La città dei tramonti

La città dei tramonti La città dei tramonti ( Dal nostro inviato ) San Antonio (Texas) - Agosto. Del Messico, non dimenticherò facilmente la discesa dopo Sali.illo, verso Laredo per l'impressionante violenza della pioggia elio in pochi minuti trasformò la vallo in una sterminata ruggente fiumana. Il treno correva nella stessa direziono dell'acqua, anzi pareva elio fosso questa a travolgerlo. La sensazione non b lunga: dura una mezz'ora al massimo, il tempo desila cotidiana pioggia torrenziale (se continuasse di più, probabilmente il Messico non potrebbe, almeno durante le pioggie, aver ferrovie, chò l'acqua so lo porterebbe via e con esse i treni), ma c_ bastevolo por comprenderò il valore di certe espressioni. Ecco: « lo forzo della natura » per me, d'ora innanzi, significheranno di preferenza una vallo di una ventina di chilometri di larghezza, fiancheggiata da grandi montagne velate dalla nebbia, una vallo riempita da un mare giallo e in furia, sul quale sovrastano dei « camerum » altissimi e un fiore, cioè con il loro enorme grappolo stonato ohe par partorito dal tronco, o sovrasta puro un treno che corre all'impazzata. L'acqua lambo i finestrini, ma il treno corro lo stesso. E il negro del « Pullmann », il « porter », che ^ la violenza della tempesta ha distolto dall'occupazione momentanea (ora intento a uccider lo mosche con un bufassimo strumento ohe mi dimostrava l'incontestabile superiorità meccanica degli Stati Uniti nel mondo) mi guarda in faccia per dirmi che in verità piove troppo forte e cho forse un ponto ohe è più a vallo sarà stato portato via dalla furia delle acque. Se il ponto non c'è più andremo tutti in paradiso o all'inferno perchè nessuno ce lo potrà segnalare 0 perche il macchinista non può vederlo a causa del tempo. Aspettiamo dunque di vedero so si precipita o si sente il rumore delle ruote sui longaroni del ponte senza spalliere (il rumore si è poi sentito e ci parve dolcissimo). E aspettando, vediamo che cosa fanno i messicani, quelli fermi, che non viaggiano, nei villaggi. Da notarsi cho i villaggi^ messipani lungo le ferravi© sono rarissimi o formati per lo più da vecchi vagoni che fanno da caso. Gli indù durante la pioggia passano sul tetto e assistono alla inondazione e al passaggio in essa del treno. Come ripeto, lo spettacolo ò tremendo ma breve. Pochi minuti dopo cho la pioggia ò ces-. sata, la fiumana scompare. La terra beve l'acqua con rapidità stupefacente. Il paesaggio, il monotono paesaggio dell'altipiano si ricompone, i viìlaggetti indii mostrano oltre ai vagoni, la « Escatela federai », istituzione lodevole e Tecente, un casottino in muratura, al quale non manca cho il tetto per servire alo scopo. Uscendo dal Messico entrando nel Texas A qualche centinaio di chilometri da Saltalo, cho è ancora a 1500 metri sul livello del maro (la città è amena, su colli boscosi e si dà delle arie di stazione climatica per gli americani del non lontano Texas con i 6tioi invitanti avvisi: « No summes, no wintes »), si passa da Monterrey, grande città mineraria e industriale, di un centinaio di migliaia d'abitanti. Monterrey si stende ai piedi di una cerchia di aspre e alte montagne brillanti sulle cime di nevi. Gli americani vi hanno creato fonderie, acciaierie, raffinerie d'argento e di piombo, approfittando delle ricchezze in metalli e carbone che. le vicine montagne offrono. Ma Monterrey non è già più sull'altipiano, il clima vi è greve, semitropicale, malgrado che la grande targa che lungo la ferrovia indica il passaggio del tropico del Cancro I sia rimasta molto al nord. Da Monterrey al Rio Grande, cioè al confine fra Stati Uniti e Messico, deserto. Deserto piatto cho l'irrigazione e i pozzi artesiani potrebbero trasformare in una regione simile al Texas, opera che con gentile pensiero il Messico lascia alle generazioni future. A Laredo, alla frontiera, ultimi segni messicani: funzionari con pisteloni al fianco da far paura, ma in ultima analisi l'uscita dal Messico avviene senza formalità eccessive, in omaggio forse ad un'enorme scritta inneggiante alla « libertad » spiegata nell'hangar della dogana dove si fa la visita ai bagagli. I messicani si preoccupano soltanto cho non portiate fuori dal loro paese dei pe«zi d'oro, a causa della circolazione limitate. Il villaggio sulla riva destra del Rio Grande è Nuevo Laredo, la cittadina americana sulla sinistra Laredo. Il ponte della ferrovia congiunge i due eentri 0 il confine è a metà del ponte. Qui il treno si ferma ancora o sul fiume, attraverso una serio di casotti aerei sospesi sull'acqua, si compiono le formalità per entrare nell'Unione. Lo quali formalità sono lunghe, estenuanti, spesso' umilianti. E' scritto: l'umanità lo crede e gli americani più dell'umanità, che entrare negli Stati Uniti è un vantaggio inestimabile, un premio concesso ai giusti, una specie di ammissione nel Paradiso. Crediamolo anche noi sottoponendoci docilmente all'inchiesta cho vi fa il poliziotto, tanto più che un messicano intelligente, poco prima, nel treno, volendovi tradurrò la differenza fra la vita americana e quella degli altri Paesi, ha tracciato su di un foglio di carta due ordinate, segnando con una linea accidentatissima ad alti e bassi impressionanti l'esistenza degli uomini fuori dell'Unione o con un bel segno orizzontale, uniforme, quella dogli americani nel loro immenso territorio... Il paeso della felicità, della folicita sbadigliante. Il mio poliziotto inquirente, dopo lo prime parole, si è rivelato