Il "Norge,, vola sull'oceano di ghiaccio

Il "Norge,, vola sull'oceano di ghiaccio LVA GARA POLLARE/ Il "Norge,, vola sull'oceano di ghiaccio La prima voce: il viaggio procede bene? ottimo umor® (Servizio speciale della a Stampa ») KINC'S BAY, 11. Il » Norge » doveva salpare nelle prime ore del mattino, ma la partenza dovette essere ritardata di qualche ora per via di [orti correnti di venti contrari, che avrebbero resa estrema mente difficile la navigazione. Alle ore 8 il comandante Ryrd, credendo che il « Norge » salpasse in quel momento, si è innalzato in volo sul suo Fokkcr reduce dal Polo. Ma solo verso le 10 il grande dirigibile ha imbarcato il suo equipaggio e si sono iniziale le manovre di allentamento. In alto si leva un apparecchio per cinematografare la parlenza. L'ordine della partenza è dato dal comandante Nobile alle 10. Sono a bordo 44 uomini di equipaggio e 6200 Ulri di benziìia. Alle 10.10 il « Norge», manovralo da 80 uomini, si stacca dal pilone alzandosi lentamente a 200 metri. E' salutato dalle sirene dei piroscafi che si trovano nel porlo. Anche Ryrd, sul suo aeroplano, si alza in volo jicr accompagnare per breve tratto il dirigibile; e prima di ritornare compie due volte il giro attorno ad esso. Quando il « Norge » attacca col terzo motore, il volo si [a veloce e l'aeronave scompare lungo la costa dello Spitzbergcn. Il tempo è chiarissimo e favorevole: al momento della partenza il termometro segnava 5 gradi sotto zero. Amundsen lancia da bordo, per mezzo della radiotelegrafia, numerosi messaggi. Un radiotelegramma, raccolto dopo le prime ore del pomeriggio, annuncia che il viaggio procede bene a che a bordo tulli sono di ottimo umore. Prima della partenza, Amundsen ha dichiaralo che il suo scopo non è tanto quello di raggiungere il Polo quanto di esplorare tutta la regione artica ancora sconoscinta. Egli crede che la spedizione durerà da 10 a li giorni. Gii aeronauti sono provvisti di viveri per circa due mesi. Dubbi parigini sul « raid » di Byrd Una spedizione francese di auto-slitte (Servizio speciale della • Stampa ») Parigi, 11, notte. Uno dei più illustri geografi francesi, Carlo Ha boi. considerato come uno dei migliori conoscitori delle regioni polari e dello condizioni nelle quali queste possono essere esplorale, consultato dal Temps, ha dichiarato che fino a quando non giungano più ampie informazioni, ci si deve limitare a dire che il comandante Byrd ha compiuto un volo sulla banchisa di ghiaccio, ma che non si sa fino dove 6i sia spinto. Ed ha suggiunlo: — Voi sapete che il bacino artico è in sostanza un oceano coperto di ghiaccio. 11 Polo, punto matematico, si trova in questo oceano. Esso non è indicato da nessuna terra, da nessun culmino, da nessuna bandiera. Un esploratore, per sapere se vi è giunto, deve compiere dei rilievi astronomici, delicatissimi e lunghi. E come avrebbe potuto farlo il comandante Byrd, dal momento che non ù sceso dall'aeroplano? E poi, come ha potuto sapere di essere giunto al Polo? Si è fidato forse del suo coniatore chilometrico? Ma egli può essere stato trasportato dal vento o a destra o a sinistra, e il fatto di aver coperto esattamente la distanza che separa le isole Spitzbergen dal Polo non prova che sia giunto a questo ultimo punto. Al Polo Sud, che si trova su terra ferma, Amundsen rimase durante 12 ore per fare delle osservazioni incontestabili. Su banchi di ghiaccio che si spostano queste prove sarebbero anche più lunghe. Si dice d'altra parte che il comandante Byrd avrebbe scorso un canale intorno al Polo, canale che Amundsen aveva già vieto nel corso del suo ultimo viaggio. Questa constatazione ha il suo valore. Il volo in ogni modo è notevole per quel che concerne l'aviazione e potrebbe presentare un interesse di ordine geografico. Questa constatazione potrà essere verificata dai passeggeri del Norge la cui spedizione mi sembra assai più interes sante. Sapete infatti che durante l'ultima parte del suo viaggiò il Norge dovrà traversare una regione assolutamente sconosciuta, compresa Ira il Polo e Punta Barrow. I ghiacci, che a quanto si crede, l'occupano inte. amente ne 'hanno finora vietato l'accesso. La spedizione Darcis Mentre il comandante Byrd, Amundsen e il capitano WiUtiiiff gareggiano nella corsa al Polo Nord, una spedizione francese sta organizzandosi per raggiungere essa pure il Polo, ma con obbiettivi di ordine precipua- mente scientifico. Questa spedizione sarà diretta dal tenente Darcis, che avrà come suo secondo Debayses, e no faranno parte vari scienziati. Intervistato a Bordeaux dove sta attendendo agli ultimi preparativi, il temente Darcis ha detto che la spedizione partirà da Dunkerque alla fine di giugno a bordo di una nave spezzaghiaccio. Dopo aver fatto scalo a Berghen, la spedizione andrà, passando per 10 Spitzbergen, a stabilire la sua base su di un punto scelto sull'orlo della banchisa di ghiaccio. 