Il discorso del ministro Volpi all'Assemblea delle Società per azioni

Il discorso del ministro Volpi all'Assemblea delle Società per azioni Il discorso del ministro Volpi all'Assemblea delle Società per azioni Dazi pcircolazione e tributi nei rapporti con la produzione industriale Roma. 5. notic. Quest'oggi alle ore 15 sotto la presidenza del presidente dott. Alberto Pirelli, assistito dal direttore generalo prof. Guarneri e dai capi-servizio, ha avuto luogo l'assemblea generale dell'Associazione tra lo tiociotà italiane per azioni. Krano presenti i maggiori esponenti dell'attività economica del paese. L'assemblca e riuscita imponente ed ha assunto l'ini portanza di particolare avvenimento per la presenza del ministri delle Finanze c dell'Economia, onorevoli Volpi e Bclluzzo. I produttori Dopo il presidente dell'Associazione ha preso la parola, saltila.o da vivissimi applausi il ministro delle Finanze, on. conte Volpi di Misurata, il quale dichiara di parlare anche a nome del collega on. Boliuzzo, insieme venuti a dire una parola di stima e di considerazione allo classi dirigenti dell'economia nazionale e dell'Associazione delle Società per azioni che lo rappresenta. L'on. Volpi cosi continua: « Ho ascoltato lo relazioni della vostra attività, sociale del 1025 esposto dal mio amico e collaboratore Alberto Pirelli con vivissima compiacenza, sia perdio dimostrano con quanto coordinata logica competenza avete eseguito il vostro lavoro, sia perchè ho trovato in esse, riassunta con sintesi sobria e con critica moderata, la promettente ettluienza dell'economia italiana ed In particolare dell'industria Io sono, stato il,vostro presidente ente conservo un profondo*ricordo..La espressione dei miei sentimenti vi diue come io sia rimasto,legato alla elusso produttrice italiana, della qualo sono stato, e-seno, uno dei non ultimi militi. Il fascismo, che ha saldato e restaurato tante cose buone ed ottime nella vita italiana, ha anche il merito di aver condotto la classe produttiva non soltanto al posto d'onore che lo compete ma a quel pubblico riconoscimento cui essa ha avuto sempre diritto. Io ho sempre considerato come voi avete considerato, una forma di inferiorità quella elio considerava il capitale come una forza tollerata nel regime economico. Oggi, come ha detto II nostro magnìfico duce in un suo discorso al Senato del Regno, noi possiamo considerare tutto quesio come della cattiva letteratura 0 riconoscere con lui che il capitalismo non ò al declino ma non è nemmeno all'aurora. I capitani moderni dell'industria sono (sempre parole del duce), sono dei grandissimi organizzatori, degli uomini che hanno 0 devono avere altissimo il senso di responsabilità civile ed economica, degli uomini dai quali dipende 11, destino, il salario ed il benessere di migliaia 1 e migliaia di operai. Su questo criterio di responsabilità, che ha collocato il capitale e il lavoro su d! imo stesso piano, dando a eia- i scino le grandi responsabilità sociali che gli competono e l'uno e l'altro inquadrando nel-1 lo Stato che ò il sommo regolatore della vita civile, è basata la legge sulle Corporazioni che ha ora il suo perfezionamento ed il suo completamento dal Consiglio dei ministri, « La massa dei lavoratori italiani ha ottenuto il riconoscimento dell'enorme forza sodalo che rappresento, ma questa a nulla varrebbe se analogo riconoscimento non a- ! vesso avuto la forza del capitale, che non e! un ozioso strumento di benessere -privalo-1 perdio anche il capitale è lavoro, 6 .sacrificio ed è, soprattutto, organizzazione o cren zlone. lo sono veramente lieto ed orgoglio- so di poterò porgere alla eletta milizia de! capitale qui convenuta o rappresentata, il] mio saluto di ministro del Governo nazio-, nalo, c di potervelo porgere in questa rin- nevata situazione italiana, che, attraverso le esperienze più ardite e pili originali, si e imposta al rispetto del mondo. « La vostra relaziono nella qualo rivolgete elogi alla suggezza del governo, che la merita, ed alla mia suggezza (e ve ne ringrazio per quanto io sappia die il saggio, conio il giusto, pecca