Altri quaranta chili di monete

Altri quaranta chili di monete ,£A SOFFITTA DEI BIGLIETTI DA MILLE Altri quaranta chili di monete Collezionista di organetti e di scarpe IJb comiche c pietose vicende dol suoavatore Sanbulaatc Carlo Mainerò non sono ancora irato. Nelle soffitte di via Porta Palatina 2!). l lavoro dti sgombro, incorai™:iato venerdì carso, e ancora agli inizi. Se tutto andrà bene sarà titómato salam-rsite alla une della orrente settimana. E non perchè il personale addetto a tale poco piacevole bisogna proceda entamente, che già U... rispettabile mimerò i sessanta sacchi di stracci e cartaceo e tato portato via, ina perdio tante... immonizie sono ben poca cosa in confronto del cumulo stragrande immagazzinato per anni ed nni nella soffitta da tinello strano maniaco... ollezionista. In cinque giorni la breccia fatta n quel putridume è appena visibile. Milioni di... microbi II letto nel (pialo dormiva il Mainerò non ancora affioralo, anzi, l'opera di sconvolginenl/o avvenuta là dentro, ha cancellato ogni raccia del giaciglio usato dal suonatore amulante. Esso è rimasto sommerso nella monante marea di detriti d'ogni sorta. In mezzo quel c=MM>, seduto su ima cassa, il Mainerò assiste allo operazioni e sombra un general.! he ordini lo smantellamento di una fortezza. Uopo aver penato tanto tempo a costruirla ed ... forliiflcarla in tutti i modi non trascuando neppur d'uso dei... gas'asfissianti che ra ostacolano e non poro l'attività dei., ditruttori, ili suonatore ambulanti1, dirige l'aione d;i disfacimento. E sono cx-mcndicanii ome lui quelli cho portano vi» volta per olta i sacchi riempiti dèi. . materiale, dopo he gli occhi e le mani del Mainerò lo hanno agliato per cercarvi il denaro che egli aveva rofuso dovunque. I mendicanti poveri elio gombrano la dimora dell'accattono ritmo 1 Naturalmente nella soffitta, in seguito allo... mistamento di tutti miei detriti, si respira un olverone elio attacca in gola e fa sputar ero. Chissà quanti milioni e milioni di mirobi volteggiano nell'aria. U Mainerò ne faeva una coltura... Intensiva tale da fare inidia a qualunque gabinetto batteriologico. Il suonatore ambulante seduto sulla 6iia assa, 6 il solo che non dia sogno di soffeenza; non tossisce, non sternuta, egli è nel uo elemento: corno un pesce nell'acqua. Sulla sua faccia scheletrita, in cui il naso pronunciaitissimo scende di sghembo, brilano due occhietti da topo che frugano ovunque. 'Altri quaranta chilogrammi di monete di utte le qualità; argento, nichel, rame, hanno scopea'to gli occhi del raccoglitore. Le monete ono gettate cosi alla rinfusa nella cassa che ta ai suoi piedi e di tanto in tanto lo scianato vi tuffa una mano con evidente compiacimento. E' vero che fra quC'l denaro si trovano anche monete che non hanno più aleun valore e biglietti di Stato da una e due lire ormai caduti in prescrizione. Nascosti da auto tempo, il Mainerò non ha saputo più itrovarli al momento opportuno per esigerne l camhio. Ora egli li guarda con qualche ammarico. Por stanarli fuori bisognava proprio che gli capitasse quest'avventura che lo costringe a cambiar vito. Attorno a lul""sl muovono invece coti non poco disagio gli Gx-mondiVanti inviali per quell'opera dalla « Casa di Lavoro » di via S. Domenico, gli inservienti municipali incaricati di sorvegliarli nel delicato compito e la guandia scelta di P. S. Bartolomeo. E' un lavoro difficile, sgradevole, faticoso elio essi desiderebbero di Unire alla svolta e ohe per forza va per le lunghe dovendo ossevare tutto minutamente prima di insaccare 'immondizia. Abbiamo trovato il Mainerò nel 6uo... regno ormai barcollante. Volevamo vedere ancora una volta quest'intMressante figura di