Lo sviluppo del servizio telefonico

Lo sviluppo del servizio telefonicoLo sviluppo del servizio telefonico Quando lo Stato, 11 l.o luglio 1923, codette le proprie reti telefoniche all'Industria privata, la concessionaria per il Piemonte e la Lombardia elaborò per la nostra citta vasti progetti di sistemazione ed ampliamento delle reti di distribuzione. Di questi programmi abbiamo già altra volta parlato. Ricordiamo che, oltre il progetto di ampliare la Centrale automatica di via Conflenza e di abolire il vecchio sistema manuale, la Società concessionaria aveva deciso di costruire altri tre palazzi per altrettante sottocentrali: uno In 'Via Novi, con la capacita di 10.000 numeri, per la regione che si estende dal Martinetto a Vanchiglietta, uno a S. Paolo con la capacità di 4000 numeri e un altro alla vecchia Barriera di Nizza, pure con la capacità di 4000 numeri. I lavori di costruzione dei tre palazzi procedono rapidamente. Per qualcuna è già ultimata la parte edilizia, cosi che ei prevede la messa in funzione anche prima del termine preventivato. Intanto però, mentre si 6tanno terminando i tre palazzi delle sottocentrali e lo reti relative, al centro si è incominciato ad allacciare 1 nuovi utenti. Le richieste esaudite in questi giorni sono quelle che attendevano da tre o quattro anni perchè 1 numeri erano completamente esauriti, Ora Invece l'aumento di capacità portato alla Centrale, ha dato la possibilità di aggiungere all'attuale massa di abbonati altri duemila nuovi apparecchi. La zona in cui da anni era completamente sospeso ogni nuovo impianto telefonico è la più importante della città; è la sua parte più centrale in cui si affollano gli urlici commerciali e industriali e dove quindi 11 bisogno di poter servirsi del telefono era maggiormente sentito. Si sa infatti come le stesse grandi aziende che hanno 1 propri stabilimenti alla periieria tendano a Torino come In tutte le altre città a impiantare gli uffici amministrativi e commerciali nel centro cittadino. Man mano che le abitazioni del centro 6i sfollano degli antichi Inquilini e si rinnovano le vecchie costruzioni, i nuovi locali vengono adibiti non più a* abitazioni, ma a sedi di aziende ed uffici. Così l'adozione di un più intenso e più vasto servizio telefonico diventa per questi centri di grande attività commerciale una necessità inderogabile. ..... . Nella zona che comprende via Viotti, via XX Settembre, via Monte di Pietà, via San Tommaso, via Mercanti, via Bertola, via Barharoux e àtei tratti di via Garibaldi, piazza Solferino, via Roma, via Genova era dunque impossibile ogni nuovo collegamento, non solo perchè 1 numeri erano esauriti in Centrale', ma anche e soprattutto perchè non si potevano automatizzare gli apparecchi date le pessime condizioni della rete. La > Stipel » ha rapidamente provveduto a costruire la nuova rete, e da qualche giorno cominciano ad entrare in servizio 500 nuove linee *— numerate con cifre dal 50.001 in avanti — che andranno aumentando fino ai £000. Il quantitativo è piti che sufflcente per soddisfare le necessità della zona suindicata anche se tutti quelli che vi tengono uffici o negozi avanzeranno richiesta, di concessione telefonica. Fra breve potranno dunque aumentare l collegamenti con tutta la rimanente zona «ella città che ha già gli impianti telefonici automatizzati. Per la parte periferica delia città e per la collina l'attesa non sarà lunga. Abbiamo detto come i lavori di costruzione delle sottocentrali destinate a provvedere ai bisogni di queste zone siano avanzatissimi e prossimi al termine: prestissimo dunque non esisterà più alcuna zona cittadina o limitrofa in cui il telefono non possa arrivare. Gli 6tessl progressi si sono realizzati o sono In via di attuazione per quanto riguarda le comunicazioni intercomunali. Se in citta 11 servizio telefonico lasciava molto a desiderare/si può immaginare in quali condizioni fossero i