Manifestazioni e problemi dell'Italia economica

Manifestazioni e problemi dell'Italia economica Manifestazioni e problemi dell'Italia economica La grandiosa Fiera di Milano inaugurata con un discorso del ministro dell'Economia L'industria e il protezionismo - La bilancia commerciale • La scienza e la tecnica • Per un padiglione permanente delle Scienze fisiche e chimiche Milano, 1J, sora. Dopo una giornate p tinti, notfo, completamente dedicate ni cosi detti ultimi tocclii, perso le 9,30 di starnano, il lavorio della préparasricme della settima aera io piazza d'Armi, cne aveva, assumo nelle ultime ore un ritmo frenetico, ha avuto una tregua per la parentesi della cerimonia inaugurale. Cosi rbnpareggiabile scenario di strade* di orii(W ohe dal pinacoli dell'ingresso trioncale «il via Domodossola si snoda fino all'estremo Halite della città dei traffici ove sono sorli i più grandi padiglioni di Quest'anno, si è composto un aspetto di ordine « di calma succeduto, all'improvviso, ad un caos indescrivibile. I rappresentanti esteri 'Alle 9.30 precise le autorità italiane c straniare giungono alla Fièra. La cerimonia inaugurale si svolge nel salone d'onore del palazzo del mobilio, presena il Duca d'Aosta, i ministri Volpi, Ciano e Belluzzo, i sottosegretari Celesia e Teruzzi, il presidente e il vicepresidente della Camera, il sindaco, l'on. Fnripacci e gran lolla di altre autorità politiohe, militari, ecc. AU'inaiugurazione la arancia era rappresentata da alcuni delegati con a capo il sifTior Daniel VimiPiit, ministro del commercio ed il sig. Bcsnard, ambasciatore a Bo- j ma; la Germania dal ministro sig. Agerdorn. «•lai consigliere di Legazione von Prittwitz, in rappresentanza dell'ambasciatore, e dal commissario governativo dott. Schwartz: il Belgio dal ministro dell'Agricoltura conte Lifriecierke. dall'ambasciatore a Roma conte Délatraiuo. dal sig. Starauss, presidente del Consiglio superiore del commercio, dal conte von Burocb e dalla rappresentanza della città di Bruxelles, 6ig. Jaquemln; l'Inghilterra dal *ice-direttore della < Gversee Trado », l'Olanda da S. E. Van Treub e dal commissario corno. Chilips; la Polonia dal sig. cosite, in rajppresentanza del ministro dell'agricoltura; la Russia dal sig. Kutursaff; la ■Spagna da una numerosa missione ufficialo scelte dal ministro del lavoro Aunos, che ha al suo seguito il conte De Altea, sottosegretario di- Steto al Lavoro, ed il sig, Trangoi «Tónzuete direttore generale d>! Ministero del Commercio; la Svizzera dal ministro Vagnicre. dal sig. Boos e dal sig. Piacer, dell'Ufficio commercial* e delle esposizioni. Mussolini « l'Uomo fatato » la cerimonia inaugurale s'inizia con un dissono del sindaco, sen. Mangiagalli, che, tra l'altro, salutato il Principe e le autorità, cosi ha parlato dell'on. Mussolini: • Un grande uomo di Stato che alla vita della Nazione imprime un ritmo gagliardo, che testimonia della vitalità sempre forte della gente italica ; quell'uomo the Dio volle salvo e *")rrà, salvo in avvenire, perdio « l'uomo fatate, l'uomo del Destino, inviato dalla Provvidenza per te fortune e la grandezza della' patria». Quindi il sen. Nave, presidente della Fiera, □lustra l'importanza della Mostra: «Sono ben trenta gli Stati intervenuti a *iue«te VII Fiera con i loro prodotti: e dieci sonò quelli che hanno propri padiglioni di rappresentanza ufficiale. Di questi, otto sono nuovi e si aggiungono a quelli della Francia e dell'Inghilterra, inaugurati nel passati anni. I nuovi 6ono i padiglioni delBelgio, del Giappone, dell'Olanda, della Ger- Tnànla, della Russia, della Spagliti, della Svizzera e dell' Argentina: I primi sotto dei eguali, verranno oggi inaugurata, mentre la inaugurazione di quello dell'Argentina