Il Marocco tra guerra e pace

Il Marocco tra guerra e pace Il Marocco tra guerra e pace Gli ultimi quattro giorni di tregua (Servizio speciale della «Stampa») Paiisi. 3, teattino. Dqpu duo settimane di laboriosi sforzi, la prima fuse della Conferenza coi ri Boni è leritiiituta ieri som. Una notti ufficiale, approvata da Azerkutlc ■— il l'otto è imporlo nte - - sottolinea In vanità, dei risultati ottenuti liiuiiii. Le delegazioni francese e spagnuola avrebbero dunque potuto ramperò ieri sera i negoziati u nessuno, in buona fede, avrebbe potuto contestare loro un tale diritto; ma esse hanno voluto fare tuttavia un supremo tentativo, autorizzando Azerkaite e Haddu a recarsi nel Riff per consultare Abd-el-Krim. Ma, nello stesso tempo, per mostrare che la loro generosità conciliante aveva tuttavia un limite, i rappresentanti della Francia e della Spagna hanno chiesto la liberazione di tutti t prigionieri detenuti nel Itili, prima del G maggio, e l'accettazione di principio, per In stessa data, delle clausole fondamentali della pace, le quali, come sapete, sono le seguenti: l.o sottomissione-del Riff al sultano : 2.o allontanamento di Abd-el-Krim ; 3.o disarmo delle tribù, che riceverebbero delle garanzie da determinarsi ; i.o scambio dei prigionieri da regolarsi in primo luogo ; 5.o sospensione di armi, comportante la facoltà, per le forze franco-spagnuole di operare il loro collegamento sul Kert. Se questa doppia condizione non sarà adempiuta entro il limite fissato, la sospensione d'anni cesserebbe automaticamente alla mattina del 7 maggio. La parola definitiva ai riffani Non dipende dunque che dai riffani di impedire la ripresa delle ostilità. Essi sono ora pienamente istruiti delle intenzioni dei francesi e degli spagnuoli e non rimane più che attendere le decisioni di Abd-elKrim. I giornalisti, che sabato sera assistettero alla partenza da Udjda di Azerkane e di Haddu, dicono che il loro volto era più serio di quello che fosse mai stato, e l'inviato del Temps, che si recò insieme a loro fino a Nemours, non soltanto per assistere all'imbarco dei delegati riffani, ma per tentare un supremo passo in favore della liberazione dei prigionieri francesi validi, riferisce il dialogo avuto coi due delegati riffani. Se si tiene conto dell'impassibilità dalla quale essi non si erano mai dipartiti, le loro dichiarazioni rivelano un evidente sconforto. Telegrafa l'inviato del grande giornale parigino; « Anzitutto, come' se facesse un testamento, Azerkane ini ha ripetuto parecchie volte: « — Io rendo omaggio al generale Simon, al controllore Gabrielli!, al generale Mougin. ii.l signore Ponsot, all'interprete Bouzard, al signor Ixipez Oli von ». « Io replicai: — Ma si crederà, so tu parli cosi, che tu non vuoi più ritornare. « — Lo so bene — rispose Azerkane: — mi hanno già fatto questa osservazione ad Udjda, in una dolio tre conferenze ufficiali, elio abbiamo tenuto. Mi hanno consigliato ili riflettore e poi hanno soggiunto: « Farebbe cattiva impressione, se partiste tutti e tre; bisogna che uno di voi rimangai ». Allora 10 ed Haddu abbiamo designato Cheddit por rimanere ad Udjda. , «Azerkane tace preoccupato; Haddu, nervoso, parla a voce alta; si direbbe che voglia stordirsi. Poi, a voce bassa, mormora: « — Perchè stasera ci hanno detto che, se 11 6 la risposta non sarà favorevole, incomincerebbero le ostilità? •< — Non so — risposi —; ma valliamo le condizioni: per l'esilio 3i Abd-el-Krim ? ». « — Giainniai — afferma Azerkane —; non si può. Io ron so se ritornerò. « — Via, Azerkane, bai dato la tua parola e la parola bisogni mantenerla. « Haddu, elio vuole poi-lare, me coglie l'occasione. « — Si, bisogna ritornare; noi lo faremo e verremo con tutti i prigionieri malati. Con tutta i prigionieri, donne e bambini; soltanto bisogna, dire al signor Ponsot che prepari dei vestiti, perchè noi non possiamo mostrarli come sono. Noi faremo così una dimostrazione che non siamo selve ggi. « In quel momento giunse un guardiamarina del Senugalais, nninnineiaiulo ohe l'imbarco doveva avere luogo ed i due delegati ritraimi partirono ». Le condizioni strategiche peggiorate Le truppe francesi e spagnuole, se la risposta della delegazione riffana dovesse essere negativa, sono pronte per il mattino del 7 a sferrare l'assalto che perù, secondo un corrispondente del Temps, reduce da una ispezione generale sulla fronte, si inizierebbe in condizioni meno favorevoli di quelle che avrebbero potuto essere due settimane Tu. Dice infetti '•mosto informatore: ria piti di quindici giorni le iruppe sono riunite e pronte a partire per l'attacco, ciò che lo costringe n vivere strettamente concentrali', i'i condizioni di igiene pc osa. I loro rifornimenti sono ornile assicurati. Nel corso delle due settimane passate o.