La squadra azzurra pareggia a Zurigo

La squadra azzurra pareggia a Zurigo L'undicesimo match JtaHa-Svizzera La squadra azzurra pareggia a Zurigo (Dal nostro invialo speciale) /ungo, a.nzi sto lui pubbin. mente non si cosi notevole Nonostante martino e ZURIGO, 59, mattino, la svizzera, non ha mai vi.i lauto enorme. Coiisegiiontco mai realizzato imi incasso ari una partita, di foot-bal-l ohe la pioggia sia caduta ne p co prima, delia, panna i»l una ! 1 ! ( i ! la jTita I J ' l spruzzala d'acqua abbia ancora inumidito le. vie 1! campo era già rigurgitante di folla ulne 14,30. Il pubblico in lunghe file ha cominCiotò ad affluire sin dalie, il del mattino. Nei pomeriggio vetture ed uiiiomc.-bili hanno aerose imo 0 reso più intenso l'afflusso degli spettatoti, si sono avuti una decina di inni speciali: uno da Ginevra, due da Denta, oue .la Basilea, duo da San callo, imo da Lucerna., uno da riciaffusa, uno da Aarau, altri da centri minori. Si calcola che dei 25.000 spettatori, oltre SOOO niano «iunii clai vari Cantoni. Numerosa anche l'affluenze dal Cintoti Ticino, che Ira dato un nazionali: nel iuganese Porrdti. che: giuo>a [•oro nel « Youag.s lioys » di Berna. Il nuovo campo del "Zurigo», ràvettuolo 0 grazioso nella sua cornice: di alberi appena lloriti, ha veduto, come noti ancora da quando fu inaugurato, tutti : suoi spalti gre111 iLi. Alle. 1-1,45 fanno ca loro apparizione lidia tribuna d'onoro il consigliere foderaio Mona, il contili. Milazzo, nostro consoie generalo, il corniti. Cazzerà, del Consolato, l'ingegnere Schlegel, presidenti: della Federazione Calcistica svizzera. Il pubblico al ioro apparire lidia tribuna li r,aluta con nutriti applausi, che si ripetono quando fanno loro apparizioni: < giuocatori ■: le aùt calcistiche italiani. I prini a pi'c spularsi, acconipagniiti d: dirigenti cav. ufi. ForreUi e cav. Dorino U vi sono, gli azzurri, capeggiati da Baloncierl. Il pubblico cavallerescaments fa oggetto dei suoi applausi la squadra nazionale azzurra Un vero esercito di fotografi li attende... ai varco e se no impossessa. Sono lidia tribuna dolla stampa un numero notevole di in viali speciali dei giornali svizzeri, 1 ed italiani. Ecco ora. la squadra svizzera: gli oippiansi sono intensissimi, (piasi ii pubblico voglia pn ndersi lo rivincita dopo avere a lungo atteso la squadra. I.'n ragazzo compare reggendo un carteUone in cui fi scritto che e vietato schiamazzare. 1! pubblico si dispone ad assistere, tranquillo alla partila. Le primo battute ed il goal degli azzurri Si comincia. 11 campo fi a favore degli svizzeri e la palla tocca agli italiani. TI primo allunerò di B&loncòri a Conti fi inlereeitato da Fassler. -Passaggio a Porosii. Il pallone è intercedalo però da Janni. Prima sgroppata degli azzurri. , , II ball viaggia stilila destra ed Hurzelor ! Ubera male. L'azione offonciiva pei-sisto e i vicno l'ormata te-Io da un follo di Daloncieri. Sul rinvio la palla è ari Abegglon che fila verso Do Prò. CalUgaris spostato ;n avanti fi tariiato fuori ed Honeggler tira in porta. 11 orenoano blocca cosi il primo pallone. Breve schermaglia a mero campo poi gli svizzeri sono ancora nell'area italiana. Si ha una. miniata dell'aita destra, sfuggita a Fayenz, dio termina, con un bd cross al contro, raspilo Ura alto. Lo svizzero insiste e mentre Pulvor nnò riposare Do Prà ha da tenero, gli occhi boa aperti. Gli azzurri appaiono di- 1 sorientatl. Favens non si fi ancora ritrovato. ! meiilio tra g;.i avanti Magrrozzi si sforza di i Andare n"n. ri-orca, de" pollone per correre '.orso Pulver. E di m testo disorl fitta mento : ri" i!iv>i-,.f!tiat'o i rowo-scHdatl per premere siillr, difeso italiana che lavora senza posa I arsdnando ["nlfensiva svizzera. Ma da questo ; , -rollio finalmente gii arem-ri riescono ad II fior¬ ii i-ne ferniu- - o a o o , j vi , I e. I o e o -! e -1 . a a e n e ra si o e ù eui1 Reco una bella discesa in linea aperto, ; fatta nitidamente, .tarmi pa*sa. a Baleninoti 1 ehi! corre verso la rete srizzera. Hurzelcr e 1 i-assi or si dirigono verso di lui. ma in tem: . • capitano degli azzurri cassa a Conti .nitanr.