viene rimandata, per desiderio di quel Governo, al Congresso .italo-argentino che si terrà fra qualche mese nella nostra città ed in Roma. Nessuna Fiera di Europa ha raccolto mai OM così cospicua rappresentanza internarionale. Ciò nonostante la quantità dei campioni di produzione straniera ed il numeri «Ielle Ditte non italiane sono stati volutamente contenuti al disotto del 30 per cento del complèsso degli aderenti. * La Fiera segna anche quest'anno «m notevole e confortante progresso. E' aumentato 11 numwo delle ditte aderenti, che raggiunge quasi 1 5500; aumentata l'area occupata, di circa un quinto; ben sedici 6ono gli edifici stabili di nuova costruzione; e fra gli edifici stessi, primo per imponenza e grandiosità, il padiglione della Meccanica, ohe. da solo, rappresenta quasi la meta della superficie coperta complessiva del nuovi edifici, la quale ammonta .vi oltre 29.000 moiri quadrati • Il ministro Belluzzo Infine parla il ministro dell'Economia, on. Belluzzo, che, recato il saluto del Capo del Governo, ha detto: * Ho già detto, in un mio discordo alla Camera dei deputati, che l'Italia deve leiìtamenlo svincolarsi dalle consuetudini della produzione estera, basata sull'impiego del ferro e del carbone por creerò una civiltà produttrici fondata sull'impiego delle energie e. delle materie prime chi) essa ha a py>pria disposizione. Allo stato attuale delle cose la «produzione eslora e per imitazione quella italiana, iniziata pili tardi. ,?ono fondate sulla utilizzazione-della energia solare accumulate in seno alla terra nello ore geologiche >otio forma di combustibili fossili e di petrolio o di sostanze quali il ferro. La nuòva civiltà produttrice si fonderà in un tempo più o meno lontano, ìfia por noi già uttuale. sull'uliiizzazlono diretta del capitale che dal sole ci viene giornalmente somministrato o su materie prime diverso da quelle ora adoperate. L'elettricità ricavata non dà soli impianti idroelettrici, sostituirà in misura, maggioro i combustibili fossili 1 cui giacimenti «-e non saranno esauriti esigeranno un costo di estrazione grandissima. I melali' a basso pe«o specifico e le loro le ghe. che alla leggerezza "r-.coppieranùo la re*i*>tenza, avranno un impiego che ridurrà sensibilmente quello del ferro nelle sue diverso combinazioni. L'Italia ohe c ricca di polo o, tii giacimenti rtei iiuali può ricavare l'alluminio od il magnesiti, diventerà allori uria delle più Importanti nozioni produttrici Ho! mòntlp. - Ma se l'avvenire si presenta promettente per l'Italia, diverse e non favorevoli sono in vece le condizioni attuali della produzione del nostro paese nei confronti con le altre nazioni. La gasila produzione industriale è figgi relativament" modesta, giacché e rappresentata da percentuali piccolissime, e per i prodotti siderurgici 'ghisa, acciaio), quasi trascurabili. 11 perturbamento politico, direiio o indiretto, creato dalia guerra e dal dopo-guerra in tutte le nazioni civili, ha influito stilla loro economia. Anche le nazioni che avevano bandito il verbo liberista decretano la istituzione di dazi protettori elevati; ogni nazióne erigo sul propri confluì, barriere doganali che ricordano le mura merlate, sempre foriere di. lotte, che i Comuni del nontr" medioevo altomativairienfc costruivano ed abbattevano, nove si arriverà per questa via? QhrIì onnse'-riionze possono derivare al- ritena ? - Fui 'Uro il ministro esamina la situazione Hella bilancia commerciale: • So nel confronto delle cifre deftli scambi «ròmmerciall con le altre nazioni produttrici si devo guardalo ai valori assoluti, non si devono trascurare quelli relativi. 6pecialmen-• lo .