servizi intercomunali. A poca distanza dalla nostra città ci sono cittadine e grossi centTi industriali in cui si trovano concentrati attività e traffici eccezionali. Basta pensare alla centinaia di grossi stabilimenti che sono sorti nelle nostre vallate ed a tutte le industrie ausiliarie che si creano Intorno ad ogni nuovo stabilimento in cui si ammassano migliaia di operai, per comprendere quanto dovesse essere lamentata la deflcenza del servizio telefonico. Citiamo un caso tipico: quello della città di Susa che è capoluogo importante di un circondario popoloso e prosperoso e che è anche sede di uffici pubblici e di romandi militari. Ebbene, Susa non dispone che di un solo telefono urbano, e l'intera vallata ili Susa è a sua volta collegata a Torino da Una sola lìnea. La Società si è dunque preoccupata anche di dar mano a opportuni progetti di riorganizzazione del servizio telefonico con le vallate vicine alla nostra città, e parecchi lavori importanti sono già stati eseguiti. Per esempio, tutti i paesi che fanno capo a Cbivasso e la 6tessa Chivaeso erano serviti con un 6olo circuito. Quando era in comunicazione Chivasso con Torino, tutti gli altri paesi era come se... non avessero il telefono. Orbene, da un mese, sono in funzione due circuiti: uno per la città di Chivasso e l'altro per tutti i paesi canavesani e del basso Vercellese che fanno capo a Chivasso. Cosi ogni intralcio è ormai evitato e ne guadapia la speditezza del servizio. Un paese telefonicamente disgraziato, malgrado produca del vino tnnto buono, era Caluso: per telefonare con 'l'orino non occorreva mal meno di un paio d'ore di atteso, 11 tempo prc6S'a poco per arrivare a... piedi alla Madonna di Campagna. Ma anche per Caluso il tormento telefonico è fruito: d'ora innanzi la comunicazione non si attenderà più tanto. Tutta l'ulta Vallo d'Aosta, l'alto Canavese e Ivrea comunicavano con Torino attraverso una 6ola linea telefonica, e come ni potesse utilizzare nella stagiono estiva durante la quale la vasta zona viene invasa da migliala di villeggianti è facile immaginario. La Società, riconosciamolo, è riuscita a coni iptqtdh«asteplivimcaddtdvigsupdlultzsalSpsnlngclsfimdtqtddaMcl5bpadsataapcrpvtgcglgplere uno sforzo notevolissimo: in una qua- ] —fruire una i rantina di giorni è arrivata a cos' linea di 50 chilometri. Tre nuove linee si sono aggiunte alla vecchia: due serviranno a collegare Ivrea e la bassa valle d'Aosta, una per Aosta e l'alta valle e una per l'ateo Canavese. Tali linee andranno probabilmente In servizio il 22 corrente. Lo palificazioni seguono un traccialo co: mune fino a Volpiano con l'attuale linea di Rlvarolo e verso settembre si spera di poter attuare altri tre nuovi circuiti fra Torino e Rlvarolo: uno servirà a stabilire la comunicazione dirotta tra Torino e Cuorgne. Per l'ottobre è prevista l'entrata in servizio di tre nuove linee tra la nostra città e Lungo per servire le ine grandi vallate di Uisseglio, Ba.i: me. Forni Alpi Graje, tutti centri importanti 'di villeggiatura. Tali lavori per le linee intercomunali rappresentano completivamente 100 chilometri di tracciato: per condurli a termine è stato necessario impiantare 2500 pali e adoperare 600 chilometri di filo di linea. L'armamento 'del pali è stato studiato in modo speciale, per permettere l'attivazione dei noti-circuiti detti «fantasma» o «virtuali». Questo nello comunicazioni coi centri vicini alla citta. Per quelli più lontani sarà provveduto col grande cavo sotterraneo Torino-Laghl-MulaBO, che illustrammo a 6uo tempo. La costruzione del cavo è anzi già cominciata nel laboratori di una grande casa torinese spedalista. DOBO di che si può finalmente sperare che anche da noi, come nelle altre nazioni. 11 telefono andrà, diventando realmente di uso comune con vantaggio di chi ha Disonno di «munlcaro rapidamente per le proprie neMMitè privale, commerciali od industriali.

Persone citate: Lungo