IL MAROCCO

IL MAROCCO IL MAROCCO Le condizioni per Abd-EI-Krim c le probabilità della pace (Servizio speciale della « Stampa ») Parigi, 12 notte. Un'ultima conferenza ha posto termine questa mattina alla redazione dello condizioni di pace che Francia e Spagna si recano a Udjda a proporre ad Abd El Krim. Vi assistevano Briand, Painievé, il residente genieralo Stoeg e il signor Ponsot, capo delia delegazione francese. Quest'ultimo, 'in. compagnia del generiate Simon e del capo della delegazione apagnuola Lopez Olivaa (che prese parte ieri ad una conferenza tenuta al ministero della Guerra) è partito questa sera par Madrid dove uina nuova conferenza avrà luogo con l'intiirveinto del capitano Miguiol, atteso colà da Tangeri. Mercoledì o giovedì le due delegazioni unite proseguiranno per Udjda. Le condizioni La pnbblfcazione ufficialo delle condizioni di pace è naturalmente ancora di là da vftnlre. Informazioni ufficiose assicurano tuttavia che esse sarebbero le segumtii: l.o SottonrJFEiione delle tribù Tuffarne e geballa al Sultano legittimo, ossia rinunzia all'imd'jpenidenza. politica del territorio montagnoso compreso fra dJ Marocco francese e quello spugnuolo. 2.o Concossiianio dell' autonomia, aanarriinilsteativa alle singole itribù, ciascuna dallo quali sarebbe amministrata da un Caid eletto sotto il controllo della Spagna, e non avrebbe alcun vincolo con le altre. 3.o Concessione alle singole tribù del diratto d,i mantenere, ciascuna per proprio conto, una milizia di cui le due potenze controllerebbero insieme gli effettivi, l'armamento e iti comando. <i.o Riiiiiuinzia di Abd El Krim ad esercitare poteri militari e politici .sulle tribù ed accettazione da parte sua di quella carica puramente onorifica, eli quella residenza, e di quell'appannaggio che le Potenze converranno di accordargli. 5.o Disarmo immediato delle tribù. 6.o Scambio dei prigionieri e anMiiBtJa reciproca. 7.o Diritto della Franerà e della Spagna di continuare A loro preparativa militari anche durante le trattative di paco. Obbligo, per Abd El Krim, di sospendere immediatamente le ostilità. Una notizia giunta oggi da Fez lasoierebbe credere che il Roghi abbia già dato ordine allo sue truppe di lastenensi da qualunque mossa offensiva, taiinto contro i francesi che contro le fcibi'i loro alleate. La cosa ò credibile, dato ài desiderio di Abd El Krim di colorire e consolidare le prospettive di pace che si delineano. Ma dei retroscena, segnalati da varie parti, non permettono ancora di abbandonarsi ad una intera fiducia. Dubbi e retroscena Anz-ìitutlo, fra le condizioni degli alleati e quelle del capo riffano pare esista sempre una distanza'' ingeniissiima, giacché quest'ultimo rivendicnieTiebbe tutt'ora, conte l'anno ecorso, l'indipendenza politica del Riff, il titolo di Saltano, un'equa delimitazione di frontiere, due porti sul Mediterraneo e l'impegno da parte dei franco-spagniuoli di non accettare sottomissio¬ ni di tribù isolate prima della definitiva conclusione della pace. In secondo luogo (se è vero, fecondo su afferma, che «ad latere » di Abd El Krim si trovino in questo momento agenti del comitato inrteri'siamico di Berlino e dall'unione musulmana di Mosca) è impossibile clie le cose procedano così lisce come Parigi ai augura. Mosca consiglia al Roghi di non cedere su nessuna delle proprie condizioni, Berlino gli consiglia addirittura di non intavolare le trattative. E quanto alla stessa Madrid, chi può dire se'le persistenti ostilità delle sue sfere militari (che vorrebbero continuare a battersi soprattutto con la pelle dei francesi) e l'ambizione del suo ministro degli Esteri, Yanguas, che vorrebbe approfittale delle trattative col Riff per rivendicare tinche Tangeri, non finiranno col creare impacci difficilmente superabili? L'opiniiime pubblica francese, che non ama guardiana le cose molto per il sottile, soprattutto quando rJisehterebhc di farsa cattivo sangue, accogli l'inizio delle trattative con un vero senso di sollievo. Ma parecchi giornali non ministeriali restano perpessi. Sulla « Victoiro », Hervé brontola: c n nostro povero Presidente del Consiglio (che d'altronde, per demolire il blocco nazionale, è entrato egli pure nel pacifismo belante), i suoi alti funzionari del Quaì d'Orsay, il suo ministro della Guerra (che è sempre Painlevé), i grandi capi militari che non vogliono far dispiacere a quest'ultimo, non hanno che una preoccupazione: non spiacere al Cartello che è favorevole alla pace ad ogni costo con Abd-cl-KrJmc (senza parlare dei 6uoi nuovi alleati, i comunisti, d quali sono favorevoli alla evacuazione immediata — nò più nè meno- — di tutto il Marocco e dell'Algeria por sovramereato). Ed ecco perchè non è senza inquietudine che vediamo iniziare i negoziati con l'amico dei nostri comunisti ». I « cinici ricatti » E iil « Journal des Débats », alludendo agli intrighi internazionali in gestazione/ osserva: * Noi siamo avvertiti dei cinici ricatti ai quali si tenteranno di sottoporre i negoziati franco-spagnuoli ed i governi di Parigi e di Madrid. Vi è, in questo fatto, un rischio che non può essere svalutato. Ancora una volta le nostre condizioni di pace sono di un liberalismo indiscutibile, per non dire addirittura eccessivo. Ma già si scorge il pericolo chn corrono due grandi potenze pel solo fatto di intavolare dei negoziati con dei ribelli: esso vengono accusale di imperialismo, mentre acconsentono a <:onv«rsaie nel momento stesso in cui i loro eserciti sono pronti ad iniziare dello operazioni che spazzerebbero via in poche settimane l'aspirante sultano del Kiff. Costui oggi non ò più pericoloso per se stesso. Sono pericolosi invece gii intrighi che si ordiscono sotto il suo nome >. Notiamo infine che il capitano Gordon' Caauiing, uno di quei tali stranieri a cui ii « Petit Journal » rimprovera di dare man forte ad Abd El Krim, interrogato oggi dall'« Intransigeanit » ha detto di essere molto scettico sulla possibilità che Abd-EI-Krim accetti le condizioni impostegli, visto e considerato che ii Roghi, le cui doti di capitano sono indiscuttibili, non può sinora considerarsi battuto; e se le Potenze dovessero esigere il suo allontanamento dal Riff, il paese stesso finirebbe di' trovarsi in una posizione che nessuna delle tribù belligeranti avrebbe interesse a toJlerare e tanto meno a favorire. C. P.

Persone citate: Briand, Lopez, Petit, Ponsot, Riff