Festosa cerimonia alla Brigata "Basilicata" in onore del Principe Ereditario

Festosa cerimonia alla Brigata "Basilicata" in onore del Principe Ereditario Festosa cerimonia alla Brigata "Basilicata" in onore del Principe Ereditario L'a6s*.fma7fono del principe Umberto alla. Brigata « Basilica; a >., vale a dire l'ingresso ufficiale nella, vita civile e militare dell'erede aJ trono dopo aver raggiunta la maggiore «tè. è stata ieri mattina solennemente celebrata con l'inaugurazione di un ricordo, destinato a cotiservare perpetua memoria dell'avvenimento. Cerimonia raccolta, ma di profondo significato, in cui si riverberò tutta la compiacenza della città nostra per l'onore di avere avuto ospite il Principe in questo suo avviarsi verso i sommi fastigi, tutto l'orgoglio degli ufficiali e del militi della Brigata, per avere commilitone il futuro Re d'Italia. L'artistico ricorda la targa che ricorda l'ingresso del tenente Umberto di Savoia nella Brigata «Basilicata» è 6tata murata sotto l'androne d'ingresso della caserma Dabormida, di corso Stuplnigi, ove ha 6ede il reggimento del Principe, il 91.o fanteria. E' una pregevolissima opera d'arte, dovuta ad un maestro: Edoardo Rubino. Una targa in bronzo, incorniciata di marmo scuro, reca un medaglione col profilo, rassomigliantissimo, di Umberto di Savoia, ricavato in delicato bassorilievo. Sotto, la bella iscrizione, dettata dall'on. Bosetti, dice : « Ad insigne vanto — Della Brigata cui la forte Basilicata dà nome —» Questo bronzo rammenta — Che il 15 settembre 1925 — Umberto di Savoia Principe di Piemonte — Compiendo il ventunesimo «inno di età — Venne a proseguire ferventemente — Nel 91.0 reggimento di fanteria — La vita della milizia — Augusto animatore di tradizioni -gloriose — Esempio per ogni tempo — Delle gagliarde ferme virtù — Devote al Be all'Italia — Basilicatesi, vecchi e nuovi fanti della Brigata — 14 luglio 1926 ». Alla base della targa, corre una sobria e forte decorazione, composta degli stemmi dei principali centri della Basilicata. L'inaugurazione è avvenuta alle 10,30 alla presenza del Principe, del Duca d'Aosta, del generali Clerici. Ferrari. Bettoia, Cazzerà, Caputo, Filippone e Avogadro di Vigliano, nuovo comandante della Brigata, del commissario al Comune gen. Etna, del rappresentante del Prefetto eomm. Amigoni. del san. Salice in rappresentanza del gen. Perol della milizia, del sen. Di Bnvaser.da, degli on. Sansanelli. oratore ufficiale, Severini che rappresenta la terra di Basilicata, e Bagna«co, dei magistrati Casoli, Torella, Primo Presidente e Procuratore generale della Corte d'Appello, del cav. Serpi per il grand'uff. Martinengo. del Questore, dell'avv. Bertele dell'Associazione combattenti, dell'ing. Godiao del Genio civile, del cav. Zilli, segretario generale dell'Associazione combattenti, ecc. Le autorità prendono posto nel palco d'onore eretto nel cortile, di fronte e ricino all'ingresso centrale della caserma; ai lati 6ono i posti riservati agli invitati, alle famiglie degli ufficiali, ecc. Sotto l'atrio d'ingresso è una profusione di verde e di fiori, che esprimono tutta la letizia della circostanza. Velluti e piante sempreverdi decorano aristocraticamente i posti delle autorità e del pubblico. Spiccano fra essi i vessilli: quelli dell'Associazione volontari di guerra, dei combattenti, dei reduci d'Africa, dell'Associazione degli artiglieri, ecc. Un rancio eccezionale Il cortile presenta un colpo d'occhio magnifico. Corrono lungo i muri del grande quadrato festose decorazioni a base di tricolori. Ma. lo spettacolo maggiore è dato dalla truppa schierata. Entrambi i reggimenti della Brigata, 91.o e 92.o, allineano le loro compagnie, i loro plotoni, lungo tutto il fronte del cortile, ed in