Lo sciopero generale in Inghilterra è finito

Lo sciopero generale in Inghilterra è finito Lo sciopero generale in Inghilterra è finito Il Tradunionismo ordina II ritorno al lavoro per riaprire le trattative siile basi dell'inchiesta Samuel Baldwin dichiara: « La pace che è tornata non costituisce una vittoria per alcuna delle parti del Paese, ma la vittoria del senso comune per la parte migliore della popolazione del Regno Unito». (Servizio speciale della «Stampa,,) Londra, 12. notte. Lo sciopero generale è stato revocato di colpo oggi a mezzodì Ancora ieri seri, lo Stalo Maggiore di Eccleton Square provvedeva a lanciare nella mischia nuovi battaglioni, ossia le maestranze delle industrie meccaniche e dei cantieri. Oggi esso lancia invece il grido del ritorno al. lavoro e disgraziatamente, come i leader» tradunionisti potevano e dovevano prevedere, le vie del ritorno stanno costellandosi di forche caudine. I minatori, i quali praticamente vengono buttati a mare, restano allo sbaraglio in condizioni assai peggiori che prima dello sciopero generale. Quasi tutte le industrie che erano stale disertale all'improvvido, con inqualificabili rotture di contralti di lavoro, accampano adesso patti più o meno severi per la riassunzione degli ex-scioperanti il Governo dichiara, in un comunicato ufficiale, die esso purtroppo non può far altro se non predicare l'astensione dalle rappresaglie. Il grande tradunionismo inglese, ridottosi quasi all'impotenza in otto giorni per un impeto di orgoglio, deve rimettersi alla clemenza dei mille industriali e delle mille autorità che, in questi giorni, hanno dovuto assumersi in proprio anche il lavoro manuale del paese, e che devono prospettarsi lacune nei loro bilanci per causa di Eccleton Square. Qualunque cosa ora accada non vi sarà più, per lunghi anni, un altro sciopero generale, e per lunghi mesi il tradunionismo, sulle posizioni che gli verranno lasciate, impiegherà quasi tutto il tuo tempo a passare in revisione l'operato dei leaders, a denunziarli nelle proprie assemblee e a surrogarli con uomini nuoci. Tutto il resto sarà su per giù come prima, tranne l'economia delle classi salariate e di una certa parte della media borghesia, innocente del gran colpo di testa finito con la testa rotta. In altri termini, la mano d'opera e i suoi accessori intellettuali saranno molto più a buon mercato di quanto potevano esigere le necessità economiche del domani. Eccleton Square, in quattro e quattr'otlo, ha condannato milioni di concittadini a riprendere da capo una lenta, penosa lotta che avrebbe potuto benissimo evitarsi. Samuel Nessuno si aspettava, come dicemmo, il erollo dello sciopero generale per oggi. Il Times — che rimane l'organo meglio informato e che dispone di mezzi tipografici incomparabili con quelli dei suoi confratelli — constatava stamane in un lungo editoriale che la fase peggiore dello sciopero era bensì oltrepassata, via che non si potevano cogliere se non i primi indizi del mutarsi della marea: la nazione aveva ritrovato in se stessa le risorse indispensabili per fronteggiare il vasto attacco ; il Governo, dal canto suo, lion si. sarebbe arreso giammai : pure, non si profilava ancora la resa del tradunionismo. Il Times rimaneva lungi dal fiutarla alla distanza di sole dodici ore. Il tradunionismo, come sapete, calcolava di poter mandare avanti lo sciopero per un'altra diecina di giorni; la resistenza si manifestava nel frattempo capace di continuare per ben più di altri dieci giorni. L'alternativa quindi consisteva nell'eroismo fino all'ultima cartuccia, oppure neUa più rapida ritirata che si potesse operare in base alla massima che conviene sempre dare un taglio alle perdite col minor indugio possibile. Lo Stato Maggiore di Eccleton Square, la notte scorsa, adottava a precipizio la seconda alternativa, aggrappandosi a tir Herbert Samuel e facendosi spingere da lui sulla via della smobilitazione immediata dello sciopero generale. Sir Herbert Samuel, il Presidente della Commissione d'inchiesta sull'industria mineraria, era tornato qualche giorno addietro dai suoi ben meritati ozi in Italia per offrire i suoi buoni uffizi di intermediario a chiunque volesse usufruirne. Altri avevano offerto i propri prima di lui pia o meno apertamente, ma i tradunionisti non amano ad esempio Lloyd George ed anche la mediazione di altri politici incontrava