Il Consiglio generale tradunionista esplora le posizioni

Il Consiglio generale tradunionista esplora le posizioni Il Consiglio generale tradunionista esplora le posizioni per riaprire la porta a nuovi negoziati Il Governo vieta il pagamento di « cheques »-dall'estero a favore degli scioperanti -- Due scontri e un attentato ferroviario: 4 morti e I ferito -- Comincia a mancare l'energia elettrica. (Servizio speciale della "Stampa,,) LONDRA, 11 notte. Come si attribuì eccessiva importanza, nei giorni scorsi, a fatti ed aspetti dello sciopero generale, i quali, probabilmente, nel quadro complessivo (quando potremo 'appenderlo alle pareti dell'esperienza umana come la rappresentazione di una cosa 'che fu) si riducono a scaramuccio ed a piccole banalità, allo stesso modo una parte del pubblico attribuisce stasera alquanto peso a certe voci di par.» imminente, che circolano un po' dappertutto. Il tradunionismo sarebbe alla vitjilia di riconoscere che ha perso la partila, e gli uffici del laburismo politico starebbero per esercitare un cosi benefico influsso da rcn'dere possibile la chiusura, dello sciopero tpntro giovedì mattina. , I tradunionisti: altri 15 giorni Illusioni dello stesso genere serpeggiarono durante l'autunno del 1914. Per fortuna, l'analogia è tutt'altro clic perfetta, ma, salvo l'intervento di un miracolo, è ancora meno perfetta l'aspettativa di un 'accomodamento a breve, scadenza. Molli di quelli che si trovano nei posti avanzati della resistenza ripetono, con tranquillo fatalismo, che la lotta è appena cominciata. Il Governo non può e non vuole ammainare la bandiera. Senza l'incondizionata revoca dello sciopero generale esso rimarrà in trincea, facendo pochissimo frastuono, tna non abbandonandosi alia pia lontana debolezza. Può o vuole ammainare la bandiera il grande tradunionismo? Non ancora. 1 calcoli di Eccleston Square sono che, per altre due settimane, il grosso dei tradunionisti lanciali allo sciopero generale, senza, interpellarli, non si scompaginerà. La fedeltà automatica dei tradunionisti continuerà, a tenere il. grosso degli organizzali a, braccia conserte, ad. onta delle sofferenze che esso comincicrà a sperimentare nei prossimi giorni e che si accentueranno via. via. Eccleston Square non potrà lenirle. Il tradunionismo, in complesso, è a corto di fondi. Il suo commissariato 71011 nutrirà molti, dei suoi battaglioni. Tuttavia, la maggioranza, di. qu.csti terrà duro, con ritòlte fazioni, sino' di termine della settimana ventura. Se la pace non sarà imposta, od in qualunque modo accaparrata, entro tale periodo, il fronte tradunionista si infrangerà subito poi e la massa degli scioperanti ritornerà al lavoro come una valanga, abbandonando Eccleston Square alla sua sorte, che sarà mollo melanconica. Questi sono i calcoli dei leadors tradunionisti più riflessivi e realistici. Se non c'è vittoria o compromesso nei prossimi 12 giorni, la sconfitta e lo sgretolamento sono già in programma. I politici del laburismo lo sanno anche meglio dei loro confratelli sindacali. Essi hanno dovuto 'aderire allo sciopero generale, non perchè 10 approvassero, ma perchè, disertandolo o tentando vanamente di imjiedirlo, avrebbero perduto sull'istante un paio di milioni di voti nelle plaghe minerarie, cioè quasi il 50 per cento delle loro risorse elettorali. Mettendosi contro i minatori si sarebbero, in altre parole, uccisi elettoralmente. Si capisce che, tenendosi al seguito 'dello sciopero generale, essi rischiavavo 'di compromettere l'altro 50 per cento delle loro disponibilità elettorali nel paese. Ma questo secondo rischio, che sopravvive 'quanto mai, parve loro meno grave del primo. Ne segue però che il desiderio dei polìtici laburisti di promuovere la pace al più presto possibile sta accentuandosi ad ogni ora che passa. Guai se i prossimi 12 giorni rimanessero infruttuosi!, ; La bandiera di John Bull Disgraziatamente, da un lato i leaders 'tradunionisti non possono nè vogliono, per 'ora, innastare bandiera bianca. Dall'altro, 