profondità, in un ordine perfetto. Questa massa imponente di uomini in grigio-verde ha uno sfondo singolare: il bianco delle tavole imbandite che si allineano senza interruzione lungo tre lati del cortile. Tutto infatti, è già allestito per il rancio speciale dei soldati, che è stato offerto personalmente dal Principe, e che comprende un «menu» veramente fuori ordinanza, con vino, antipasto e dolce. L'immensa imbandigione non attende che la fine della cerimonia per «ssere presa d'assalto dai giovani pieni di letizia, e... d'appetito. La cerimonia ha luogo puntualmente alle 10,30, quando, annunciato dal triplice « attenti! », giunge il Principe, col Duca d'Aosta e col seguito, che irrigidisce nella posizione di saluto il folto, scintillante gruppo degli ufficiali, in cui sono i rappresentanti di tutte le armi, e le truppe. Non appena le autorità hanno preso posto, 11 comm. Aloi, segretario del Comitato promotore per l'erezione della targa, prende la parola per ricordare conve l'iniziativa, sorta spontanea nella mente di un forte lavoratore della Basilicata, 6ia stata raccolta con entusiasmo da uomini politici della regione, da Enti e da privati, curata in parttcolaT modo dagli onorevoli D'Ales6io e Sarusanelli, sostenuta con pari simpatia da personalità militari e civili di Torino e provincia. Fu cosi che il Comitato esecuUvo. con la preziosa e geniale collaborazione dello scultore Rubino, potè condurre felicemente, a termine, in breve tempo, l'impresa. « Con quale entusiasmo e con quanto slancio — egli dice — risposero all'unico, semplice e famigliare appello tutti 1 figli della Basilicata, lo dimostra la sottoscrizione a carattere strettamente popolare, nella quale si leggono i nomi di umili lavoratori della terra, di operai e di artigiani, frammisti ai nomi di tutte le gradazioni sociali. Con pari slancio ed altrettanto entusiasmo risposero i vecchi ed i nuovi Tanti della gloriosa Brigata». Il segretario dà comunicazione delle, adesioni, fra cui quella del gen. Piacentini, a ncor.e del Re, quella, della Pagina, quelle di personalità ed Enti della Basilicata, e chiude, applaudito, con un fervido saluto al Principe e a Casa Savoia. La banda del reggimento intona la marcia reale, squilla l'attenti. Il grande tricolore che ricopre la targa cade, e l'opera d'arte appare, ad arricchire ed abbellire, il monumentale androne. li discorso dell'on. Sansanelli Sorge poi a pariare l'oratore ufficiale on. Sansanelli. il quale dice: « Altezza Regale, se mai l'attaccamento alla terra dove si e. nati ebbe conforto di insuperabile orgoglio, singolare veramente è il privilegio che la Maestà del Vostro Aususto Genitore ha fatto alla mia gente, destinando Vostra Altezza Beale alla intrepida Brigata che dalla nostra terra trasse le origini, le prime guerriere vicende ed il nome glorioso. Non ancora in terra di Basilicata è spenta l'eco degli entusiasmi con cui il popolo vi accolse e vi acclamò nella sua città maggiore, preso dal fascino della Vostra regale giovinezza. Ouello stesso popolo è oggi qui, spiritualmente radunato, al Vostro cospetto, a rinnovarvi l'omaggio della sua devozione fedele, intanto che tutta la Brigata, come nel giorni fausti della nuova storia della'Patria, fa la radunata anch'essa dei suoi battaglioni e dei suoi reggimenti antichi e nuovi, si che il prevalente grigio-verde dei fanti si accorda ai colori fiammanti del Cacciatori Lucani agli ordini del Dittatore. E corrono le fiere rievocazioni, da Lagonegro al Volturno, da Monte Cavallino a Col di Lana, da Monte Tomba a Col del Miglio ed ATSiè, poiché tutti gli Eroi sono ritornati ed anche i Morti, dai serrati ranghi, incitano. « Questo voi sentite, o Principe, perchè 1 odierna cerimonia va oltre il suo rito fugace ed