ostacoli psicologici dappertutto. Ma Samuel appariva un uomo al di sopra delle miserie umane, benché gli estremisti di Eccleton Square a tutta prima Io avessero affabilmente descritto come un emissario padronale. Perciò, non appena lo Stato Maggiore tradunionista senti il bisogno di aggrapparsi a qualcuno pur di non calare a picco colla bandiera al vento, Samuel fu il suo uomo. Il memorandum Lo scopo era di promuovere finalmente la ripresa dei negoziati minerari, per aver maniera di revocare lo sciopero generale, formalmente basato — come ricorderete — sulla questione carbonifera. Ora, là notte scorsa, i leaders dello sciopero generale pendevano disperatamente dalle labbra di Samuel, la cui finezza metteva intorno a queste confabulazioni tali paraventi che ri diffuse ieri nei corridoi di Westminster il senso di un nuovo fallimento dei panaparlare di pace istigati specialmente dal laburismo politico, il quale da una settimana si contorceva sulla graticola creatagli dai suoi terribili amici di Eccleton Square. Invece, come apprendemmo stamattina, le confabulazioni progredirono fino alle due antimeridiane, ed una formula avanzata da Samuel sebbene spoglia di ogni novità (poiché effettivamente- dedotta dalla relazione d'inchiesta) venne definitivamente afferrata stamane dal Consiglio Generale Tradunionista come una tavola di salvezza. Dalle conversazioni suaccennate emergevano infatti due lettere ed un memorandum. La prima lettera in data di oggi, era indirizzata da Samuel al Consiglio Generale tradunionista. Essa inquadrava il memorandujn nel quale erano riassunte le conclusioni raggiunte da- , tratlava, dichiarava Samuel, di proposte che egli aveva fatto di propria iniziativa, senza aver ricevuto il, menomo incarico dal Governo e non potendo quindi offrire alcuna assicurazione a nome del Governo slesso. Samuel tuttavia si impegnava a raccomandare al Gabinetto di accettare le proposte concordate non appena fossero riaperte le trattative medesime. La seconda lettera era in risposta alla prima. Il Presidente del Consiglio tradunionista, Arthur Pugh, ed il segretario Citrine dichiaravano che il Consiglio condivideva l'opinione di Samuel secondo cui le proposte contenute nel memorandum offrivano la base per la riapertura dei negoziati minerari. E la risposta continuava: « Perciò noi prenderemo le misure necessarie per mettere termine allo sciopero generale, affidandoci alle pubbliche dichiarazioni del Primo Ministro intorno ai piatti che vearairn» fatti in conseguenza, i quali prescrivono che, durante i negoziati d'imminente ripresa, verranno rinnovati i sussidi alle miniere e verranno ritirate le disdette del vecchio contratto di lavoro »". Il sussidio minerario /( memorandum, citate le due lettere, stabilisce che, per un ragionevole periodo, dovrà essere rinnovato alle miniere il sussidio statale. Il periodo a cui si allude è quello che sarà necessario per portare a termine i negoziati. Si istituirà, in pari tempo, un Consiglio nazionale per i salari, composto di rappresentanti dei proprietari e dei minatori sotto un presidente indipendente. Esso sarà incaricato di dirimere le vertenze dell'industria. Nessuna revisione delle paghe precedenti dovrà essere operata senza che le maestranze abbiano la certezza assoluta che verranno mandale ad effetto le misure di riorganizzazione suggerite dalla Commissione d'inchiesta. Nessun nuovo concordato sulle paghe dovrà toccare i salari dei minatori meno pagati, oppure scendere al di sotto di una cifra la quale fosse irragionevole per qualsiasi categoria di lavoratori. I proprietari dovranno impegnarsi a non assumere alcun nuovo lavoratore per le miniere sinché siano disponibili dei minatori disoccupati. Da ultimo, il menio j-andum contempla assistenze di vario genere per i minatori che dovranno essere trasferiti in nuovi bacini in seguito alla inevitabile chiusura di certe miniere di poco rendimento. Accanto a questi tre documenti, il Consiglio generale slamane preparava una circolare da diramare nel pomeriggio a tutti i segretari tradunionisti ed alle Commissioni di sciopero attraverso il pae^e. La circolare, dopo aver esaltato la magnifica solidarietà del movimento tradunionista, dichiara che le assicurazioni ottenute dal Consiglio sulle possibilità di risolvere il problema minerario, giustificano la revoca immediata dello sciopero generale : « Jl Governo aveva dichiarato che, in nessuna circostanza, i negoziati avrebbero, potuto riprenderei se non dopo la line delio sciopero generale, ma il Consiglio tradunionista, in seguito alle conversazioni avute con esir HorlK'rt Samuel e alle proposte concertate, ha la sensazione che un componimento possa realizzarsi. Nella sua riunione odierna, esso ha deciso di porre tino all'arresto generale del lavoro affinchè i negoziati minerari vengano ripresi senza essere sottoposti alla pressione nè di uno sciopero ne di una serrata ». 