-o il oQI'.irrmtfl ò Istituito su cifre ohe dir pernione) da! valore della ninnola: non si deve. cine., jrindiearo solamente dalla d!Tforonza tra le cifre dolio importazioni e quello dolio esportazioni, differenza ohe può aumrsilnre anche so )o esportazioni restano in proporzione delle importazioni. Ora. se si «ammalio le cifre relative delle importazioni e lolle esportazioni italiano rispetto alle mirici nuli nazioni, e particolarmente le cifre' totali negli anni che corrono dal I92i al tflVn e quelle WgìA anni precedenti la guerra, si possono istituire dei confronti dai quali. 6e non si può ricavare alcuna regola o legge perchè siamo in un periodo economico ancora perturbate, si può dedurre qualche confortante conseguenza. Abbiamo infatti: p°.r gli «iti- 1989. 1983. 1184. in?? un rapPfflrto totale fri 1- importazioni «■ le ef.porfanoni rjfnetlivamente ,1, i,f,$, i>?. l.fiR, 1,46. JLtò'trientrc negli anni 1910. 19U. 1912, 1913 tale rapporto è stato rispettharnente di 1,56. 1.53. 1.5i. l.K. Dall'esame di aueste r.'.fre t-i j , i deduce che il,ra.pporto tra le importazioni c 10 esportazioni italiane negli anni precedenti la guerra aveva un valore pressoché stazionario, e nell'immediato dopo-guerra aveva raggiunto dei valori superiori a due (quasi 3 nel 1919). Solo dopo l'avvento del fascismo assume un valore annualmente decresjente. malgrado le crescenti difficoltà incontrate per le nostre esportazioni. « Ora tale valore potrà ancóra diminuire, e gli italiani di mente e di cuore asseconderanno l'opera che u Governo nazionale fascista va e volgendo sotto la guida sapiente del Suo capo; opera intesa a ricercare materie prime nel nostro sottosuolo, a facilitare la utilizzazione del nostro carbone bianco, ad aumentare la produzione del nostro suolo; insomma a preparare ed attuare provvedimenti che contribuiranno a diminuire la Inclinazione della leva della bilancia commeiclale italiana, nu italiani devono cioè fare un esame di coscienza ed Imitare i cittadini delle altre nazioni, i quali, prima di acquistare qualche prodotto, 6i domandano so esso non si fabbrichi nella loro patria, ed in caso affermativo ad esso danno la preferenza, anche se tale preferenza può rappresentare uè piccolo sacrificio ». Il ministro ringrazia poi le Nazioni intervenute alla Fiera e incita gl'industriali italiani ad apprendere quanto di buono esse possono a loro insegnare: « C'è sempre qualche cosa da imparare, esaminando quello ohe le nazioni industrialmente più progredite e scientificamente più agguerrite studiano e preparano per il mercato mondiale. Giacché non 6arà inutile ripetere ancora una volta ai produttori che solo la scienza o la tecnica, più moderna danno alla produzione la vita sana e la forza di penetrazione per la conquista dei mercati. La scienza è un'arma di durissimo acciaio, che attraversa tette le difese, per quanto lai. ghe e robuste esse siano. E del resto, se si analizza la situazione tecnica ed economica delle diverse industrie, ci si convinco che quelle dotate di laboratori moderni di studio o di ricerca, di ricche biblioteche tecniche, quelle che rispetto al numero degli operai hanno il numero più elevato di ingegneri e di tecnici, sono le migliori, che godono maggiore credito e sono sempre in prima tua nelle gare internazionali' Oggi, per vivere, per prosperare, l'industria non può Pi" fasciare la scienza sulla porta dello stabilimento, e la tecnica a fare antacameia ed ì libri e le riviste tecniche dal librai; ma le une e gli altri deve sapere saggiamente utilizzare ed interpretare ». 