La Scuola e lo Stato nel discorso del ministro Fedele

La Scuola e lo Stato nel discorso del ministro Fedele Alla Oamera La Scuola e lo Stato nel discorso del ministro Fedele Roma. 15. notte. Presiede l'era. Casertano. AI banco del Governo siedono gli on. Fedele, Romano e Matlei Gentili. La seduta comincia alle ore 16. L Bssedniak sul processo «erbata irn GPdi3 di processo verbale domanda la i>ahto raL D&EUIUAK. «ttoseoo. il aua3e Kèe- — Ho letto nel resoconto sommario al ieri ebe l'on. Fedele, discui-endosi il disegno di legge che accalda l'esonero delle tasse agli studenti delle terre redente, rispondendo <uvon. 'final, ha dicliiarato che il prpwedl±£ato «a una magniiica risposta alle stoltezze che la Camera aveva ascoltato il triorno^njna- lo non so se il ministro ha voluto Sedere al imo discorso od alle interruzioni Mie la Camera mi ha diretto™ GECI: - Stia certo che non si tratta dette ^HKEDNJÀK: — Se il ministro ha voluto «ferirsi al contenuto del mio discorso, tengo * diclùarare che le stoltezze da me espresse toorrispondono a verità e a quei principi! proItessati da eorami sciittori cxistiani e aagU' maini del nostro risorgimento. Voci: — Lasci stare il Risorgimento. HE&EDNJAK, continuando: — Quelle stoltezze riguardano la dilesa della lingua madre uatrimoaio sacro d'ogni popolo, in quanto ai maestri 6lavi, l'on. Fedele dovrà convenire iene effettivamente si tratta di fatti 6toiii, ma tali soltanto per chi 11 ha compiuti, non per me che li- ho denunciati alla- Camera. Bese&njafc è rumoreggiato da un gruppo di deputati che siedono negli scanni di sinistra Ida dove egli parla. BlEDELEi ministro all'I. J?., dichiara che, issando ieri la parola stoltezza, che ripete e •conferma, intendeva riferirsi aQe accuse veramente 6tolte mosse dall'on. Hesednjak conitro i funzionari aipemdenti dal Ministero dell'I. P., che hanno compiuto egregiamente il loro dovere [approvazioni). L'oai. Besednjak ha accusato le autorità scolastiche di avere obbligato con minacce i maestri siavi ad rriversi all'associazione fascista. Ciò è falso, a questo proposito l'on. •ministro deve informare la Can-era che nolle italianissiine regioni di confine esiste ancora una specie Idi associazione segreta magistrale slava càie non si sa donde tTagga i suoi mezzi e quali legami abbia con altre associazioni [com•menti). Orbene, deputati cosidetti 6lavi, ma Se dovrebbero chiamarsi italiani, fanno opedi sobillazione impedendo ai maestri slavi di dare il proprio nome all'associazione (fascista. L'on. ministro intendeva riferirsi la. questi fatti che non possono temere alcuna smentita (vivi applausi). Il processo verbale è approvato. ■Prima che si inizi la discussione sul Binando dell'Istruzione entra nell'aula l'on. Mussolini il quale si trattiene a conversare con l'on. Delcrolx. L'on. Mussolini rimane poi a conversare una diecina di minuti con lem. Rosscni. Ai banco del Governo intanto tyS5® Dreso posto anche gli on. Federzoni, ulOJjh, Giuriati, Belluzzo, Bonzani. , Bilancio della P. i. GIAN si compiace dell'avviamento dato dal ministro alla soluzione dell'annoso problema delle biblioteche. Fa presente il danno ecocomico derivato ai professori delle scuole medie inferiori di ruolo dal passaggio alle «suole medie superiori di ruolo, e così, pure richiama l'attenzione del ministro sulle condizioni dei presidi di ginnasi isolati, confidando che il ministro vorrà provvedere ad eliminare queste dan»ose cause di disagio e di malcontento. Quanto al complesso ed urgente problema della cosidetta invasione femminile della scuola, rileva che occorre anzitutto sgombrare il terreno da quella concezione egualitaria democratica secondo cui la donna va posta in ogni campo dell'attività umana allo stesso grado dell'uomo, e in contrapposto a tale concezione gli piace,ricor. dare quella di Alfredo Oriani, precursore in molte cose dell'idea fascista, che considera la dorma non già rivale ma integratrice nel'«fcbito^famigliare dell'attività dell'uomo !..