Vittoria italiana al "Circuito del Lario"

Vittoria italiana al "Circuito del Lario" ■I Orami Premo© mòtocicSistico dsHE'à^dusts'éa Vittoria italiana al "Circuito del Lario" Pietro GhersS segna il miglior tempo - La sorprendente prova deile 250 c. c. Tutti i records sono crollati -- Più di 50.000 spettatori - 6090 automobili (Dal nostro inviato speciale) Asso 12, mattino. Sul circuito dol Larici, sul più aspro circuito del mondo, che nei suoi 37 chilometri comprando la bellezza di 300 curve ed un solo tratto pianeggiante di affi nifiri, l'industria italiana ha ieri ottenuto un significativo meritato trionfo. Vittoria completa Questa, vittoria e tanto più gradita, in quanto è 6tata ottenuta in un campo nel quale dominava incontrastata fino a qualche arino la l'industria straniera. Le macchino Italiane hanno sulle strado della Incantevole Valassina, battuto ogni record (6-istente. La vittoria i: stata completa: quattro categorie di macchine quattro trionfi. I.a vittoria ostata Più significativa, nelle miniane cilindrate. Una motocicletta di 250 ce., la stessa cho nella massima prova mondiale, il Tourist Trophu délì'isola di Man, ha sfiorato la vittoria, si è ieri classificata seconda assoluta battendo mito lo macchine di maggior cilindrata, toltane una; lincila pilotata dallo 6lesso atleta elio in terra straniera aveva saputo tenere alti i colori italiani. Pri.ni Ugo, il generoso e rude pilota cho ieri ha « portalo » con polso fermo e sicuro questo piccolo gioiello meccanico attraverso le accidentate strade dol circuito lar.iano, si è rivoluto corridore ili classe elevata. Non conoscevamo ancora un Prini «fuori classe ». Lo sapevamo pilota sicuro, forte e generoso, ma non avevamo ancora notato in lui quello stile che fa di un buoi campione il «fuori classe ». Prini si era preparato coscienziose'inentc per questa prova d'importanza massima. Alla partenza, ha subito preso il comando, quasi temesse sin dall'inizio vedere un ateo precederlo nella sua categoria, e l'ha tenuto saldamente snnza una sosta, senza, un attimo di debolezza fino alia fine. I.a sua foga, il suo impeto sono stati entusiasmanti. Saetti, secondo classificato delle « 250 » ha compiuto un'ottima gara, ma ha finito molto, affaticato, quasi estenuato. Un altro campione ha ieri impressionato favorevolmente: Manciù vincitore della categoria 173 ce, la cilindrata dello biciclette a motore. Il campione milanese che ricordiamo ancora in un piccolo l?tto d'ospedale lutto fasciato di bende, dopo la tramanda caduta nel Giro d'Italia, ha ieri emulato per impeto ed audacia Prini. compiendo i 182 Km. del percorso ad una media di Km. 58.2891 Ghersi, il capitano dei rossi Nuvolami, che si è aggiudicato la categoria 350 ce, non ha più bisogno di presentazioni. Proverbiali sono ormai l'audacia e lo stilo del campione mantovano. Nuvolari è seguito in classifica dai compagni di équipe Ghersi Mario e Maffeìs. Il veterano Acerboni 6i è classificato quarto dopo una corsa regolare c giudiziosa portando al traguardo un'altra macchina italiana. Abbiamo voluto parlare per ultimo di Pietro Ghersi, il grande specialista dei « circuiti misti » che ieri ha segnato il miglior tempo della giornata. Ci attendevamo da! ligure, dal capitano delle rosse macchino italiane, la prova compiuta. Le numerose vittorie, la recento magnifica affermazione in terra inglese ce lo indicavano comò il campione più completo. Pietro Ghersi orai ha smentito la nostra aspettativa: ha segnato il nuovo «record» assoluto del circuito del Lario ed ha saputo solo Ira tutti, precedere al traguardo la « rivelazione » Prini. Achille Varzi si è classificato secondo tra le 500. Quest'ottima classifica è stana ottenuta dal campione di Galliate con una macchina inglese. Colombo, terzo arrivato, ha compiuto una gara regolare e veloce che ha servito a far rifulgere ancora una volta le sue belle doti di corridore calmo e sicuro. Revelli, l'ex gentleman torinese, che era un po' l'outsider della prova, non ha avuto fortuna. Dopo essere rimasto in quarta posizione per tutta la durata della eorsa, doveva abbandonare a pochi