Il fascismo e l'Estero

Il fascismo e l'Estero Il fascismo e l'Estero Un articolo di Garvin e un'Intervista di Mussolini Londra, 12. notte. L'Obsertier pubblica un.articolo del suo direttore Garvin su Mussolini « il fascismo. Lo scrittore dice che Mussolini è, con Hindenburg, uno dei « grandi idoli » contemporanei; che egli «può governare l'Italia cosi a lungo come il primo e iJ secondo Napoleone governarono la Francia e in ogni caso sarà sempre ricordato come un personaggio straordinario dalla storia ; che « la sua vita stinge ogni romanzo ». Garvin ritiene che Mussolini riuscirà a trasformare permanentemente la struttura dello Stato e il metodo governativo, ma manifesta qualche dubbio sulla, soluzione economica, del fascismo, giudicando le sorti del sindacalismo statale strettamente legate alla conservazione dèi potere da parte dell'on. Mussolini. Infine, passando alla politica estera del fascismo, Garvin si mostra inquieto. Egli scrive : « Come la Germania, l'Italia chiese una volta e tornerà a chiedere, vuole un più ampio e fruttifero posto al 6ole. il regnod'Italia appartiene alla Società delle Nazioni, ina il fascismo è saturò di immaginazione militante. L'espansione imperiale è divenuta uu sogno ed uno scopo preciso. L'attualo grandioso viaggio del duce a Tripoli simboleggia la sua esaltazione della idea coloniaao.'Ouan. to a lungo potrà alimentare questa idea e trattenerla dall'azione? Questa e la vera, difficoltà di tutto il sistema. Ma non bisogna supporre neppure un momento che in questa questione il duco sia un volgare « dingo » traviato da mire vuote o dai barbagli 1 del prestigio. Egli ò assai più sereno ». «Faticolo di on secolo ormai trasoorao» Una diffusa intervista, concessa recentementH dall'on. Mussolini al dott.. Andrea Revp.rsz, redattore capo per la politica estera. del madrileno A.B.C., è pubblicata dal Snnday Times. La prima parte, la quale consista di già note rievocazioni personali, si chiude, col rilievo dell'on. Mussolini che sulla formazione del suo carattere c._ delle sur. idee politiche hanno influito Nietzsche e il filosofo americano James, ma soprattutto Giorgio Sorol. Quindi l'intervista così prosegue: Beversz: — Quali eono i risultati pratici del vostro successo ? Che si può dire della libertà? La popolazione è contenta? Mussolini: — Guardatevi intorno e non vedrete che attività sorprendente, lavoro inces. 6ante e industria prospera. Aon vi sono disoccupati e la gerito widasna abbaeianza per vivere decentemente. Nel nostro paese regnano la pace, la disciplina e la. sicurezza. Che cosa può volere di più un popolo? Posso assj. curarvi che le masse sono indifferenti Illa propaganda dall'opposizione. Ciò elle il popolo desidera, è lavorare, guadagnare, e vivere con agio. Nessuno vuole la libertà con la elle maiuscola, feticcio di un secolo ormai trascorso Ciò che tutti reclamano è l'ordine e la tranquillità. M Reversz; — perche mai, se le masse 6ono in fa.vore dPl fascismo e del Governo, si temono gli attacchi della stampa di opposizione e non le si accorda completa, libertà? Mussolini: — E' vero; -j giornali di opposizione, anche &e godessero la più cóm* pietà libertà, non potrebbero fare alcun male al Governo fascista. Le restrizioni sulla stampa non sono applicate per proteggere il Governo, ma soltanto per salvaguardare il nostro .credito all'estero. Beversz: — E la Massoneria? Mussolini: — L'azione contro la Massoneria e contro le società segrete in generale, riveste un valore piuttosto morale che politico. Ho 6empre nutrito una profonda antipatia verso le società segrete. Non sono mai stato capace di comprendere la loro ragion d'essere, in un paese dove i diritti di aseociazioue nou hanno limiti. Perchè i massoni nascondono la loro attività? La vita politica dev'essere limpida, trasparente come un cristallo. Tutti