Le conseguenze politiche dei grande plebiscito tedesco

Le conseguenze politiche dei grande plebiscito tedesco Le conseguenze politiche dei grande plebiscito tedesco Come si è rotato - Nonostante l'Intimidazione dalla Destra, la proposta social-comunista riporta 14.441.590 voti contro 584.000 - Il progetto di compromesso governativo sarà reso piìi severo per i Principi. ;(Servizio speciale della «Stampa») Berlino, 21, notte. teressi vitali del popolo tedesco e della re a 1Z risultato 'del plebiscito di ieri è chiaro. Esso non ha segnalo il trionfo della proposta social-comunista di confisca iotale dei beni dei principi poiché la prescritta maggioranza assoluta degli elettori non ha votalo, ma costituisce tuttavia una affermazione imponente delle forze di sinistra. Le cifre sono elequenli. Su 39 milioni e 690.000 mila inscritti nelle liste elettorali prese parie al plebiscito 15 milioni e mezzo di cittadini. Di questi, dedotto un mezzo milione circa di schede nulle, 14 milioni 441.590 hanno votalo sì; 534.000 no. • I conflitti 1 In testa alle città, per il numero dei voti affermativi furono Merlino, Amburgo e Lipsia. Notevole è stato anche il risultato delle città del, sud della Germania, che hanno dato un numero maggiore di voli del previsto. Particolarmente interessante à stata la votazione delle circoscrizioni di Monaco di Baviera, hi. generale, sono, come è ovvio, i grandi centri urbani operai quelli che costituiscono l'enorme maggioranza dei votanti. Berlino e sobborghi ha dato un milione e 759.000 di voli sì, cioè l'imponente proporzione del 5S % degli inscritti contro 60.800 no e 92.000 voti nulli. Nelle campagne fu svolta, dalle organizzazioni della destra, con maggiore successo un'intensa opera di intimidazione. La segretezza del volo rimase in realtà puramente formale data l'astensione — quasi totale — dei contrari. In alcune Provincie agricole del. nord (Prussia orientale), della Pomerania e del Meclcmburgo, le pressioni esercilatc furono tali che non votò nemmeno il numero degli elettori che sostennero i socialisti ed i comunisti nelle ultime elezioni politiche. Nella capitale il plebiscito si è svolto con grande ordine (circa duecento arrestati, rilasciati nella serata slessa) e la giornata si può dire sia trascorsa in buon ordine in tutto U paese. Qua e là tuttavia si ebbero dei conflitti. U più grave si è svolto presso Halle, dove fra gli « elmi d'acciaio » e le « avanguardie rosse » fu impegnata una battaglia. Furono sparali duecento colpi 'di arma da fuoco, e venti persona rimasero ferite. I comunisti ferirono pure due avversari presso Lipsia. A Stettino, si ebbero dei feriti a colpi di pietra. Insuccesso delia destra Nessuno dei promotori del plebiscito si HluAeva che i quasi venti' milioni di voli 'affermativi necessari perchè il plebiscito riuscisse pienamente potessero essere raccolti. Ma è anche evidente che se i voti dei socialisti e dei comunisti nelle ultime elezioni furono dieci milioni e mezzo e la proposta di indire il plebiscito ne raccolse, nel. marzo scorso, dodici milioni e. mezzo, e ieri infine quasi quattordici milioni e mezzo votarono, questa progressione è un insuccesso della destra. Il capo nazionalista conte Westarp aveva 'detto ultimamente : <« A marzo, i nostri avversari hanno potuto raccogliere dodici milioni e mezzo di voti perchè noi non opponemmo loro un'azione in senso contrario ». Questa volta i nazionalisti l'hanno svolta, e con quale intensità e con quale lusso di mezzi! Eppure, gli avversari hanno attratto dalla propria parie altri due milioni di voli in più. Avendo votalo circa il 37 % degli, inscritti e poiché, prati, camente (anche per gli inevitabili difetti nella compilazione delle liste) è quasi impossibile ottenere che più del 75 % degli elettori partecipino al volo, si può affermare che, se gli avversari dell'espropriazione