Le sciagure della strada

Le sciagure della strada Le sciagure della strada La tragica morte dell'avv. Paolo Alberini sulla strada di Piossasco DNel pomeriggio <1i domenica si ft rliff.iifca ncfc'ii liinbiè'i!li cittadini la notizia fii -ì\x SSMg B&adfdi Iffl^^poSSS ì Si Wuiin. edi^unPtòrt'oTenllamWo*laa19rvvenivano dalla nostra città. Le prime incomplete informazioni erano Btate portate dagli sportivi che ritornavano da una corsa ciclistica svoltasi sulla strada di Orbassano- essi aveva.no saputo che all'ospedale di Piossasco era stato trasportato già cadavere un professionista 'olinese. l'avv. pa<Jo Alberimi, noto particolarmente negli ambienti industriali come segretario deli'A.P.l Con lui era un altro signore, ferito alla spalla sinistra. Come un presentimento L'avv. Albertini. di 38 anni, domiciliato to corso Inghilterra, n. ih, e con studio legale in via delle Orlane n. il, era infatti partito alia mattina vi#so le 0 per il viaggio ohe doveva avere per lui una cosi luttuosa fine. Non era una gita domenicale, ma un viaggio di affari: egli doveva infatti recarsi a Pinerolo per tutelare gli interessi di 'in 6U0 cliente di Firenze, il signor Aldo Fiorenzuoli, d'anni 35 rappresentante di macchine elettriche, il quale ha un ufficio in via Palazzo di Città, n. 8. Il cliente si era accordato con il suo patrono per recarsi insieme a Pinerolo. dove si doveva svolgere prossimamente un processo. Avevano deciso di partire nella*) mattinata • facevano conto di rientrare in città :a stessa sera. L'avvocato accetto di essere trasportato con la automobile del suo cliente, una macchina a guida interna e carrozzata in modo da avere uno sportello nella parte posteriore della macchina come certi furgoncini. Il Fiorenzuoli sapeva guidare con una certa perizia e non volle, per questa ragione che l'avv. Albertìni fornisse ia sua automobile e la pilotasse. L'Albertini era difatti possessore a sua Volta di una macchina che gli era ormai famigliare, per aver compiuto con essa molti viaggi; era un guidatore abile e prudente e non gli erano mai occorsi accidenti, e quando il. Fiovemzuoli si offrì di condurlo a Pinerolo, acconsenti non senza qualche riluttanza. Aveva detto, infatti, ai suoi famigliari com'egli si sentisse sicuro soltanto quando pilotava lui la sua macchina. Tuttavia, per le insistenze del cliente, aveva rinunciato el suo desiderio ed aveva accettato l'ospitalità. Usciti, dunque, dalla città, ben presto incontrarono sulla strada i partecipanti alla gara ciclistica, scortati da altre automobili. L'affollamento insolito suggeriva, come è evidente, un'andatura moderata per evitare qualche sciagura II Fiorenzuoli al volante, era preoccupato d* non perdere terreno nella gara tra le macchine, e seguiva da vicino due automobili. La velocità 6i manteneva, nonostante la presenza dei ciclisti che procedevano sbandati, occupando gran parte della strada, abbastanza notevole, stando alla deposizione di alcuni testimoni, che il Fiorenzuoli tenesse un'andatura abbastanza forte è stato dimostrato anche dalla estrema violenza con la quale la macchina è stata lanciata contro i paracarri della banchina. Il tragico saito La catastrofe è slata narrata da un contadino, l'unica persona che vi abbia assistito. L'automobile del signor Fiorenzuoli si trovava, dunaue. a brevissima distanza dalla curva all'ingresso di Piossasco, e precisamente al bivio di Bruino, seguendo dappresso due altare automobili che pure avanzavano veloci. Improvvisamente un ciclista si è trovato, non si «a come, dinanzi alla vettura del Fiorenzuoli. il quale temendo inevitabile l'investimento e volendo evitare la disgrazia e non potendo frenare d'un colpo, a causa della rapida corsa, ha cercato di sterzare portandosi verso il lato sinistro della strada. Malauguratamente la manovra è stata troppo affrettata, forse anche a causa della Curva della strada e con grande violenza !a