11 Governo conosce a menadito i calcoli di Eccleston Square ed ha sempre detto, in confidenza, che lo sciopero sarebbe duralo circa un mese, cioè una settimana al di là del termine oltre il quale Eccleston Square prevedeva lo sbaraglio. Stando cosi le cose si può pregare Dio affinchè un accomodamento intervenga in un baleno per opera di un miracolo improvviso. Ma, razionalmente, nessuno può aspettarselo. Il tradunionismo ha preso tra i denti molta più carne di quanta ne potesse masticare e ciò facendo ha morsicato troppi interessi, per potersela cavare a buon mercato. E' questione di forza. Le forze avversarie, che non dovevano mai essere scatenate in massa, incominciano soltanto adesso a sentirsi i muscoli. Le prediche degli arcivescovi e gli equilibrismi dei politici laburisti e radicali, minacciati da inaudite tragedie elettorali, cadono tuttora nel vuoto, oppure suscitano sorde accuse di disfattismo. E" noto come il Punch rispecchi la media opinione del paese. Lo sciopero generale ha soppresso molli periodici, ma non è riuscito che a sospendere un numero del Punch. Il fascicolo ebdomadario di domani è già nelle mani dei rivenditori. Orbene, esso reca una vignetta in cui si vede John Bull rigido, a braccio incrociale, presso lo slendardo nazionale che garrisce al vento. Accanto a lui si rizza un operaio che solleva la bandiera del congresso tradunionista. L'operaio guarda John Tìvll un po' di sbieco e col volto pieno di ansietà : « Una di queste tlue bandiere dovrà, essere ammainata — esclama John Bull — e non Sarà la miai ».. Questa è ormai la voce del l'Inghilterra. In linguaggio meno pittoresco e laconico, la ripetono tutti i giornali che in formalo ridotto stanno riprendendo le pubblicazioni. Quasi tutti i titoli dei grandi organi stanno riapparendo nei chioschi sia pure in testa a fogli ancora piccoli ed esili. Oggi, tra l'altro, ha riveduto la luce il Daily Chronicle, che ha ripreso il suo posto accanto al Daily Telegraph, al Times, al Daily Mail, al Daily Express, al Daily Mirror, ed al Daily Graphic. Tulli questi giornali fanno eco al concerto fondamentale del Punch, eccezione falla, del Daily dimmele, il quale, ncll'articolo di fondo, elogia il messaggio pacifista dell'arcivescovo di Canterbury e [a voli perchè si riprendano ad ogni costo i negoziali. E' una mossa di Llogd George. La tesi di sir John Simon Nella seduta di oggi, ai Comuni l'ex-Premier ha passato però l'ufficio di porta bandiera del suo gruppo a sir John Simon, che ha ribadita la sua tesi dell'illegalità dello sciopero generale nonché della responsabilità civile dei suoi organizzatori. Si tratta di una lesi molto importante, sotto diversi aspelli, tra i quali quello dell'influenza che essa può esercitare in mezzo a quegli scioperanti che si trovano in bilico, e che ritornerebbero al lavoro se ottenessero assicurazioni definitive che, disobbedendo ai leadors dei rispellivi sindacali, non verranno a perdere i diritti di anzianità e gli altri benefici economici derivanti dalla loro iscrizione alle Trade Unions. L'Alta Corte di Giustizia civile, oggi a Londra, emanava in proposito una decisione la quale accoglieva pienamente il criterio dell'illegalità dello sciopero, con tutte le sue conseguenze giuridiche; ed il Governo, a. quanto si riferisce^ sta considerando se non convenga presentare una legge speciale che offra a tulli ì gregari del tradunionismo la garanzia clic, se essi torneranno al lavoro, saranno protetti contro ogni perdita di benefici o di pensione sindacale. « Non si tratta di miserandi tecnicismi legalistici — ila detto l'on. Simon nel suo discorso ai Comuni. — 11 trudunionismo ha tentato di replicare ai miei argomenti, ma questo sciopero generale, quali che siano le circostanze in cui In proclamato, non costi tuisce affatto una vertenza economica. Si tratta di un movimento che non ù affatto contemplato dalle leggi i-elative ai conflitti industriali. Le leggi vigenti ignorano del lutto una situazione come l'odierna. Gli scioperanti possono