raguseo, e parlando il bel voneto arcaico della deliziosa cittadina adriatica stava per gettarmi le braccia al collo al sentirmi nominare i conti di Voinovich e la cattedrale. Di modo che il mio ritorno su terra americana diventa semi-trionfale, e se non fosse stato per il caldo infernale di Laredo era il caM di soffermarsi sulle rive del Rio Grande, uu bel fiume incassato fra rive di¬ rupate, non troppo largo nò troppo breve, un vero fiume per comodo dei contrabbandieri d'alcool insomma. La città delie belle donne e poco vestite Una corsa di sei ore atfcraverr-.o l'ubertosa campagna del Texas, ima visiono ininterrotta di campi di cotone costellati di casette di legno pieno di contadini negri, e finalmente si arriva a San Antonio, la massima città del Texas con due centinaia di migliaia di abitanti, di cui una buona metà sono messicani, anzi indii. La città è nuova di zecca, splendente conio un gioiello, con una folla di banche e dogli alberghi sontuosi. Naturalmente costruendola e immergendola nel verde dei parchi, gli americani si sono soltanto dimenticati che Sam Antonio è una città tropicale o quasi e che i grattacioli o mezzi grattacieli elio la ornano, non sono a rigor di termine l'abitazione più adatta al suo clima. Senonchè se San Antonio fosso stata costruita con lo stesso criterio della secolaro missione dei frati spagnoli che forma al centro della città il suo cimelio più insigne, non sarebbe state americana. Del resto è ancho da provarsi elio gli d yankee » sentano il freddo 0 il caldo corno li sentiamo noi. Il novanta per cento dello nostro cosidette raffinatela» sembran loro disdicevoli effeminatezze. Non ho trovato neppure nei primissimi alberghi americani elio della biancheria di rozzo cotone; un miliardario, un vero miliardario americano, non metterebbe una camicia di seta per tutto l'oro del mondo e non dedica al divertimento, alla distrazione, neppure la centesima parto di quel che guadagna. San Antonio mostra di esser la sede di una ricchezza vertiginosa (sfido, ò quella del Texas !) ma, corno tutte lo città americane tiene alla sua parte di poesia e si è battezzata da sè, la * città dei tramonti » benché 1 medesimi, nella piatta pianura non abbiano proprio nulla di particolare. Nello stesso modo, poteva chiamarsi la città delle stello perchè è anch'essa provvista di una cappa di firmamento. La sua vera particolarità consiste nel rapidissimo sviluppo che essa ha avuto in questi ultimi anni con la colonizzazione degli estremi territori meridionali degli Stati Uniti, a base di piantagioni di cotone e di sfruttamenti di zone petrolifere. Dicono anche cho San Antonio sia famosa per la bellezza delle sue donne, creole in maggioranza, o d'origine spagnuola o messicana. Esse non solo sono bello, ma a cagione del clima e delle abitudini americane, cosi' generoso nell'esibizionismo deile loro grazie, cioè cesi poco vestite, che c'è da stupirsi cho San Antonio non sia ancora diventata la meta di un'invasione di quaccheri e quacchero presbiteriani cho la coprano di ipocrisia e di anatemi. Per fortuna nel Texas fa caldo e i quaccheri sono piuttosto nordici I pericoli della « standardizzazione » americana Per recarsi dal Texas nel West, bisogna prendere a San Antonio il a Sunsefc Limited » cho viene da Nuova Orleans e va a San Francisco. Si tratta di uno fra i maggiori transcontinentali americani che . si mangia i suoi quattro o cinquemila chilometri di strada attraverso il Texas, il Nuovo Messico e la California con sufficiente soddisfazione dei viaggiatori che, al solito, trovano nel «Sunset » tutto quello che l'americano in movimento desidera trovarvi. E cioè € drawmg room», « parlor car » ,a observation car », « barber shop » e persine, la manicure (negra però, questa). Si viaggia bene, non c'è che dire ; ma io penso con terrore che fra ventanni, data la standardizzazione di questo paese, la difficoltà se non l'impossibilità di introdurre delle modificazioni, che significano progresso, nei treni americani, si viaggerà come oggi. E' un pericolo che gli americani non avvertono questo, di trovarsi un bel giorno a furia di standardizzare, alla coda del progresso. L'America ha proprio l'aria di aver trovato la formula definitiva della sua vita materiale, nella quale è capacissima di persistere probabilmente per ventenni. Non vorrei sfiorare il paradosso ma essendomi occorso di tornare iu America a due anni di distanza, mi paro di cogliervi molti segni di preoccupante stasi se non di regresso. Che ne dite per esempio delle difficoltà che questo paese trova ad organizzare i suoi servizi di posta aerea! Due anni fa la posta aerea fra la California e l'Est funzionava. Oggi si dice che funzioni ma e una bugia. Spuntano sui giornali dello osservazioni curiose per nn europeo avvezzo a considerare gli americani come assetati di progresso; questa per esempio: elio in America, oramai la sola attività redditizia è rappresentata dal contrabbando di liquori: non si diventa ricchi che 3 condiziono di mettersi a fare il « bootlegger », che a Chicago non esistono che tre, dieo tre librerie, di cui una è fai. lita in questi j^orni, contro trecento magazzini di vendita di automobili, e che la comparsa a Saint Louis di una nervosa, ita- ÌTJJ?^* ' tr™™™ 1° centinaia di migliaia dt pesanti, goffe, macchine indigene ha sollevato lo stupore di un oggeWo venuto da un astro abitato da un'umanità unmeaisamente più progredita... ARNALDO CIPOLLA.

Persone citate: Antonio Fosso, Nuevo Laredo, Sam Antonio, Voinovich