macchina ba urtato e schiantato due paracarri, mentre il Fiorenzuoli con disperati sforzi tentava di comandarla e riportarla in carreggiata. L'avv. Albertini, seduto accanto al suo cliente, ha visto in quell'attimo profilarsi la catastrofe e si è alzato gridando al guidatore di gettarsi dalla macchina. Nello stesso tempo, aperto uno sportello, si è lanciato giù, verso la scarpata. Ma il disperato sforzo non doveva salvarlo. La vettura ormai senza comando, aveva continualo per qualche metro la corsa, oltrepassando un altro paracarro ed era precipitata nel fossato. L'infelice avvocato Albertìni non potè sottrarsi alla morte: poiché il .pesante veicolo lo travolse ed egli nella caduta rimase colpito al capo. 11 Fiorenzuoli anch'esso rimaneva ferito alla spalla sinistra. Per un istante il contadino, testimonio dell'accidente, ha perduto di vista Ja triste scena, poiché un nembo di polvere gli nascose i due disgraziati automobilisti. I soccorsi al gusdaf.ore ferito I soccorsi sono subito stati organizzati a Piossasco, dove la notizia e stata portata da ciclisti -he passavano di là. Il medico condotto si porto immediatamente su] luogo della sciagura c trovò l'avv. Albertini agonizzante per la frattura della base cranica. La scienza non poteva pi fi tentare nulla e l'infelice spirava poco dopo. II Fiorenzuoli • che era rimasto sulla macchina nell'istante della caduta — venne tolto dalla critica posizione e adagiato in un'automobile, t.u.:ia aliale fu pure deposto il corpo dell'àvv. Albertini. A Piossasco il ferito venne medicato all'Ospedale, mentre la salma dell'infelice suo compagno era trasportata nella sala mortuaria dello stesso Ospedale. La notizia dall'accidente venne nomata a conoscenza dell'autorità. SI trovava a Piossasco jl giudice istruttore cornili. Soliani, ohe fece ins- ine al maresciallo dei carabinieri della stazione locale un sopraluogo. Venne esaminata la macchina, gravemente danneggiata dall'urlo contro i paracarri e furono eseguili gli altri rilievi del caso. Il cotnm. Soliani non ba potuto stabilire, come era suo intendimento, l'esatta velocità all'istante della catastrofe, perchè il « tachimetro » ora stalo divelto dalla macchina e lanciato lontano. Le ricerche latte non hanno portato al suo ricupero. I sanitari del nosocomio di Piossasco esaminarono la salma dell'avvocato. Egli, oltre alla grave lesiono al capo, aveva riportato abrasioni c contusioni alle ginocchia, probabilmente, dovute alla caduta nel fosso. In quanto alla frattura che ha determinato ia morte, non è stato possibile accertarne l'origine: essa può essere stata prodotta tanto dall'urto contro il terreno come dalla carrozzeria della macchina che lo ha travolto. I funerali lì Fiorenzuoli ha riportato la frattura della clavicola sinistra. Dopo la medicazione <>gli ha fatto ritorno a Torino, aUa sua abiidzionc. L'avv. Albertini era assai noto nella nostra citili per la sua attività di professionista e di cittadino. Si occupava in special modo — Lame accennammo - delle industrie piemontesi pw il cui sviluppo dedicava molto del suo ingegno e del suo tempo. Era. infatti, segretario generale dell'Associazione piemontese industriali, che ha sede in fìallcria Nazianale l.o scu ai parso era stato un valoroso soidatu ed aveva servito la Patria nella campagna ili Libia prima, e nella grande gue.ra poi, prestando servizio come ufficiale, fci era :ucr;.ato per il suo coraggio ed il può valore, ìa medaglia d'argento. La '-notizia della s'.:a tragica morte susciterà quindi una vivissima ini pressione. L'Autor:1;, giudiziària sta ora svolgendo la sua inchiesta per stabilire la responsajMlitù nell'accidente. 11 signor Fiorenzuoli è èj}bai.iiitiS'--ir,r> o non sa darsi pace della sciagura, di cui e siato involontariamente causa. Egli assicura, anzi, che la sua ma .