Animata seduta alla Camera

Animata seduta alla Camera Animata seduta alla Camera q-neepesopassaporoaona~tro discorso rumoreggiato di un deputato allogeno sul bilancio della Pubblica Istruzione. Roma, li, notte. Presiede l'on. Casertano. Ai banco ilei Go,veruo sono i 60itosegretari Carusi, D'AlesBio, Paminzio, Cavallero. Approvato il processo verbale si passa alle interroga/Jori!. Discussione del disegno ili legge: « Conversione in legge del 1!. D. 7 gennaio lff-ti, col qualo cono esonerati dal. pagamento deiIle tasse e sopratasse scolastiche gli eludenti appartenenti a famiglie residenti nelle Provincie di Zara, del Carnaio o dell'Istria, nei circondari di Gorizia, Gradisca, Isonzo, lndria, Postumia, Bolzano, Bressanone, Merano, Cabalesc o nella Dalmazia ». TINZL ritiene clic l'esonero dal pagamento delle tasse e sopratas.se seodasticlie debba essere esteso anche agli studenti della Scuola supcriore di commercio di Trieste; vorrebbe un chiarimento in proposito. FEDELE, ministro della Pubblica Istruzione, ni farà interpreto della richiesta presso il suo collega dell'Economia Nazionale; coglie però l'occasione per dichiarare che questo provvedimento a favore degli studenti dello terre redente ó. una magnifica risposta alle stoltezze rhe lori là Camera ha udito (Approvazioni). Il disegno di leggo e. approvato. Il passaporto a Donati L'on. TBIUi/.ZI, sottosegrclario agli Interni, rispondendo in via d'urgenza ad una interrogazione delt'ont Cri-ay, circa i motivi per i «inali fu necessario al dottor Giuseppe Donati il passaporto per recarsi all'estero, dice: — Nell'imminenza della pubblicazione . della sentenza dell'Alta Corte di. Giustizia nel processo contro il senatore De nono, avendo il Donati tutto sapere che, per timore di eventuali rappresaglie, avrebbe desiderato di allontanarsi da Roma, il ministro degli Interni, anello in seguilo a richiesta della auale si rèso insistentemente interprete un deputato già appartenente al Partito popolare... Vóci:'. •- Anile I Aitile! TERUZZI: — ... il Governo, dicevo, non ostacolò il lilascto del passaporto da parte della competente Autorità di P. S. Nel frattempo, pero, essendo fiervenute notizie di dichiarazioni fatte dnl Donati ad alcuni amici. che cioè il su" esodo dall'Italia era fetato consigliato ed imposto dal Governo, si dispose telegraficamente per il suo fermo, affinchè un ispettore generale di P. S. potesse contestargli le dichiarazioni falle. Nel suo interrogatorio il Donati smelili di avere fatto le dichiarazioni attribuitegli, e allora l'ispettore ne preso atto o lo lasciò libero di recarsi all'estero. GRAY: .— La risposta, del sottosegretario agli Interni mi ha completamente soddisfatte. Era. tempo che «erte nebbie — sia pure di cronacaglia politica — del periodo scandalistico si diradassero, che dalla figura, dirò meglio, dal figuro del nominalo Donati, ex-direttore del Popolo, cadessero prima là maschera dell'apostolo, poi lineila elèi martire. In realtà noi non abbiamo mai dubitato, per vecchia conoscenza, della sua specie zoologica, ma oggi le parole del sottosegretario mi permettono di perfezionale la identificazione del morto e del tempo. L'oratore dico quindi che, venula la resa dei comi, il Donati chioso di arrendersi, o prosegue: — Non ha salito egli stesso, siamo d'accordo, le scale ilei Viminali», perché vi e un limite, non dico al pudore, ma all'audacia. Non egli va al Viminale, ma ci va qualcuno per lui... Voci: — Tutti lo sanno chi fi stato... GRAY:—Non e.un. mistero per nessuno; e. state l'on. Anile; non gliene, facciamo II pro- cesso... O lui od un altro, poco importa; la | soetanza resta. Al Viminale va dunque un patrono, al quale egli raccontando, di invocare per lui protezione e scampo d ali "od late- Governo. Quali promesse ha. fatto il patrono senza, òhe glielo chiedessero? Quali garanzie ha offerto? E' assodato cosi che la domanda, di passaporto ci fu; che. il patrono ci fu; che la domanda fu accolta, lo non dico che il Governo sia stalo troppo generoso nel concederò scampo al calunniatore ormai confesso. Non spella a ino deciderlo e neppure mi interessa. Forse anello il Governo alleò al proprio istinto di generosità jl pensiero, puro giusto, die la protezione di quel miserabile ligure non valeva lo migliaia di lire, e le onesti; fatiche delle forze di Polizia dislocando a proteggerlo dalla santa reazione fascista (applausi) ; ma il punto è qui: il passaporto fu chiesto, il passaporto fu accordato, anzi fu accordato perchè fu richiesto. Ma poco