1 tradunionisti «fedeli alle istituzioni» La circolare aggiunge che, date le condizioni delle varie industrie, una ripresa del lavoro contemporanea sarà impraticabile, ma i segretari e gli organizzatori sono richiesti di promuovere la ripresa plenaria al più presto possibile : • Ci siamo battuti soltanto per impedire la degradazione dei minatori. Non contemplammo mai alcun attacco alle istituzioni politiche del paese, ed il fatto che in pratica non sono avvenuti disordini, prova la disciplina del nostro movimento e la bua fedeltà alle istituzioni ». Da ultimo, il Consiglio continua a promettere il suo appoggio ai minatori, confidando in una ragionevole soluzione della controversia mineraria, e dichiara: « Noi ci addossiamo tutte le conseguenze della nostra decisione di revocare lo sciopero, con pieno senso della nostra responsabilità, non solo verso i nostri organizzati, ma verso l'intera nazione. Abbiamo tentato, durante la crisi, di condurre lo sciopero alla 6tessa maniera che furono condotti sempre i conflitti industriali del tradunionismo inglese: senza violenze, nè aggressioni. Col muovere (juest'ultimo passo per portare a termine la crisi, riteniamo che il movimento tradunionista stia fornendo al mondo una riprova di disciplina, di unione e di fedeltà senza parallelo nella 6toria dei conflitti industriali >. U dalogo Baldwin-Pagh Con questi quattro documenti in tasca, dopo aver consultato i leaders minerari i membri del Consiglio generale tradunionista si presentavano, prima di mezzogiorno, alla residenza del Premier in Downing Street dove, dopo circa un'ora di attesa, venivano ricevuti da Baldwin che era con il Ministro della Guerra e quello della Ma. rina, con lord Birkenhead e parecchi membri del Gabinetto. Baldwin-. — Signor Pugh, volete aver la cortesia di prendere la parola? L'interrogato rievoca la riunione avvenuta in Downing Street prima dello sciopero, quando tutti erano d'accordo che la questione mineraria avrebbe potuto risolversi solo per il tramite di negoziati amichevoli. Ora, si é profilata la possibilità di riprenderli. Il tradunionismo ha preso atto delle dichiarazioni lanciate radiotelefonicamente l'altra sera attraverso il paese dal Primo Ministro. « Perciò — termina il presidente del Congresso tradunionista — noi siamo qui oggi per annunciarvi che questo sciopero generale sarà revocato sull'istante, affinchè i negoziati minerari pos. sano proseguire ». Baldwin-. _ Volete dire che lo sciopero sarà revocato immediatamente? Puah: — Sull'istante.„ voglio dire «immediatamente*. Se interverrà qualche in¬ dugio locale, sarà soltanto per evitare con. fusioni. Baldwin; — Ciò significa che tanto voi quanto me avremo moltissimo da fare, ma la mia sola risposta, per ora, è che ringra zio Iddio della vostra decisione. Confermo pienamente i due ultimi paragrafi del mio messaggio radiotelefonico dell'altra sera. Iliunirò subito il mio Gabinetto, e non perderò un minuto di tempo per far si che le due parti contendenti sull'industria carbo nifera si riuniscano, e farò di tutto per provocare una sistemazione giusta e duratura. Spero che mi sia possibile tra poco di annunziare in base a quali concetti mi propongo di raggiungere il mio fine. Interloquiscono fon. Thomas e l'agitatore Bevin. Essi sperano che in contraccambio della magnanimità con cui i leaders tradunionisti si sono addossati la responsabilità di revocare lo sciopero,^ il Paese ed il Governo" si comportino magnaniniemente. L'assistenza del Primo Ministro per evitare rappresaglie è specialmente richiesta. Lo scopo è di scongiurare' licenziamenli: gli scioperanti dovrebbero essere riammessi possibilmente tutti quanti ai posti che hanno abbandonato. Il tradunionismo e la massa operaia — terminala la lotta — vogliono cooperare con il resto del Paese a riparare i danni. Gli industriali in ispecie