Il dittatore greco Pàngalos rovescato da una rivolta militare

Il dittatore greco Pàngalos rovescato da una rivolta militare Il dittatore greco Pàngalos rovescato da una rivolta militare Rivoluzione senza una goccia di sangue - L'ex-dittatore inseguito per mare e fatto prigioniero -- I ministri arrestati -- El trionfatore dell'ora richiama l'ammiraglio Konduriotis alla presidenza della fepiQhh.ica e promette la restituzione delle libertà costituzionali Pangalos e alcuni ministri saranno messi sotto processo - Le dimostrazioni ad Atene - Riflessi e iropei. 4ervlxvo «pooin? tiene» "Stampa,. flfcfxi- * '* i della -, ATENE, 23, notte. '71 generale Panqalos, presidente della Repubblica, che aveva abolito in Grecia il regime parlamentare, e s'era costituito, si può dire, dittatore, è stalo soverchiato da ,?m movimento rivoluzionario, alla cui lesta si è messo il generale Kondylis. .. Questa nuova rivoluzione greca condivide 'polla precedente la fortuna caratteristica di non aver prodotto spargimento di una goccia di sangue. Il repentino colpo di Stato, svoltosi l'altra notte e ieri ad Atene, risulta incruento, come quello di Panqaios. Il popolo greco si è assuefatto alle brusche metamorfosi governative, marni militari, e contempla con filosofica indifferenza le alterne sorli della lotta politica, condotta ad Atene ed a Salonicco dai capi 'dell'esercito e della flotta. Tale apatia popolare è dovuta anche alla circostanza che le forze armate del paese soiio sempre a 'disposizione dei poteri del giorno, scongiurando almeno le macchie di sangue in queste rivoluzioni e controrivoluzioni a getto Continuo. Il precipitare degli avvenimenti La nuova rivolta militare è scoppiata nelle prime ore di domenica, mattina. Alla tua lesta si trova, come abbiamo detto, il generale Kondylis. Il punto di partenza è stato il drammatico arresto del ministro della guerra, generale Tserulis. Egli, alle 6 antimeridiane, faceva un uiro d'ispezione nelle caserme della guardia repubblicana. Non appena entrò nel Casermone, vi apprese non solo che il generale Kondylis aveva assunto il comando delle truppe, ma che aveva ordinato di arrestare il ministro. Perciò il generale JTserulis venne dichiaralo in arresto sull'istante. Poco di poi, Kondylis occupava militarmente i dicasteri della guerra c della marina e pubblicava un proclama in cui annunciava di avere u abolita la tirannide di Panqalos e restaurate le pubbliche libertà,,. Contemporaneamente usciva un manifesto, a nome dall'esercito e della, marina, che recava le adesioni al colpo di Stato di Kondylis. Quest'ultimo, in mallinata, telegrafava all'ex-presidente della Repubblica, ammiraglio Conduriotis, che soggiorna nella sua isola nativa di llydra, tollecitandolo ad accorrere alla capitale, per-riassumervi la carica presidenziale. In pari tempo, Kondylis provvedeva alla immediala liberazione dei capi parlilo e dei funzionari, recentemente incarcerati. Gli altri ministri in carica hanno seguilo i la sorte di Tserulis. Essi sono stati dichiaI rati in arresto a domicilio da contingenti di truppe fedeli a Kondylis. Le abitazioni dei reclusi in casa propria sono vigilate da picchetti di fanteria. La tentata fuga di Pangalos Il generale Pangalos, dal canto suo, si trovava nell'isola di Spetsai, ove evidentemente aveva ricevuto qualche preavviso del colpo che si preparava. Egli, apprendendo il mandato di arresto spiccato contro di lui dal generale Kondylis, si imbarcò sul cacciatorpediniere Pergainos, il cui comandante gli rimaneva ligio. Quindi dall'isola di Spetsai, il Pergainos si lanciava