L'enigma del delitto di Roma è in parte svelato

L'enigma del delitto di Roma è in parte svelatoL'enigma del delitto di Roma è in parte svelato meni•qnvteo• depramion Roma, 26, notte Il mistero che avvolge il truce assassinio del ! cameriere Tacito Greppaldi, in via Valadier, dove è l'appartamento de! conte Vitali, noni è stato ancora svelato. Le circostanze in cui si fi svolto il crimine, l'evidente volontà da parte degli assassini di sviare dalla verità l'opera della Polizia, la premeditazione certa, clic permise loro di costruire minutamente una ingenua messa in scena di furto, tutto ciò clie apparve alla macabra scoperta, allontana questo delitto dai comuni fatti di sangue, e l'avvolge nell'ombra. L'ipotesi dell'assassinio a scopo di furto, come abbiamo detto, e quindi caduta subito, come pure quella in un primo tempo affacciata, di suicidio. L'orribile aspetto dell'ucciso In seguito alle ultime indagini si è formata invece la convinzione che il delitto debba trovare le 6ue origini in un ambiente di turpitudine e di degenerazione. Stamane, alle 10 il giudice istriitlore, accompagnato dal cancelliere, dal medico prof. Serra, e da un perito tecnico, si sono recati sul luogo del delitto, per esaminare il cadavere del cameriere, che giaceva — come abbiamo detto — bocconi sul pavimento, fra il letto ed il muro completamente vestito. La giacca di velluto era un po' sollevata sulla vita, sino a coprire la tasca posteriore dei calzoni bianchi. II disgraziato calzava scarpe gialle, che aveva messe la domenica. Ciò lascia suppoire quindi che la morte risalga alla notte dalln domenica al lunedì. Oltre alla ferita alla fronte, provocata da un corpo contundente, probabilmente una mazza ferrata, era visibile nella posizione primitiva del cadavere una ferita alla spalla destra, apparentemente ai arma da taglio. Non era spiegabile però come da questo ferite fosse sgorgato tanto sangue da allagare la stanza. Appena rivolto il cadavere, il mistero fu pero svelano. Netta, recisa, in direzione del cuore, ora visibile tuia pugnalata che doveva esser stata vibrata con enorme violenza con un arma dalla lama larga almeno 2 centimetri e mezzo. L'aspetto dell'assassinato era. veramente orribile. Gonfio, nero, colle labbra tumefatte e spaccate, egli pareva una grottesca caricatura di negro. Fu subito perquisito. Nella tasca destra dei pantaloni si rinvenne un borsellino contenente due piccolo chiavi e la modesta 6omma di 3 lire 75 cent. Nella tasca destra c'era anche un fazzoletto intriso di sangue. Il dott. Serra, che ha fatto le constatazioni medico-legaili, ha constatato che il Greppaldi era morto in seguito a soffocazione e a un colpo di arma da taglio inferitogli in direzione del ouorc. Ad ogni modo l'autopsia metterà meglio in luce la natura dell'assassinio. Il giudice istruttore ordino stamane una minuna perquisizione nella casa. Fu osservato che nei medagliere esistente nefllo gtudio del conte Vitali erano contenuti circa 80 pezzi di inestimabile va lare, collane antiche, cammei con perle e monete d'oro. Nella cassaforte faciamente apribiile erano contenuti gioielli meravigliosi, il cui valore ammonta a varie decine di migliaia di lire. Tutti questi valori lasciati al loro posto escludono maggiormente, nonostante la grossolana messa-in-acena, che movente del delitto sia stato il furto. Procedendo nella perquisizione fu rinvenuta una Ietterei del conte Vitali indirizzata al cameriere, lai cui fra l'altro gli annuncia il &uo arrivo per il 1 settembre. Da uno dei servizi di posateria mancava un coltello e si sujp pose, in un primo tempo, che di esso si fossero serviti gili assassini per colpire la loro vittima. 11 coltello fu perù poco dopo rinvenuto su di un tavolo del salotto: pulito e lucido, senza traccia alcuna di sangue. Probabilmente era stato posato cola da qualcuno che 6e n'era servito a ino' di tagliacarte. Si cerca una donna In una credenza a vetri in cucina furono rinvenuti quattro panini accuratamente incartati. Furono immediatamente evolte inda gtm per sapere dove e quando erano stati acquistati i panini. Essi provenivano da un forno sito in Piazza Cola di Rienzo. Interrogato il commesso adibito alla vendita, questi riconobbe i panini e la carta, ma dichiarò di non poter dire chi avesse acquistato i panini. Messo in presenza del cadavere, egli 10 scambiò per un negro, dato lo stato orribile in cui era ridono dal processo di decomposizione. Fattogli osservare l'errore, egli guardò meglio, ma non riuscì a riconoscere il morto per qualcuno di sua conoscenza, in un cassetto dei comò, nella 6tan-. za dei cameriere, fu rinvenuto un biglietto poco più glande di un biglietto da visita, su cui era scritto l'indirizzo di una donna, certa Teresa Cappello, la quale è attivamente ricercata. Il cameriere percepiva attualmente, oltre lo stipendio normale di lire 300 mensili, una diaria di lire 30 per i pasti. Sul tenore di vita del Creppaldi corrono molte voci. 11 cameriere vestiva con ricercata effeminatezza e gi profumava abbondantemente. Dalla numerosa corrispondenza sequestratagM è risultato che il disgraziato era alletto da pervertimento sessuale. Finora sono stati operati parecchi fermi e dai numerosi ijiterrogatorii eseguiti sembra si sia sulla buona strada. L'autopsia della vittima è durata per circa due ore. St è cosi rilevato che il còrpo presentava ben 10 colpi d'arma da taglio, di cui uno al cuore della profondità di circa 10 centimetri e che al collo del cameriere 6i notava un lungo solco prodotto dalla corda che ha causato lo strangolamento. Molte ferite si osservano sulle mani del morto p rivelano che la vittima deve avere sostenuto una violenta colluttazione con l'assassino, cercando di parare alla megilio I colpi. Dell'autopsia ò stato redatto un lungo e particolareggiato verbale, che è 6tato trasmesso al giudice istruttore.

Persone citate: Netta, Teresa Cappello

Luoghi citati: Roma