essere contro i datori di là voro per costringerli a fare qualche cosa in loro favore, ma uno sciopero generale ò un movimento contro l'intctro pubblico per costringere il governo, il Parlamento e l'intera popolazione a faro una determinata cosa ». L'oratore ha citalo al-.unì scritti e discorsi di uomini politici laburisti contro lo sciopero generale, rilevando i termini della proclamazione fattane dal Consiglio generale del tradunionismo : « Questi annunziava che entro due giorni sarebbero stati arrestati certi servizi vitalissimi, allo scopo precipuo di rendere (Mitene (ed alla fine impossibile) alla nazione di continuare a vivere. Furono cosi fermati anzitutto i mezzi di trasporto, nella strana idea di poter, con questo ridurre il governo alla resa. Una cosa anche più stupida è stata il tentativo di sopprimere la stampa. Quest'ultima decisione sarà considerata come una delle più grandi pazzie di tutta l'azione tradunionista. Vero è che la legge non è l'intera vita, e che, accanto alla questione 'giuridica, vi sono problemi assai più importanti, di carattere costituzionale, parlamentare, sociale, industriale, nonché umano. Ma non è possibile uscire da nuosta situazione a meno che, anzitutto, coloro i quali hanno proclamato lo sciopero generale riconoscano di avere commesso un tragico errore (applausi). « Ora, è chiaro che il Consiglio generale del Congresso tradunionista si ò posto in tale posiziono da non poterne uscire. Orbene, il Governo ha ragione, ma se da un lato i poteri governatitvi non nossono retrocedere, è pure vero che il tradunionismo non ha ancora il coraggio di riconoscere il proprio errore. Ciò da lungo ad un ristagno disastroso, attraverso il quale molti stanno lanciando il grido della lotta ad oltranza, un grido che, se fosse seguito, terminerebbe soltanto in una catastrofe. Di fronte a tutto questo, mi propongo di presentare una mozione secondo cui il governo dovrebbe annunziare la propria decisione di mantenere, per un l>reve periodo, il sussidio alla industria mineraria: in base a tro condizioni anzitutto, il tradunionismo dovrebbe revocare Incondizionatamente lo sciopero generale; in seconrlo luogo, i pròprietarl di miniere dovrebbero adattarsi a proseguire momentaneamente il lavoro colle vecchie tariffe ed in terzo luogo il governo dovrebbe annunziare che it pronto a dare forma legislativa alle raccomandazioni della Commissione Samuel, intendendosi bene che tanto il tradunionismo quanto i proprietari di miniere, dovrebbero impegnarsi a loro volta, ad accettare le raccomandazioni medesime ». Da ultimo l'on. Simon ha invitato il governo a fissare una seduta per discutere la mozione progettala. L'opera di pace dei laburisti Si è levato quindi l'on. Shaw, ex-ministro del lavoro nel Gabinetto laburista. Egli ha sostenuto che non è illegale per alcun cittadino inglese, od alcuna corporazione di cittadini, di cessare il lavoro. Tutti sapevano che, se i minatori fossero stati attaccati, il tradunionismo li avrebbe appoggiati a spada tratta. Tuttavia, da ultimo, l'oratore laburista dice che la mozione che l'on. Simon presenterà, potrebbe ristabilire lo statu quo, ed in tale caso la Camera potrebbe discutere: « I miei amici, che con me sono pronti a collaborare nel senso della pace, sarebbero disposti a partecipare a questa discussione ». Che cosa potrà emergere dui dibattito in prospettiva? Dalle ultime informatimi* risulta che le sneranze di rintracciare una formula per la ripresa dei negoziali Ira minatori e proprietari si sono quasi dissipale nell'animo di quei leadors politici laburisti che negli ultimi due giorni avevano tentalo di farle fruttificare. Essi hanno purtroppo appreso che il tradunionismo non intende revocare lo sciopero incondizionatamente, come esige il Governo, e perciò i nuovi tentativi si sono arenati. Pure, proseguono le riunioni tra il Consiglio generale tradunionista e parecchi membri del gruppo laburista alla Camera. Il Consiglio generale tradunionista si è riunito stasera ad Eccleston Square