-china non sudava ad una velocità esagerata e che l'accidente fu, più che altro dovuto all'improvviso-: apparile del ciclista davanti all'autonti'biic.'La salina dell'àvv. Alberti ni è stala trasportata a Torino in via Inghilterra 15 ed oggi alle 14,30 avranno luogo i funerali. I vutdMcpcSS^ncccetvSorpreso e stritolato dal treno Alessandria, 31. mattino. Ad un passaggio a, livello, presso Strevi, ' ea Alessandria-Savona, un vec-: cpchiotto ncn ancora identificato, mentre at-1 traversava inconsciamente- il binario, spin gendo uff: irioltf; venne travolto e stritolato orrendarnetv,:. iPrl mattina,, alle Ore 7. da \ui treno pa Foegeri, in arrivo nella nostra città Due contadini Dicessi a Torre Pellico ad un passaggio a livello Art un passaggio a livello il treno avoya .investito un. baroccio. sul quale Col treno proveniente da Toure Pellicc, in arrivo alla staziono di Porta Nuova alle ore 9,43, è giunta domenica sera, diffondendosi apidamente in città, la notizia di una gravissima scia?riir;i avvenuta nei pressi di Torre sta- vano due contadini, e questi erano rimasti ztensobhfzPiiuccisi entrambi Si tratta, come si vede, di quei casi purtroppo non rari, che vengono inclusi nella definizione » vittime dei passaggi a livello ». Ma il caso di ieri l'altro presenta Qutilehe, caratteristica speciale. Non si tratta, come il | ™più deUe volte, di sciagurata Imprudenza. : circtitan\f c°r^ SnonSwm* tìt nlril del cSftode cSS£ bS^S^^l^M%£^\^y^.\^Questo, infatti, appartiene aita categoria Qno" ^^ào^^^hl"^:^ ' *che ha l'So KteTarli ad oro S |1cne na i incarico ai sna.rarii aa ogni pas- | ^dà torre P'ellice'àUe 18 tire*, dei due can- j •celli, uno solo era staio chiuso, mentre "l'altro era stato lasciato aperto. ! pli baroccio, trainato da un cavallo e sul quale erano i due contadini, giunse precisamente dal lato del cancello aperto. Pensando forse che il treno tosse già passato e che si sarebbe aperto anche il cancello opposto, colui ohe guidava il cavallo non lo arresto, ma lo fece proseguire tranquillamente, fino a che animale e veicolo si trovarono sul binario. In quel preciso istante i due disgraziati passeggeri udirono un allarme disperato: <■ In guardia! In guardia! Arriva il trenoI ». Era il custode che li avvertiva del pericolo. Effettivamente stava giungendo il treno, di snluslstnernvamenie stava giungendo u treno, di- tretto a Torino, che da poco aveva lasciata cla stazione di Terre Pellice, distante circa utre chilometri, essendo il passaggio a livello ivicino al comune di Luserna San Giovanni. 1 ia località, provenienti da Roma, e diretti a Perugia, per assistere alle gare automobill- Disgraziatamenle l'avvertimento del casellante era ormai inutile. Il treno era a pochi passi. TI macchinista tentò di frenare, i due contadini cercarono di balzare dal baroccio. Ma era tardi ! 11 convoglio investi in pieno cavallo, veicolo e uomini, e tutto sconquassò e travolse! Orribile fu lo scempio che ne derivò. Quando il treno potè finalmente, a forza di freni, fermarsi, dietro ad esso era seminata la morte e lo sfacelo. Un ammasso informe di legnami e di carni dilaniate era ciò che rimaneva del misero convoglio dei contadini. Al soccorso di costoro accorsero prontamente il personale del treno e molti viaggiatori. Uno degli infelici venne raccolto già cadavere maciullato. L'altro corpo dava ancora, sebbene anch'esso straziato miseramente, segni di vita, Venne con sollecitudine raccolto e trasportato all'Ospedale di Luserna. Ma durante il tragitto il poveretto spirava. Compiuta sul posto una sommaria inchiesta, questa bastò per mettere in rilievo la responsabilità del custode del passaggio a livello, il quale venne arrestato dai carabinieri del luogo. Il treno ha ripreso la sua corsa con circa un quarto d'ora di ritardo. Le vittime, alle quali la popolazione prepara solenni onoranze funebri, sono certi Giacomo Gerbino e Giuseppe De Milano, entrambi di Torre Pellice. Quegli che rimase ucciso sul colpo fu il Gerbino; il De Milano spirò