^.imP9ne anzitutto la netta separazione delle scuole maschia da quelle femminili, altro provvedimento sarebbe quello di re^i°*Iir.r« ò addirittura di proibire l'ingresso elle donne nelle scuole medie superiori, ma mie provvedimento sarebbe iniquo se non fosse accompagnato immediatamente da tutta una 6erie di altri provvedimenti intesi a dar modo alla donna di esplicare tutte quelle sua particolari attitudini che hanno anche un'alta importanza sociale. Concludendo, .esprime la fiducia che il ministro saprà instaurare ih Italia una scuola veramente italiana e virile facendone un laboratorio di dotti che riprenderanno le sue nobilissime tradizióni nel mondo dell'arte e della scienza (applausi, congratulazioni). ìi! Il ministro Fedele FEDELE, ministro I. P. : — La riforma scolastica ha superato ormai la prova del fuoco, dimostrando di quali effetti spirituali e morali sia capace con l'opera di rinnovamento compiuto nella scuola. La scuola italiana è oggi nella sua grande mag. eàoranza animata da una nuova fede. Non importa se qualche malinconico filosofo rimpianga il passato: la scuola, rinnovata,, dal fascismo, è conscia dell'alto compito affidaIole di rinnovare la coscienza dei cittadini, ■la scuola non può essere agnostica; 6e professasse l'apoliticità, si metterebbe fuori delia vita nazionale. Il processo di reswurazione morale della scuola non è lungi dall'essere compiuto, è avversato da pochi irreducibili avversari che cercano di alimentarlo di passione di parte con la libertà dell'ineegnamento e della indagine scientifica. Ma ouesta libertà non è negata dal fascismo che non vuole ingerirsi delle dottrine filosofiche. iVi è però nel fascismo l'idea centrale della nazione, che vuole attuare scuotendo la coscienza degli italiani, agitando innar.zi ad essi la bellezza del sacrificio compiuto per la Patria. Se gli avversari non vogliono ciò riconoscere, essi hanno il dovere di uscire dalla scuola, prima che la legge abbia inesorabilmente a colpirli. Ma un altro ostaeblo esiste. Alla rapidità di applicazione delle nuove leggi scolastiche non poteva corrispondere uguale rapidità nella trasformazione dell' anima degli insegnanti. La riforma è rinnovamento di melodi e ciò non tutti gli insegnanti hanno ancora compreso. E* necessario che essi non limitino l'opera loro alla applicazione delle nuove norme, ma 'devono rinnovare la loro cultura e la loro vita interiore per essere apostoli capaci di accendere intorno a loro la luce della bellezza e della bontà. L'opera del governo fascista per il rinnovamento e l'elevamento della cultura è dimostrato anche dal continuo incremento della spesa totale che è più Idi due volte quella dell'anteguerra e il dopilo di quella del periodo immediatamente procedente al fascismo. Tutti i bisogni della cultura sono presenti al governo. Così, in poco più di un anno, oltre 100 milioni sono stati destinati all' edilizia, universitaria. Segnala à questo proposito l'opera mirabile che si compie a Milano, con la costruzione della città universitaria, A servizio dell'alta cultura il governo fascista ha posto le forze economiche e politiche delle varie regioni, jsonscio della 6ua grande importanza per il prestigio ed il decoro della nazione, ed esso non solo ha conservato le vecchie univerMttà, fari luminosi di cultura, ma ne ha Istituito di nuove come quella di Bari, voluta dal capo del governo e che vedrà man mano completarsi le sue facoltà. Non può aderire alle critiche mosse dall'on. Anile alla eccessiva teoricità dell'insegnamento superiore, e dò tanto più quanto il colonnello nobile, tempra meravigliosa del Mezzogiorno, ha saputo dimostrare come si possa unirà in fecondo connubio teoria e pratica. Nemmeno può accettare la proposta di togliere il limite di 5 anni entro il quale la libera docenza deve essere esercitata. Venendo alla scuola media, di cui il paem* Mata tutta la importanza, dichiara di jarer» condotto a termine l'opera dei suoi teredecessori interpretando e attuando lo spijfto daTIa riforma Gentile mer-e il regola, attinto sugli esami e quello sui convitti naj&naU e gh istituti privati. L'n nuovo in'étrtiso ha dato alle scuole complementari. Sono stati studiati vari tipi ed il problema gira completamente risolto d'accordo col ministro dell'Economia Nazionale. Intanto è lieto di constatare che la popolazione scolastica di auesta scuole è in notevole aumento. Quanto ai programmi, ha chiarito Mott ponti, aste- avWfenze. specificate esiMl»ÌBt*M «n}pK>er4«w* biennale «d essi pmctslmnèSpcspnlsdtgstaCsLGcSBBdM hanno raccolto unanimi lodi. Ma più che sul programmi occorra fare assegnamento sullo spirito degli insegnanti, i quali comprenderanno che occorre insegnare poco'ma bene [approvazioni}. Riconosce che l'elemento femminile, già in prevalenza nelle scuole elementari, va aumentando anche nelle scuole medie, tanto che fra pochi anni la 6ouola sarà prevalentemente in mano alle donne. Ma non è Possibile impedire alle donne l'accesso alle scuole od ostacolarne la carriera dell'insegnamento se non si vuole lasciare un grande numero di cattedre scoperte. Il programma è comune alle altre amministrazioni dello Stato, che l'elemento maschile diserta sempre più. Del resto, non si può disconoscere che la donna ha- particolari attitudini all'insegnamento. Ciò che importa è di curare di più l'educazione femminile per la quale finora troppo poco si è fatto in confronto della educazione maschile. n problema del Monte pensioni sarà risoluto prima della fine dell'anno, e quello dell'edilizia scolastica sarà anch'esso avviato alla sua soluzione soprattutto nel Mezzogiorno. E il provvedimento in corso di. passare all'Opera nazionale . contro l'analfabetismo alcune scuole permetterà di dedicare all'edilizia scolastica una somma ingente. Circa i libri di'testo l'on. Fedele dice: — Debbo riconoscere che le famiglie subiscono delle gravi spese e che 1 libri di testo so no veramente troppo numerosi per ordine del capo del governo sto studiando l'opportunità di adottala le pubblicazioni di Stato. MUSSOLINI : t- Lo Stato potrà intervenire per alcuni libri di testo. FEDELE: — Ne con questo si lederanno gli interessi degli editori onesti. — Indi proseguendo: — A tutti i funzionari scolastici e a tutti i collaboratori nelle regioni reden. te invio una parola di pieno plauso. Il governo non intende decampare dall'indirizzo dato ella politica scolastica di quelle regioni, né può ammettere che per i territori in cui impera la sovranità dello Stalo italiano sia messo in dubbio il diritto dello Stato di educare italianamente e in lingua italiana i cittadini italiani (applausi). Con vivo compiacimento il ministro ha letto gli elogi fatti dal relatore ai funzionari del ministero: fedeli e volonterosi servitori dello Stato. Oggi la scuola non è più per fi capo del governo un fastidioso affare di ordinaria amministrazione. Egli, che è stato maestro di scuola, conosce tutte le difficoltà e le ansie degli insegnanti e guarda con fede sicura alla scuola prendendo anche le più geniali iniziative. Anche per la schola, ogni secolo si rinnova. Il 21 aprile scorso — conclude il ministro — mentre in tutte le citta d'Italia i nostri fanciulli celebravano il natale di Roma, le scolaresche di tutti i gradi, passavano sull asacra via me¬ more di impero salutando romanamente - fl. capo del governo. E menta* sfilavano a decine di migliaia egli ricordava i versi eoa cui il poeta ineggiava alla giovinezza d'Italia [vivissimi prolungati applausi; applaude anche Mussolini; molte congratulazioni). La chiusura della discussione generale è approvata II relatore SOLMI rinuncia' a parlare. GASPAROTTO 6volge il seguente ordine del giorno: « La Camera confida che il Ministro della P. I. darà il maggiore impulso alla pubblicazione delle edizioni promosse sotto i suoi auspici ». Augura .che sia dato il maggiore impulso alla pubblicazione delle grondi edizioni nazionali degli scritti di Dante, di Petrarca, di Leonardo, di Volta, di Muratori, di Gioberti e di Mazzini. MAZZINI raccomanda al ministro le particolari condizioni in .cui versano le. scuole di alta montagna. FEDELE, ministro della P. I., dichiara che non accetta gli ordini del giorno degli on. rvesednjak e Tinzl. Accetta come raccomandazione gli altri ordini del giorno. Tutti gli ordini del giorno sono ritirati. PRESIDENTE pone a partito il passaggio alla discussione dei capitoli. (E' approvato). • Si approvano tutti i capitoli del bilancio. Pure approvato è l'airticolo unico del disegno di legge. (A questo punto, vicn letto il dispaccio di Nobile. — Vedi in prima pagina). La seduta termina alle ore 18,15. Mercoledì seduta alle 16. p

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