La movimentata deposizione dell'avv. Catricalà

La movimentata deposizione dell'avv. Catricalà Il processo per l'assassinio del vigile La movimentata deposizione dell'avv. Catricalà Violento incidente fra il teste e un patrono o r e o 8 e a a o o o e l u . ae lo o en oo o o al e lil a. ia csa i. ano a¬ . , Modena, 11 notte. Il tardivo intervento dell'avv. Catricalà nel processo Calbi:Ghinazzi è valso a ritardavo l'epilogo, che era atteso per oggi, dei dramma passionalo ed ha provocato clamorosi incidenti: Stamane il Catracaia si è presentato alla Corte ed Ila, chiesto di essere udito come testimonio. Uno dei difensori del Ghlnazzl, premesso che la. difesa di costui non si era mal sognala di introdurre nel testimoniale il Catricalà ed il Varignani, ha sostenuto la necessita, di sentire il testimonio presentatosi spontaneamente. La difesa del Calbi 6i è assidala. Il P. G. si ò opposto, dichiarando che le auto-esibizioni non possono essere ammesse dalla Giustizia, e perchè in questa autoesibizione del Catricalà, egli sospetta qualche cosa di poco chiaro, ili presidente conclude la breve discussione con un'ordinanza eolla nuale ordina che il Catricalà sia sentito. Il P. G. prima che si introduca il teste chiede che vengano citati 1 testi cav. Pastore, capo della squadra mobile, dott. Ainotta, funzionario di P. S. a Bologna, por dire corno il Calrical'i abbia trascorsa la giornata di Ieri, a l'on. Ovigiìo perche dica i motivi per cui allontanò dal suo studio l'avv. Catricalà. La deposizione dell'avv. Catricalà Il presidente dispone in conformità c quindi l'avv. Catricalà salo sulla pedana per rendere la sua dichiarazione. 1) pubblico 6i fa attentissimo. Il testo dopo avere ricordato Che il + aprile, fu nominato difensore del Calbi, dice che al SA dello stesso mese, seppe dal Varignrni che il Calbi proclamava la sua innocenza. Tiene a chiarire che il Varignani era 6U0 cliente già prima che il Calbi lo nominasse suo difensore Proseguendo, 11 teste riferisco delle confidenze avute dal Varignani, il quale gli disse che mentre era in cella al carcere di San Giovanni In Monte nel giugno del 1922 il Pancaldl gli aveva detto: — Se devo staro ancora in carcere, finisco per dire tutto] Alle insistenze del Varignani ti Pancaldi fini per fare il nomo deVfratello Raffaele, accusandolo dol delitto ed aggiungendo che quest'ultimo aveva ucciso il Tornati per vendicare l'onoro della sorella, come successiva monte confermò anche un cognato del Pancaldi, Filippo Venturoli. Presidente : — 1 giurati sanno già che il Varignani negò recisamente questa circostanza e cho dalle indagini svolte, la moralità della sorella del Pancaldl è risultata ottima. I.'avv. Catricalà, proseguendo, ricorda la fraso ingiuriosa detta dall'assassino al Tornati e dice che tuie frase di dispregio fu pronunziata dal Pancaldl dopo che il Tornati si era abbattuto ni suolo. Ciò starebbe a dimostrare — dice il teste — il livore dell'assassino contro la 6iia vittima, livore che non potevano avere ne il Calbi nò il Ghlnazzl. Anche questa circostanza il lesto dice di averla appresa dal Varignani. A questo punto l'avv. Catricalà aggiunge cho 11 Varignani lo pregò di tenere celata la sua confidenza, assicurando però cho nell'eventualità di una condanna del Calbi avrebbe Unito per confessare. Pres. : — Perdio nel precedente processo olla non ha mai parlato? Teste: — Ho telegrafato di essere pronto a farlo, ina