11 ministro ha concluso : « Nel chiudere, mi sia consentito di esprimere, sicuro interprete del pensiero del capo del Governo, un desiderio. Se si deva formare una coltura od una coscienza industrialo nel popolo italiano, ò necessario che la gioventù dello scuole possa avere contìnuo contatto con lo manifestazioni dell'industria stessa, con quelle della tecnica e della scienza e con la loro storia. Un grande padiglione permanente delle scienze tisiche e chimiche e delle loro applicazioni alle industrie, qualche cosa che riproduca insieme con i concetti moderni e più vitali il museo di stona naturale di Monaco ed il Konslgton di Londra, dovrebbe sorgere su questo terreno, primo esempio di Istituti che potranno sorgere •in altri centri, per diventare mèta desiderala ili alunni e di operai. Non illustro quanto ho detto-, coloro elio mi ascoltano 6ono troppo intelligenti per non comprendere, e Milano quando vuole sa passare dalle idee alle attuazioni con velocità quasi astronomica. Qui si tratta di soddisfare un desidèrio intimo di tutti «li italiani, che il lavoro considerano tra le loro virtù più preclare. « pertanto con l'augurio che tale desiderio divenga presto una utile realtà, in nome del Governo "di S. M. il Re dichiaro aperta la VII Fiera campionaria della città di Milano ». Terminata la cerimonia inaugurale, il Duca d'Aosta e le autorità visitano la Fiera. 11 banchetto al ministro franceseIeri sera il Comitato della Fiera ha offerto un banchetto al ministro francése del Commercio, on. Vincent, presente anche l'ambasciatore di Francia a Roma. Il ministro Vincent, rispondendo ai brindisi, ha accennate ai particolari problemi che interessano i duo Paesi, rilevando l'opportunità che vengano risolte con amichevoli intenti nella forma più vantaggiosa per le due parti. L'oratore, richiamandosi al vivo senso di reciprocità affettuosa che hanno lin qui preceduto i rapporti fra 1 Italia e la Francia, ha esaminato brevemente i fenomeni economici più notevoli e che maggiormente si impongono all'attenzione dei due popoli amici, ed ha concluso inneggiando alla fratellanza Ialina. Ha infine parlato il ministro Belluzzo, il quale, a nome, del Governo italiano, ha porto al ministro, all'ambasciatore, ai membri tutti della delegazione, il più deferente e cordiale saluto. Ti ha detto: « Il Governo italiano 6 sensibile a queste manifestazioni di fiducia o di amicizia, come è grato per l'importanza che il Governo ed i produttori- francesi mostrano di annettere a questo annuale convegno. La sistemazione date alle relazioni commerciali fra l'Italia e la Francia con un accordo commerciale del 192S e. raccordo serico del VJ£i sono stati vantaggiosi per i duo Paesi, i cui traffici hanno raggiunto negli ultimi anni un'ampiezza considerevole. Esprimo 'la fiducia che ogni difficoltà che dovesse sorgere sarà eliminata dalla reciproca buona volontà e del desiderio Intenso di rafforzare sempre più i rapporti economici fra i duo Paesi ». Il testo del decreto per l'Azienda generale italiana petroli Roma, 12 uotte. E' imminente là pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del testo del decreto per la Azienda generale' italiana petroli. Il decreto dice: « A«t. 1. — L'Amministrazione dello Stato * autorizzata a contribuire fino alla concorrenza di 60 milioni di lire alla formazione.del capitele azionario della costituenda società anonima • Azienda generale italiana petroli ». (A.G.I.P.) avente per oggetto lo svolgimento di otni attività all'industria e al commercio dei prodotti petroliferi. ' « Art. 2. — L'Istituto nazionale delle Assicurazioni c .la Cassa nazionale per le Assicurazioni sociali sono autorizzate a contribuire alla formazione del capitele suddetto, fino alla concorrenza di 20 milioni di Uro ciascuno. « Art. 3. — L'Amministrazione dello Stato c autorizzata a partecipare ad eventuali aumenti di capitalu della suddetta Società, anche mediante apporti di singole attività mobiliari •ed immobiliari in possesso