Il balcone tragico

Il balcone tragico Il balcone tragico Le vittime esposte nella Basilica di San Francesco - Fiumana di popolo (finanzi alla bara étl cap. Padovani - La vedova parla alla folla nel Tempio - Udo sfrano suicidio presso la casa della sciagura. Napoli, IV, notte. Ogni nuovo particolare, «ha ai aggiunge a illuminare il tragico erollo di via Generale Oraku, rande anche pia impressionanti le proporzioni dal terribile sinistro, che costo la vita al capitano Padovani a ad altre otto persona Ci trovavamo insieme al professore Oùnrovaasa, al Pellegrini, nel momento in cui giunse H tragico corteo del aideesr, con il carico del morti a dei morenti, e abbiamo voluto interrogare l'egregio sanitario sul tentativi fatti per richiamare anche un attimo solo di vita nel corèo esanime di Aurelio Padovani. Ecco quanto egli ai ha detto: — Come sapete, appena scorto B volte cosparso dal pallore mortale di Aurelio Padovani, e prima ancora ohe gli smammassi il cuore, ebbi la convinzione assolute di trovarmi in presenza di un cadavere. Egli, oltre alla tratture della gamba destra, e a bevi escoriazioni a sinistra della fronte, non presentava lesioni apparenti; ma l'abbondante fuoruscita di sangue dal naso, dalla bocca e dalle vacohto, faceva ritenere to massima la frattura della calotta cranica e le conseguenti lesioni al cervello Nella speranza, per quanto vane, che potesse trattami soltanto di uno stato di profonda, commozióne cerebrale, di una morto apparente, tentai di ridare la vita a quél cadavere. Mentre facevo praticare delle iniezioni di eanfora e di eafTaln a dai miei BriHUr11. procedetti subito alle iniezioni ehdocartiiechc di adrenalina; ma non un tremito salo di vita riuscii a suscitare in quel povero corpo martoriato. Poi non volli insistere: ad essendo vani tatti i tentativi, rivolsi te mie cure agii altri morenti e feriti. Rivisitai cdn tardi la salma di Aurelio Padovani, li viso orava riacquistato tutta te sua serenità; soltanto gli occhi erano spalancati, cosi come li aveva quando tu trasportato all'ospedale. La traslazione delle salme Stanotte la salma di Aurelio Padovani è «tata vegliato a torno dagli ufficiali dal Lo Reggimento Bersaglieri. D'accordo fra le autorità locali ara alato stabilito fin da ter! aera il trasporto delle satana dalla cappella funebre dei Pellegrini alla Basilica di San Francesco da Paola La motta traalazione ha avuto luogo nelle ultime ora della notte. Le nove salme, versò l'alba, sono state rilevato dalla cappella, a trasportata al pio luogo. La sauna di Aurelio Padovani è stata trasportata a spalle da alcuni amici devoti. A spalla è stata anche portato la bara ohe racchiude le spoglie del piccolo Cordoni. Tutte le altre sono state deposte su autocarri municipali. La desolata vedova di Aurelio Padovani, con coraggio davvero stoico, soffocando il suo immenso dolore, ha voluto assistere alla composizione della salma del capitano nella bara, e ha voluto seguire il triste corteo. Sotto le prima luci del giorno, il corteo ai è mosso, attraverso ria Roma, in queu ora deserte, è giùnto in piatta San Ferdinando, quindi In piazza dal Plebiscito. Le salme sono state tolte dagli autocarri e portate a braccia nel l'in terno della Basilica di Sia Francesco da Paola. Prima a passare la sacra soglia è stato la satana del capitano Padovani. Tre compagnie di bersaglieri erano disposte sotto il grande porticato, ed hanno costituito l cordoni, isolando la gr%u porta dèi tempio. Presso la salma ai tre vaco numerasi usciali in grande uniforme. Erari anche m grand* uniforma gii ufficisi! della anuria. Due bersaglieri eoa la baicz-etu inastata, montavano la aaaUoeUa alia porto del tempio. Insieme con quella del Padovani, le salme sono state deposte, in una cappella. La bara di Aurelio Padovani era in lagno nero, coperte da un'ampia bandiera tricolore. A stnietra erano allineato la taro di Verdinanao Vetore. Raffaele Esposito, Salvatore Schiappa, Salvatore Grasso, Giovanni Dell'Aquila; a destra quatto di Luigi Corakmt, Antonio Mtello e Ferdinando De FWppta. Ogni para ora coperto di fiori, a vegliata da parenti od amici. vostro, Padova- 'tv^^'A^t. ns?^m: Basilea e stato eretto un atto quale è stata deposto la satana di Padovani; A destra e a «lnls*ra sono due ampi ttunuU rettangolari, di stila romano.