-e fi libero ed allunga al entro. 1 nardtni fi pronto a-i Intercettare la. palla e 1 nafisarl . subito ;• Mognozzi spostato suda lestr.-i. Senza indugio quo.' ultimo lira 'Q 1 noria.. It traversone non consente a imi Ver i "ìennure ':• riarata. Siamo a'p'K.n minino. miriti plausi salutano il goal italiano, 11 j che orava che noi pubblico i connazionali i sono numerosi. 1 -si ricomincia od il gioco volge r-. Savore 1 Ci Italiani, l'are che il punto a boa permesso loro di trovare quella coesione, che era i mancata prima. Pulver ha fmi.n di oziare ed 1 rari palloni da. lui prima bloccati si tanno ora più frequenti. Non sono passali due minuti olio Magnozzi spostato a. sinistra e a due soli pas-i rial nortiore svizzero. Quello dio poteva ossero un sicuro goal si traduco in un tiro a.ito. Si grida adi italiani Vincilamento più fervido. Sono numerose lo voci ohe si levano dal pubblico, ma nonostante che la. seconda linea si prodighi c mantenga all'attacco i '-uni uomini, questi non concludono nulla, .--chiavio, anziclie trascinare i compagni iia la costante preoccupazione di portarsi avanti per tirare in porta ha quasi sembrò per risultato di fare re le azioni per fuori giuocoI (,i-i svizzeri appoggiano ora pressoché ' esclusivamente il giuoco su Abcgglen e Po. rei 'ti. Duo velcri saroppaie del Iuganese sono 1 entrambe smtoskuc da Borsaio il quale ha il torto di trovarsi troppo -spesso «.postato in I hvarai '-c,-i■■'•!' ' •• costretto qualche volta, a I tentativi di ripiego non sempre facili, liti I nuovo leuti'tivo di Abegglen si annunzia pericoiloso e questa volta 0 Cal'liigaaiis che sail| \:i. la siliia/ione. Una fuga eli Conti non ha , esito, ne nere con insistenza ia. iiaì'Ut fi fornita, dagli svizzeri alla loro sinistra. 1-".' mie ! l'.iirisieiiza 'he Comb'. i' qua!" funziona da ! sogùioiliiiiioo da'lilia parlo opposta, non ha j*ir Ì un buon quarto d'ora, da alzare una. volta I sodo 'a. bandierina Ehrenbolgrr o Pascilo j ..,,n,, lasciati eo-mp'etahiente inoperosi. An, ora una. fuga degli ita.lianii : 0 Tansini elio coiTe velooj verso il bunido ma. Selliavio che ••accoglici il passaggio ca.lcda in porta troppo ■c'io. idi svizzeri péro insistono: 'e fughe (Ioidi ila li-mi sono ora mono pericolose perdahanno pili dello strappo die dello sforzo progressivo e coordinalo. Se si aggiunge clic queste azioni sono tutte su rimandi dei terzini ita.!io-ai i quali mandano la. palla sempre olitivi cfiK-l'ii svizzeri die giocano a meta campo, ne deriva che le azioni degli azzurri sono soio^re nulle pe-renfi l'arbitro le frtlstra por peisistenti fuori giuoco. GII svizzeri pareggiano E arriviamo cosi al 13.o minuto al pareggio svizzero. L'aziono, vedi stranezza, fi stata fruttifera non per virili delia sinistra. Il patllone fi al centro mediano, il quale, por una volta tanto, si decide a fare lavorare Pascilo. Fayenz si precipita per intercettare ina l'insili e déntro fi pm svolto del nostro nazionale. Il pallone arriva a Lhrenbolgcr; questi uell'accompagnarlo De prà non può controllarlo 0 Oilligarsi so ne _ impossesso. Cerca il lorzlitò cosalese d.i piazzarsi poi- liberare, ma Pascilo. Honeggcr 0 Ehreilbolger sono su di lui. Cosi premuto (siamo a tre o quattro metri da De Prà) più non pensa ad allungare al nostro portiere e arruffa e... Ehrenbolger pareggia. Sono passali dieci minuti dal nostro goal. Appena ricomincia il giuoco il portiere ' subito chiamato a! lavoro da bngrepdfaPaainfusfasaBfeRBilvpnasDsnevvcn, Flj mdLdzedésciii I d; ctpnhmczcfgcblmlHsgi i BI