Anche la seconda tappa vinta da Piemontesi

Anche la seconda tappa vinta da Piemontesi Il Giro ciclistico d'Italia Anche la seconda tappa vinta da Piemontesi ( a >t»i mostro Invialo spoolalel Gonovn, 17, scia. Pur non essendoci, alcuno promessa ti) so1?., ftaraane verso le b, recandoci al Motovelòdromo torinese non abbiti ma trovalo la «pioggia, e questo ci o pm-so piò mia grande «-osa. Ciclo grigio c gonflo di minaccia; si impera, pero che vorrà esserti elemento o non (regalarci ancora tulta l'acqua della prima teppa. Nel'recinto del Motovelodromo sono Sia fu buon-numero Kli isolaii, sempre solleciti, ma gli altri mancano ancora. Qualche discredalo clic Ita compiuto faticosamente e forse penosamente la prima tappa, e in condizioni compassionevoli. Ne Vediamo uno con la flambé fasciate per le contusioni, che zoppicando, con la macchina per mano, ti avvia tremando dal freddosche anche, starnano si la sentire, al tavolo della giuria, a ritirare il numero che viene cambiato ad ogni tappa. Alle 5,45 giungono Giiardengo, Hrune.ro, Linuri. Besfetli, come al solito molto applauditi dalla folla che si è andata man mano radunando sul carpo Casale. Anche Binda arriva, ealnmaulo le apprensioni di coloro che temevano ili non vederlo partecipante alla seconda tappa. Piemontesi e Picchiottino, «he indossano eleganti maglie bleu-cielo, sono fatti segno a particolare attenzione. 11 collega « Carlin p voleva scommettere una forte somma con Girardengo che i due giovani avrebbero vinto il giro; il « campiontsi Simo > sorridendo ha risposto: \ — Ci credo anch'io; dunque... Scorgiamo anche Aymo. in tenuta da turista, che vuole accompagnare pei; buon trattò di strada i « girini ». Cosa vuol dire la nostalgia ! Lo strano incoraggiamento di Canale . Piemontesi cambia filosoficamente nu Palmer. Alle 6;10, finalmente, viene fatto l'appello che dura ben dieci minuti. Mancano degli arrivati alla prima tappa tre isolati e precisamente Marchese, Sanglorgi e Anglesci. I corridori vengono incolonnati o condotti al Ponte Margherita di dove alle 6,30 vieti dato il « via ». L'atletico Tleozzelii, il noto foot-baller, balza al comando. Imbocchiamo la strada per Monenlieri costeggiando il Po gontlo di acquo, mentre nell'aria c'è. un certo odor... di pioggia. A Moncalieri rimontiamo Ciaccheri, che è leggermente staccato e ci dichiara di sentirsi poco bene. Ci portiamo in testa al plotone che si snoda sulla banchina per lo spazio di più di cinquecento metri, li' sempre al comando Ticozzelli clic «tira» come mi dannato u più di 35 Km. all'ora. A Pàil'ino (chilometri 26,1) transitiamo allo 7,15. Al oriente il cielo si rischiara e 11 nostro cuore si apre, alia gioia; ti pericolo della pioggia si allontana... Dopo poirino troviamo alcuni isoiati, assolutamente ignoti, fermi al bordo della strada intenti a cambiare i raion ars. Più avanti troviamo veroin. Che ?ta raddrizzando il manubrio contortosi in una caduta. Prima di Monta d'Alba bucano Bresciani e Mnarl. Buonglovanni aveva bucato poco dono Poirino. Iniziami) ora una pittoresca discesa fiancheggiata da vigne, che ci porta a Canale (Km. H,7) dove, giungiamo alle 8. Il paese e festante, tutto addobbato e pavesato da tricolori. T.a popolazione si ù tutta riversata nelle strade ed accoglie coai acclamazioni i corridori. Dei grandi pavesi bianchi che traversano le strade, appesi da un balcone all'altro, portano scritte singolari, in pnro dialetto locale, ad esempio; « 'Hdóa la córsa a lira, a riva sempre Gira »... Un altro striscione reca questo strano incoraggiamento al corridori : « Canal, pois di'l. viri, a invita a tè 'l vólin », cioè la volata... Buonglovanni segue .il consiglio, e portandosi rapidamente in tosta al plotone, vince il traguardo a premio ! Girardengo o il cine... ITima rli Alba, uh timido sole, quasi