potranno agevolare questa cooperazione, e Baldwin potrà incoraggiarla con un nuovo messaggio al Paese che i leaders tradunionisti sollecitano calorosamente. Una volta che non sorgano ulteriori attriti durante la smobilitazione, il lavoro si riprenderà molto oe'.ocemenle, assicurano i leaders. E Baldwin replica che la sua cooperazione non mancherà : — Mi occorrerà però anche la vostra, per riparare ai danni sofferti dal commercio, e per tentare di trasformare questo Paese in un luogo migliore e più felice di quello che sia stato negli ultimi anni. Il metodo migliore per tutti voi sarebbe di mettersi al più presto possibile in contatto con gli industriali. Più presto agirete in questo senso, e tanto minori saranno gli attriti. Io facety la mia parte, e non dubito che voi. farete la vostra. Il mio primo intendimento è di rimettere in 7nolot al più presto possibile, anche l'industria mineraria. Intorno a certi punti particolari su cui mi avete interpellalo, credo che la migliore sede di discussione possa essere la Camera dei Comuni. Ad ogni modo, se sarà necessario, vi convocherò di nuovo in Downing Street. Nella strada e nell'aria Gli echi di questa conversazione amichevole, della quale usciva più tardi un resoconto stenografico, si diffondevano in un baleno attraverso l'Inghilterra. Il tramite, ancora una volta è stato quello della radiotelefonia. Erano in corso le audizioni ordinarie delle ore 13. La voce dell'informatore dell'impianto centrale, mentre scocca il tocco, dice-, u Abbiamo appreso or ora che una delegazione tradunionista è arrivala a Downing Street cinquanta minuti or sono e che si trova tuttora colà ». La voce termina le informazioni sultandamento dello sciopero. Subentrano le note di una musica di un ristorante centrale: il jazz. La musica si interrompe dieci minuti di poi, dando luogo alla voce dell'informatore che lancia la laconica frase; «Lo sciopero è stalo revocata+per ora». E ricomincia il jazz di prima. Un'ora dopo, il centro di Londra rigurgita di gente dal volto sorridente. Escono le edizioni straordinarie del Times e degli altri giornali in formato microscopico. Essi hanno trovato la carta e le macchine sufficienti per diramare immediatamente la notizia che lo sciopero i finito. Ed anche il British Worker, a caratteri di scatola, senza dare molte spiegazioni, annunzia che lo sciopero è terminato oggi, giacché il Congresso tradunionista si è convinto che è sorta la possibilità di sistemare la controversia in modo soddisfacente per tutti. Ai Comuni e al Lords E' specialmente affollata tei via dei Ministeri, nella quale la moltitudine ad un tratto intravvede Baldwin che sì reca da Downing Street alla Camera dei Comuni. Scoppia una calorosa dimostrazione. Poco dopo, alla Camera, MacDonald, con voce quasi tremante, chiede al primo ministro se abbia qualche informazione da fornire. Baldwin risponde: « Il presidente del Congresso tradunionista è venuto a vedermi stornane e mi ha detto che il Consiglio ha deciso di revocare immediatamente l'ordine di sciopero generale. Io ho Disposto che, insieme ai miei colleghi, mi sarei affaccendato subito per promuovevere la ripresa delle trattative tra le due parti della vertenza mineraria, allo scopo di ottenere ima sistemazione al più presto possibile. In questo momento, aggiungo soltanto due parole: la pace che è tornata non costituisce una vittoria per alcuna delle parti del paese, ma la vittoria del senso comune per la parie migliore della popolazione del Regno Unito (applausi). E' di suprema importanza, in un momento come questo, che tutto il popolo inglese guardi in avanti anziché indietro (calorose acclamazioni). Noi riprenderemo il nostro lavoro con uno spirito di cooperazione, lasciando dietro di noi ogni malignità ed ogni spirito vendicativo ■ (applausi). Intanto, alla Camera dei Lords, il marchese di Salisbury annunzia a sua volta che lo sciopero generale è terminato alle 12,15. Egli aggiunge che, quando una vertenza industriale si trasforma in uno sciopero generale é indispensabile che il Governo rivendichi l'autorità della legge e della Costituzione. Lord Salisbury spera che nei suoi accenti nessuno intraveda alcuna nota di trionfo, e cosi'pure confida che nessuna nota di trionfo intercalerà le parole di alcun oratore della Camera Alta. Lord Haldane, in nome del Partito laburista, esprime la sua soddisfazione. Asquith, in