dell'Amminlstraztene stessa. « Art. — Lo modalità della partecipazione suindicata saranno stabilite dal ministro dèlie Finanze. • Art. 5. — A componenti il Consiglio di amministrazione ed 11 Collegio sindacale della Società potranno essere eletti anche funzionari dello Stato. « Aut. 6. — Alla costituenda Società anonima potià essere affidato l'incarico di eseguire ricerche petrolifero in Italia e nello Colonie, in base a programmi quinquennali da approvarsi di concento tra i ministri tlell'Economia Nazionale e delle Finanze. All'uopo saranno stanziati annualmente sul bilancio del Ministero dell'Economia Nazionale appositi fondi m'aumento a quelli di già stabiliti con R. Decreto-Leggo 19 novembre 1931, numero 1605. • ABI. 7. — Noi bilancio del Ministero delle Finanze per l'esercizio in corso è autorizzato lo stanziamento della somma di cui all'articolo 1 del presente decreto alla categoria « Movimenti di capiteli ». « IJ presente decreto entrerà in > icore il giorno della -w* pubblicazione nel!* Gazzetta ufficiai,-, .tei Regno, v sarà presentato al Parlamento per la coayfirsiano in. leese », La dogana e l'esportazione Colloquio di Belluzzo col ministro francese Vincent qIl Convegno e i « desiderata » della Confederazione generale del commercio - Migliorare i costi di produzione e applicare la tariffa autonoma Roma. 12 notte. Le reiezióni di scambio tra Italia o Frància, iti se.ginto"airinasprimento delle tariffo francesi, continuano ad fissero esaminate con particolare interesso da parte degli argani governativi e dei circoli interessati. Alla riunione convocata sabato dal ministro Belluzzo, in cui h stato esaminato il problema della nostra esportazione in rapporto alle nuovo, tariffe francesi, è seguito a Milano il collotTuio tra lo stesso on. Belluzzo ed il ministro francese del commercio, Daniel Vincent. In proposito la Stefani dirama da Milano il seguente comunicato: « Il ministro dell'Economia Nazionale on. Belluzzo si è rocate temi all'Hotel Continental ove era disceso à.i rninistro francese del Cornmeircrio, Danitel Vitnoewt, per porgere al rappresentante del governo francese il (saluto del governo italiano. In tale occasione egli ha avuto con lui un colloquio, dui-ante il quale le principali questiona attinenti gli scambi commei'oijali ti>a i due paesi sono state esaminate con particolare cuna e con la maggiore cordialità, n minestro Belluzzo non ha mancato di richiamare l'attenzione del sognar Daniel Vincent sul recento inasprimento dei dazi fraincesi. e i duo ministri sii sono trovati d'accordo rtel riconoscere l'utilità che tale questione farmi oggetto di conversazioni fra i due Governi ». Le sci richieste degli esportatori Contemporaineamente, si ò tenuto a Roma nolla sede della Confederazione generale fascista del commercio il convegno delle rappresentanze delle organizzazioni nazionali provinciali di esportatori ed importatori, aderonti alla Confederazione atessa. Sono intervenuti, tra gli altri, il canini. Corti dell'Associazione italiana esportatori e importatori di Milano; il- ragioniere BoTiomi per il Sindacato nazionale esportatori pelli e cuoi e per il Sindacate nazionale negozianti in cuoi e pellami di Milano; A comm. Silvestri ed a dottor Bocca per la Federazione di Bologna; il gr. uff. Ghayez ed il comm. Carfi/lonna per Livorno;, il conte Buffoni del sindacato importatori ed esportatori delle frutta e prodotti agricoli di Milano; il cornmomdator Ronconi del sindacato esportatori tessili di Milano; il comm. Milanesi del Sindacato esportatori metallici di Milano; il cav. Vianino della Federazione di l'orino e del Sindacato italiano auto ed accessori; il comm. Gravina e l'avv. Basilio della Federazione di Napoli-, il cav. Cartonerò