olurepassa il confine della lontana regione, come l'ambito di questa caserma. Con lo stesso stile ahhiamo rifatto nei giorni scorsi il cammino dei legionari trentini per le tappe sanguinose e gloriose del Risorgimento italiano dal 1881 al 1918; allo stesso modo abbiamo vissuta la tragedia titanica dei martiri, avvivando le memorie ed i moniti, e meditando. Quando il vostro augusto Genitore, in faccia al chiusi ed inviolabili confini ha fermata, la. pietra su cui 6tarà il monumento della Vittoria, la Dea. è apparsa nel cielo splendente della Patria dalla consapevolezza del popolo italiano, dalla virtù del suo ricostnitto esercito, dalla illuminata potenza del regime, dalla saggezza del Re, fatta gigante, pronta a tutti i voli e preparata per tutte le fortune. « Per cui, o Principe, rigorose recapitolazloni voglono essere le cerimonie della Patria, per le quali non avremmo tempo se fossero vane, e non avremmo leiizia se non confortassero la. nostra esperienza ed il nostro cuore di vecchi soldati, che pe.r custodire il passato e preparare l'avvenire non intendemmo dì smobilitare e rinnovammo il giuramento. • Oggi, mentre dalla Basilicata, terra di migratori fedeli e di combattenti tenaci, giunge calda, gagliarda, entusiasta l'esaltazione dei vostri giovani anni e della vostra virtù, e fervono i voti perchè dall'esempio del Vostro Augusto Genitore siate condotto ad emulare le tradizioni della Vostra Casa e le gesta dei Vostri Grandi Avi, io amo raccogliere e presentarvi, con lealtà di suddito fedele della Vostra Casa, l'espressione della sicurezza con cui gli italiani salutano l'avvenire e Voi, Principe Sabaudo, flore della nostra stirpe. « Solenne per sieniflcato e per voti, a testimonianza della riconoscenza dei Basllicatesi, ho l'onore di chiedere a Vostra. Altezza Beale di poter consegnare all'illustrissimo Comandante della Brigata Basilicata la Targa che modellarono insieme l'arte di un grandu Maestro ed il cuore di un popolo degno, mentre il pensiero va rispettosamente ad umiliare gli omaggi alla Begina, l'Augusta Sovrana cui tutte le mamm» e le donne d'Italia benedicono, ed al Re. Viva il Principe di Pie monte I ». La rivista Calorosi 'applausi accolgono 11 discorso dell'on. Sansanelli. In-seguito il colonnello Picco, comandante del 91.o Fanteria, porta la sua parola a complemento del significato della festa, ringraziando a nome della Brigata dell'onore che le è fatto, ed assicurando, con la fede che sa all'occorrenza tingerei di sangue, che soldati ed ufficiali, presenti e futuri, ne saranno assolutamente degni. La cerimonia ufficiale si chiude con la rivista passata alle truppe dal Principe Ereditario e dal seguito. Quindi le autorità si portano eotto l'atrio d'ingresso ad ammirare la targa. Il Principe appare visibilmente commosso e soddisfatto. Egli ringrazia i membri del comitato, e si complimenta vivamente con l'autore, lo scultore Bubino. Becatosi di nuovo davanti alla truppa, il Principe distribuisce dì sua mano alcuni premi di buona condotta afsegnaii ai migliori militari, quindi viene dato ordine di rompere le righe. L'ordinato inquadramento si scompone, si dissolve, ed in un attimo, di corsa, i soldati raggiungono festosamente i loro posti alla grande mensa .all'aperto, accingendosi con giovanile baldanza a consumare il signorile rancio loro offerto dalla generosità del Principe. Questi vuole assistere ancora a quest'ultima... esibizione cui sono chiamati i soldati, f* il giro delle tavole, soffermandosi alquanto a quelle cui hanno preso posto i soldati della sua Compagnia, osservando, informandosi, sorridendo di compiacenza. E pochi minuti prima di mezzogiorno, quando già ferve l'allegria della mensa, il Principe, con gli altri p-.sonaggi, lascia la caserma.