nome dei liberali, si fa eco del senso di sollievo che l'annunzio della cessazione dello sciopero, ha recato in tutti quanti. , La ripresa del lavoro òi sono moltiplicati più tardi i comunicati ufficiosi. Uno di questi dice che il Governo non ha assunto il minimo impegno, nè di fronte ai tradunionisti, nè ai minatori, nè ai proprietari di miniere. Sir Herbert Samuel agì di sua esclusiva iniziativa. Il Gabinetto terrà conto del memorandum da lui concordato coi leaders tradunionisti, ma si regolerà soprattutto in base ai dettami della relazione d'inchiesta. Il Consiglio dei Ministri si è riunito nel pomeriggio, ma solo per 15 minuti. Baldwin ha comunicato formalmente al Consiglio lo stato delle cose dopo la visita dei leaders tradunionisti in Downing Street, ed il Consiglio si è aggiornato a domani alle 11. Il funzionario governativo incaricato delle informazioni alla stampa ha ricevuto i giornalisti stasera per l'ultima votla. Egli ha detto che il Governo spera che tutti gli operai tornino al lavoro in massa, ma una cosa è ordinare agli operai la ripresa del lavoro ed un'altra è ottenerla senza indugio. Baldwin, attraverso la radiotelefonia, lui parlato nuovamente stasera, ad ora iarda, ai suoi concittadini. Egli ha insistito sul concetto che, per il bene di tutti, i datori di lavoro devono astenersi da ogni durezza e da qualsiasi rappresaglia contro gli operai. Restano frattanto i minatori. Il segretario federale Cook, in dichiarazioni fatte stasera ai giornali, ha riconfermalo che la Federazione non intende ad alcun costo riconoscere alcuna falcidia di salari o aumenti di orario. Egli ha detto che, quanto ha creduto bene di fare il Gran Consiglio tradunionista, non concerne più i minatori. La Federazione mineraria è rimasta estranea alle pratiche per la cessazione dello sciopero generale. Sir Herbert Samuel, in una dichiarazione di stasera, replica dicendo che ormai la soluzione della controversia mineraria dipende dai minatori e da loro soltanto. La controreplica di Cook è che il memorandum concertato da Samuel con Eccleton Square come base di nuove trattative, implica necessariamente certe riduzioni di salari che nessun minatore accetterà giammai. Le sezioni lo. cali della Federazione mineraria hanno ricevuto stasera l'ordine perentorio di continuare vigorosamente lo sciopero, in at¬ tcqsstdsltzcApvsrfcpssvsacppdcvaidtddpcrpslngo tesa dell'assembela dei delegali minerari convocati a Londra venerdì prossimo e di quanto essa deciderà in merito alla nuova situazione, evidentemente inattesa. Disordini a Poplar L'appello di re Giorgio La tranquillità delle ultime 48 ore dello sciopero è stata spezzata, almeno nel quartiere londinese di Poplar, presso il porto, da alcuni violenti tumulti scoppiativi stasera dopo l'annuncio che lo sciopero è fini, lo. Un certo numero di scaricatori por<tuari hanno improvvisato una dimostrazione per manifestare il loro malcontento contro la revoca dello sciopero generale. Alcune squadre di gendarmi a, piedi, appoggiale da drappelli di policemen a cavallo, hanno caricato la folla dei dimostranti. Parecchi feriti sono slati ricoverati e medicati in un ospedale vicino. Intanto, il West End rigurgita di folla festante. Questa non è certo malcontenta che lo sciopero sìa stato finalmente sepolto. Un proclama di Re Giorgio emanato stasera esorta il paese alla generosità nei seguenti termini: ce Al mio popolo! La nazione ha attraversato un periodo di estrema ansretà. E' stato annunciato che viene posto termine allo sciopero generale. In un momento come questo, è di suprema importanza promuovere l'unione di tutto il mio popolo per fronteggiare le rimanenti difficolta dalla situazione. Tale compito esige la cooperazione di tutti gli uomini abili e volonterosi del paese. Anche con la loro assistenza, il compito sarà difficile ma non impossibile. Dimentichiamo ogni elemento di amarezza che gli avvenimenti degli ultimi giorni possano averce creato. Ricordiamoci soltanto dedTeeruBibrio e dell'ordine che il Paese ha serbato in così dura prova, e dedichiamoci subito alle opere che occorrono per stabilire una pace duratura giacché il Paese, scordandosi del passato, guarda solo all'avvenire nella speranza che il nostro popolo ritrovi tutta la sua unione ». MARCELLO PRATI.

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Londra, Poplar, Regno Unito, Samuel