La riviera tra le furie dei torrenti e del mare

La riviera tra le furie dei torrenti e del mare La riviera tra le furie dei torrenti e del mare Crolli e frane - Treni soppressi - Rimorchiatori affondati Paesi inondati - Abitanti in fuga Savona, 17, mattino. L'incessante tempo orribile, che da lunghi giorni imperversa anche sulla nostra riviera, è stato causa, come si prevedeva, di moltissimi danni, sia a causa delle furiose mareggiate, le cui onde si infrangono con veemenza sulle scogliere e lungo la spiaggia', sia per l'ingrossaTe dei vari! torrenti, che scendono dallo valli montane limacciosi, arrecando franamenti e nunaceiando sempre nuove rovine. In corso Agostino Ricci, in seguito all* piena del torrente Letimbro, di fronte alla; via De Amicis, sono franati ima cinquantina di metri del muragliene di argine del torrente slesso. Accorsero squadro di pompieri, l'ingegnere capo dol Municipio, con personale tecnico, per i primi urgenti lavori di riparazione e per evitare disgrazie alle persona, In località CantagaHetto, soprastante là frazione di Lavagnola, dovettero pure accorrore i pompieri con attrezzi, in seguito ad un vasto franamento. Quattro case minacciano di crollare. Gli abitanti le hanno abbandonate. Nel vicino Santuario è caduta un'altra grossa frana ohe ha ostruito in parto la strada comunale. A Lavagnola il Letimbro ha travolto delle passerelle. A Vado Ligure qualche nave in demolizione e rimorchiatori in legno, invasi dall'acqua, affondarono, senza però elio siano da- deplorare vittime umane. In località Crocetta, presso Celle» è crollato uu muro flancheggiante la linea ferroviaria. Ovunque dovettero accorrere squadre di pompieri con personale tecnico e squadre di cantonieri. Anche a Varazzc, il torrente Xeiro. ha provocato un franamento in varii punti facendo crollare muri e rovinando per lungo tratto la strada provinciale. Ad Albissola, il torrente San lobbia, che scende dalle cimo del Giovo, abbattè il muragiione rovinando pine parte dalla strada che conduce verso la zona montana, impedendo di conseguenza il transito ai veicoli. Ancor più gravi disastri si hanno sui due versanti dell'Appennino, dove la violenza del nubifragio — che ricorda quella del 1000 — ha gottato una vera e propria desolazione tra lo popolazioni dell'Alto Bormida. Superando noji Uovi difficoltà, abbiamo potuto spingerci nell'alta valle delle Longhe. Nei punti in cui le due Bormidc traversano gli ubiiati, regna la u^esolazionle. Filari di piante, lungo le strade, divelli e schiantati; campi in gran parte allagati, e ovunque la viabilità interrotta; numerosi pali telegrafici abbattuti; torrenti che minacciano di rompere gli argini, ed allagare maggiormente. Non pochi abitanti hanno abbandonato le loro case, nel timore che questo abbiano a crollare. A Carcare, nell'Alta Bormida, i danni sono pure ingentissimi ; il fiume ha inondato le case flameheggionti. Numerosi negozi sono stati completamente allagati. Il grandioso stabilimento vetrario Mattoja e Carena ebbe il suo garage abbattuto ed una quantità di recipienti di benzina e di materie diverse sono stati asportati. A Cairo MontenoUc tutta la parte bassa del paese è stata inondata; le acque hanno raggiunto l'altezza di circa un metro. Anche in quella pittoresca plaga il nubifragio ha rovinato i campi e gli orti. Il cimitero- e stato a sua volta allagato. Le notizie che si hanno del paesi lungo il corso del fiume, non sono meno desolanti. Pagliai, legnami, alberi, ponti crollati, muri abbattuti, bestiame travolto. Pare non vi siano vittime. I danni sono per ora incalcolabili. Lungo le nostre linee ferroviarie poi, cioè quella del Piemonte e quella delle due riviere, si ebbero puro non pochi franamenti con conseguente soppressione e fortissimi