vergognoso ili mostrarsi dopo tanti giorni di assenza, ci saluta. Gli diamo il benvenuto. Ad Alba (Km. 60,4) transitiamo alle 8,25. Il .plotone, 'forte ancora di una cinquantina di unita, attraversa la cittadina con Ticozzelll in testa, seguito da Girardengo. • Dopo Alba si inizia la salita di Neive. Menegùzzi si pone al comando del gruppo e incomincia a. tirare, disgregandolo; ma nessuno resta seriamente staccalo. Nella susseguente discesa, Diuale, che aveva già spaccata tuia moia a Moncalieri, cade investendo un cane, ma si rialza subito e prosegue. Bresciani buca poco dopo. Nel rettilineo che ci porta al bivio di Candii, il passo rallenta. 1 corridori mangiano, discorrono, sorridono. Al bivio Capelli, di dove puntiamo per San Marzano e Nizza per evitare un tratto di strada allagata, il cielo, che si era andato nuovamente imbronciando, incomincia a regalarci acqua. Ma e una pioggerella line e minuta, iti complesso per ora sopportabile. Vedremo poi... La salita che ci pprta a San Marzano e durissima e si svolge, per. una di quelle strette e pittoresche strade, che sono frequenti nel bel Monferrato che stiamo attraversando. Sulla sommità della salita e primo Piemontesi, seguilo da V&llazza e Gigli, poi, a qualche macchina da Brunero e •Girardengo. Vengono in seguito Picchiottino, Buonglovanni, Pantera. Bellissimo uno scatto di Brunero, che lo porta ir, prossimità del culmine. Pan cera prima della piazzetta di San MaT/ano urta nella macchina della giuria e cade fortunata mente senza conseguenze. li passo rallenta sotto la pioggia A Nizza, dove siamo alle ore 10,10, il gruppo di testa e formato da una dozzina di corridori fra 1 quali Girardengo, Brunero, Piemontesi, Picchiottino, ecc. Un passaggio a livello chiuso ci vieta di raggiungerli. Rimontiamo poi i ritardatari sulla salila di Alice Bi'l Colile. Dopo diversi diseredati troviamo improvvisamente il -gruapo di testa, che comprende nuovamente una quarantina di corridori. Il passo si affievolisce; ricomincia à piovere. Giungiamo ad Acqui alle 11,5 accoliti da numerosa folla che. applaude ai corridori e in' special modo al campionissimo. Dopo Acqui il pa.sso continua ad essere rnodselissimo. fra continue alterne spruzzate di pioggia, che fanno indossare e togliere più volle l'i in permea bile ai corridori. La strada che serpeggia fra i vigneti della bella zona, resa però malinconica dalle tracce della pioggia e delle torbide acque del Bormida in piena, incomincia lentamente a salire, per raggiungere la sommità a Gramolino. Quando la salita ' ai accentua Gremo passa jn tr-io, n forza l'andatura disgregando il plotoni'. Girardengo prende per poco il comando che N'egrini presto gli toglie giungendo, con un ottimo spunto, primo al culmine. La. susseguente discesa permette a Gualche r'.tardjtario di ricongiungersi. n plotone numeroso arriva ad Ovada alle J2.20, con alla testa Negrini, che ha alla sua 0 a i . n a , o 1 o o , i e e a i a è e i . l i l e o r o na e . e l o. , , o pa i oa, a na e o sga a, a a e, o. a l onla e a ruota. Giràrdongo. 1 corridori hi riforniscono ] rapidamente e abbondantemente, poiché f; questo il polii rifornimento di unta, la tappa. I corridori riprendono. <• mantenendo un passo modestissimo, consumano Ja colazióne. Girardengo 6 ih lesta. A Novi l.igur'', davanti a una MpoHacolosa folla, si giunge lilla 13,27. Passa, compatto un piotimi' di l'i corridori, fra i ni ijii'ìinoggiano Girardengo, Picchioli trio, Negrini, Lucetti, Sestetti ed altri, irriconoscibili per la mancanza di mimerò o perchè ricoperti di fango. Piove a dirotto. Ln cittadinanza ii> sloggia e incita Girardengo, calorosa mente. Poco dopo arriva isolalo Perni, e a un minuto arriva l'rcguglia,. Alle lo,40 giungo un piccolo plotone, di una dozzina di corridori, guidato dà Linai i. Ncssmi