chilometri dalla fine, per lo scoppio del pneumatico della ruota anteriore. n tempo ha favorito il regolare svolginvento della prova. La giornata serena, calda ma non torrida, ha permesso un'ottima carburazione. Buona l'organizzazione: il quadro delle segnalazioni, i contagiri, gli autoparlanti, hanno funzionato egregiamente. L'affluenza del pubblico è stata enorme. La cronaca della corsa I-asnlffo: tre chilometri da Asso, unico punto del percorso che sia pianeggiante. Qui sano il traguardo e le tribune. Una strada incassata ira il verde di due pittoresche colline, una chiesa solitaria, uno sventolio di tricolori e di festoni in un chiaro e festoso mattino di sole. Nereggiare di pubblico nelle tribune e molto grazioso e... vaporoso luilette* femminili. I treni hanno riversato ad Asso per tutta la mattinata migliaia di spettatori. Altri ne sOg sono giunti da Lecco e, da Conno ili autobus, molti altii ancora, in automobili ed in motociclette. Si calcola che più di 50.009 persane siano disposte hinwo le strade del circuito e che oorio automobili vi siano scaglionate. Ale 10 e SO una breve cerimonia: un mastio tricolore teso a traverso la hir:i.clo, una botiglia di spumante che si infrango colpita da un artistico piccolo piccono in bronzo cesellato tenuto da mano femminile, una macchina da corsa elio parte con rapido demarrage a chiudere il circuito. Protagonisti della cerimonia: la signora.| Oltolina Emma, madrina, il grond'uff. Mag- j gioni, prefetto di Como, padrino, ed il rev. don Passeri. Presentii il conte Bonacossa preidente del M. C. d'Italia, il marchese Visconti presidente del M. C. Lombardo, il maggiore dei carabinieri Cerigli, il cav. uff. Guzzi del M. C. d'Italia. Menilo la ventini sta compiendo il giro di chiusura i concorrenti incotnincia.no ad allinearsi per la parenza: primi quelli della categoria 175 ce, poi quelli della 250, 350 e. 500. Gli altoparanti fanno intarmi delle esercitazioni ripetendo fino alla sazietà: « Circuito del Lario! Circuito del Lario! ». Bngongki al circuito ! La macchina di Varzi non è spinta... a vuoto al traguardo. Ci sia sopra impettito l famoso nano « Bagoligli! », l'autentico: delle imitazioni ce ne sono molte. Il nano che è proprietario di una magnifica villa, frullo dello numerose tournée in America ed in Australia, accompagna sempre Varzi nei suoi cimenti. Il campione di Sunheom 0 tiene in grande considerazione quale... mascotte. Alle 11,21 viene dala la prima partenza fra 'impazienza del pubblico. I corridori parono a coppie con un distacco di 30 secondi 'una dall'altra. Prendono il « via » undici concorrenti della categoria 175, nove della « 250 », undici della « 350 », dodici della « 500 e precisamente: Culeg. 175 ex.: Vaga (Muffeis), Manelti (Aurora), Saini (Mas), Sbaiz (Miller), Vincenzi Maffiei), Carena (Aurora), Moretti (Miller), Banesehi (Mas), Zucchetti (Miller), Fracchi (Maffeis), Moroni (Miller). (Meo. 250 ce: Pornetta (Trcspldi), Bava (Galloni), Prini (Guzzi), Razzanti (Mignonl, Bianchi (Galloni), Saetti (Guzzi). Pa-nella (Galloni), Arcangeli (Guzzi), Centeneia (Maffeis). Categoria 350 ce.: Yisioli (Harlev Davidson), M. Ghersi (Bianchi), Tagliabile (M. F. G.). Marchi (Sunbeam), Acerboni (Frera), Contarini (Harley Davidson), Nuvolari (Bianchi), Croci (Frera), Maffeis (Bianchi), Macchi (Frera), L. Mariani (Bex Acme). Caler/. 500 o.c. : Baudini (A. J. S.), P. Ghersi (Guzzi), Zaro (Gilera), Colombo (Frera), Varzi (Sunbeam), Revelli (Galloni). Cavallari (A. J. S.), Moretti (Guzzi), Frontini (Frera), Vanoni (Sarolea), Buggeri (Guzzij, Corti (Guzzi). Notevoli i « forfaits » di Opessi, indisposto, di Self che ha avuto la sventura di perdere il padre suo due giorni fa a di Rogai. Ronda di bolidi Appena ultimate le partenze l'altoparlante ci comunica i primi passaggi. E' Manetti che partito velocissimo in testa a tutti, transita per primo alla Madonna del Ghisallo. 