totale avessero votato no, essi, in una votazione ordinaria, non avrebbero potuto prevalere. Per il plebiscito invece, come sapete, valeva la regola della maggioranza assoluta. Ma per valutare la por. tata politica del voto non sono plori di luogo queste considerazioni; se si prendono a paragone i risultati delle due ultime grandi consultazioni elettorali si vede che i 14 milioni e mezzo di voli si ieri espressi, corrispondono su per giù ni. voti coi quali fu eletto Hindcnbu.rg, e superano di un milione e mezzo i voti riportati da tulli i partiti di destra in blocco nelle ultime elezioni al Reiehstag. pgliarnmptrlonq«loI commenti Che cosa significano i quattro milioni di voti che non rappresentano [orse nè i comunisti, ni i socialisti, e che hanno favorito egualmente la proposta social-comunistaf Significano clic la maggioranza dei cittadini politicamente attivi esige una cspropriazione se non totale, almeno severa dei beni delle ex-Case regnanti. Quindi, il Reiehstag, di fronte alla volontà espressa da una forza elctlorale che corrisponde a 256 seggi parlamentari( sopra poco meno di 500 che ne conta) non può fare a meno 'di procedere sollecitamente alla soluzione legislativa della questione. Un disegno di legge che — dopo lunghi indugi — era stato concretato dal governo, venne presentato al Beichstag nell'imminenza del plebiscito. Spella ora al Beichstag dare prova di alacrità nelVesaurire le discussioni prima delle vacanze estive, ma il piano del .compromesso preparalo dal governo 'appare troppo favorevole ai Principi dopò. il voto di ieri'.. Bisogna a largamente utuc'carlo, e i democratici trovano cosi confermato il prc"jramma che essi da lampo propugnavano. Scrive il ■< Burliner Tageblatt t. : i« La giornata di ieri Ita aperto la via ad- cdpRpdri10di tagptimrntidepctufi1cfsipftogrsIllsscmdllpapsassvsnhdtssvmRdlp n to teressi vitali del popolo tedesco e della repubblica tome il partito democr già richiesto. La soluzione prev limo prodotto di emprornesso con il quale ai soli Hohenzollern si assicurano 230.000 rnorgen (circa 70.000 ettari) di terreno 0 12 milioni «li marcili in contanti, 0 castelli e proprietà a josa, affidando il «indizio ad mi tribunale speciale, non corrisponde alla lontà de! ipopolo tedesco. Tale compromesso non deve effettuarsi. Non si tratta di una questione giuridica, ma politica. Per mezzo I tu«li una legge, e non più per via giudiziaria j ogni paese dell Impero deve stabilire che ; seprsetegeratico aveva 'J0 brreSia ™- Cite 1 i i a l a a o o e i a el e oo o ò. cno ad- cosa vuole assicurare conio indennizzo alio dinastie spodestate. Comincia ora la lotta per una soluzione di questa specie. He il Reiehstag rifiuta, dovrà essere sciolto, ed il popolo farà un nuovo Parlamento che chiuda 1 conti con gli ex-Principi secondo i diritti viiitli della Repubblica ». Teodoro Wolff, dal canto suo, scrive che 10 scioglimento del Reiehstag avrebbe anzi dovuto giungere prima del plebiscito, se i parliti, di sinistra aressero seguito una tattica più accorta conducendo la ballaglia elctlorale sulla questione dell'espropriazione dei beni dei Principi. I commenti, degli opposti, partiti estremi sono egualmente appassionali, ed è facile immaginare come suonino, da quello della comunista Wélt Am Abend che grida: «Avanti! La battaglia comincia ora! » a quello del conservatore Lokail Anzeigcr, che non esita ad. affermare che il popolo, in complesso, ha condannato l'iniziativa socialcomunista. La Deutsche Allgemeine Zeituns Serbia : « La sinistra ha subito una grave sconfitta, ma, i monarchici (poiché, analizzando 11 voto di ieri, si parla assai in Germania, con buona pace del dottor Stresemann, di fautori della Repubblica e della monarchia) si mostrano troppo fieri del risultato. Il conio Westarp esorta saggiamente i suoi amici politici « a non disconoscere il serio significato