importa poi che l'onesto .Iago abbia cercato di compensare, l'ultima generosità del Governo sussurrando che partiva cedendo alle imposizioni governative. E ciò per nasoorulero una fuga della quale egli sentiva la villa... L'on. Gray concludo: _- Resta assodato che il Donati è un calunniatore, il quale, al momento di dover risponderò delle sue calunnie, diventa un vigliacco che, avendo dichiarato la guerra di sterminio al Viminale, si mette sotto la protezione del Governo, e che nella persona dell'on. Amie ,s identificabile anche, il patrono della sua tremebonda implorazione. Ciò è provato. Non chiedevo di piti per segnalare questo episodio caratteristico dell'ex-Aventino, ohe rivela Ja bassezza dei campioni dell antifascismo net punto stesso in cui pretendevano si consegnasse loro il Govarno e Ja Nazione l.tpplausi). - _ . Bilancio della P. I. Ouando si riprende, la discussione del bilancio della Pubblica Istruzione sono al banco del Governo anche gli onorevoli Fedele. Ciano e Bel'luzzó. ' ' , ... . CERRI si*occupa di vani Istituti scolastici e centri dì cultura del Mezzogiorno. MBBMKD rileva con cunipiuuiiienlo come la riforma Gentile non abbia lardato a orodurre i suoi bendici ottetti, specie in relazione alla diminuzióne del ninnerò dei lii dagli Istituti magistrali, ciò che. Grandemente alla serietà degli studi ita il collocamento dei maestri, the ogW escono dalle scuole Ut numero non oc iessivamente superiore al bisoguo come invece accadeva in Passato. Cimo ludo riaffermami) a sua fiducia nel nuovo ordinameli, to che assicura all'Haliti, il modo d educare K Gioventù secondo i pnncipii non fugano baditi dalla rivoluziono fascista laziono cètiziati giova e facilita ine ha già prodotto i risultati che ai fascisnio si riprometteva; essa ha fatte si che «tortino di Più o scolori e maestri, onde può disile oggi la scuola italiana sia divenuto " ,.o,... nffleina di alta spiritualità. Per autl cheriarda rartecd il teatro, confida 2fp Sa. nrossima l'istituzione di uno specole l.fflcto por l'arto e di un teatro di Staci ale ufficio nei eapitalo. Venendo al- m'^^nne orimaria aHenna la necessità di •nffi^e l'obbUgo scolastico, per ovviare alla Iperequazione oggi esistente tra i ra. ? fTÌ rteii niécoli Comuni, che hanno solo tre 2 doESSkr e quelli dei grandi cenmIìib vp hanno invece set, ciò special£*nte in relazione alla leggo sol lavoro dei tifili ner cui 6 richiesta la prova di aveir^emni ito agli obblighi scolastici (Vivi*r?JT Sooasfoni) L'autonomia dei maes^dSrrésseie rigidamente rispettata ci£ che oggi invece non avviene, dalq certe dentorevoli restrizioni didattiche esistenti ^dovrebbero essere soppresse, costituendo «nvetoe una dannosa remora all'insegna, me^to Ori altro elemento negativo dell autonomia didattica è dato dalla scelta de. 1 : bri di lesto, che avviene a maggioranza di voti è sòdo Ho pressioni degli editori, cosi che i libri sono spesso troppi e superflui. •Si augura che il Governo riesca a realiz- zare il sistema del libro di Stato, con fun¬ si augura SVcite editoriale ma non crede invece utile comprimere del tutto ""nizfaUva privata, sopprimendo la libera concorrenza. Occorre impedire il molto merciinor'io e la corruzione nel xmpo editoriale. Molti funzionari passano alle dipendenze degli editori. FEDEIE- — Non sono molli. Alcuni 6ono «scrii dall'Amministrazione dello Stato ed altri sono stali me^si alla porla. CIARLANTINI: Onesto b vero. Proseguendo, si dichiara contrario alle . estreme, .sia dell'autonomia, sia del .. maestri passassero tutti ulte dipendenze dello Stato, salvo uuelli del Comuni maggiori, ai <iu:UI .soltanto dovrebbe essere rilasciata l'autonomia. E" lieto di constatare come il Governo si sia proposto di risolvere l'annoso problema delle pensioni. FEDELE: — Sarà presentato un progetto completo su tale questiono al Parlamento, CIAItLANTINl prende alto con piacere dcll'assicuraziono del ministro che Ja soluzione sarà radicale, completa e definitiva. Conelude riaffermando la sua fiducia nella scuola italiana riformata e rinnovala dal regime fascista, che, lungi dalle tramontalo ideologie demagogiche, si rivela ogni giorno di più devoto al popolo ed alla sua elevazione. Cosi la rivoluzione dello camicie nere, guidale dal duce geniale, valorizzerà lo virili superbe della gente Italiana {Vivissimi applausi, congratulazioni). Un deputalo allogeno Salo alla tribuna il deputato allogeno Tinzl por svolgere il seguente, ordine del giorno : « l.a Camera invila il Governo a ripristinare nello scuoio dolio popolazioni allogeno la lingua materna carne lingua di insegnamento ». TINZL cosi comincia: — fi diritto delle popolazioni allogeno di servirsi nelle scuole della lingua materna deve essere rispettato. I,UNELLI : — Siete italiani I TINZL: — E" un diritto sacro! LUPI: — Dovete conoscerò la nostra lingua I TINZL: — Noi non abbandoneremo mai questo diritto! DUDAN: — rispettato le nostro leggi! TTNZL: — Noi lo rispettiamo, ma legalmente vi chiediamo di ripristinare la lingua tedesca nelle scuole dell'Alto Adige. LUNELLJ: — Ma l'Alto Adige non 0 più tedesco; voi 6ietc stati vinti. 