I sepolti vivi del "Sidi Ferruch,,
I sepolti vivi del "Sidi Ferruch,, I sepolti vivi del "Sidi Ferruch,, La scoperta di nuovi cadaveri - L'arresto di quattro fuochisti - L organizzazione di emigrazione clandestina so larghe basi - Un altro tragico episodio (Servizio speciale Marsiglia, 29, notte. Altri cadaveri sono stati scoperti a bordo del piroscafo Sidi Ferruch, e non più nella stiva del carbone, ma in un compartimento stagno. La parte inferiore delle navi è, come tutti sanno, divisa in parecchi compartimenti: in alcuni di essi si trova dell'acqua, mentre altri sono vuoti. E' in uno di questi ultimi compartimenti (di appena quaranta centimetri di altezza) che parecchi marocchini — poiché ti tratta di indigeni marocchini e non di algerini come si era dapprima credulo — erano stati introdotti, per un'apertura che lascia appena passare un uomo e che poi era stata subito chiusa. I disgraziati si trovavano in uno spazio di una tale esiguità da poter rimanere soltanto in ginocchio, c poiché i compartimenti si trovano sotto le macchine vi regna_una temperatura che varia da 60 a 70 gradi. E' facile quindi immaginare come ì disgraziati siano slati facilmente asfissiati. Quando il compartimento venne aperto, si trovarono tre marocchini morti; un altro agonizzante, mori poco dopo; altri quattro erano in preda a un principio di asfissia.- * Per il momento, il bilancio di questo tragico episodio di emigrazione clandestina si stabilisce come segue: 11 morti, 17 sopravvissuti, e due all'ospedale. Nelle stive del carbone del piroscafo vi sono altri cadaveri? E' possibile poiché i marocchini imbarcati sarebbero stati in numemero di 48, ma tutte le ricerche intraprese sono rimaste vane. Il Sidi Ferrych, addetto al trasporto dei montoni di Algeria in Francia, doveva ripartire oggi per Boa e PhUippeville, ma l'autorità giudiziaria ha ritenuto che la nave non poteva prendere il largo prima di essere stata minutamente esaminata in ogni sua parte. Il piroscafo è dunque sialo rimorchiato al molo, e le ricerche a bordo continuano. E' fuori di dubbio che i disgraziati marocchini siano stali imbarcali da membri dell'equipaggio. La responsabilità di coloro che condussero gli emigranti clandestini a bordo, c li nascosero nei compartimenti stagni à tanto più grave in quan¬ della « Stampa ») to essi non ignoravano che questi campar, timenti possono, per ordine del comandante, essere riempiti d'acqua al minimo incidente ; spostamenti di carico od avarie anche leggere, e che la visita di questi doppi, fondi non è effettuata se non ogni due o tre anni. Quando i primi scampati apparvero sul ponte, neri di carbone, con lo sguardo smarrito, non avendo mangiato né bevuto, per tutta la traversata, il capitano del piroscafo fece sfUnre davanti ad essi tutti i fuochisti. Uno dei marocchini designò neltornente un fuochista come la persona che. lo aveva fatto imbarcare, mediante una somma di duecento franchi. Sembra che ognuno di questi emigranti clandestini' avesse dovuto pagare somme varianti da duecento a cinquecento franchi: in tal modo, i marocchini, a cui è ora vietato di entrare in FranciVr-pirtevanu ■re^éfWsfrBMuii per lavorare nelle officine. Il fuochista è slato immediatamente ar* restato, insieme a tre suoi camerati. Due, di essi, Luigi Padovani, di 25 anni, e Antonio Stornelli, sono stati trattenuti in. ar~ resto. Un quinto fuochista, che si è datò alia latitanza, è ricercalo. Il tragico episodio ha prodotto «tua entosione a Marsiglia, soprattutto nei circoli marittimi. L'emozione è tanto più viva in quanto che, appena qualche giorno fa, due * emigranti clandestini (altri due indigeni marocchini) erano stati trovati morti \elln stiva di una nave proveniente dal Marocco. Il marinaio che aveva fornito il loro imbarco si era ucciso per sfuggire al procedimento che sarebbe stato inizialo contro, di lui. Tali fatti dimostrano che esistono certamente, ad Algeri e in alcuni porli dell'Algeria, vere organizzazioni di imbarchi clandestini. Alla partenza del piroscafo da Algeri il comandante aveva, d'altronde, ricevuto una lettera anonima nella quale era scritto che vi erano a bordo dei passeggeri di contrabbando. Egli fece fare delle ricerche, ma: non ne scoprì die uno (il quale giurò di essere il solo, c fu immediatamente sbarcato). Si apprende che il Consiglio dei Ministri ha deliberato una scria e rapida inchiesta su questo tra/fivo affare.
Persone citate: Antonio Stornelli, Luigi Padovani
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