mentre era condotto all'ospedale Mauriziano di Luserna. Anto che travolge 14 contadine a Borgolavezzaro 8 ferite e 6 contuse Novara, 31, notte. Sopra un carro, trainato da un cavallo, li ragazz" mondaTisi transitavano sullo stradale di Borgolavezzaro, dirette al lavoro, lina automobile, rimasta sconosciuta, procedendo a velocità esagerata, ha investito il carro facendolo ribaltare. Parecchie delle ragazze furono lanciate a distanza lungo lo stradale. .Alle grida di aiuto accorsero parecchie donne di un altro carro che seguiva il primo. Risultarono ferite gravemente le ragazze Filippotti, Panigoni e Bosio; 5 altre invece riportavano contusioni di non grave importanza. altre 6 riportarono soltanto qualche leggera echimo6i. Abbandonano un ferito ! Bimba investita - Donna gravemente ferita Milano, 31, notte. Verso le 14 di oggi si è verificato un altro investimento che va ad allungare la già lunga serie di disgrazie avvenute in questi ultimi giorni. Un'automobile privata, che è rimasta sconosciuta, investiva in un vial-J del Parco un ciclista che è 6tato identificato per il fattorino Carlo Bottiatà, d'anni 30 da Corbezza. Gli automobilisti, compiuto l'investimento, fermavano la macchina, scendevano a terra e trasportavano il ferito sulla scarpata che fi ancheggia la ferrovia Nord e quindi rimontavano in macchina e si davano a fuga preejpi.tosa. Un gruppo di giovanotti che aveva assistito da Jnn.ta.no alla scena si dava all'insegnamento degli investitori con biciclette e motordclctte, ina data la velocità dell'automobile non riuscivano a raggiungerla ne a scorgerne il numero. Il disgraziato fattorino fu trasportato dapprima a"'a guardia medica, dov<= gli furono constatate ferite in tutto il corpo, la lussazione del femore sinistro e la commozione cerebrale, e quindi all'ospedale, dove rimase ricoverato in condiziona gravissime. Un altro investimento è avvenuto alle 16 in viale Monza. Una bambina non ancora identificata fu investita da un'automobile guidata da certo Antonio Bacchetti di Bergamo. Colla stessa automobile fu trasportata all'ospedale dove fu ricoverata in gravissime condizioni per commozione cerebrale. Il cuoco della casa Cicogna, Carlo Castelli di anni 53, che abita colla famiglia sul piazzale Vittoria 2, ritornava a Milano da una gita automobilistica. Sulla macchina si trovavano la moglie Giuditta e i figli Alessandrina di anni 18 ed Achille di anni 18. La macchina era guidata dal futuro genero, Brunslll Gaetano, proprietario di un «garage» dal quale aveva preso la macchina in questione. In via Filangieri la macchina veniva urtata da un'altra vettura privata ed andava a finire contro un tram della linea 33. Dei gitanti la Giuditta è stata trasportata all'ospedale In grave stato per sopravvenute commozione cerebrale. L'Alessandrina e l'Achille riportarono leggere ferite. In quanto al Brunelli ed al Castelli se la cavarono colla sola paura. Spinto da un compagno finisce sotto una automobile Cremona, 31, mattino. Una grave disgrazia 6 avvenute ieri sera alle 19,30 in via Porti. Alcuni bambini stavano giuocando sul marciapiede quando uno di essi spinse fortemente per le spalle il piccolo Manfredo Pieri, di anni 4. abitante nella stessa via al n. 27, facendolo ruzzolare in mezzo alla strada. In quel mentre sopraggiungeva a. velocità normale una automobile pubblica, guidata da certo Mario Berlani. Malgrado gli sforzi dello chaufféur l'automobile investì il ragazzo passando sul piccolo corpo. Con la stessa vettura il disgraziato fu trasportato all'ospedale ove peraltro giunse cadavere. Lo • chaufféur », conosciuta la diagnosi del sanitari 6i dava alla fuga con la macchina stessa. Due automobili capovolte Tre feriti gravi - Parecchi contusi Perugia, 31, mattino. Un grave accidente automobilistico è accaduto ieri mattina verso le 9 nei pressi di San Menino. Transitavano in automobile da quel etiche", l'avv. Piseìschi. una "signora"*!