allo scopo, esso dice, di « esplorarti ulteriormente le posizioni ». IL suo portavoce quotidiano, signor Poulton, ricevendo stasera i giornalisti ha dello loro: « Noi sentiamo il dovere di esplorare le po. sizioni' non soltanto per riaprire, se possibile, la porta a nuovi negoziali, ma per tenerla aperta. Non vogliamo chiudere aleuti uscio fino a che abbiamo la sensazione che, esplorando le posizioni, possiamo tenere aperto uno spiraglio a nuovi contatti ». Senonchc, subito dopo, il Segretario minerario Cook, dal canto suo, ha informato la stampa che i minatori, in tutti i loro messaggi all'organizzazione centrale, si manifestano risoluti a respingere qualsiasi alterazione dei salari e degli orari esistenti : « Noi non ci piegheremo mai ad alcuna falcidia — ha proseguito Cook. — Non credete alle voci di trattative di pace. Alcuni tentativi sono avvenuti per erigere un ponte, ma nessun ponte potrà venire gettato, il (inule non garantisca alle maestranze minerarie lo statu quo economico ». Il segretario della Federazione mineraria si è pronunciato in tal modo dopo che sir Herbert Samuel, il Presidente della Commissione di inchiesta sull'industria carbonifera aveva conversalo lungamente nel pomeriggio d'oggi coi rappresentanti tanto dei minatori che dei proprietari di miniere, il tutto di propria inzialiva. ■ Il tradunionismo nei suoi annunci ufficiali di stasera non segnala alcun mutamento nella situazione. Esso continua a dire che le masse scioperanti rimangono compatte e che non si verifica alcun fenomeno di diserzione. Sotto l'aspetto complessivo ciò è verissimo, ma in dettaglio è innegabile che molle diserzioni stanno susseguendosi, specialmente nell'Inghilterra del Sud, giacché quella del Nord è notoriamente irremovibile nell'attitudine che assume. Scontri ferroviari Il comunicato ufficiale del Governo annuncia, dal canto suo, un continuo miglioramento della situazione. I viveri rimangono abbondanti, e molti commercianti stanno riacquistando la fiducia di poter trasportare le loro merci senza alcuna assistenza del Governo. Il traffico sulle ferrovie si moltiplica. Circa 6 mila treni hanno funzionato oggi. Gli agenti speciali della polizia arruolali finora superano i 200 mila, dei quali 40 mila nella sola capitale. Il comunicalo si chiude cosi: « Circa la situazione generale, può dirsi che il numero degli individui che ritornano al lavoro sta crescendo, e che in ccrli casi gruppi considerevoli di scioperanti hanno chiesto di essere riammessi in servizio. D'altra parto, vi sono ancora ben pochi segni di un crollo plenario dello sciopero e il Consiglio tradunionista, a quanto 6i crede, sta facendo sforzi per determinare l'abbandono dal lavoro di nuove categorie di operai. Si può tuttavia dichiarare, in modo definitivo, che fra gli scioperanti sta crescendo il malcontento verso la politica dello sciopero generale e si nota altresì una considerevole sfiducia circa il risultato finale ». Il Governo ha emanato stasera, in base ai provvedimenti eccezionali, un decreto che proibisce lo sconto, qui a Londra, di qualsiasi cheque inviato dal continente per sostenere lo sciopero. In altri termini, questa misura taglia la strada a qualsiasi assistenza finanziaria del tradunionismo continentale a favore degli scioperanti inglesi. Dato che le ferrovie da parecchi giorni sono condotte in larga parte da volontari era sorprendente come nessuno scontro fosse avvenuto fino a ieri sera. Purtroppo, però, l'inevitabile si è prodotto nelle ultime 24 ore. Un treno merci in una slazioncina nei pressi dì Londra è andato a cozzare stamane contro un treno passeggeri fermo presso la piattaforma, e vi è stato un morto. Cosi pure a Edimburgo, due passeggeri e una donna rimasero uccisi in seguito alla collisione di un treno passeggeri e un treno merci. Si segnala poi un attentato contro il cosidelto « Express di Scozia » il grande treno che riunisce la capitale inglese a Glasgow e Edimburgo. L'attentato avvenne slamane. L'express era partito da Editaburgo alle 