vx riu ouzuvizzc.ro fi sonito chiamato ai lavoro da i Schiavio. Poco dopo Schenebcli risolve una ^ convr01Non ^ na.rriini, che si prodiga a tutt'unmo, in que¬ sto momento domina su tutti. Egli è ovunquo e hC-ne.'ge l'attacco italiano con una precisione e frequenza eccezionali. Un suo | pallone, consente a Tansini di fuggire tuttosolo. Passato al centro è appena sfiorato daBaiaticeli; giungo a Conti che sbaglia di po-La minaccia scuo-co 11 >j polente traversone te eli svizzeri, .ma Borgato smorza le vellei. là di Ahegglcn e sul suo rinvio può Schiata » Vio girare a volo un cross di Magnozzi. An i che questo giro faUisce di poco il bersaglio - é o a n a i e a r a o o e o o c a i l r e e o r; n ssi lo n rae a Gli azzurri continua.no ad insistere; sembra che sili svizzeri conseguilo ii pareggio non si preoccupino che di difenderlo, mentre gli italiani insistono all'attacco e vogliono realizzare, in maniera tangibile la. loro superiorità. Ma dalla mezz'ora Mino alla fine dol primo tempo nonostante un cornar a favore degli italiani cri un maggior lavoro di Pulver in confronto di Ho Prà, non si arriva a nulla di conclusivo. Il primo tempo, giuocato in modo meno animato dai nostri, non ha avuto un giuoco inleressante che nei primi vanti minuti. Poi furono scoi riha ode. senza eccessivo ordine e senza nulla di brillanto. Un brutto « sesondo tempo » Nel secondo tempo tra lo file degli azzurri fa la sua apparizione Bellini che il Commissario Unico ha voluto vedere al posto di Borgate, si dice die il bolognese... sia un po' febbricitante; crediamo invece che il cav. Rangone abbia preferito la ■< decisione » di Bellini ptir tenere testa a Abegglen. Infatti il torello svizzoro se ne accorgerà più di una volta durante la ripresa della differenza che passa tra Borgate e Bellini. ■ Il secondo tempo ha inizi poco lieti per i nostri, perchè dopo una trentina di secondi, a meno di un metro dalla porta italiana, la situazione fi disperala. Si trattiene il -respiro. Do Prà o Gallega ris sono a terra. Bellini spostalo in fuori sembra non possa intervenire in tempo. E' là por fortuna Bernardini e la situazione pericolosa fi risolta favorevolmente. Gli azzinici possono ora scendere verso Pulver. Schiavio. che conclude l'azione con un tiro, manda però il pallone troppo n'Ho. La risposta, poro, non si fa attendere. Fassler 0 Oberhaiiser fanno camminare 1 loro ovanti e. queste puntate durano per mila la ripresa conclusasi senza che nessuna dell" due. squadro sia riuscita a segnare. L'unica nota saliente fi data dall'insistenza del mori giuoco praticato dai terzini svizzeri, si può dire clic non meno di una quiaI dioiha di discese siano andate sciupate a ; colisa di questa situazione che se non è troppo brillante ha il vantaggio di legare... i piedi all'avversario. Baloiicerj e Tansini sono quelli die più frequentemente l'arbitro ha « pescato ». B.ilonce.rt ha perduto la calma (e quel poco di intesa che esisteva ancora coi suoi compagni di linea.) e l'irritazione ha preso ini po' anche idi altri giuocaiori. Ai falli da una parte si fi risposto con falli dall'altra ; alla difettosa tecnica del giuoco si fi aggiunta nuche la deficienza di controllo di ognuno. Stizza, ripicchi, falli ; brutto bilancio per io minati di giuoco! E le cose sono rimaste come alla flme del primo tempo. Ragione per cui tutti hanno sfol. lato non eccessivamente soddisfatti. Le squadre: Svizzera: Pulver, Schenebcli. HurzelPr, Oberhauser, Xeuensehwa.nder, Fassler, Ehrenbolger, Pasello, Honegger, Abegglon, Porretti. i Italia: De Prà. Borgato. Callegaris, Janni, i Beiiniardlni, Fayenz, Conti, Balonceri, SchiaI vio, Magnozzi, Tansini. Impressioni 11 treno che porta dall'Italia in lsvizzera gli azzurri reca pure dalla pianura lornbarba il sole nostro, il nostro azzurro. Per tutto di Cauten Ticino, si