11 tenente Darcis ha aggiunto : — Dalla nostra base al Polo avremo da compiere migliaia di chilometri. « Per questa traversata noi ci serviremo di nuovi ordegni, cioè di slitte automobili, specialmente studiate per tale viaggio e la cui forza è calcolala per poter tirare noii sol tanto il peso dei viveri e dei materiali, ma anche tutto il combustibile necessario, por clic noi non possiamo prevedere nessun md do di approvigionameuto sulla banchisa di ghiaccio. La provvista di combustibile la porteremo con noi e sarà pari a quella occorrente per un percorso di 5000 chilometri, mentre invece contiamo di compierne al massimo 3000. Noi disporremo anche di idroplani leggeri dalle ali ripiegabili. Le ca6sehangars saranno collocate sulle slitte. Un'ora di lavoro basterà per mettere l'apparecchio in ordine di marcia. A dire il vero, noi non provediamo l'impiego degli idroplani prima di aver raggiunto il Polo. E' a parlire da questo punto, infatti, che comincerà la parte più interessante del nostro viaggio. Mentre Peary ritornò indietro dopo aver raggiunto 0 creduto di raggiungere il Polo, noi continueremo nella nostra strada davanti a noi, in direzione di Punta Barrow nell'Alaska, attraverso la vasta regione sconosciuta di cui intraprenderemo l'esplorazione. Troveremo la terra ferma come credono gli scienziati della Facoltà geodetica degli Stali Uniti? Troveremo invece delie formidabili barriere di ghiaccio? Nessimo è in grado di rispondere per il momento a tali domando. Sarà dunque necessario compiere delle ricognizioni e questo compito verrà afttdato agli idroplani. Se dovesse sorgere un ostacolo insormontabile da fronteggiare, cercheremo sulla banchisa un punto sufficientemente livellato per costituire una pista di partenza, ai cui le nostre slitte segnerebbero le estremità. Aftinché gli aviatori possano facilmente ritrovare la spedizione, noi useremo durante il loro volo degli obici fumogeni. Determinata cosi la strada da seguire noi eviteremo ogni perdila di tempo, ciò che costituisce evidentemente un serio fattore di successo. Disporremo pure di tre potenti apparecchi ricevitori e emittenti di telegrafia senza Ali, grazie ai quali speriamo di poter rimanere costantemente in comunicazione con il mondo civilizzato. Fino al Polo saremo in comunicazione con il posto dello Spitzbergen; dopo il Polo, col posto di Nome nell'Alaska. « Potremo cosi ricevere le informazioni di tutto il mondo e dare di tanto in tanto nostre notizie. Dal punto di vista scientifico la telegrafia senza fili ci sarà di grande utilità. Un bicchiere di « Bordeaux > al Polo.» Il tenente Da/i'cis ha poi segnalato: — I preparativi della nostra spedizione rappresentano un lavoro formidabile. Noi ci siamo circondati innanzitutto del consiglio delle persone più autorevoli. Il dott. Charcot l'uomo del Polo Sud ci ha fatto beneficiare della sua larga esperienza. Il mio secondo Debayses ha consultato in Norvegia 11 capitano Otto Sverdrup. l'cx-capitano del Frani della spedizione Nansen. Le autorità norvegesi ci hanno promesso lo stesso concorso che prestano ad Amundsen. La scelta di una nave spezza-ghiaccio, di Ritto-automòbili, di idroplani e del materiale di telegrafia senza fili ha formato ogff3'i«» di studi profondi. Contro il freddo ci proteggeremo con vestiti confezionati da lapponi, e proteggeremo anche con imballaggi succiali le nostre provviste, in particolar nodo il vino, poiché noi porteremo del buon Bordeaux per rifornire i nostri organismi di vitamine, di cui le conserve sono totalmente sprovviste. Un complotto della Destra sventato a Berlino (Servizio speciale della «stampa») Berlino, 11, notte. 11 capo della Polizia comunica ufficialmente di essere stato costretto a misure energiche provocuto dall'attività dei circoli estremi della Destra. Nel pomeriggio di ieri e questa sera sono state eseguite delie perquisizioni nei locali di alcune Associazioni estremiste di Destra e nelle abitazioni di parecchie persone che ad esse appartengono. Un esame sommario del materiale sequestrato ha dato la prova che si preparava una azione violenta contro lo Stato. Si è trovato pure un piano completo di organizzazione, nel quale era previsto un attacco contro Berlino. I. ex-colonnello von Luch, capo del Club Sportivo Olimpia, è slato sottoposto a.lungo interrogatorio. ^ Il MHcado colpito da un attacco apopletico (Servizio speciale della • Stampa «) Tolti», il notte. L'imperatore, che era ammalato da qualche tempo di anemia cerebrale, ha avuto stamane un leggiero uttacco apopletico. Le sue ie condizioni peri» sono in via di miglio* mento. B