**som state deposte, quattro per parte, le altre talroe^Ojandlportiere «Velluto coprono.11 eolonnato del tempio Un breve recinto * stato formato dinanzi'ane salme, perle sosta dei vtaitatori. La grande porta deBatariltea è chiusa da un pesante drappo nero; alle colonne sono toganuétrl di crespo. Le perele della vedeva poco astata di mezzogiorno, terminati gn ao^U^tundS altó ordine di •to£jtt tShDio ai visitatori. Fuori la folla è enorme « la ressa jndesarivtoile. I bersaglieri dinano lattata •^raSnere la massa che nreine wnti^l cordoni. Un vr*ao e trenta riesce ad irrompere nel tempio » ben mèsta peTlagrande tensione che anima i Ei,wm>i T» loro oreaenae si la tumultuosa. Sr^Ved^al^Sano, vincendo te sua prof ónda emozione, leva la voce e chiede silenzio che ottiene. Poi dice: _ oui aleggia l'anima del fratello del mio Aurelio, del vostro Aurelio Si E« ° tmlnsegnò ad essere dignitosa neUa SJan^a^lo sono stata a sarò accanto a lui Sino attento» momento. Voi gli sarete accanto sempre col cuore. Ma se il vostro doloraitaverna eccedere in atti scomposti srrecnereeto^grsvlestino dolore all'amino suo, e^^antovt sua benedeua. in silenzio, m onore dei morti, a cosi voi onorerete lui e le alUe vitame non meno degne di lui e non moM6parote*'ccatano aBa dolorante compagna di Aurelio Padovani uno aforzo a cui eS non regge più e la povera aignora si abIStean le braccia di quanti te sono accanto. Ma l'esortazione ba avuto efletto. Ora i fa. scatti sfilano dinanzi alla salme in silenzio, levando ti braccio al saluto estremo. Cosi è cominciato il peaegrtoaggio, che e durato ininterrotta twtla la giornata. Tuta Napoli, tutto 11 popolo napoletano, infiniti cittadini dei Comuni viciniori si sono recati in pellegrinaggio nell'immensa basilica. Oltre 500.000 persone sodo sfilate durante la giornata davanti alla severa basilica. La vasta piazza è apparsa ininterrottamente gremita di folla, la quale prima a dopo la visita sostava commossa. I funerali saranno celebrati a spase del CO. mime a sotto te direziona del Contando della Divisione militare. Essi sono stati fissati per te ore 15 di domani, fi corteo funebre, al quale parteciperanno 1 rappresentanti di tutti I Fasci della Provincia, seguirà il seguente itinerario: piazza San Ferdinando, via San Carlo, piazza Municipio, ria Depretis, corso Umberto I. piazza Carte IH. dovs si scioglierè. In piazza del Municipio te milizia nazionale renderà alle salme gh onori militari. La salma di Aurelio Padovani sarà trasportata quindi su di un carro di artiglieria; le attre salme saranno deposte su carri di prima clr- II telegrafarne deR*e». Federaenl L'on. Federsonl ministro deUlnterno. ha cosi telegrafato all'alto commtesarlo per Napoli : • S. E Castelli. — Prego V. E. porger* alla d esoleta vedova di Aurelio Padovani espressioni dal mie profondo compianto par la tragica ecomperea del proda soldato, antesignano e enlmetorv della prima rteooasa fascista napoistaoe. — FtdérxoiU ». Anche l'on. Italo Balbo ha telegrafato al l'Atto Commissario pregandolo di lavtere per sue osato una corona con to scritte: • italo Balbo al camerata Padovani L'Atto fammi ai aria poi ha dova di Padovani il seguente • Signora Padovani. — Profondamente sommosso per tragica fine consorte, mirabile esempio di adii tari e civili virtù, La prego accogliere sincere espressioni mie condagli anaw. — Cmtelli >. Un misterioso suicidio Stamane, poi. al Tribunale una Commissione di avvocati «1 è presentate al Primo Presidente, chiedendo te sospensione delle udienze, In segno di rutto. Il Primo Preatden. te ha aderito alte richiesta e ossi I atta ve- sono state sospese. te udienze ni, decentemente vestito, è uscito dal caffè dell'Hotel Termhvus, alla stazione ferroviaria, e, montato su un taxi, ha dato l'ordine allo cfcsuffeur di condurlo rapidamente, a Santa Lucia. Lo « chaufleur », giunto allo sbocco di via Gen. Orsini, dove si verificò l'orrenda sciagura, udì una detonazione. Fermata l'automobile, ha guardato nell'intorno della vettura, ed ha constatato che il viaggiatore si era esploso un colpo di rivoltella alla testa. Allora volse l'automobile velocemente verso l'ospedale del Pellegrini, dove allo sconosciuto sono state apprestate immediate cure; ma invano; poiché egli, dopo qualche minuto, cassava di vivere, avendogli il proiettile leso ti eerveBo. Addosso all'individuo non è stata rinvenute nessuna carta atta al riconoscimento. Nel portafoglio aveva 1460 lire ed una ricevuta rilasciata lo scorso anno dall'agenzia American Express. La circostanza che egli prese l'automobile nei pressi dell'* Hotel Tsrmteua*. ha fatto sorgere ti dubbio che ai tratiesse di qualche viaggiatore alloggiato all'albergo. In effetto, al .bureau» risultava ohe uno dei viaggiatori, uscito verso te 8, non aveva fatto più ritomo. Mentre però si stava procedendo