1 rumori dell'assemblea diventano sempre (più intensi, mentro l'oratore leggo precipitosamente il suo discorso a voce bassa, con accento spiccatamente tedesco, sicché inolio frasi non si comprendono. Il ministro della P. I- Fedele * molti deputati, per meglio ascoltare l'oratore,- si avvicinano alla u-ibuna. TINZL prosegue: — f.a domanda di rispettare la nostra lingua è legale. FEDELE: — In Alto Adige ci vogliono le scuole italiane TINZL: — Questa richiesta, è uria nw-tra esigenza vitale. LUNELLJ: —Ma no, no. Siete italiani! TINZL: — Voi volete l'insegnamento in lingua italiana... Molti deputali in coro: — Si, sii TINZL: — Ma questo insegnamento c anche contrario ai principi didattici. Voci : — No, no. TINZL: — L'opera della scuola è diversa da quella della famiglia, l/oratoro continua dzttgngthv a leggere sempre rumoreggiato il suo discorso. L'on. Greco si avvicina ad un certo punto cautamente all'un. Tinzl e tema di portargli via le cartelle- cito l'oratore tiene sparpagliate sulla tavoletta anteriore della tribune, ina l'on. Ciano, sorridendo, Impedisce al dcpuiato fascista di effettuare il proposito. L'on. Tinzl si accorgi- della manovra e dice: --• Badate, in tasca lio Ire copio del discorso. Questo parole sono accolte dalla più viva ilarità della Camera. L'oli. Greco però non si arrende o con gesto abile porta via due cartello all'oratore. L'on. Tinzl se ne accorge o quando ha llnitu di leggero il foglio che ha tra lo mani, flemmaticamente trae dalla tasca interna della giacca una nuova- copia del discorso o rapidamente riprende dal punto dove ha. interrotto. Nuovo scoppio d'ilarità si diffonde nell'aula, mentre duo cartelle, che si sono salvato dal colpo di mano riell'on. Greco, per un gesto dell'oratore, cadono dalla tribuna e vanno a Unire sul banco del Governo. L'on. Tinzl dice: — Non importai E, stringendo colle due mani le cartello che ha tratto di tasca, proseguo tra l'ilarità ed i rumori della Cnmcra. L'on. TINZL lamenta che da parte delle autorità locali non sia rispettata la disposizione del regolamento clic assicura l'insegnamento religioso .nella lingua madre anche nelle zone mistiilingui. L'on. Greco intanto, servendosi delle cartelle che ha tolto all'oratore, segue tratto tratto il discorso ad alta voce; e tra la continua Murila della Camera, dice: — Il pistolotto finale lo leggerò tutto io. TINZL : — On. Fedele, gli insegnanti di lingua tedesca sono stati congedati per due anni perche possano apprendere l'italiano. GRECO, leggendo lo cartello dell'on. Tinzl: — Perchè possano apprendere l'italiano... TINZL: — ... senza dare loro nessuno stipendio... GRECO: — ... senza dare loro nessuno stipendio... La Camera o lo tribune sono pervasi da uno scoppio di ilarità. TINZL: — ... il provvedimento e illegale perche almeno una parlo dello stipendio dovrebbe essere corrisposta FERRETTI : — Ma andatevene in Baviera. TINZL: — Bisogna rispettare il clero. FEDELE : — E' rispellato. Molta parto del discorso dell'on. Tinzl si perdo tra i rumori della Camera. Ad un certo punto egli nomina la vedova Battisti T'imbeccato rial ministro Fedele e dall'ori. Gray, che grida all'oratore: — Voi non dovete nominare Battisti. TINZL: — Voi della maggioranza... GRECO: — ... voi della maggioranza... TINZL. continuando: -- ... dovete esigere che anche per le popolazioni allogene l'applicazione della leggo sulla libertà di insegnamento esista e vi sia la necessaria autorizzazione per l'apertura di scuole private. Soltanto il giorno iti cui cesserà .la polìtica di snazionalizzazione delle minoranze sarà possibile la pacifica convivenza cori la maggioranza (rumori). Le ultime parole dell'oratore sono salutate da rumori e da applausi ironici, mentre l'ori. Greco va a consegnare lo cartelle, che ha tra le mani, agli stenografi. Dopo la comunicazione dell'esito di vario votazioni a scrutinio segreto, la seduta termina alle oro 12. GAlgrscrAszdr—Ggsnn—sct