incidente segnalato lungo la strada. Altri corridori sparsi e ritardatari passano in seguito. Per baciare Eiìcrino,.. All'uscita da. Novi, (itrardt'iiigo scorge tra la folla ila sua signora ci Ettorino. Si ferma od. ■abbraccoire Sleuo bambino e «là un batolo alla moglie. QuaLouiio però durante la. sua breve fermata urla la. «Aia ruota posteriore che appare leggermente contorta oliando il campionissimo, esaurite le effusioni! faniigti'nri, rimonta in .sella. Dopo una tregua di forse un quatto d'ora, la pioggia ricominciti a cadere. Muova u uscitia » di .VmpequneabUi e passo leiitis6iimo. Lo strada «sono orribili e fangose, con buche prò. ,pletamciiW! coperti di mota. \ Serravano Scrivia Girardengo s! accoda e, non osservato, si ferma. Ha rotto la ruota già contorta. .11 bacio a Eltori.no gli costa.. Nessuno perù si è accorto dell'arresto del iyiui.jjio.nissi.mo o l'andatura del plot me che ora- è numerosissimo (paro di essere alla partenza da Torino) non accenna me.nonwnneiitó ad aumentarti. Gtoardepigo cambia rapidamente la ruota itro mia folla d'i curiosi che lo attornia e lo preme, nascondendolo allei nostra vista, quindi rimonta lin scila e dopo avere aspettalo Negrini! che gilii dà .rdiiTipermeabilo in brève rientra nel gruppo, portandosi alle primo 1 iKislzlcinii. Passiamo Arquaita Scrivia e Banco, I senupre «sotto la pioggia che ai viene sferzala I in volto da un vento geltido. Nulla di note-. vòlte ' è accaduto sin qui, se si eccettua ' ifualclie bucatura, che però non ha impedito agli infortunati di rientrare in gruppo. Beste-tti spacca anche lui la ruota, l^i cambia sotto il porticato di uni cascina e rientra. Transitiamo da Busalla alle 15 dove mralgnado la pioggia che cado nuovamente a din'otto molta folla applaudo lungamente ì corridori ed in special modo il campionissuno, j elio però è alquanto Imbronciato. • iDopo Busnlla iniziamo le primo pendici della Scoffei'a, sotto uh nuovo diluvio e con , un freddo pungente. La strada è orribile. La i salita è luiiiffliisfima, con un non fortissimo | ilisljvelilo. La selezione del gruppo avviene lentamente. Le figure minori che sino a poco ■più dit 50 Kim, dall'arativo «rsino riuscite a staro nel gruppo di testa, lentamente si accodano e vengono laècdute indietro. Non rius clamo a riconoscerle, per i corti impermeabfti che ricopiano 1< maglie « per il fango olie forma inm maschera sui loro volli. La eorsa deoisa sulla Scotterà Dopo i diseredati cominciano a staccarsi anclte alleli di valore. Kimontiamo Li nari e Dinale, poi Lucottii e qualche altro che non riusciamo a riconoscere e, da uiì.lmo, prima di raggiungere 11 gruppo di lesta, condotto poderosamente da Cortesia, Vallazza o Creino, che ha fatto un'ottiina eorsa. A 54X1 moiri dal culmine deilla Scorterà avviene un colpo di boema che dovrà decidere della tappa. Siamo colila nostra Vettura a quatoho centinaio di metri dagli uomini di testa. iThjpròvvisflimenito vediamo Cortesia cedere e Piemontesi guadagnare terreno. Ilinda è Binimci'o si portano rapidamente ii.Ua sua mota, mentre Girardengo rimane leggermente staccato. Binda, imi mouneutu preciso che s>ta 3>er attaccarsi alla ruota di Piemontesi, buca o retrocede, mettendosi al bordo della strada i per Ja febbrile riparazione. Brunero fa uno j sforzo poderoso e riesce ad accodarsi al giovano vincitore della prima tappa, mentre Girardengo con una pedalata rabbiosa, rannicchiato sullo, macchina, in una .posizione quasi telino, si avvintala con uno 6forzo di volontà ohe «leve cesar* spasmodico. 11 culmine delia Scotterà è passalo da Piemontesi, Brunero e Girardengo in ordine, divisi da poche macchine. 