La replica di Cassinelli al segretario del Partito massimalista

La replica di Cassinelli al segretario del Partito massimalista La replica di Cassinelli al segretario del Partito massimalista Giustifleactoni, difese e reticenze - La polemica eontlnoa 17. notte. Argomento di vivaci commenti continua ad essere la motivazione addotta dall'on. Cassinelli nella sua lettera di dimissioni al presidente della Camera. Le accuse dell'on. Cassinelli al Partito dal quale è stato espulso sono state, come è noto, controbattute dal segretario maerimaiista dottor Vernocchi in una lettera assai particolareggiata. Quest'ultima pubblicazione, sopra tutto, nella quale come si ricorderà il Vernocchi ha affermato che le cause della espulsione debbono ricercarsi non nella deposizione di Ghieti o nel noto tatto dello stridente affetto da mania religiosa e risalente ad oltre un mese fa. bene! in una tenore circostanziata denunzia fatta dW segretario-chauffeur dell'on. Cassinelli, hS> 4> molto ridotto l'interesse della eroime*, a giudicare dagli stessi commenti della stampa fascista. Cosi il Lavoro d'Itatia, dopo avere rilevato che la polemica, con rispettivo scambio di accuse è divenuta ormai personalistica, aggiunge: • Poiché te spiegazione che si da sillntervento dell'on. Cassinelli per prevenire un fatto delittuoso sembra, come abbiamo detto ieri, alquanto sproporzionata con il oontenuto delia lettera di dimissioni da deputato e con le sue prime dichiarazioni ai giornalisti piene di misteriose e minacciose allusioni, crediamo clie l'on. Cassinelli farebbe bene a parlare chiaramente e compiete mente, insistiamo su questo punito, perchè il pubblico vuole sapere tutta la verità sul fatte delittuoso e sulle responsabilità singole e generali di un Partito e si ànfiscltia del pettegolezzi di un avvocate e di uno chaufleur e dello stato maggiore di un Partito senza gregari ». L'Impero invece parla « di ignobili diversivi del Partito massimalista » e te sub te afférmazioni dell'on. CsarinelH scrivendo che il deputato ex-massimalista * stato espulso unicamente « per la sua nobile deposizione al processo di Chieti » e per avare evitato un colpo criminoso. Il giornale fascista aggiunge: « Si pettegola sui pretesi rapporti tra 11 Cassinelli e gli avversari, rapporti che sarebbero stati denunciati al Partito. E' troppo comodo però dimostrare che questa ipotetica denuncia del 3 giugno non spiega la condotta del Partito dal marzo ad oggi. Da tre giorni, dopo la vivace lettera di dimissioni deli'on. Cassinelli, il Partito è investi, to dell'accusa di avere rimproverato al Gassmeli! l'opera da costai svolto per evitare un nuovo possitele tata» delittuoso. Carne mod stamane soltanto il Partito ha finalmente narrato e quindi ammesso di avere effettivamente saputo che l'on. Gassine!", svento in tempo l'atto folleT ». Le resOche deh*»*. CesnaeO Dal canto suo l'on, Cassinelli replicando al documento Vernocchi ha dichiarato al Tevere : • Solo stamane, dopo 40 ore di polemica, fl partito ammette di aver saputo della mia azione, intesa ad evitare un possibile attentato. Salo stamane: perchè cosi tardi? Vedrete — ha soggiunto l'on. Cassinelli — ohe troveranno pian piano il coraggio di parlare della mia deposizione al processo di Chieti, della quale non vogliono dire, ignobilmente, mentre tu quella te causa dalla mia espulsione. Quanto ai pettegolezzi personali, essi riguardano i miei pretesi rapporti con gli avversari; ma i cooigti feroci di via delle'aturate tacciono che quella pretesa denuncia fu rimangiata in iscritto dopo le mie spiegazioni. E ciò in data 11 giugno. Infine quel contitelo, che mi espulse senza interrogarmi, non ebbe mai, come posso provarlo con documenti fotografici, altra denuncia che la naia veridica e doverosa deposizione al processo di Chieti. E in varicosi vuole sommergere in pietosi pettegolezzi personali e nei rancori l'altra mia azione, intesa ad evitare l'atto di un folle » In una successiva comunicazione, eolia quale l'on. Cassinelli dichiara di voler chiudere la polemica, il deputato ex-massimalista attacca vivacemente il segretario politico dell'Esecutivo massimalista dottor Olindo Vernocchi. Ecco il testo della replica dell'on. Cassinelli: a l.o Appena cggi, e soltanto oggi, dopo varii giorni di polemiche il Partito fi' nalmente ammette di avere avuto da me la notizia della mia azione intesa ad evi tare un- folle attentato; mentre prima il Partito aveva definito tutto ciò « perfida menzogna »; 2.o ancora però il Partito non ha avuto il coraggio di parlare delle mie deposizioni al processo di Chieti, causa della mia espulsione, tanto che da 'marzo l'« Avantil » non ha mai potuto smentire la decisione della mia espulsione, pure pubblicata da tutti i giornali; 3.o è pietoso cercare pretesti nei miei pretesi rapporti personali con gli avversari. E' lurido che il Partito nasconda che la notizia di tali rapporti con gli avversari fu rimangiata il 10, 11, 12 giugno dallo stesso pretaso delatore, oralmente' e con documenti scritti. E' ignobile che il Partito taoto che il Comitato che decretò la espulsione e mai mi interrogò, si occupò soltanto della