se non tutti i giorni almeno «Uialche volla, se non altro per eccesso ili amore e di volontà), si inizia con una ottimistica constatazione che io Ito lofio con molto compiacimento, sia perchè è sempre oggetto di compiacenza leggere dello verità, sia perchè il desiderio del meglio non deve escludere ii riconoscimento del buono che esiste. Voi dimostrale di aver viva la conoscenza dei vostri successi e dei successi del1 Italia. Perseverate in questa concezione, perseverate perchè il rito vivo della propria attività porla già con sè il raggiungimento del successo. Importazioni ed esportazioni 1 Uno sguardo generale, alla, situazione industriale dà perfettamente ragione al vostro ottimismo. Le importazioni di materie prime seguano forti aumenti, specie per il carb"ne, lana, corone, cellulosa. Il consumo eli energia elettrica è sempre in grandissimo sviluppo. La disoccupazione, Invece, si mantiene limitatissima e per molti rami Industriali non esiste affatto. I trasporti indicano un intenso e confortante trafllco sia per l'interno che per l'estero. I visitatori dell'Italia rimangono vivamente ammirati della disciplina 0 attività del nostro popolo elio non conosco più scioperi e serrate ma ò tutto dedito al lavoro « Qualche preoccupazione è sorta in questi ultimi tempi per la tiostra esportazione industriale all'estero continuamente ostacolata dall'eccessivo protezionismo che va diffondendosi negli altri stati. Di fronte a questo barriere, che vanno erigendosi contro una razionale ed economica divisione del lavoro tra i popoli, il governo nazionale ha stipulato degli accordi commerciali. Per non enumeralo la lunga serio di trattati stipulati, ricorderò solo i recentissimi, quelli cioè •con, la Germania. l'Ungheria, l'Albania e la Bulgaria, li governo non ha mancato inoltre di svolgere ogni possibile tutela del nostro commercio anche indipendentemente dalle convenzioni ed ha potuto spesso conseguire qualche beneficio, o allontanare qualche minaccia o danno. « Si è anche agevolato il suri.: to ili mi apposito istituto ptr l'espansione commerciale aU'«tero, dalla cui opera, confidiamo, si trarranno buoni frutti. Esso fu ideato dal , „ 1 devono av mio amico 0 collega S. lì. Bclluzzo, qui presente, e sarà organizzato e presieduto dal vostro stosso presidente Alberto Pirelli. Altro lato del problema è quello della concorrerai ciie l'industria estera fa ài prodotti nazionali in Italia. 11 Governo ha iinianzittutto resa obbligatoria la doverosa preferenza ni prodotti nazionali nello forniture ad enti puliblici. Alcune, industrie si sono trovate, per ragioni speciali, in condizioni pili diflicili di altre, come l'industria saccarifera e quella della seta artificiale e quella della carta, od il Governo ha concesso i necessari provvedimenti di carattere doganale per permettere a tali industrio di affrontare efficacemente la concorrenza. ■INello stesso tempo il Governo non ha mancato di cercare i mezzi opportuni per evitare elio i dazi influissero con eccessivo rialzo di prezzo a dnnno del consumatori, provvidenze governativo sono state puro attuato per favorire la esportazione di prodotti fabbricali con materie prime estere, come ò dimosirato da un notevole sviluppo assunto in questi ultimi anni dalla temporanea importazione recentemente estesa a molte materie prime provenienti dall'estero. Il Governo non manca di preoccuparsi di attuare una politica economica diretta alla valorizzazione di tutto lo risorse nazionali raffermando il comodo ma, costoso rifornimento dall'estero delle materie prime che il nostro suolo può offrirò alle industrie nazionali e facendo svolgerò a tutta l'economia italiana lo sforzo massimo che. essa può sopportare. Ciò implica la tutela delle nostre società anonime, che io ho cercato e cercherò dì aiutare nel miglior modo possibile in armonia con tutti i problemi che vi sono connessi, giacché la prima norma economica, a mio avviso, ò quella dell'equilibrio. ili conlTollo istituito stiglt aumenti 'di capitale delle società per azioni si integra con i procedimenti relativi alla diminuzione del saggio interesse sui