche il muratore, la casalinga Margherita Antibecco, d'unni 50, e stia figlia Luigia, d'anni 1S: esse avevano assistito ad una funzione religiosa e prima di rincasare s'indugiarono a chiaecherare nel piccolo cortile dinanzi alla loro abitazione, contigua a quella dello Spandonaro. onesti improvvisamente apparve alla nnesira'e cominciò ad ingiuriare con accenti violenti le due donne, Al giusto risentimento di costoro, il muratore, maggiormente eccitato, rispose con una minaccia clic pose senz'altro in attP: armatosi di una roncola si precipitò dalle scale, raggiunge le disgraziate donne e le colpi ripetutaMente al capo con la terribile arma. I* poverelle caddero a terra in un lago di sangue e mentre nel trambusto seguitone, si cercava portar soccorso alle ferite, lo Spandonaro riusciva fuggire per i campi, dopo aver tentato di colpire anche la bambina Francesca Corso, d'anni 12, e l'arrotino Giuseppe Parodi accorso in difesa della poveretta. Per ire giorni, malgrado la caccia datagli dal brigadiere dei carabinieri Valerio Terraiti e dalla guardia campestre Giuseppe Gotta, lo Spandonaro si mantenne uccel di bosco: ma una sera fece tranquillamente ritorno in paese. Fu tosto acciuffalo e tradotto in carcere. Qui tentò uccidersi segandosi le vene e appiccandosi all'inferriata: fu però salvato iu tempo dai secondini. Le due ferite, intanto, curale sollecitamente all'ospedale di Alessandria, guarirono relativamente presto malgrado la profondità delle lesioni riportate cosicché lo ypandonaro, anziché in Colie d'Assise, fu rinviato al giudizio del Tribunale e con l'imputazione di duplice ferimento. Nel suo interrogatorio l'imputato ha dichiarato di essere stato ricoverato dieci anni fu in un manicomio a Marsiglia, per atti sconsigliali. La sera del ferimento, rincasato alquanto alticcio, ebbe ad altercare con le Antibecco, ohe lo apostrofarono, dicendogli: — Ubbriacone, scandaloso! Le parti lese, costituitesi Parte Civile, col patrocinio dell'iiw. Sudano, ricostruiscono la scena sanguinosa, già nota in tutti 1 suoi particolari Cosi il brigadiere Terragni, la guardia Gotta, la bambina Corvo e l'agricoltore Parodi ricordano pure i patimenti della moglie dell'imputato, Maria Bensì, da lunghi unni ammalata di tubercolosi polmonare, deceduta due giorni dopo il violento episodio di cui fu protagonista il marito. TI perito doltor Lorenzo Gualino, direttore del locale Manicomio, riferiFco sullo stato di intossicazione a.lcoolica cronica di cui era affetto lo Spandonaro, per cui bastava la minima ingestione di alcool per renderlo in islato di ubbriachozza. In tale stale l'infermità mentale e cosi progredita da scemare grandemente la sua responsabilità, senza tuttavia escluderla. Parlano in seguito l'oratore della". P. C avv. Suriauo, quelli di Difesa, conte /oppi e Fontana, ed il P. M., Cattaneo. Il Tribunale, accogliendo in parte le richieste della Difesa, condanna l'imputato ad tiin anno ed un mese di reclusione, danni e spese da li qtildarsi a favore della Parte lesa. Lo Spandonaro ha subito avanzato un ricorso in Appello. ig

Luoghi citati: Alessandria, Cassine, Marsiglia