mendicante... ricconi anche per domandargli qualche spiegazione sulle invenzioni alle quali aveva vagamente accennato in un precedente colloquio. La palla nautica ed altro ancora — Dunque li avete ritrovati i disegni delilc vostre invenzioni? >— Non ancora, ma salteranno fuori... e— E di che 6i tratta? — Sono tre innovazioni interessantissime. .a prima riguarda i pneumatici delle biciclette, un semplice chiodo buca una gomma ed il ciclista viene istantaneamente appiedato. le io pensato di sostituire i pneumatici con im o»..v-xio di sughero. Forse in seguito si potrebbe studiarne l'applicazione anche alle automobili. Poi mi sono preoccupato della diminuita velocità che hanno i piroscafi immersi nell'acqua; e ho risolto anche questo problema. Secondo i miei calcoli si può ottenere in mare una velocità di 300 chiometri all'ora grazie ad imo speeàalo dispositivo per vincere la resistenza della massa iquida. La terza invenzione, che giudico la più originale, elimina i naufragi. Per quano perfezionati i bastimenti mal sopportano, per la loro conformazione lo bufere dell'Oceano. Ad un certo momento i più grandi colossi marini, sotto l'infuriare delle onde, non sono più padroni di 60, ma si piegano ora a destra, ora a sinistra, ora avanti, ora ndietro, sempre in pericolo di essere inghiotiti dalie voragini die si spalancano neL mare Per garantirsi da qualunque naufragio bisogna cambiar forma ai piroscafo. Ho osservato che una palla di gomma nell'acqua smossa si trova sempre al sicuro. Questa constatazione mi ha suggerito l'idea di costruire l nuovo battello che io ho chiamato « la palla nautica». Essa potrà viaggiare aperta quando il mare è calmo, ma non appena sopraggiunge una burrasca, con una semplicissima manovra, si chiude ermeticamente e e onde per quanto terribili 6i smorzeranno contro la sua superficie incurvata. L'equi¬ paggio cho si trova all'interno e naturaimente al coperto da qualsiasi danno. — E quando avete inventato tutto questo? I — Alla notte, quando non potevo dormire, , cercavo la soluzione di problemi di questo genere, e al maMino successivo mettevo in carta 1 miei disegni, i miei calcoli_ — Ma avete fatto stiHTi ? — Io no, ma il novanta per cento degli Inventori non avevano una cultura superiore alla mia. Era per realizzare questi miei progetti che accumulavo denaro... 11 Mainerò gira intorno i suoi occhietti nei quali brilla ima luce di malizia. Vien fatto, osservar dolo, di pensare se egli dopo di aver gabbata la buona fedo di coloro che gli facevano l'elemosina, non voglia adesso burlarsi di noi. Ma chi può penetrare nel pensiero di quel complicato individuo? Vicino a lui sta l'organetto, quello col qua. lo deliziava la folla, il suo compagno di pellegrinaggi. Di organetti, di diverte forme e dimensioni, ve re sono una ventina nella soffitta. Egli no faceva colleziono come delle scarpe, delle quali se no son contato duecento paial Tutta roba elio buona gente roga-! lava al suonatore ambulante, mossa a pietà ' delle suo tristi condizioni. Egli prendeva le i scarpe o lo portava a casa, conio portava tulio quanto gli capitava sotto mano. Dì bottiglie c bottiglietto ce n'i: un vero reggimento; o poi innumerevoli scatole di latta e di cartono, ilio di ferro o di rame, arnesi da falegname e da fabbro sono mescolati fra tutu quei detriti. Dogli strumenti il Mainerò e. gelosissimo. Li vuol conservare perchè — egli dico — serviranno a costruire * la palla nautica» ed a realizzare le altre sue invenzioni. — Ed ora siete contento? — Consentissimo, mangio come non ho inai mangiato in vita mia. — E andrete all'Ospizio di Carità? — Certamente, farò un vitalizio col mio denaro e vivrò tranquillo. Là perfezionerò i miei