buoni del tesoro o tonde ad equilibrare il ritmo del risparmio con quello degli aumenti del capitali azionari. Circolazione e oambi '« Io penso di avere cosi provveduto ad 1111 maggior afflusso del risparmio verso le industrie sano e bene amministrate giacché, anche in questo caso, si tratta più di equilibrio elio di freno. L erodo pure di avere cosi contribuito alla valorizzazione dei titoli azionari clie debbono ossero apprezzati dal risparmiatore in rapporto al loro valore ed al loro rendimento, che manovre speculative borsistiche pure inevitabili non hanno, e non il poterò di sminuire. « Giacché vi ho parlato di freno voglio ae11110 del quale io sento spesso avgogabecachnui piDdrrifospl'alaJagldeveglredecichflpifaapstluRtrstl'pdselasacpstmtrlii oarterV tn ora :„ (;. ., „.„. S^' J^.v^ii]°,m intfo eanoelfata iw 1 ,u--° "y" bia (m umt) <nll,nllu,a ! ! 1 tudlnc dì colorirlo a tinte troppo nero: 11 freno tributarlo. Noto subito che questo talora eccesso di cu lori tura ò in antitesi con la disciplina 0 coil'onestà colle quali tutti i cittadini 0 gli industriali particolarmente si sottomettono al peso tributario, consci della necessità di furio per la difesa della ricchezza comune. Dopò aver accennato agli sgravi tributari attuati il ministro continua: «Il Governo nazionale intende dunque favorire io condizioni di vita delle industrio c dare loro i mezzi ed U respiro di cui hanno bisogno. Ciò significa che all'Industria non ] deve mancare il credilo che le è necessario, , Non credo che una politica inflazionista gio verebbe all'industria; i vantaggi sarebbero itn'lsori e verrebbero ispidamente sconta CMdrmVBTcAacrMOD—SAnello in tale materia io sono partigiano dell'equilibrio. Nel poriodo dal l.o gennaio 1IH3 al 20 aprilo ifl-2ii la circolazione doi hiallerti ilei tre istituti di emissione ha subito una diminuzione di il-£ milioni, la quale riguarda in massima parlo la clreoiazione bancaria per conto delio Staio, ridotta, di ;iSl milioni circa. La diminuzione della circolazione per conto dol commercio non ò stata elio di 27 milioni, li portafoglio o le anticipazioni segnano uri anniento di olire W/t milioni ». La fase utuale dell'attività, della nazione richiedo l'unità di governo monetario aneli a perette è indispensabile istituire uai organo unitario di indirizzo e di vigilanza nella orgauzzazlone del credito del paese. Queste ira voiu io hu pronuncialo nel discoVso, clic fio avuto occasione recentemente di tenere a Napoli «iella sede del Linneo di Napoli preanuunciando l'uiiilicaziono dell'Cìtiiesiono, clic fi può ormai considerare, dopo la recente approvazione del Consiglio dei Ministri, un ratto compiuto. l,a circolazione fiduciaria è l'espreseiono del substrato economico di un paese: l'unità ilei mezzi circolanti per tutto il regno, l'unità o ia semplicità def ùtolo rappresentativo della valuta nel confronti dell'estero erano iniposle da quelle che sono le caraneristiche della fase attualo ' della vita italiana. Il provvedimento, che gioverà all'equilibrio dell'economia creditizia del Mezzogiorno come a quella del settentrione, avvantaggiando luna e l'altra, col vantaggio dello Staio, lia, ne òoiio sicuro, l'approvazione di tulli ì produttori italiani, a qualunque regione appartengano. « Uno dei problemi più gravi clic lio dovuto •affrontare quando eotio stato chiamato al Ministero delle Finanze, è stato quello del cambi. Poi conoscete l'azione da me svolta. Hendo omaggio a tale proposito ai grandi istituii bancari die hanno dato prova di ferrea devozione allo smto. Anche nell'opera, che ho dovuto scvolgere per la posa di questa pietra fondamentale della finanza italiana, iio constatato la collaborazione tra Governo ed organi responsabili della finanza >. j Da ultimo il ministero espone la situa- j zlone del bilancio dello Sfitto e conclude: « Lo cifre corrispondono a fatti reali e riebbno tranquillizzare anr-he J più dubbiosi siUli; condizioni della nostro finanza e dovrebhero specialmente ossero meditate da qualche straniero, male informalo, incompetente. {Stefani).

Persone citate: Alberto Pirelli, Guarneri, Linneo