10. Esso portava 400 passeggeri. In un punto presso Newcastle, il macchinista si accorse che il binario, in un tratto che distav 100 metri dalla locomotiva, era stato rimosso. Egli applicò immediatamente i freni, ma non fu in tempo a salvare la locomotiva » quattro dei primi vagoni, che si rovesciarono sulla scarpata. Sembra miracoloso che vi sia slato un solo ferito. Il Re ha tenuto slamane alla Reggia un Consiglio privato della Corona. L'energia elettrica per la luce è ancora sufficiente attraverso tutta Londra, ma si apprende che parecchi grandi stabilimenti hanno dovuto, cessare il lavoro oggi per scarsità di energia. La Corte di Giustizia ha continuato anche oggi a somministrare condanne fino a 9 mesi di lavori forzati contro istigatori di disordini in varie parti del paese. Un segretario sindacale dei minatori, certo Ablctt, è comparso davanti ad una Corte di Polizia londinese sotto l'accusa di aver tenuto ieri un. discorso sedizioso. Eq\i fìa ammesso di aver pronuncialo frasi che erano deplorevoli. Il giudice lo ha condannato soltanto a una multa di 10 sterline, imponendogli però di tenere buona condotta per 12 mesi. Uno degli inconvenienti che si prospettano qui a Londra si risolverà in una provvidenza-, comincia a scarseggiare la birra nelle bettole. MARCELLO PRATI. Dichiarazioni di Baldwin Londra, 11 notte. Intervistato dal cornispondente dell'» finiteci Presse of America» Baldwin ha dichiarato: « Il tentativo di paralizzare la nazione è falltiilo e tutto lascia sperare che fra breve il Consiglio delle Trades Union e gli operali che hanno obbedito a.i suoi ardimi comprenderanno l'inutilità di proseguire lo sciopero generale, il cuii fallimento è 'inevitabile. Vincendo lo sciopero, la nazione bri tamilica avrà contribuito enormemente a proteggere le istituzioni politiche nel mondo intero. Il governo continuerà a salvagliuxdaire e proteggere i dirótti legittimi deille Trades Union, ma il paese ha dimostrato che nè ora nè in sejjaito, sarà tollerata alcuna influenza anttewstitnzionale negli affari poli'tioi della nazione, da nessuna organizzazione posta entro d confimi dello Stato ». {Stefani). Dichiarazioni del Ministro Volpi sulla ripercussioni dello sciopero in Italia New York, 11, notte. Il Corriere degli Italiani pubblica la seguenti dichiarazioni del ministro delle Finanze, conte Volpi, al quale era stato chiesto il suo pensiero circa le conseguenze di un eventuale prolungamento dello sciopero inglese: l.o) nei riguardi del rifornimento di carbone all'Italia; 2.o) nei riguardi del movimento marittimo; 3.o) nei riguardi del cambio. fi conte Volpi ha risposto: « lo) Per (pianto concerne l'approvvigionamento del carbone all'Italia, bisogna distinguere tra il carbone per lo ferrovia del lo Stato e por la marina e quello per le industrie. Il carbone per lo ferrovie 0 ner la marina 6 fornito al governo italiano lilla Germania, in conto riparazioni, e giunge per via di terra. Nessuna preoccupazione, dunque, da questo lato: abbiamo, in ogni raso, riservo per 5 mesi. Circa gli approvvigionamenti all'industria, la situazione può essere considerata con tranquillità. Non lutto il carbone per uso industrialo proviene dall'Inghilterra, comunque, le forniture gl'i acquisite all'Italia in previsione dello scio, pero inglese da mollo tempo temuto, e quelle in. corso, rappresentano uno stock considerevole, che consente, come ho già dello, la fiduciosa tranquillità del mondo industri a le. « 2.0) f.a bandiera italiana ha ormai raggiunto tale potenza da potersi affermare che l'Italia può contare interamente sul suo naviglio, non soltanto per i propri trasporti, ma anche per quelli di altre nazioni. « 3.o) Il mercato dei cambi ha risentito fe non poteva essere diversamente) del turbamento economico prodotto dallo sciopero inglese. Le scarse disponibilità di lire italiaaie sul mercato internazionale offrono oerò ragione di non dover dubitare della, resistenza della lira, rivelatasi specie in questi ultimi tempi assai notevole ». {Stefani).