La vita, i gusti ed i misteri di Rodolfo Valentino

La vita, i gusti ed i misteri di Rodolfo Valentino La vita, i gusti ed i misteri di Rodolfo Valentino nsoggiorno o Parigi Montmartre! — Il grammofono da viaggio e l'auto -- Le meravigliose vesti da camera Parigi, 26, notte. Suwcslive rievocazioni su Rodolfo Vu'entino vengono fatto dal l'aris-Midi a proponilo dell'ultima visita eli'..- l'attore fece a Parigi per la presentazione del filili » L'Aquila Nera ». Ve<l«ji'c Valentino, allora, non era facile, perdio tutti volevano giungere fino a lui, in iepecial modo le sue ammiratrici che formavano legione, li tutto chiedevano una fotografìa cu una dedica. Con la masssiina buona grazia Valentino le riceveva, tulle; metteva i; suo nome su di una fotografia, e accordava una paiola amabile alla postulante, tutta commossa di avete nella sua vita quel ricordo meraviglioso: il sorriso di ltodolto Valentino rivolto ad e^sa sola. 11 rappresentante del giornale parigino vide Valentino mentre tsi apprestava a partire con la sua lussuosa automobile. Poiché l'automobilismo eia una delie gioie di Valentino ed egli era fiero ai dire che poteva interamente smontare la sua vettura e rimontarla senza bisogno di un meccanico. Il suo motore non aveva per lui segreti. Anche irli animali tenevano un grande posto nella sua vita e Valentino parlava volontieri dei U cani clic egli avrebbe ritrovati a Nizza e con i quali si divertiva conio uri ragazzo. Quando era a Parigi Valentino trascorreva le sue notti a Mor.tanartre a ballare, poiché adorava il ballo: il tango prima, il valzer poi. Tornando a casa all'alba, dormiva due ore e poi si vestiva per attendere alle sue occupazioni: lavoro e passeggiate. Non era mai affaticato. Il suo segretario personale diceva cl>2 a Parigi l'aveva visto due ore in cinque giorni mentre si vestiva, lira i1 momento in cui impartiva gli ordini, lìgll aveva una collezione di vesti da camera dai toni stupefacenti: dai rossi vellutati e caldi, ai violacei; tutte tinte vive e nondimeno di uno squisito buongusto. Mentre Rodolfo Valentino attendeva alla sua toilette un elegante grammofono da viaggio suonava balr labili. 11 suo disco favorito in quel momento era un tango: « Ah, va e.l duce! ». E Valentino portava sempre quel grammofono con se in tutti i suoi viaggi. Il suo umore lumaio e grazioso lo faceva amare da tutto il suo entourage. Il giornalista purigino si ricorda dì avergli chiesto conio giudicasse la moda parigina attuale. E Valentino rispose: — Ohi le donne sono sempre elegantissime. Ma detesto '• capelli tagliati, perché trovo che «ono poco femminili. Se avesse espresso pubblicamente la sua opinione, quante capigliature muliebri sarebbero slato risparmiate! L'amore di cui lo circondavano tante sconosciute si manifestava in numerose lettere, di cui egli mostrò al giornalista, il mucehio multicolore. — E rispondo a tutte! Questo la loro tanto piacere! Valentino accettava semplicemente, gentilmente quella popolarità, dovuta alla sua bellezza e a quel suo fascino che il cinematografo rivelava In modo speciale e che aveva fatto di lui l'idolo di tante giovanetto. E il giornalista del Paris-Midi conclude: «Povero Rodolfo, pianto da tanti occhi leggiadri, il cui cuore aveva il suo mistero, un mistero cosi ben difeso che tanti curiosi avevano invano cercato di penetrare. Si sono battuti per vederlo sul letto di morte. E pensavo con triste emozione alla dolcezza di quel giovane pieno di grazia, che diceva, quando era stanco per tante visite e per tante lettere scritte: «Non voglio far loro dispiacere I ».

Persone citate: Parigi Valentino, Rodolfo Valentino, Rodolfo Vu'entino

Luoghi citati: L'aquila, Nizza, Parigi