non si ò creduto di citarmi. Pres.: — Ciò non è esatto. Ci sono voluti 7 mesi di peregrinazioni attraverso tulta IT talia prima di riuscire ad interrogarla. Teste : — Avendo affidato il Calbi il suo patrocìnio ali'aw. Cardona non mi interessai più dell'istruttoria, e solo quando, a Geno va prima od a Milano poi, dove mi ero recato per affari, seppi del processo contro Calbi, mi affrettai a farmi vivo, ma non giunsi a farmi sentire perchè già i giurati uvevanù emesso verdetto di condanna. Pres.: — Ripeto che ella è stata interro gala senza risultati positivi per un'infinità di volte. Teste: — MI lasci precisare. Saputo della condanna scrissi all'avv. Sabbatini pereln iniziasse te pratiche del processo dì revisione. Poiché il nome del Pancaldl non era stato fatto a me direttamente, io intendevo fermamente che la giustizia lo apprendesse dalla viva voce del Varignani. Una frase del Procuratore Generale li teste ricorda poi quanto egli propose affinchè BÌ ritascisse ad avere la confessione diretta del Varignani stesso ed aggiunge che l'autorità preferì chiamare direttamente a deporre il Varignani, che, naturalmente, da quel vecchio volpone che è, negò. Proseguendo nella deposizione dice: — Ecco perchè il P. G. ha detto... p G.. interrompendo: — lo non devo dare conto di quello che ho dotto ad un Catricalà 1 Il presidente taglia corto al princìpio dell'incidente domandando al toste perdio non fece il nome dei Varignani al maresciallo Scotti che lo Interrogava in Calabria. leste — Perchè il maresciallo Scolti voleva tutto il merito per 66 e poiché temevo che il pancaldl leggendo 11 proprio nome sul giornali si tosse doto alla latitanza. Avv. Guerrisi : -- Del resto il Varignani «i recò in casa dei Calbi c disse alla moglie di lui ed al OlòmetB di conoscere il nome del mo colpe vola. Acadapvoscrro òLpajainaaPfecapichdenoinscfaleCdraoclvincdrmdtrafuvl'sbl'rdnlrrlbasdldzdScldm1 i tpti o n i à a e e a a e 1 n o oo l i e l A questo punto scoppia un vivacissimo incadente. Il P. G. ricorda che ieri a Bologna, appena giunto, il Catricalà si affrettò ad invocare l'arrivò del padre e del fratello a scriveva in un biglietto, ora agli atti : < Sen. ro di dover 6Òccpnibere per esaurimento neròso », e chiedeva l'intervento di Un medico. L'aw. Guerrisi grida: — Lo si voleva far passare per pazzo e stavano per portarlo al jaoaaic liei wué.*,u c u.u.ui.u ut.j iiui,duv ai ■ , inaniconio! Ecco perchè l'ho ricoverato in | bu1 demdacuvePdanialsedilledvad'atendafenle nènatirchasa mia I Procuratore Generale: — Dunque lei conferma che il Catricalà passò la giornata in casa suar Guerrisi: Lo confermo e ne assumo la piena responsabilità I Ristabilita la calma il Procuratore Generalo chiede perchè il teste invocava la presenza del padre. Avv. Catricalà: — Mio padre essendo a conoscenza delle rivelazioni del Varignani 6 in grndo di suffragare il mio asserto. Presidente: — Como la euo padre a conoscere tali rivelazioni? Teste: — Perchè io stesso, ai tempo del fatti, fflieic comunicai. Dopo un fuoco di fila di contestazioni sulle circostanze emerse dalla deposizione del Catricalà, il nresidente ordina la citazione dei testi richiesti dalla difesa e dal Procuratore Generale; quindi rinvia l'udienza alle ore Mi. L'avv. Catricalà oolpitea l'avv. Malavasi A questo punto scoppia nell'aula un altro clamoroso incidente. Improvvisamente^ l'avvocato Catricalà raggiunge l'avv. Malavasi, intento