-sc haiv no goduto di una temperatura ostruinamen. te clemente, che sarebbe stata favorevole al le lunghe marcie. Il calore, sino nd ora, è stato sopportabile. Ma sarà lo stesso durante il mese di maggio? In ogni caso', bisogna che le operazioni in grande stile, so devono avere luogo, surno terminate prima del 15 giugno, sotto pena di imporre alle truppe fatiche eccessive. Le disposizioni date per l'eventuale attacco delle truppe francesi sono certamente note ad Abd-el-Krim. Non occorre infatti essere un grande stratega per sapere cito, i punti dove sono accumulate la fanteria e l'artiglieria, nonché numerosi convogli, sono quelli nei quali si conta di fare, il massimo sterzo. Ora, per quanto grande sia la vigilanza degli avamposti, è impossibile impedire agli isolati di attraversare le linee. Gli emissari di Abd-el-Krim, che sono il suo unico mezzo di informazioni, lo hanno reso edotto, da molto tempo, dei preparativi che si stanno facendo, ed iminediatamen. te il Roghi ha concentrato i propri mezzi di difesa od ha cominciato a fare scavare trincee di fronte ai passi che i francesi sembrano avere scelto per l'avanzata. Nel frattempo i francesi, il cui servizio di informazioni era basato quasi unicamente sulle ricognizioni aeree e sull'interpretazione delle fotografie aeree, sono rimasti privi di questa preziosa fonte di informazioni, poiché, durante la presente tregua, è stato sospeso il servizio delie squadriglie aeree al di là delle linee francesi e spagnuole ». Abd-el-Krim rafforzato Anche la situazione politica, in queste tre settimane, si è modificata, ma in modo favorevole ai riffani. E' quanto osserva stasera Vlntransigeant, nel suo editoriale : « Dall'li aprile noi ci esauriamo in negoziati inutili e pericolosi. Anzitutto non 6ono I riffani che hanno chiesto la parola. All'inizio di aprile, Abd-el-Krim era in posizione difficilissima, di demoralizzazione, in seguito alia defezione delle tribù più esposte all'urto per l'avanzata delle truppe franco-spagnuole. Non attendeva la salvezza chs da un miracolo. Non aveva però ancora chiesto l'armistizio. Siccome però le comunicazioni tra i belligeranti non erano state mai interrotte, comparvero all'improvviso degli emissari, più o meno qualificati, che parlarono di pace possibile e di eventuali domande di armistizio, il residente generale Steeg subì l'influenza di questa manovra ed egS non ebbe il coraggio di resistere a questi inviti indiretti in realtà, non ri6,pose alle offerte di pace, ma fu lui che se ne fece il portavoce presso il Governo. La situazione dunque si capovolse ed Abd-el-Krim vedeva, in pochi giorni, il suo prestigio restaurato. Si contava che, per lo meno per il l.o maggio, tutto sarebbe stato regolato, od in caso contrario si sarebbe stati in condizione di riprendere le operazioni per farla finito. Invece purtroppo non è cosi. Abd-el-Krim, intanto, vuole tirare le cose per le lunghe, per raccogliere le messi, che saranno mature tra una quindicina di giorni e riempire di grano i suoi granai vuoti. Più il tempo passa e più le iribù sono catechizzate dagli emissari del Rogiti e la demoralizzazione agisce contro gli europei. Ed è in queste condizioni che noi abbiamo accordato a quei mistificatori una settimana di tregua, il tempo di lasciare loro terminare i preparativi contro la nostra offensiva, pronta già da più di un mese ». L,'Intransigeaibt ricorda che, quando a Rethondes i plenipotenziari tedeschi udirono la lettura delle condizioni di armistizio, il maresciallo Foch disse : « Avete un'ora di tempo per accettare ». Ed i tedeschi furono costretti ad accettare. Il direttore del17nfra?wtflreanf: crede che si sarebbe dovuto fare altrettanto con i riffani ed i risultati sarebbero stati certi: i riffani avrebbero dovuto piegarsi. _ Scoperta di scheletri e cadaveri presso Belgrado Belgrado, 3, mattino. Un'avvenimento che ha destato grande sensazione, è il rinvenimento, in due giorni di questa settimana, di sei scheletri e del cadavere di una donna in stato di avanzata putrefazione. Tutti questi scheletri giacevano a meno di un metro di profondità dal suolo. Gli scheletri furono rinvenuti, uno in un campo di fort-ball e gii altri nei lavori di sterro per la costruitone di un canale. Uno portava ancora al dito un anello d'oro. Uno degli scheletri fu trovato nel terreno dove ora prima la direzione di polizia. Infine, mentre il direttore di polizia stava coi suoi agenti facendo delle ricerche in archivio per avere notizie sulle scoperte, veniva informato che duo. cacciatori avevano trovato in un vicino bosco il cadavre di una donna in stato di avanzata putrefazione. L'ex-presidenìe della Transcaucasia condannato alla fucilazione Mosca, 3, mattino. L'ex-president'e del Governo della Traciecaucasia, Vladimiro Fundik, 6 stato condannato dal Tribunale supremo di Baku alla fucilazione. 11 FUnc"k era accusato di avere, dinamo l'occupazione Inglese della Transcaucasia fatto fucilare numerosi operai comunisti e perseguitato le loro famìglie, n Éundik verrà fucilato oggi o domani.

Persone citate: Gabrielli, Nemours, Ponsot, Riff, Vladimiro Fundik

Luoghi citati: Baku, Belgrado, Francia, Marocco, Mosca, Spagna, Udjda