mia deposizione in riferimento alla famosa telefonata attribuita a S. E. Acerbo, intorno alla quale il Partito continua a tacere paurosamente. La tefefsaaia au'Os assale B. Olscsaw «Ad Olindo Vernocchi — continua l'onorevole Cawitnwlli — non debbo rispondere altro che è un mascalzone in mala fede per te seguenti precise ragioni: l.o) perche tardivamente tonta divenivi dei fatti personali e si permette di criticare rapporti personali e finanziari cogli avver. sari e si guarda bona dal pubblicare tutto ciò in forma affermativa come proprio ed in modo querélaUIe coma vuote la legge; 2.o) perchè si guarda bene dal pubblicare la mia lettera di risposta in cui dimostravo l'imbecillità cerebrale dei dirigenti del Partito ed in eoi smentivo tali rapporti, Tapprasentati oggi come una co!j>a allo scopo di deviar* l'attenzione sulla mia testimonianza al processo di Chieti; 3.0) per. che fìnga di dimenticare appunto i suoi rapporti finanziari che io ho più volte, • anche per iscritto, confermato a lui, che r Avanti' « ha sempre combattuto un solo organismo bancario dimenticando altri noti e non meno borghesi aggruppamenti bancari » e ho dimostrato che mal ho tentato di intervenire in queste oscura mene dell'Austin?.; 4.o) perche ha avuto sempre paura di rivelare la sua disapprovazione per la mia testimonianza di Chieti; 5,o) perchè sfoga ignobilmente il euo rancore per la mia opera di deviazione di un atto folle, opera che solo all'ultimo momento ha dovuto ammettere; do) perchè va scrivendo sui miei rapporti galanti mentre deve sapere che io non ho doppia famiglia; sappia ohe io... non vivo su nessuno. Mi capisce Vernocchi; 7.o) perchè con ignobile diversivo cerca preventivamente di discreditare la rivelazione a cui oggi sono costretto, e di cui è traccia lampante nella mia tetterà di risposta che si è beri guardato di pubblicare, così come volgarmente ha taciuto «ha la pretesa denuncia ani miei rapporti con gli avversari è stata rimangiata tre volte con lettore ferito» • lui dal suo stosso informatore. «E la rivelazione è questo: ft della telefonata all'ospedale di San Giacomo, n nome del presidente del Consiglio, fu eseguita proprio dal ano telefono, a da lai, e da altro deputato « par conto e servizio di altri. E siccome io debbo lavorare, vivendo della mia professione, e non ho te facili fonti flnansiarie del Vernoecnl, dichiaro che la polemica rimasto nel termini dell* mia lettera di dlmteMem t'S. E. il Presidente è per osa eniùsa ». Versateti rlasiasit ci tosatai» La polemica però non è chiusa eoa la comunicazione dell'on. Cassinelli alla stampa. Essa ha ancora uno strascico. II dottor Ver nocchi, infatti, informato indirettamente del contenuto della replica dei deputato dimissionario, ha diramato si giornali la seguente dtoWarazione: « Vengo informato, per ria indirette, ohe l'aw. Bruno Cassinelli In una lettera ai giornali, dopo un cumulo di volgari ingiurie di carattere personale che saranno liquidato separatamente, affanna eoe la famosa telefonati all'ospedale di San Giacomo dopa il delitto Matteotti è stata fatta dal mio telefono « da me. A documentare la capacità, di mentire di questo uomo rispondo subito; l.o io non ho e non ho mai avuto il telefono; 2.o in quei giorni io non ero neanche a Roma, ma a Milano; 3.o il resto a domani ». Il documento fotografico cui allude l'on. Cassinelli è pubblicato stasera dall'Impero. Si tratta di una lettera che reca la data di Roma 11 giugno 1986, che al posto della firma reca le iniziali dello chaufleur Umberto Rosa. La lettera dice : r Caro Vernocchi, in merito aBa denuncia da me fatta il 3 corrente contro il compagno Gaestoelli sente il.dovere coscienzioso di dichiarare che molte cose viste nel modo che ho affermato, in realte possono essere interpretate come il compagno Cassinelli stesso ti ha poi epiegato e precisato. Ciò a contenne del nostro colloquio di ieri Ma to lettere del Rosa non ai fermano qui, perchè successivamente a questo rettifica, in data 16 giugno, lo stesso ohauf few indirizzava, come dicemmo, 1» lettera seguente all'ori. Cassine!H : « Dopo rinterriate apparsa sul Giornale (fltstia di ieri sera e le motivazioni delle tue dttmesioni da deputato, non mi resta altro ohe lasciarti definitivamente al tao destino. Saluti. Umberto Rosa». Dal canto ano il giornalista fasciste Ippolito Basti ani, cronista del Popolo di Roma, che secondo la denuncia dello chaufleur avrebbe patrocinato il colloquio del 5 febbraio scorso all'Hotel Bristol di Roma tra l'on. Farinacci e l'on. Cassinelli in cui sarebbe etata « concordata » la testimonianza del Cassinelli etosso all'imminente processo di Chieti, pubblica nel euo giornale le seguènti dichiarazioni: * In una replica del segretario del partito massimalista all'accusa dell'on. Cassinelli, viene tetto il mio nome a proposito della fantastica combinazione. Non intendo intervenire nella polemica. Tutte le affermazioni del signor Vernocchi — per ciò ohe mi riguarda — non rispondono a verità. Gregario discipli. nato del partito fascista, soltanto alle superiori gerarchie dì questo ho il dovere di rendere conto della,mìa attività giornalistica ».