da parte dei funzionari ad alcuni accertamenti nella camera del presunto suicida, il viaggiatore tranquillamente ha fatto ritorno all'albergo, dissipando cosi il sospetto. SI era anche sparsa la voce che il suicida fosse 1 ex-caposquadra della Milizie, Pasquale Giova, intimo del Padovani. Ma la notizia non è confermata, anzi è ritenuta inverosimile poiché i connotati del Giova non corrispondono a quelli del suicida, come hanno riconosciuto numerosi squadristi secatisi all'ospedale. Il suicidio resto tuttora avvolto nel il paterno n 46, di via Generale Orsini, comprende circa 10 appartamenti, in gran parte già occupati dagli uffici del nostro Commissariato: vi sono poi gli uffici del Genio Civile e del Genio Marittimo, nonché sette inQufttni. fra oui la fanrislìa Padovani. D'ordine oeUVito commissario. Castelli, una commissione di tecnici ha proceduto stamane agli accertamenti sulle condizioni del palazzo, per riferire d'urgenze all'arto commissario. Ia commissione procede alacremente nel suoi lavori: essa è composte dell'ispettore del Cento Civile, comm. Casi ini. dei comm. Troya, ingegnere capo dei servizi generali e del comm. Greco, direttore capo del Genio Civile e Marittimo, Padovani non voleva affacciarsi Per lo stato di choc nervoso in cui versano tatti i feriti non fu ieri possibile procedere all'interrogatorio delle vittime ricoverate all'Ospedale dei Pellegrini, verso le 8 di stamano si sono recati all'ospedale il Procuratore dei Re. il sostituto Procuratore del Re. 11 giudice istruttore ed il cancelliere. Essi hanno raccolto le dichiarazioni dei quattro feriti ricoverati. Appena partiti i magistrati, alcuni giornalisti -si sono avvicinati ed uno dal feriti, U maestro Nicola Ciotfl, dia è ricoverato per aver riportato te frattura completo dalla gamba destra, contusioni e ferita par il corpo e,lieve commozione generate. Il Ciotti ha narrato i tragici particolari della asrrlfioante disgrazia e fra l'altro ba dotto: — Nette cinque stanze che compongono ^appartaménto recentemente, occupato dalla famiglie Padovani si trovavano una quarantina di parsone, essendo già andato via le altra. D'teagcowteo giunsero s noi entusiastiei applausi a grida di ■ Viva PadovaniI ». Tutti to tritammo il povero capitane ed aftac ciansi. ma egli piò volte si schermi e infine disse recisamente di no. la quel momento entravano in casa alcuni conducenti di sidecart ohe recavano, in omaggio si capitano Padovani, grandi mazzi di fieri La gentile offerto commossa molto Aurelio Padovani, ohe ringraziò ripetutamente. Dalla strada si levavano intanto nuove e più entusiastiche grida di evviva e battimani. 11 capitano non potè allora esimersi dell'uscirà sull'ampia balconata. Appena apparve egli fu accolto da una salve di battimani e da.gride di evviva, cui «gii rispose: «Viva il fasciemoi ». «In quei momento alzò anche le braccia verso la folla plaudente agitando le mani in «agno di saluto. In quel momento appunto avvenne la disgrazia orrenda. Mi trovavo a sinistre, del capitano, quando ad un tratto ebbi la sensazione ohe il euolo mi mancasse sotto i piedi. Mi avvinghiai ai braccio del povero Padovani, Egli barcollò. La balaustra cedeva. Sentii due parole: • Viva il fasciamo I *, poi non ricordo piò nulla. Riacquistai la conoscenza soltanto più tardi nella corsia dei Pellegrini. Ero circondato dai me; dici, dagli infermieri e da molti amici. Mi è stato detto che siamo precipitati strettamente avvinghiati, e che Padovani andò a fracasssfsi al suolo, mentre il mio corno si abbatteva su quello dello sventurato amico. Sospeso In arie! Speetehnente impressionante è il racconto di uno ohe per vero miracolo non e rimasto vittima dell'orrendo disastro. E' il fasciste Vincenzo Silvestri. Egli si trovava insieme agli altri compagni al balcone di casa Padovani ed era appoggiato alla balaustra per applaudire il corteo dei sidecars. Improvvisamente ebbe la percezione che il parapetto si scuotesse e con gesto istintivo alzò le braccia Vide nello stesso momento staccarsi tutta la .-inghiera e precipitare nel vuoto uno dopo l'altro il capitano Padovani e gli altri compagni. Egli rimase qualche istante in equilibrio all'estremità di balcone sporgendo col busto nello spazio ed ebbe la sensazione di cadere a sua volta. Infatti sarebbe caduto, se 11 capitano Mazzarella, che era dietro di lui, non lo avesse afferrato per la giacca e tirato dentro con violenza Egli è l'unico dì quelli che si trovavano in prima fila sul balcone che non ala precipitato.

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