1 tre si gettano a cri- ' pofit.to nella discesa, mentre gli uomini elio formavano al gruppo di testa sono completamente disseminati. Ci diamo" all'inseguimento dèi fuggitovi rimontando noli'ordine l'icchiot- ; tino, Binda, che è ancora intento a cambiare j di palmer, Besletti, Cortesia Negrini, lini-ici, Pancetta.. Ij laectaimo al loro destino e tantiio.mo di raggiungere il terzetto dei luggitivi. I,a discesa che ora compiamo ha del fan- tastico. La strada e tutta di fango ed aequa, con buche profonde, scroscia la pioggia impetuosa, e una nebbia Invernalo scendo dal monti vicini, avvolgendoci paurosamente. Ui nostra vettura ha sbandamenti sul terreno visoido, sprizza ai lati una pioggia di fanghiglia. La temeraria discesa di Piemontesi Intravediamo Piemontesi, che. distinguiamo pel suo conto impermeabile grigio, che 6i differenzia da quelli bianchi di Girardengo e di Brunero, aille uscite dai « tourniquets 11 campione di Borgomanero non ha rinunziato all'idea di staccare i due pericolosii e non desiderati avversàri, e tenta anche in discesa dei « lacliages » temerari. Brunero lo insegue a qualche macchina, mentre Girardengo, più guardingo, segue leggermente staccato. Mentre compiamo la seconda metà della discesa improvvisamente ima violenta grandinata ci investe Ln pieno. Nei momenti di maggiore furia del vento e della grandine, Piemontesi lenita ancora di lasciare gli avversari, però tanto Brunero che «iirardengo non accennano a staccarsi. Ma Piemontesi è tenace come i figli della sua terra c seguita a portare attacchi su attacchi. La grandine è ora cessata ed il cielo si rischiara. Alla tempesta è succeduta una pioggia fine e minuta. Siamo in vista del piano « scorgiamo le prime case di Doria. Una folla numerosissima ci attende nell'abitato, disposta ai bordi della strada. Ma la pace e la tregua non sono rientrate noi terzetto di testa. Piemontesi, giunto ai plano, porta l'ennesimo attacco a Girardengo ed a Brunero. Lo strade da noria a Genova sono orribili, allagate di ima spessa poltiglia che fa perdere il controllo della guida. Colla nostra vettura balliamo la più strana danza, ci sem■tiamo sballottati da ima parte all'altra della strada. " E' dopo noria die Piemontesi lascia definitivamente gli avversari. In un ultimo e disperato tenta Ilvo, ood uno scatto rabbioso che fa fare alla bicicletta dei guizzi sulla mota, riesce a staccare di una ventina di 1 I I . ' j i , i | ' ; j \ ; i molari Girti ni vìi go o Bruì 1(9*0. I venti metri sono preste cento Ptemotitrsl pr rsoverandn. con una lenitola sbalorditiva nel suo magnifico sforzo, continua ad avvantaggiare scomparendo ben presto al nostri sguardi, Entusiasmo rli folla a!i'arrivo Brunero e Ginirdougo devono rinunziare al pr.oposilo «li raggiungerlo u lòtici co suIhni'vin: per il secondo posto. Li lasciamo invilire compiono miracoli di equilibrio, finn co a Rancò, ed attraverso le slmile di Genova, ci portiamo al traguardi) di arrivo posto al Lido dAlba.ro. Passiamo tra duo mie siepi umane che si stendono in maniera impressionante per chilometri e chilometri. Da tulli ci vieni; urlata la stessa doni nuda: «Chi ié? Chi ù? ». piemontesi, coperto completamelile di fango, è irriconoscibile. Gridiamo il suo nome alla folla avida: ò il home di un- atleta generoso, di un campioni; fuori ■classe. Mordili dalla folla vociante, con In febbre dell'entusiasmo per il magnifico campione piemontese, giungiamo al traguardo ti. naie. Applausi calorosi accolgono il trionifaterò. Ma Ja folla aspetta uni altro atleta, l'atleta, del .ernie : Girardengo. Saputo clic il campionissimo ii a jKioln minuti, l'attesa si fa', ansiosa. Dopo tri: minuti appaiono in fondo ■Girardengo e Brunero affiancali. Sono letteralmente coperti di fango. Vicino al traguardo il campionissimo ha un simulacro di volala e riesce a battere Brunero, che però dà l'impressione di non impegnarsi, di una macchina circa. Un applauso enorme si leva dalla follia, che forzando i cordoni