progetti e li attuerò, si vedrà allora che ho risparmiato ma per far del bene. Dimostrazioni di... entusiasmo Ritornalo da Roma il colonnello Asinari di Geinezzo, ha voluto anch'egli visitare la soffitta... misteriosa. E' all'opera da lui propugnata e condotta con fermezza per reprimere l'accattonaggio, che si deve la scoperta di individui, i quali come il Mainerò, sfruttando la pubblica pietà, vivono parassitariamente a detrimento dei veri poveri, cui un aiuto sarebbe indispensabile. Como abbiamo già altre volte accennato non sono lo istituzioni di beneficenza cho manenti»; c un'organo direttivo, superiore, atto a raggrupparlo tutte, come potrebbe essere la Congregazione di Carità, bene indicata a disciplinarne il funzionamento. Solamente allora i soccorsi non si disperderebbero in troppi rivoletti senza apportare un beneficio sensibile, senza sanare completamente la piaga che da troppo tempo affligge la società: la miseria. Bisogna soprattutto cho i buoni, lo persone sensibili, tutti coloro, insomma, cho si propongono di far del bone, non diano personalmente!, a rischio e pericolo di vedere il proprio obolo speso malamente, ma sussidino quegli Enti che aiuteranno veramente i bisognosi e troveranno lavoro per gli altri ancora in grado di guadagnarsi il pane onestamente e rendersi utili alla società. A questo si giungerà certamente perché la bontà della campagna contro l'accattonaggio ha dimostrato quali utili frutti essa dia. La scoperta del... lllone d'oro nella soffitta del Mainerò forma intanto l'episodio più interessante del rione di via Porta Palalina dove il suonatore ambulante godeva tanta popolarità. Una folia di dònne, uomini e bambini, assiste tutti i giorni all'esodo dei sacchi cho vengono caricati su di un carro che sosta nella via di fronte alla porticina della casa n. '.19. In tali sacchi si potrebbero trovare forse altre monete ed in previsione di tale probabilità sono stati ceduti, anziché ad un negoziante privato, all'Opera di ricupero prò fanciulli abbandonati », la quale rimetterà al Mainerò quello che eventualmente fosse sfuggilo alle sue ricerche. Nella soffitta, svuotata completamente, non rimarranno più cho i ferri del mestiere, gli organetti ed una ventina di statuo di#gesso della Madonna e perfino un violino; tutta roba ohe l'cx-isuonatore ambulante si porterà nella nuova dimora. Tutti i giorni, poco dopo lo diciotto, quando iì Unita la giornata lavorativa la folla aspetta l'uscita del Mainerò. Quando egli compare sotto l'androne, piccolo, con la testa incassata nello spallo come se un pugno ve l'avesse cacciata dentro, uno scrosciare d'applausi Io saluta. — Eccolo, evviva il mendicante milionario! — Viva Mainerò!... Lo donne e i ragazzi sono quelli che strepitano di più. Il mendicante, umile in tanta gloria, sosta un momento davanti alla folla, sorride, si leva il cappello, ma non si muove. Attende che l'automobile del cav. Chiappo, il quale quattro volto al giorno lo accompagna e viene a prenderlo si avvicini per montarvi. E' una buona precauzione. Giorni addietro, essendosi azzardato nella strada, fu accerchiato da tutta quella buona gente che per tanti anni gli aveva fatto l'elemosina e portato via, come... in trionfo. Le grida erano molte, le faccie non tutte rassicuranti; il gobbetto ebbe qualche momento di sbigottimento temendo forse cho qualcuno gli elargisse qualche... elemosina non desiderata, fortunatamente per lui il cav. Chiappo ed i militi, aiutali dagli inservienti municipali lo raggiunsero e lo sottrassero alle festose dimostrazioni popolari. Mainerò per via Porta Palatina è diventato l'uomo del giorno. ,!ii1'.!!'

Persone citate: Asinari, Carità, Chiappo

Luoghi citati: Como, Roma