di Torino; il sig. T_Trjzjo deì\r. Federazione di Firenze; il sig. Bonzano'di Genova; l'avv. Balbi della Federazione di Genova, ecc. ecc. La discussione, alla quale hanno partecipato moltissimi presenti, si e chiusa con la votazione di Quest'ordine del giorno, che è Btu.to comunicate alle autorità : « Il convegno della Confederazione generale fascista del commercio iliiliauo. adunalo per l'inasprimento dei dazi doganali in Francia : «1) riafferma anzitutto la necessitatine le rappresentanze commerciali, disciplinate dalla Confederazione generale fascista del commercio italiano, siano costantemente sentite nella risoluzione del problemi per la csoansione commerciale all'estero; * 2) richiama l'attenzione dèi Governo fascista sulla necessità di vigilare attentamente, attraverso un'intensa opera diplomatica, a clie l'esportazione italiana npn sia ostacolate da artificiosi provvedimenti fiscali ed amministrativi, diretti soltanto a proteggere ulteriormente l'industria e l'agricoltura dei paesi di Importazione, come, per esempio, at. tualmente avviene per effetto delle imposte interne di consumo, delle tasse di lusso e ] sugli affari, applicati in Francia in aggravio I ai dàzi doganali; « 3) invite l'industria e l'agricoltura italiane, potenziate ora come inai dal Governo fascista e favorite da un maggiore consumo in• terno a neutralizzare, sin dove è possibile, ! con miglioramento del costi di produzione e j dei prezzi, con idoneo organizzazioni, l'auI mento dei dazi francesi; « 4) raccomanda al Governo di revisionare le tariffe e le coudizioni dei trasporti t'irrest.ri e marittimi, migliorandone anche l'Ordinamento tecnico; « 5) plaude al Governo, che, attraverso il nuovo Ente nazionale delle esportazioni, affidato alla direzione di autentici esportatori, •saprà intensificare e coordinare l'opera degli . esportatori italiani, specialmente con appositi servizi di informazioni commerciali a'i-1 j l'estero, e faciliterà certamente all'interno il •• credito bancario alle ditte, che effettuano la | tsDortazione della produzione nazionale, senza artificiose distinzioni nelle valute di vendita: « 6) richiama I precedenti voti della* Confederazione generale fascista del commercio Italiano in tema di trattati doganali ed esposti in memoriale a parte, anche agli effetti d- •-.irrj esperienza dall'odierno inasprimen. to doganale, tran/tese per studiare in Italia l'applicazione della tariffa autonoma, per correggere le condizioni di sfavore di alcuno industrio c per difendere il commercio ital .ino da eventuali successive manifestazioni dei protezionismo stranièro ». Le tariffe ferroviarie Viene frattanto particolarmente rilevala un'afiermnziono dcllu. riunione odierna, cioè l'opportunità della riduzione di costo dei trasporti ferroviari per le merci in esportazione. A questo riguardo, VAnciizia di [Toma osserva: « La questione e già s;a.ta studiala dal ininistro dello comunicazioni on. Ciano, e in uria riunione di produttori, chj io s'.e.<<o on. Ciano aveva convocate. Non ó dnlibio cli<J uno degli elementi determinanti del cooto di produzione, « perciò del prezzo di vendita, e costituito appunto dalla tariffa ferroviaria dei trasporti e che perciò ii regime di tali turine può avere diretta ripercussione sullo sviluppo delle esportazioni., Attualmente le tariffe ferroviarie italiani; sono alquanto elevale tantoché in molti ca.si i trasporti con Io h.utomobili, nonostante il loro aito costo, risultano più vantaggiosi e, a più riprese, già sono state sollecitate dai vari gruppi di psport&tori e produttori dallo convenienti riduzioni. 