dei carabinieri e di militi riesce ad attorniare Girardengo, acclamani'olo lungamente. Dopo arrivano, staccati, Enrici, Pancera, Picchiottino, Bestfltti, Cortesia, Bresciani c Binda. Le figaro salienti dalla tappa Domenico Piemontesi ha vinto da gran campione od in modo superbo la TorinoGenova. Non si può piti parlare oggi della giornata fortunata di un campione. Ci troviamo davanti ad un atleta che possiede una forma spettacolosa, che ha saputo piegare di forza duo grandi « assi » quali sono Girardengo -e Brunero. Piemontesi ha oggi in classifica generalo circa 20 minuti di vantaggio sul secondo, il giovane campione di Borgomanero pone decisamente la sua candidatura per la vittoria del giro. Non è facile togliere ad un atleta della sua tempra un simile vantaggio. Dopo Piemontesi il corridore che anche oggi ci e. più piaciuto e Brunero. Abbiamo potuto ammirare in due occasioni i grandi mezzi di cui attualmente dispone: la prime, volta sulla durissima salita di San Marziano, quando dal mozzo del plotone con podio pedalale si portava a ridosso di Piemontesi giunto primo ai culmine, e la seconda volta sulla salita della scotterà, durante il tentativo di fuga di Piemontesi. ' Girardengo ha fatto un'ottima corsa ma ò apparso in salita leggermente inferiore a Piemontesi ed a Bramerò. 1 giovani — intendiamo parlare di Bresciani, di cortesia, rli Picchiottino, di Pancera, ecc. — bulino ancora oggi combattuta urna battaglia magnifica. Un atleta risorto è Enrici, vincitore già di imi Giro d'iialia, che ha dimostrato in questa seconda tappa col suo più che onorevole piazzamento di non. essere lontano dalla forma dei suoi giorni migliori. Binda è stato piegato dalla sfortuna nel momento culminante della lotta. ■ Anche questa seconda tappa è stata durissima, per le condizioni meteorologiclte avverse. Dopo ima speranza di sole nell'Albesn e nel Monferrato, che portavano tristemente le 11'occie delle alluvioni, la tempesta, la pioggia ed il freddo sono ricomparsi a tormentare ed a rendere dura la prova ai partecipanti. Ma questo Giro d'Italia, ornmi ha preso la folla sia pel suo fascino df incertezza, sia per la. magnifica battaglia .impegnata Ira gli - assai • ed i campioni della nuova generazione. Le classifiche Ecco ora Ja classifica d'arrivo delia seconda tappa: l.o - PIEMONTESI, in ore 10,43\18". 2.o - Girardengo, in ore 10.47727". 3.0 - Brmiero, in ore 10,47',27". 4,o - Etnici, in 10,SO',aO" 5.0 Pancera, id. — Co Picchiottino, id. — 7,o Best etti, in ore I0.5^',0 ' — S.ó Cortesia, in 10.52*,42" — 9 o Bresciani, id. — lO.o Binda, in 10,53',48" — ll.o Negrini, in 10.56M0" — 12.0 Martinetto, in 10,57',','J" — 13.0 Cabrilli. in 10,58',10" — li.o dilli, in 10,58',.r>3" — 15.0 Lucetti, in ore ]J.2'.3.'>'' — JG.o Bobotti. in tl,3',39" — 17.0 Cremo, in 11,C,2" — 18.o Pomposi, in ore li.7',35" — 19.o Linari, in 11,9',57" — HO.o Balestrieri, id. — 2l.o Montevecchi — 23.0 Dinale — 23.o Vallazza — 24.o Lugli — 25.o Lazzaretti — 26.0 Mattel — 27.o Bergoni — 28.o Bottini — 2'.).o Barbero — 30.o Carli — 31.0 Bongiovanni — 32.o Tessanolo — :l3.o Teccllio —- 34.o Occhialini — 35.0 Masseri — 36.0 Bruno — 37.0 Caminetti — 38.0 Bossignoli — 39.o Berardi - - io.o Corrado — 41.0 Vrancioli — 42.0 Pancera Eliseo — 43.o Fnlchottl — 4-i.o Derisi - 45.o Francare]}I — 46.0 Fumagalli — 47.0 Beltà — 48.0 Cali — *9.o Belchi — 50.o Cerini 51.o Mariantoni — 52.o Pedrali — 53.o Bertacchi — 54.o Brogi. l<a classifica generale dopo la seconda tappa è cosi stabilite: Lo Piemontesi in ore 21,*)'38"; 2.0 Picchiottino, 21.50'17"; 3.o Bresciani, ai,56'50"; •i.o Brunero, 22,0'i"; 5.0 Girardengo, 22,0'4"; 6.0 Bestetti, 22,4'46"; 7.0 Negrini, 22,8'»; 8.0 Pancera Giuseppe, 22.18'ló"; 9.o Gilli, 28,19'56*'; lO.o Cortesia, 22,21'47"; ecc. GIUSEPPE TONELLI. flmiccjuJsclqqdppi '