-To chaufféur. dei quali non è stato possibile avere le gsnora'ita L'automobile ad un ceri" momento si è trovata a ridosso di un motociclista e lo chaufféur per evitan. l'invest1nteuto ha, a quanto sembra, ste-mic- brus-M- rèscfdcsafdl5lsdmdppvssaltpC monte La mnoenina 6i è capovolta precipitando poi nel l'ostato sottostante alla strada. Gli (sventurati sono sta.ti soccorsi da alcune persone e trasportati all'ospedale. Le condizioni tlei feriti sono gravissime, specialmente lineile della signora clic ha riportato aneli e la. commozione viscerale. Un'altra disgrazia automobilistica e. avvenuta al ritorno della corca. Un'àutomobife, sulla quale si trovavano numerose persone, od un certo punto della strada, non si sa bene p>>r quali ragioni, si e capovolta, si hanno a lamentare vari fcrili e contusi, ina fortunatamente nessuno di c?si è in condizioni preoccupanti; Parecchi investimenti nel Bieliese Biella, 31, mattino. Sullo straujile della Serra un'automobile iorliicse, che ha proseguito la sua eorsa, ha investite, il meccanico Nello Castaldi, d'an v--^., f u bravissime alJp ™ ^cneUii,n&SSùHSSartS .«eór anioni il ventenne Adolfoi Viaua, in bicicletta, urtato da una automobile, ca- ^X ÌSmftntoira. rip0rtaT,d° la fra,tUTa Q cffiif3:^,^. WPTaliinaò il commerciali. *• SSiVpp^oSd^o. P£»i? si 1* nronri0 moto- si.è sturato 11 femore ^ir,it.lr.n Tuttl j ,er!tj 60no s1ati ricoverati iovaitni Pessina è stato in. mobile, rimasta sconOsclù- •?> •s"i1° O61f"^lelo^l J^^^i/^iS^ "^52ì£iìS«iì l^IL^^'f^i'^SSSS? panetn-oceipitaie sinistra, e numerose conta¬ sioni in diverse parti del corpo. Motociclista che si uccide in uno scontro Prato, 31, mattino. Una. tragica disgrazia motociclistica avveniva nei pressi di Barberino di Mugello. Tale Giocondo BtiUetti, d'anni 28, tornava da una gita in motocicletta portando dietro dj sè un amico Giunto in località Cavallina, la motocicletta, che non teneva la sua mano, si scontrava con un'automobile. L'urto è sta- to terribile. Il Bulletti, che guidava la mac china, venne sbalzato a terra, rimanendo ucciso sul colpo, mentre l'amico veniva pro iettato a una ventina di metri di distanza 1 rimanendo miracolosamente incolume. Il calesse rovesejato i'na signora In fin di vita Alessandria, 31, mattino, lini brutta avventura o toccata ieri, nel pomeriggio, a tre signore ed un uomo, che avevano preso posto sopra un calesse perlina passeggiata in San Giuliano Nuovo. Ad un tratto il cavallo, imbizzaritosi, si dava a pazza fuga, travolgendo tutti i gitanti, che finirono, feriti o sanguinanti, In un fossato. Vennero loslo ì accolti e curati Ual medico lottile: tre se la cavarono con ferite non gravi, mentre la signora Peiroiero Maria, di anni 3G, nativa di Torino, riportò una vasta forila lacero-contusa al parietale destro e la frattura della colonna vertebrale. A mezzo della « Croce Verde » venne trasportata all'Ospedale, ove è stata accolta con prognosi riservala. Essa versa in fln di vita. Corsa fatale § Brescia, 31, notte. La bambina Maria Berdoni. di anni 8, uscendo di corsa da una viuzza, laterale sulla strada che attraversa il pa-ase di Corna, in Valle Camonica, fu investita da una automobile, proveniente dalla Valle di Scalve e sulla quale s.i trovavano tre avvocati milanesi. Urtata dal parafango la bambina fu sbattuta a terra,, llaccolte che perdeva sangue dal naso e dalle orecchie, fu adagiata nell'automobile investitrice e portate a casa, dove il chirurgo sopraggiunto la giudicò in pericolo-di vita. Motociclista torinese ferito gravemente presso Savona Savona, 31, notte. Il signor Plejolini Lisono. di Torino, era. ieri partito da Torino in side-car. diretto a Savona per trovarvi dei parmii. Giunto nelle vicinanze della galleria del forte Altajv urtava contro un paracarri) rilialtaiido. Il pierolini riportò gravi con'usiord con sospetta commozione cerebrale. Le sue condizioni sarebbero gravissime.