tutta pressione verso il canale di Corinto, 'coli'evidente proposito di far capo in acque 'italiane. Ma esso, inseguito da cacciatorpe diniere ed idrovolanti, i cui comandanti e ì.cui equipaggi erano per Kondylis, fu rag giunto dal cacciatorpediniere Leon. All'ingiunzione del Leon, il Pergamos si arrese, 'senza tentare nessuna resistenza. Pangalos e qualche ufficiale, che era con lui, furono trasbordati sul Leon, che filò sub.ito alla volta del Pireo, dove Pangalos e i suoi uffl dali furono sbarcati, in istato d'arresto, all'arsenale. Si diceva dapprima che la moglie e i Congiunti di Pangalos, ch'erano con lui a Spetsai, fossero fuggiti all'estero. Essi si trovano invece tuttora nell'isola; e sono 'sorvegliati. Era noto da qualche tempo ad Atene che "un complotto stava sviluppandosi. Il gene rale Pangalos, come si rammenta, aveva preso severissime misure per sopprimerlo. ÌJomini politici e alti ufficiali vennero in largo numero arrestati e si riscontrò che erano stati posti in circolazione, fra le truppe, dei manifesti che le. esorlavano a ribellarsi. I leaders furono deportati nel l'isola di yasso, ed avrebbero dovuto essere sottoposti a processo per alto tradimento ma il generale Kondylis, che le autorità cercavano febbrilmente dappertutto, non potè essere rintracciato. Egli rimase na scosto, aspettando il momento utile per il lancio di una rivoluzione. Sembra chiaro, a dedurre dai resultati, che quando l'ora Scoccò il generale Pungalos ed i suoi mi tìistri sonnecchiavano. I proclami di Kondylis, dell'Esercito e della Marina Il proclama rivolto al paese dal generale Kondylis è stato diffuso per il tramile di manifestini lanciati sulla capitale da una •squadriglia di aeroplani militari. Esso ■posi concepito: « Le forze armate del paese hanno sop £ presso la tirannide di Pangalos e mi han- « ii « ii « « « « « » a « « << « « pmnvresondKgci«vpgrrsosqgdirlzlcadaotslraird e s o a , i i i o e a . n e e a l e o à n a il o, a i le di na p n- « no affidato il Governo allo scopo di ri-1 dii stabilire le libertà del popolo e di appli « care il programma contenuto nel maniii testo dell'esercito e della marina. Subito « dopo l'arrivo dell'ammiraglio Condurio« tis, il presidente degnassimo della Repub« blica, io formerò un Governo di fiducia « nazionale e comunicherò, col minor in« dugio possibile, al popolo sovrano un » chiaro e particolareggiato programma a che fedelmente metterò in esecuzione. Il « mio compito è pieno di difficoltà, ma l'im« perioso dovere di servire il paese mi ha << indotto alle decisione di assumermi le « più gravi responsabilità. Per riuscire mi « occorre l'assistenza di tutti i greci ». Il proclama annuncia che, di fronte al pericolo nazionale, il popolo greco deve dimostrare una disciplina assoluta verso il nuovo Govèrno, Il proalama da ultimo avverte che ogni tentativo di appoggiare il regime di Pang-alos, or ora rimosso, verrà soppresso colla forza, senza quartiere per nessuno. L'esercito e la flótta, nel loro manifesto, dichiarano di aver affidalo al generale Kondylis la esecuzione del programma seguente: « Ringagliardire le forze nazionali; risaci nare la valuta; applicare rigorosamente « le leggi fiscali per liberare il popolo dalle insopportabili imposte sui generi di prima necessità; provvedere al benessere degli agricoltori e dei rifugiati; ristabilire le libertà popolari; assegnare la presidenza della repubblica all'ammiraglio Konduriotis e indire, entro otto mesi al più tardi, delle libere elezioni politiche, allo scopo di consegnare il potere ai rappresentanti elettivi del popolo ». Secondo dispacci dalla provincia, il movimento sembra avere ottenuto ovunque il più largo successo. Le guarnigioni e i piti grandi centri, incluso Salonicco, come pure l'intero corpo dei marinai, hanno aderito immediatamente alla rivoluzione. Il ritorno di Conduriotis L'ammiraglio Conduriotis, ritornalo co. si presidente della Repubblica, ha fatto oggi il suo ingresso trionfale ad. Atene, salutato entusiasticamente da una folla di qualche migliaio di persone. Intanto il generale Kondylis, che, come abbiamo detto, aveva fatto liberare i capi partilo incarcerali dal dittatore, li ha fatti anche rientrare in Atene, dove essi vengono salutali dal popolo commosso. Il generale Kondylis ha tenuto in Piazza della Costituzione un discorso alla folla in cui, acclamatissimo, ha dichiaralo che il movimento, preparato da più mesi, a è riuscito finalmente a trionfare sulla dittatura di un bruto, che aveva ridotto a zero le libertà civiche, care al cuore di ogni elleno. « La rivoluzione — egli ha con. tinuato — vuole ridare al popolo greco le sue libertà costituzionali: rendere libere la stampa e l'opinione pubblica, e mettere fine al politicantismo dei ministri». In un proclama lanciato all'Esercito ed alla Flotta, il generale Kondylis precisa il suo programma in questi punti: Lo) rafforzamento qualitativo e quantitativo dell'Esercito nazionale; 2.o) miglioramento della valuta nazionale, mediante la tassazione dei grandi capitali; 3.o) riduzione del costo dei generi di prima neces. sita; 4.o) terreni ai profughi dell'Asia Minore; 5.o) resfifasione al popolo delle libertà civiche, di cui l'aveva privalo il regime caduto, e nomina di Conduriotis alla carica di presidente della Repubblica; 6.0) nuove elezioni parlamentari entro otto mesi. Il comandante di Salonicco ha diretto al generale Kondylis un telegramma di congratulazioni, assicurandolo della fedeltà del 2.o e del 4.0 Corpo di Armata. In Atene si è formato un tribunale militare che giudicherà Pangalos ed il suo ministero, chiamato il « ministero della corruzione ». Il capo della nuova rivoluzione Si attende ora la formazione del nuovo Ministero, di cui Kondylis, nella sua veste di leader del partito nazionale repubblicano, assumerà la presidenza. Si afferma che egli avrebbe già conferito con diversi leaders politici, nell'intento di costituire un Ministero di carattere rappresentativo. Il capo vittorioso della rivoluzione odierna, generale Kondylis, conta oggi 47 anni. Nel 1896 egli aveva preso parte al movimento insurrezionale nell'isola di Creta. Poi ha partecipato a tutte le guerre contro la Turchia, all', guerre balcaniche ed alla guerra in Asia Minore. Egli fu già, in uno dei Gabinetti repubblicani ministro degli Interni. A somiglianza di Pangalos, egli passa per un uomo di iempcramento piuttosto focoso ed ..ha sempre sostenuto la necessità di misure draconiane contro i comunisti ed i bolscevichi'. Ma si confida che egli non manderà ad effetto la minaccia, attribuita al suo collega generale Plastiras, di « fucilare Pangalos e tutta la sua banda ». Soffi; l'aspetto internazionale si osserva che il ritorno dell'ammiraglio Conduriotis alla presidenza della Repubblica garantisce che verrà mantenuta e condotta a termine l'opera recentemente compiuta dal l'on. Rufo*, per.la sistemazione definitiva roLtrteIlcuddQes1tczvatnctdljlC(amgtldmd1ifslgldpme.updsplspddp della vertenza colla Jugoslavia sulla fer¬ rovia di Salonicco e sulla zona libera. L'ammiraglio Conduriotis apparteneva al triumvirato venizelista di Salonicco ed à tempre stalo buon amico della Serbia.