ritardi di tutti 1 trèni. All'imboccatura della galleria del Merlo, situata lungo la linea Santuario-Sella, tra i caselli 11 e 12, è franata una quantità di terriccio. Anche nelle vicinanze della galleria Cavagliene, sullo stesso tratto di strada ferrata, si è verificala la caduta di una grossa frana. Tra là stazione di Sale Langhe e quella di Saliceto e più precisamente al casello 33, si è prodotto pure un vasto franamento. Cosi presso la galleria' del Belbo e la galleria Isola, minacciano altri franamenti. Tutti i treni percorrenti la linea Savona-Cevà, in vari punti, debbono avanzare con là precauzionale velocità di sei ed anche tre chilometri all'ora. 1 merci sono stati soppressi. U treno diretto 142, proveniente da Genova, lungo il tratto tra la stazione di Cogoleto e quella di Varazze, venne oggi investito da una furiosa ondata, che per poco non fu càusa di un immane disastro; ne consegui un corto circuito —> che provocò un ritardo 01 oltre «n'ora al convo¬ glio — e un panico vivissimo tra i viaggiatori, iKiiche le ondate hanno spezzato pure parecchi vetri di alcune vetture. Vi furono non poche chiamate di locomotive di soccorso in seguito a guasti alio linee elettriche Savona-Genova e Savona-Ceva. n maltempo continua ; il mare mantiene la sua furia e si temono maggiori sciagure. I ponti di Bastia e di Cova sono crollati Mondovi, 17, mattino. .4 causa dt:Wingrossamento del Tanaro, stamane alle lì e 15 è crollato il ponte a cinque arcate, eostruito nel 1900 e allacciane la stazione di Bastia col capoluogo. Nessuna vittima fortunatamente, sebbene òggi si festeggiasse il patrono e assai numeroso fosse il movimento dei forestieri. Il torrente Civetta ha abbattuto il.ponte e allagalo la parte bassa della città di Ceva. Si segnalano frane in vari punti della linea fUmcheggiunte il Tanaro da Ormca oltre Monchiero e Dogliani. La piena delPAdige Case, strade e campagne allagate • Paesi isolati • 20.centimetri di grandine. Verona, 17, mattino. Da ieri sera l'Adige, causa le pioggie e lo 'sgelo delle nevi, si è ingrossato. Sensibilmente, di ora in ora, il livello si alza, e in più punti le acque cominciano a straripare, all'idrometro di Ponte Umberto il fiume segnava stamane, alle ore 6. un metro oltre la guardia, e correva limaccioso e violento, trasportando con sè tronchi di albero, tavole, indumenti e rottami, fra i quali furono visti un carretio e due buoi. Di fronte all'improvvisa piena e alle notizie che giungevano da Trento all'ufficio del Genio civile, le quali davano l'Adige in con. tinuo notevole aumento, venivano avvertiti tosto la Prefettura, la Questura e il Corpo d'Armata per ogni eventualità. Ma già nel quartiere di Campagnola 6i erano verificate le primo infiltrazioni in qualche pianterreno e primo inailo delle case, destando l'allarme fra quegli abitanti. Oltre il ponte delia ferrovia, l'Adige ha inondato ia località Isola. A Santa Caterina due famiglie ebbero le case quasi improvvisamente inondate. Si portarono sul luogo il questore, una squadra di pompieri e un reparto del Genio pontieri, con due barche, e dopo qualche OTa di ai-duo lavoro si poterono trarre a salvamento gli abitanti. Alle ore 10 l'idrometro segnava 1,58 sopra la guardia. Il fiume aumentava sempre, una barca, rotti gli ormeggi al ponte di pietra, andava ad investire un mulino natante, incastrandosi fra le ruote e mettendo iu serio pericolo il mulino stesso, cho venne assicurato con catene e funi legate agli alberi della strada. A mezzogiorno il quartiere Campagnola e parte della strada che conduce al ponto Scaligero erano sommersi. Gli abitanti si erano rifugiarti ai piani superiori. Sul posto sono accorse tutte le autorità e i pompieri, a mezzo di zattere e di barconi, misero in salvo le masserizie. -Alle 