Il Marocco a Parigi e a Rabat

Il Marocco a Parigi e a Rabat Il Marocco a Parigi e a Rabat L'arrivo «rei capi che precedono il sultano — Un massacro di spagnuoli a Bakat — Che cosa dice Abri-EI-Krim. (Servino speciale della • Stampa •) (Parigi, 7, notte. La stazione di Lione, di solilo così triste e fumosa, è stuta stamane per qualche minuto teatro di una vera visione orientala. Col treno di Marsiglia sono infatti giunti capi marocchini, pascià e grandi caia, che precedono di pochi giorni a Parigi il sultano del Marocco. Non appena il convoglio si fermò, 80 perenne — che sembravano uscite da un racconto delle il/t'l" ed una notte — scesero dallo vetture. Pascià e caid, ravvolti in grandi mantelli dai colori sgargianti si mischiarono ai pacifici viaggiatori, alquanto stupiti di trovarsi in cosi variopinta compagnia. I capi marocchini sorvegliarono attentamente lo sbarco di numerosi bagagli e — accompagnati da due ufficiali e da alcuni interpreti — si avviarono verso l'uscita. In grandi autocarri essi vennero accompagnati nei migliori alberghi deH'avenue dell'Opera, dove erano state loro riservatedelle camere. Una folla, di curiosi assistette al ricevimento del notabili marocchini; nessun personaggio ufficiale era però presente. Domani sera arriverà a Parigi la guardia nera del sultano: uno squadrone formato di cento lancieri, che scorterà il sultano nel suo viaggio a Parigi e che costituirà certamente la maggiore attrattiva della rivista del li luglio, che quest'anno avrà luogo lungo il viale dei Campi Elisi. Le truppe sfileranno dinanzi al Presidente della Repubblica ed al sultano, che staranno all'Arco del Trionfo, accanto alla tomba del Milite Ignoto. Per il pubblico parigino, poco familiarizzato coi fasti dell'Islam, la festa nazionale avrà quest'anno un'importanza inconsueta. Intanto, a proposito del Marocco, sempre all'ordine del giorno, giunge da Rabat notizia, da fonte indigena, di un'imboscata che è stata tesa dai dissidenti della zona spagnuola (a precisamente dai Mtina e dai Sanhadla) agli spagnuoli nella regione di Targuist e nel punto detto i< mercato dei Beni Guiel ». Gli assalitori si gettarono sul mercato, in quel momento affollatissimo, seminandovi il terrore, ed in mezzo alla confusione generale assassinarono i soldati spagnuoli che facevano tranquillamente i loro acquisti e massacrarono i marocchini sottomessi. Vi sarebbero una quarantina di uccisi. Non si hanno però ancora precisi particolari. Questo incidente sembra dar ragione alle parole che Adb-el-Krim avrebbe detto ad un ufficiale francese (che lo sorvegliava a Taza prima che il Roghi fosse inviato a Fez, dove si trova tuttora) e che sono stasera riferite dau'IntranMf/eant. — Vedete — aveva detto il Roghi — tutto è stato causato dal nostro odio contro gli spagnuoli, sentimento impossibile a modificarsi, e di cui voi non potete farvi un'idea. Per l'avversione che nutrivo .verso di loro, io fui chiamato ad essere il capo dei ribelli riffani. Il mio errore fu di avere accolto l'aiuto e l'alleanza del dissidenti della zona francese. Quel giorno, dichiarai guerra alla Francia, e fu ciò che causò la mia perdita. Sino dall'estate dell'anno scorso riconobbi che la partita era perduta, e che il coraggio delle tribù si affievoliva. Mi trovavo in una crisi senza possibili .vie d'uscita. Disgraziatamente in quel momento voi Armasi» l'accordo cogli spagnuoli e cosi non potei ottenere la pace separata colla Francia. Se ad Oudjda avessi potuto airoudermi a voi lo avrei fatto, ma in quel momento le vostre condizioni erans i-pie tate. Ex-protetto spagnuolo, dovevo ar-rendermi alla Spagna. I negoziati arida-rono a monte, e 15 giorni dopo mi presentavo a voi. La partita è per me definitivamente perduta, lo so, ma credete che essa sia assolutamente terminata n&r voi? H Riff, anche senza di me, è sempre il Riff. I dissidenti spagnuoli ed i dissidenti francesi aspetteranno, si ripielideranno, ricomincieranno. Chi lo sa? Forse, sorgerà un nuovo capo

Persone citate: Riff