a conversare col Guerrisi. Il Carri, cala, che ft eccitatissimo e rosso in volto, dopo aver pronunziate delle parole che non riusciamo ad afferrare, si scaglia furiosamente contro il difensore del Calbi colpendolo. L'avv. Malavasi reagisce pronto, mentre avvocati, giornalfsti e carabinieri, che avevano assistito senz* poter impedirla, alla fulminea ecena, si slanciano tra i duo avvocati ci riescono ad allontanare dall'aula i l'avv. Catricalà, mentre intorno al Malavasi si raccolgono colleglli e magistrati, il pubblico, che 6tava per intervenire in difesa dell'avv. Malavasi, è trattenuto a stento dai carabinieri, che colla massima energia provvedono a sgombrare l'aula. I difensori si adunano nel gshinett* del nresidente, mentre l'aw. Cntricalà è guardato a vista dal carabinieri. « Sto ptr soccombere * Vivissima è l'alttesa per l'udienza pomeridiana e rigorosissime sono le misure della polizìa per disciplinare l'accesso del pubblico noli' aula, i 1/ udienza pomeridiana al apro con una deplorazione doH'incidente di stamane per botea dell'avv. Ugo Lenzi della difesa di Ghinizzi; dell'avv. Sabbadini della difesa di Caini e dol presidente. Si interrogalo quindi i testimoni indotti dal Procuratofe Generale dopo l'auto-esibizione del Catricalà. Primo è ti commissario di polizia (M-tor Pastore, comandante la Squadra mobile di Bologna Egli racconta corno il Catricalà trascorse la giornata a Bologna e dioc fra l'altro che 11 Catricalà mandò un biglietto in Questura chiedendo un medico e scrivendo: « Sto par soccomberò ». 11 teste si r(cò col medico fiscale all'albergo dello Due torri. Il medico ordinò del bromuro al Catricalà che asserì di sentirsi meglio. A doiaanda, il dottor Pastore dichiara cito il Catricalà fu scortato da un agente a sua richiesta, perchè si riteneva minacciato. Egli trascorse la giornata in casa dell'avvGuerresi. Poi lnslcmo con lui si recò al Caffè Modernissimo cho ha due uscite e 11 l'agente lo perdette «li vista. L'agente senti il Guerresi dire il Catricalà: / — Hai (fatto male ad avvertire la Questura. f L'on. Oviglio apiaga L'on./Aldo Oviglio, ex«ninietro Guardasigilli, ilchiara eba 11 Catricalà fu non suo sostituti!, ma praticante nel suo studio, porche gli'era stato raccomandato come ex-com. battenti valoroso. Ne fu allontanato In seguito l'i un Incidente. Lo difesa Calbi vorrebbe sapere il motivo preciso, ma l'on. Oviglio umorosamente ai limita a dire: — ;i' un episodio elio non ha alcuna atti ■ nenzi con questa causa. Il Varignani, 11 pregiudicato al quale l'avv. Catricalà ha attribuito l'accusa contro Raffaele Pancaldl dell'assassinio dal vigile Tornati/ ribadisce In smentita categorica già opposta. Edmondo Pancaldl, Irateuo del precedènte, dichiara di non avere mai conterito in carcere col Varignani (le confessioni del; Pancaldl. accusatore del fratello, sarebbero riate fatto in carcere mentre i due erano' detenuti per diversi reati). Il commissario Arnetta conferma quanto hi detto il commissario dottor Pastore. .L'on. Oviglio, ad istanza della Difesa, è richiamato e invitato a precisare perchè l'avabeato Catricalà fu allontanato dal suo studio. Dice che ciò avvenne perchè il Catricalà riscosso onorari elio non gli erano dovuti. / Dovrebbe iiarlare l'avv. Guerresi, dlfcnsoìo del GhlnaSfci, ma egli prega il presidente di rinviale « domani l'udienza. Il (presidente la rinvia. l'briaNilgsilnanstanamgrvGvlatInnsqcVsdtcltnTqsbolsccs