14 l'idrometro segnava metri 2 sopra la guardia. Il transito dei veicoli a ponte Garibaldi veniva sospeso per precauzione. A Campagnola i soldati lavorarono per arginare, a mezzo di sacchetti di terra, la corrente del fiume. Nelle basse di San Michele, l'Adige ha straripato in più- punti, inondando una vastissima zona di terreno. Alcune case sono state abbandonale e ti bestiame messo in salvo. Anche la 6trada del basso Acquar è sotto l'acqua. U campo della Fiera ò inondato per ti rigurgito delle acque nelle fogne. I funzionari del Genio civile hanno preso tutte le misure per le opere di salvataggio, d'accordo con le autorità civili e militari. Le truppe sono state consegnate e parecchi reparti, completamente eqi4paggiati, vennero inviati, con barconi e sacchetti per la terra, a Beiflore, Ronco Albaredo, Zevio, temendosi colà la rottura degli argini. Anche Parona di Valpolicella è invasa dall'acqua che ostruisce il transito. Pescantina è allagata. Sulla strada che da DOlcè conduce a Ceraino, l'acqua ha raggiungo l'altezza di 10 centimetri. n terribile spettacolo della piena del fiume ha richiamato ieri gran folla di gente in vari punti del Lungo Adige. Anche i torrenti Qua, Alpone, Diasi, si sono ingrossati ntoevolmente. Ad Avio furono inviate barche, essendo il pase inondato e isolato. Nel pomeriggio, verso le 16,30, un violento temporale si è- scatenato sulla città e sulle campagne circostanti con una grandinata abbondante. Le strade e le colline attorno a Verona apparvero, poco dopo, come coperte di neve In alcuni punti la grandine raggiunse l'altezza di 20 centimetri. Un tram elettrico, proveniente da San Eonifaclo, dovette arrestarsi nel viale di Porta Vescovo, causa l'ingombro della grandine sui binari. Ieri sera ti quarfiere di Campagnola, in parte inondato, presentava un aspetto suggestivo e terrificante illuminato da potenti riflettori, mentre l'idrometro in città, a ponte Umberto, alle ore 22. .segnava metri 2,40 sopra la guardia, e da Trento giungeva notizia rAe il fluirne è stazionario. 9] ttraséco Giono Me» Una vittima ■ Duecento persone senza tetto - U Iago d'io'ro straripato. Bergamo, 17, mattino. n Gleuo, il tragico nome cho ha reso cosi sinistra l'alta valle di Scalve, toma ancor a far parlare o'i se in seguito agli acquazzoni violenti di questi giorni. Le acque che scendono dal Giono hanno ingrossato il Dezzo di Collere e le dighe ieri, verso lo ore sette, sono 6tatc superate. Lo acque hanno travolto una cabina di trasformatore elettrico, dove stava il milite Pertrocchi, un giovane di 28 anni elio fu trascinato dalla furia delle acque. Non è stato possibile rintracciarne il cadavere. Quella popolazione, ancor provata dal dolore di due anni e mezzo fa, temo nuovi disastri. Il bezzo, scendendo sempre più vorticoso verso la via Mala, nei pressi di Ponte Barcotto, afllagava tutta quella pianura o le case ohe vi sorgono, cosicchù circa duecento persone sono rimaste senza tolto Fortunatamente però ha Ponte Barcolto non si hanno a lamentare vittimo umane. Le acque di questi giorni e specialmente di ieri hanno ingrossato tutti i torrenti: fortissimi 60no i dann arrecati dall'ingrossamento delle acque. Alcuni torrenti straripando hanno rotto le strade impedendo la circo!azione. A Ponte San Pietro il fiume Brernbo ha minacciato ili rompere lo dighe, con grande pericolo di allagamento, ma poi si è riusciti a far deviare in parte le acque evitando cosi maggiori guai Il maltempo ha imperverFato da tre giorni ed lia raggiunto ieri una violenza paurosa. Nella mattinata, poco prima di mezzogiorno, un rovescio d'acqua tra raffiche impetuose di vento, durata por un'ora circa, ha provocato lo straripamento cH torrenti, producendo non pochi danni alle campagne, danni resi ancor più