coloro che 6i dedicano alla politica dovranno rivelare nettamente gli scopi a. cui tendono. La sincerità deve essere il fondamento della politica. La durata dal ratina • I» InltazlMl aitar* Circa la durata del regime fascista l'on. Mussolini ha detto: — Io penso che il regime fascista, particolarmente in vi&ta di certe riforme recentemente introdotte nelle nostre istituzioni politiche, ha cresciuto in modo considerevole la sua potenzialità. Senza voler fissare una data, senza cercare di profetizzare quello che dovrà avvenire in un futuro remoto, io posso affermare che, davanti al fascismo, sta una lunga serie di anni, durante i quali esso sarà in grado di sviluppare II suo vasto programma di ricostruzione materiale e di rigenerazione morale dell'Iti Lia". Il dott. Reversz vuol sapere se il Presidente del Consiglo crede che altri paesi seguiranno l'esempio del fascismo italiano, — Ho Eia dichiarato più di una volta — afferma. Mussolini — che il fascismo è un prodotto essenzialmente italiano. Ciò per altro non muta, il fatto positivo che la decadenza del sistema democratico e parlamen tare può produrre in quasi tutti i paesi movimenti analoghi al fascismo, i quali potrebbero essere capaci di porre argine alle vel leità sovversive dei partiti di sinistra, sia assumendo i) potere, sia esercitando la loro vigilante attività di controllo al di fuori del Governo del giorno. Circa il problema della sovra popolazione, l'on. Mussolini ha detto: — Dopo la. chiusura quasi 'totale del territorio nord-americano ai nostri emigranti, essi andranno in numero crescente verso l'America latina., specialmente verso quei paesi che godono il clima temperato delle coste dell'Atlantico. L'estensione e la fertilità di questi territori, il loro urgente bisogno di maggiore sfruttamento, le profonde affinità di razza e di lingua fra gli italiani e i po poli sud-americani in parola ci permettono di nutrire le più alte speranze circa U risultato di questa fruttìfera collaborazione internazionale. I rapporti eoll'Aaatrla • calla Rasata L'intervistatore con garbo tocco 11 problema dell'Austria. —- C'è bisogno di ripetere che l'Italia non potrà mai acconsentire all'annessione dell'Austria da parte della GermaniaT — chiede di rimando l'on Mussolini. — senonchè, a parto questa restrizione, noi seguiamo con simpatia lo sviluppo dell'Austria tanto più che abbiamo largamente contribuito alla ricostruzione finanziaria di quel paese. Un altro tasto delicato, quello dei rapporti fra l'Italia e la Russia « toccato dall'intervistatore, il quale allude a dicerie, secondo cui fra Roma e Mosca esisterebbe addirittura un trattato segreto di alleanza -— Questa è pura fantasia 1 — esclamò l'onorevole Mussolini. — La maligna diceria è già giunta al mio orecchio. E' materiale di rifiuto. La verità e. molto semplice. La verità è che fra l'Italia e la Russia corrono relazioni normali e, se volete, potete chiamarle anche cordiali. L'economia dei due paesi è complementare e ciò favorisce lo sviluppo commerciale, che è molto progredito dopo la firma del nostro trattato. La natura intima, diversa dei due sietemi politici non deve necessariamente impedire l'esistenza di pacifici rapporti fra i due paesi. L'Italia ha sempre rispettato l'ordine intemo della Russia soviettista. comportandosi in base al principio che ogni popolo è libero di scegliere la propria forma di Governo, senza bisogno deD'ap. probazione di altri paesi. n fratello e la sorella della Gibson a Roma Roma, lt notte. Sono arrivati stamane a Roma il fratello e la sorella della miss Violet Gibson, che ha compiuto l'attentato contro l'on. Mussolini. Si apprende che i congiunti della disgraziata avrebbero deciso, di comune accordo, di invitare V"n. Ferri ad a.ssumere la difesa. deUa lnrr> morella, oltre all'avvocato di ufficio c>ti. r. ifFin'-lli.-