può dire, fin dove ci hanno accompagnato i saluti-in lingua italiana, il sereno e stato amico dei nazionali. Olire il Gottardo invece si assistette sd un tramonto triste, a mala pena il sole riusciva a. spuntarla a tratti sul grigio cupo dello nuhi che l'opprimevano. a Zurigo aveva piovuto il venerdì c piovve anche il sabaio; tuttavia al nostro giungere nella bella cittadina lacustre trovammo che U cielo manteneva il broncio, ma la. pioggia era cessata. I-a giornata di ieri si è iniziata con un ampio concerto di campane, ma con un cielo cosi plumbeo da supporre di essere ritornati indietro di qualche mese, e verso le 10 ancora la pioggia. Anche la temperatura, senza, essere invernale, fi slata meno mito di quella, italiana. Tuttavia se si pensasse che ci" abbia por un momento solo influito sulla affluenza del pubblico al capo e sul suo on. •t'isiasmo per la partita si sarebbe in orrore. Basta diro clic alcuni torinesi, giunti al sabato, hanno invano offerto cifre vistose per «11 biglietto. La Federazione svizzera aveva annunziato * tutto esauriio » fin da giovedì, o chi aveva acquistato per tempo il biglietto non si sognava di rivenderlo neppure per. raddoppiare il prezzo. L'incontro ha proso lutti. Esso fi avvenuto dopo una serie di vicende sportive, che hanno acuito l'interesso. La partita avveniva con la squadra italiana fresca di due vittorie in campo internazionale, quella sulla Ceco-Slovacchia e quella sull'lranda. E' ovvio agriungere che se il valore della squadra italiana è staio un coefficiente di indubbio peso per il successo di pubblico, questo è stato anche attratto dal desiderio di assistere alla resurrezione della propria squadra. Alia nostra squadra, che va lentamente modificandosi, la Svizzera ha opposto, con qualcha giovane, gli uomini che già costituirono le ealdo colonne della squadra che ci vinse a Parigi e che difese alle Olimpiadi l'onore del vecchio continente eu. ropeo in cospetto dello prodigioso squadre dell'America latina. La loro squadra elvetica si fi presentala come un tutto omogeneo, pur accusando qua, e ia pecche notevoli, e si deve dire che an» cora qualche giovano — i superstiti di Amsterdam — hanno fatto assai meno di quanto era logico attendersi. Nouensohwander, il centro sostegno, ha. giuocato in tono minore. Ne c derivato che U giuoco ciegii svizzeri ogni cjual vocila hanno tentato azioni offensivo ha avuto come allori principali i laterali. Una prima linea italiana più organi, ca e poi il centro sostegno non si sarebbe più visto. Ma la parie sua l'ha fatta Fassler. 11 laterale sinistro, un atleta che ha brillato su tutti Fitosler ha g cuccato come halt, mentre proprio contro di noi alle Olimpiadi eh. Parigi lo abbiamo avuto ala sirustra. a lui dovettero allora gU svizzeri il goal della Vittorio. Abeggleu allora non ebbe che da segnare. Ieri Abegglpn lo ebbe ancora alleato prezioso. Conio uomo di offesa egli 6 stato superbo. Avuta la palla Fassler non si spaventava no di Conti, nè di BoJoncieri. Egli ora subito oltre, contro di lui si U-ovava allora Janni, col quale non sempre potè dirla c sul quade tuttavia è riuscito a spuntarla qualche volta. Giunto a contatto dei nostri terzini egli terminava la sua azione lasciando gli avanti a sbrigareela e ritornava al il lavoro. Come uou mo di difesa ha più di una volta salvata a : suo posto ricominciando a ', ebbe e¬ nna uo to . da I svizzero, che può ben dire d; essere sta» o-i l'artefice del match pari. Egli ha certoi o- Hurzeler. Ha giuocato di forza, di intelU. gonza e di astuzia, ed fi emerso nella accolt* degli atleti in camp" Dopo di lui va citato Pulver, il portier* eianio. lavorato più di Do Prò. e ha dato prova di possedere ii oenoo della tempc-stività perfetta. Ha levato una volta il padano a Ma*, gnozzi e un'altra a Schiavio in marne» pror-