gravi dalla fitta grandine caduta nel tardo pomeriggio. In città si sono avute alcune cantine allagate. Dalla provincia si hanno notizie chi inondazioni. Una inondazione è avvenuta sabato notte a Corna di Darfo, la tragica terra bre «ciana, cho ricorda ancora il disastro dei Glene nel dicembre dal 1924 In seguito alle conlinue torrenziali pioggie che, hanno fat to ingrossare il fiume ed i torrenti, si è avu io un ingrossamento del fiume Dezzo. Ane!" delle frane 6ono precipitate nella valle di Scalvo. La violenza delle acque è stata cosi eccezionale da asportare quasi completamente il ponte di legno costruito dopo il disastro del Gleno che attraversa il Dezzo presso la ferriera, congiunge il canale di Dezzo allo stradale per Bergamo. Sul posto si sono ini ziati lavori per far deviare la forte quau tilà di acque, incanalandola nel vicino Au me Oglio, già esso pure ingrossato La popò lezione è in allarme, ■ perchè teme qualche catastrofe. Dalle notizie giunte semina però o i . e e o i i i . , e i o o e i i o a o e ò che non vi sia finora alcuna vittima. Da Brescia si è recalo sul posto il vice questore, un commissario di P. S. e vari agenti. Ieri sera 6 pure partito per Corna di Darfo nn reparto della milizia volontaria eoo apparecchi del localo corpo dei pompièri Dall'alta valle Sabbia si Iranno pure notizie di inondazioni. Le acque del lago di fdro distante ila Brescia 18 chilometri, si sono l'altra mattina improvvisamente alzate e in seguito a un rovescio d'acqua hanno straripato allagando tutte le campagne adiacenti. Le acque sono giunte fino al' paese di Idi». Mancano ulteriori notizie. La ferrovia del Sem pione bloccata da una grossa frana Paesi rivieraschi del Verbano minacciati Novara, 17, mattino. Iu conseguenza della pioggia persistenti di questi giorni I torrenti della Vaisesia e d*Sl'OS60la sono in piena, e nella regione Omo» lana mia grossa frana ha ostruito la fenrOf via di collegamento internazionale. Giunga notizia che anche la Sesia in parecchi punti ò diventata minacciosa. Qua e là la piena dei torrenti ha asportato dei ponticelli ed in» vaso le strade. iNel Verbano le inondazioni si vanno estetidentio per la piena del Lago Maggiore, e diversi Comuni sono gravemente minacciati. In conseguenza di un guasto al ponte sul torrente Ogogua, su cui transita il treno Torino-Milano, si dovette far scendere i passeggeri perchè i treni potessero proseguir* leggermente ed adagio, per ora sembra escluso un pericolo grave. In- parecchie .zone lo . linee ferroviarie sono minacciate dalle piene. Finora non si devono lamentare disgrazie alle persone. II Po a Piacenza / cresce sei centimetri all'ora * Piacenza, 17, mattino. Stanotte, una violentissima bufera di acqua; e di vento si è abbattuta sulla città ed èonrata sino alle prime ore del mattino. La>temperatura si è fatta rigidissima. Si hanno notizie di grandinato avvenute in provincia e di nevicato caduto sui monti. Il Po ha subito, in 34 ore, un aumento cosi eccezionale del quale non si ha ricordo per rapidità. Da metri 2,20, che segnavano ieri l'altro le acque, queste sono salite ieri, domenica, alle ore 80, a metri sei, e continuano a salire di sei centimetri all'ora. Per ora non vi sono ragioni di preoccupazione o allarme. li Genio Civile ha disposto per questa notte la guardia agli argini. Il lago di Lugano straripa ì Basilea, 17, mattino. .Da Hellinzoua e in genere dal Canton Ticino si hanno notizia di straripamenti prò» vocali da una pioggia ininterrotta di 76 ora. Dalle diverse vallate si segnalato danni importanti, n Lago di-Lugano è uscito dal ano vaso e tra il « Palace Hotel » ed il < Pare Hotel > è crollato un tratto del < guai >.

Persone citate: Bastia, Campagnola, Carena, Corna, Cova, Giono, Pagliai, Ronco Albaredo