11 problema non e enfio hcsnplicc, poiché il tasso dello tariffe ferroviarie, se non può essere .dissociato dal bisogno fondamentale del traffici interni e di esportazione, deve pure essere tenuto in rapporto alle, esigenze di bilancio é òri suo pareggio dall'Amministrazione delle Ferrovie. Ma si tratta qui di trovare un compromesso fra queste due funzioni opposte delle tariffe ferroviarie, cercando dello combinazioni di tariffa tali, che possano agevolare lo sviluppo dei traffici, 6enza compromettere gravemente lo attuali confortanti condizioni del bilancio ferroviario. L'Amministrazione delle Ferrovie germaniche, dopo il sensibile aumento portato alle teriffe ferroviarie, ha elaborato una larga serie di eccezioni e di provvedimenti speciali per favorire i contatti, sid mercato germanico interno, fra i centri di produzione e quelli di consumo e sovrat. tutto per stimolare, in ogni modo, lo correnti di esportazione, le forze di concorrenza commerciali estere e tedesche, simili provvedimenti possono essere esaminati con utilità anche in Italia >. La siderurgia e l'industria thitomobiiisiica A proposito dell'adunanza avvenuta sabato al Ministero dell'Economia II Popola di Roma scrive: «Gli intervenuti s'espressero in maniera alquanto pessimistica, ma tale pessimismo non si riferì all'Hiuuento delle tariffe francesi, che fu riconosciuto tale.da arrecare danni mono relativi; il vero pericolo, dispero gH industriali intervenuti, consiste nella svalutazione del franco, che purtroppo provoca (il che già i:i i arte è avvenuto), una vera invasione di prodotti manufatti francesi, fatto questo che non può non allarmare i dirigenti dell'industria nazionale. Particolarmente colpita appare l'industria autornohiUstica, perche già varie fabbriche francesi non solo hanno niunentatn le loro esportazioni in Italia, vendendo a prezzi inferiori ai nostri, ma vengono anche impiantalo, ofiicine di montaggio e di riparazione nella penisola. Le nostre barriere doganali — aggiunsero gli industriali — non possono opporre che un debole riparo, di fronte alia svalutazione del franco francese, die rende possibile la introduzione in. Italia di molti articoli, che 6i producono da noi. « Ma un altro pericolo non meno grave è costituito dalla concorrenza dee prodotti francesi anche su mercati esteri, specie in Levante ed in Oriente e nell'Africa Settentrionale, in Russia, ove pura i manufatti italiani erano riusciti ad imporsi. E' stato riconosciute che i prodotti francesi vengono venduti in questi paesi a minor co«to di quelli italiani. Certo li cho l'esportazione italiana oggi attraversa un periodo non grave, ma abbastanza delicato, aggravato dal fatto cho quasi tutte le nazioni europee e del mondo hanno rialzato le loro tariffo doganali. L'industria ^meccanica e siderurgica sono quelle che sì sentono maggiormente danneggiate, perchè su di esse pende una grave minaccia. Como e noto, la Francia, in conseguenza della guerra mondiale, è divenuta una nazione siderurgica di primissimo ordine, perchè dispone, in casa propria, deljo due materie prime indlspensabiti, ossia- il ferro ed il carbone. Ciò- le permette e facilita lo sviluppo della grande industria meccanica e siderurgica in modo tale, da porla in un'ottima situazione, resa anche più vantaggiosa dalla svalutazione del franco, con quanto pericolo delle industrie similari italiane è tacilo comprendere ». La Voce Repubblica-la osserva: c E' notevole 11 fatto che in Italia i rappresentanti dell'agricoltura marciano sempre di pari passo con quelli dell'industria, mentre rappresentano interessi del tutto antitetici. Si tratta di un vecchio errore e ormai di una vecchia colpa dei politicanti dell'economia agraria, 1 quali non hanno mai saputo farsi una politica agraria illuminata, appunto perchè essi non hanno mai saputo vedere nei propri interessi quelli della nazione ».