11 primo giro è compiuto velocemente da tutti i concorrenti. Appariscono subito nettamente in testa, Manotti nella « 175 », Prini tra le « 250 », Mario Ghersi tra le « 350 » e Pietro Ghersi nelle « 500 ». Calorosi applausi si levano dal pubblico all'indirizzo di Pietro Ghersi. Il quadro dei tempi funziona egregiamente, come pure l'altoparlante, ma il pubblico non può seguire la lotta nelle varie categorie. E' rapito dallo spettacolo bellissimo dei corridori che piombano sul breve rettilineo delle tribune a velocità pazzesca. Lo spettacolo deve essere magnifico lassù sulle « mon. tngne russe » di Civenna e della Madonna del Ghisallo. Al secondo giro, Manetti, Prini e Ghersi Pietro continuano a tenere il comando nelle proprie categorie, mentre Macchi toglie il- comando a Mario Ghersi nelle 350. Ginn«ono intanto notizie dei primi incidenti: Marchi all'inizio del secondo giro, per la frenata improvvisa di un concorrente clic lo precedeva, era obbligato ad infilare un... piccolo sentiero a. lato della strada. Il corridore, nella caduta che segue, non si fa alcun male, ma è costretto a ritirarsi per danni alla macchina. Vision deve fermarsi ed abbandonare per la rottura del tubo dell'olio. Cadute di Arcangeli e di Ruggeri Roggeri, mentre compio il secondo giro, causa la polvere che gli impediva la visuale, compie un pauroso capitombolo riportando una contusione allo stomaco. Lo sfortunato bolognese è ricoverato nella casa del dottore di Varsptia. Lo suo condizioni però non destano preoccupazioni. Arcangeli, della categorìa 250, niientre compie il terzo giro, si scontra con un altro concorrente e cado ri¬ pbdi«n1n5bcdMC1l."ivor portando una profonda ferita ad una gamba. Jl romagnolo ó ricoverato in una cosa di Val Bromi. Paro abbia la gamba rotta. Alla fine del terzo giro, Nuvolari prende il comando tra. le S50, seguito da Macchi e «la Ghersi. Nello altre categorie lo posizioni non 'mutano. Manelti è sempre primo tra le 175, seguito du Moroni o Carena. Prini continua a tenere brillantemente il comando nelle 250, precedendo Saetti e Bianchi. Nelle 500 Ghersi Pietro è sempre in lesta con un buon vantaggio su Varzi, Colombo e Revelli che sta compiendo una bellissima corea giudiziosa e regolare. Ecco i tempi al terzo giro: Cat. 175: l.o Manetti, in ore 1,52'33"; 2.o Moroni. in 1,38'45'; 3.0 carena, in 2,0'7". — Cat. 250: l.o Prini, in 1,39'7"; 2.0 Saetti, in 1,43'43'V; 3.0 Bianchi, in 1,45'7". — Cat. 330: l.o Nuvolari. in 1,41*57"-; 2.0 Macchi, in 1.4-7"; 3.0 Ghersi Mario, in 1,4-4'SO". — Cat ."■00: 1.0 Ghersi Pieiro. In l,3i'39": 2.0 Varzi, in 1,37'30"; 3.0 Colombo, in 1,38'58"; 4.0 Revelli, in 1,42'. L'entusiasmante corsa di Prini Prini compio una corsa entusiasmante, ed ogni suo passaggio ò sottolineato da numerosi applausi. La sua piccola rossa macchina di soli 250 orno, non ha un attimo di sosta e di... incertezza... Vola sulle belle strado lariane. precedendo oltre alle macchine della sua categoria, anche le 350 e buona parto delle 500! Anche Manetti, con la 6ua... macchinetta che ha le proporzioni di una modesta < bicicletta motore », fila veloce invano inseguito da Moroni. Ormai la corsa è decisa: le posizioni non muteranno più. Al 5.o giro le piccole 155 finiscono la corsa. Manetti taglia il traguardo applauditissimo, precedendo Carena e Moroni, che seguono staccati. All'inizio del 6.0 giro Macchi, che è terzo tra lo 350, si ferma al boxe della sua casa. ili carburatore non funziona più regolarmente. Macchi tenta la riparazione, ma non ci riesce, ed è obbligato a ritirarsi. Il ritiro di Revelli Un altro doloroso ritiro, avviene in questo ultimo giro: quello di Mario Revelli, a pochi chilometri dalla fine della corsa. 11 vincitore di un campionato d'Europa, giunto alla Madonna del Ghisallo, è costretto a fermarsi per lo scoppio del copertone anteriore. Non può proseguire, data la difficoltà di tenere la macchina nei bruschi e ripidi tourniquet*. Prini, Pietro Ghersi e Nuvolari sono accolti come trionfatori al loro arrivo. 11 tricolore italiano viene innalzato sul pennone di fronte alle tribune. Dopo, incomincia il caratteristico esodo delle macchine che, incolonnate in una lunga interminabile teoria, percorrono lentamente le pittoresche strade che scendono verso il lago di Como, bellissimo nel caldo meriggio. GIUSEPPE TONELLI.