Il terzetto in Assise oppure il romanzo a puntate

Il terzetto in Assise oppure il romanzo a puntate Il terzetto in Assise oppure il romanzo a puntate Per la seconda udienza, porte aperte. Si è capito che il proseguimento del dibattimento colla presenza del pubblico non poteva dare scandalo, l'ulto allegro..., sotto un certo punto di vista. L'imputato Scolastri è nella gabbia. Dall'aspetto non è certo un Adone. Tipo insignificante è la moglie infedele. Siamo ben lungi dal tipo della donna fatale. Più interessante è il « terzo », quegli che si incuneo nella vita di questi due coniugi. Ma galeotto fu il libro. Il Prato, che è un bel giovane, era piazzista di quei romanzi a puntate ed a rate mensili, romanzi che non finiscono mai, prato portava, appena uscite, lo dispense in casa Scolastri. Dopo l'ottantesima puntata nacque il disastro... coniugale Colpa anche del romanziere. Se faceva Unire prima il romanzo, forse non capitava niente, torse sarebbe stato un romanzo a lieto fine. Le lestimonianze non hanno portato nulla di nuovo. La teste Carolina Dotto, coinquilina della famiglia Scolastri, una sera del marzo scorso, senti battere alla porta e urlare sul pianerottolo. Apri e. vide il brigadiere Scolastri, che trascinava un giovane ammanettato, con tutto il viso coperto di sangue. 11 giovane cercò riparo presso la teste e chiese gli si lavasse il volto insanguinato. Ma la teste rispose: « Vada a lavarsi alla pompa! ». Seppe poi dal marito, che lo Scolastri trascinò il Prato in casa, sempre tenendogli 1 ferri stretti ai polsi. Estresse la rivoltella e la posò sul tavolo. Poi scrisse una dichiarazione, che fece firmare al Prato. Secondo la teste, il Prato firmò « spontaneamente », ma aveva, firmando, le manette. La guardia carceraria Accomando Filippo ha deposto che la Canova ebbe più volte.a portare soccorsi all'amante Prato, allora pure detenuto: mentre non fu vista mai pollare vitto o altro al marito. Dopo un breve intermezzo dr-ll'aw. Verdiraime. ha deposto il col. delle guardie di P. S. cav. Vecnhiarelli, il quale specificò che il trasloco dello Scolastri a Modena fu motivato da un doppio ordine di amicizie: quelle che aveva la di lui moglie e l'amicizia che il brigadiere aveva con un comunista di Torino, per quanto lo Scolastri fisse-risse che ciò faceva per ragioni di ufficio. Il teste Sabato Gennaro, anche lui piazziste, come il Prato, di romanzi a dispense, ha narrato che fu lui ad abbonare la signora Scolastri al «mirabile» romanzo: «Liliana, ovvero la Principessa sventurata ». Ogni settimana usciva una puntata, che veniva portata al domicilio delle abbonate ansiosi. Il teste recapitò alla Canova-Scolastri sino all'SO.a puntata. 11 seguito lo portò il Prato, che fini il romanzo. Ha soggiunto il teste che tale mestiere può rendere sino a 100 lire il giorno, salvo... gli incerti. Terminati i testimoni, ha parlato l'avv. Michele Nasi, Parte Civile di Prato, contro lo Scolastri,. L'aw. Lavinio Gianotti pronunciò in difesa dello Scolastri un'arringa piena di sottili arguzie, e quindi ha pronunciato una serrata requisitoria il Proc. Gen. comm. Garoglio. Domani la singolare vicenda avrà il suo epilogo.

Persone citate: Accomando Filippo, Canova, Carolina Dotto, Garoglio, Gianotti, Michele Nasi

Luoghi citati: Modena, Prato, Torino