dei quattordici milioni e mezzo di voti raccolti ieri sera dagli avversari •. Agitata riapertura del Reiehstag n Beichslag si fi nuovamente riunito oggi, per occuparsi, secondo l'ordine del giorno, di questioni doganali, ma Vinteresse di tutti è rivolto al plebiscito ed alle, sue immediate conseguenze parlamentari. I democratici, senzfr. definire per ora la loro linea di condotta, iniistonn perche la legge sui beni delle ex-Case regnanti sia sbrigata prima delle vacanze eslive. Questo proposito è condiviso dai deputati del centro, tanto più che grande è stato il numero (un milione o forse poco meno di due milioni) degli elettori del. centro i quali, incuranti delle esortazioni dei capi politici e dei vescovi, hanno volato sì per il. plebiscito. La cattolica Germania insiste anch'essa sulla necessità che il Beichstag proceda alacremente nei suoi lavori, ma si attende il. fallimento degli emendamenti al disegno di legge governativo. Questa sera, quasi tulle le frazioni parlamentari si sono riunite, e certamente la destra dovrà tenere conio dei moniti del conte Westarp. La vita parlamentare sarà assai agi-lata nei prossimi giorni. Il Cancelliere Marx ha confermato il proposilo del Governo di difendere strenuamente dinanzi al Beichstag il suo programma di compromesso. E, se egli non fu buon indovino quanto ai risultali del voto preliminare per il plebiscito [che lo stupì), miglior profeta dovrebbe essere stalo quando disse recentemente di temere che all'apertura del Rriclistaq, dopo il plebiscito, le agitazioni dei partili .avrebbero resi molto difficili i lavori parlamentari. Verso la grande coalizione? B' troppo presto per dire a quali risultati potranno condurre le deliberazioni dei partiti. Ma, secondo le prime, impressioni che ci e. dato raccogliere questa sera a tarda ora, l'intenso lavorio svoltosi oggi al Ucicbstag è mollo importante. Il Cancelliere Marx, dopo aver partecipato ad una riunione dei rappresentanti dei parliti della coalizione governativa, Ita ricevuto 1. capi del due partiti di ala, il nazionalista conte Westarp, ed il socialista on. Muller-FrancHen, per vedere se. questi sono disposti ad assumere un atteggiamento benevolo verso il compromesso del Governo. I due. parlamentari si sono riservati di rispondere con precisione, dopo aver consultati i rispettivi gruppi. Ma le disposizioni, 'almeno da parte dei socialisti, sembrano buone. Dopo la riunione tenula, questa sera stessa, dal gruppo socialista, qualche membro di questo ha lascialo 20nedecacemnico02laalchdiradeIolezalòaplileè 30solopsflolanso11n.-; tefoseplelaoCUsvpracs1 nAmtrJotitivssInTenZrcncTsZìaim "sarebbero disposti^a collaborare all'elaborazione del compraticiso già ufficialmente presentato al Reiehstag. I capi della coalizione governativa (popolari, teatro c democratici), preferirebbero la adozione in blocco del progetto di compromesso governativo per fare presto. Se, sulla base di reciproche concessioni, una vasta intesa si realizzasse fra questi, gruppi ed i due j maggiori partili di ala (''. nazionalista ed il socialista) pur rimunciulo naturalmente escluse le due ali estreme del comunisti e dei voikische, spunterebbe all'orizzonte nientemeno che là famosa grande coalizione, finora invano cercata dai diversi Governi succedutisi al potere. Questo risultato insperato della battaglia politica del plebiscito porterebbe una stabilità e una forza nuova al Governo ed anche al regime. Gli ottimisti avevano questa sera tale speranza, che presto vedremo se è destinata a tramontare o a venir. confermata. Sarà importante vedere domani quale accoglienza farà la Commissione del Beichstag, incaricala del suo primo esame, ul progetto -db compromesso del Governo, vdnnptingdtlbsd •

Persone citate: Hohenzollern, Muller, Teodoro Wolff

Luoghi citati: Amburgo, Berlino, Germania, Lipsia, Monaco Di Baviera, Stettino