Il protezionismo

Il protezionismo Il protezionismo ! ! Un convegno d'industriali al Ministero in seguito all'inasprimento doganale francese, Roma, 9, notte. In questi giorni, nonostante l'assenza dell'on. Mussolini, si sta svolgendo presso i vari Ministeri un'importante attività, specie presso quello dell'Economia Nazionale. Lon. Belluzzo, dopo una lunga conferenza coll'on. Benni, presidente della Confederazione dell'Industria e col segretario on. Olivetti, ha deciso di convocare por domani, sabato, alle ore 16, presso il Ministero, una riunione tra gli esponenti dell'industria e del commercio, per esaminare la situazione economica e. particolarmente studiare i mezzi con cui fronteggiare le conseguenze degli inasprimenti doganali francesi. E' ovvio che tale esame dovrà riferirsi ai mezzi di carattere interno per poter neutralizzare le conseguenze del provvedimento francese e non a quegli eventuali pat*si amichevoli, di carattere diplomatico, che potranno essere fatti, su direttive e valutazioni della situazione da parte del capo del Governo, dal Ministero degli Affari Esteri. A Palazzo Chigi la questione è seguita dal sottosegretario on. Grandi. Con lui ha avuto una lunga con. ferenza il ministro on. Belluzzo, che aveva ! già avuto un colloquio col ministro delle ! Finanze on. Volpi. Alla prima parte di questa conferenza, a Palazzo Chigi, ha partecipato brevemente anche l'on. Benni. Negli ambienti competenti si assicura che il ministro si propone di determinare anzitutto la posizione del nuovi provvedimenti francesi di fronte ai rapporti commerciali e di diritto che si sono stabiliti tra l'Italia e la Francia e il riflesso pratico che essi possono avere sul commercio italiano, per determinare in seguito le decisioni da prendere. A questo riguardo VAgenzia di Roma reca: r. Paro 6empre più evidente che i nuovi aumenti doganali non soltanto hanno uno scopo di protezione dell'industria nazionale, ma anche una finalità fiscale: lo dimostra il fatto che essi vongono applicati indistintamente a tutti i generi di importazione dall'estero. Si tratta dunque ora di discutere se non possono intervenire riguardi al diritti ed ai bisogni dell'Italia e di stabilire il -arattere degli aumenti se provvisori o definitivi. Alcuni chiarimenti già sono stati domandati; altri saranno chiesti nei prossimi giorni ». E' arrivato a Roma il dottor Ballerini, consigliere commerciale presso l'Ambasciata d'Italia a Parigi. Egli riferirà al Governo intorno alla portata delle nuove tariffe doganali francesi. L'Industria • la concorrenza La polemica tra Arnaldo Mussolini ed il senatore Silvestri, originata da un articolo di quest'ultimo, fornisce alla Voce Repubblicana lo spunto per aàcune osservazioni sulle innovazioni protezionistiche invocate dal senatore Silvestri e non ritenute giustificate dal direttore del Popolo d'Italia. Scrive l'organo repubblicano : « Gli industriali, che devono tutto al proprio spirito di iniziativa, alla loro ottima preparazione tecnica, alla bontà dei loro prodotti, alla tenacia dei loro propositi, sono già entrati da tempo e vittoriosamente in gara coi produttori stranieri. L'industria italiana, che sa fare da se o che usufruisce di quel tanto legittimo protezionismo, che la garantisce dai colpi insidiosi dol dumping ~- getterò e foTma di lotta economica sleale, che mette 1 concorrenti in condizioni di assoluta . inferiorità con vendite sotto costo — si b già affermata vittoriosanente all'estero. Le \ industrie naturali italiane non temono più la 1concorrenza estera e la inseguono anzi sul suo terreno, dove è loro possibile penetrare, i Ad ogni modo, 1 assistenza statale alle forze economiche della Nazione, che cercano sbocchi all'estero, si esercita efficacemente coi trattati di commercio tra Stato e Stato ». La Voce conclude osservando che « non basta rimbeccare il senatore Silvestri, ma necessita l'intervento statale nel confronti del parassitismo industriale ed eco- 111°^?°%,^'^??'.^^ .P^SES" ""E?1?' i te, che riguarda il problema del rincaro della vita ». fili affitti t l'articolo 3 | T 'jmrwm cito „,„>-«i~r,» j„~n „«j.i; L,^,u •P 0 SU,la «i1"*"0118 de?u affitti, j punonca. i « 11 fascismo non può tollerare, secondo | i canoni della sua stessa dottrina, una li ! berta di contrattazione, che sconfini da ogni 1 Umtte umano e civile. Gli affitti delle case incredibilmente esagerati. In generale l'aumento dell'amilo non è richiesto dai pi droni di casa in ragione di cinque volte il ! prezzo stabilito nei contratti dell'anteguerra, •come sarebbe nelle intenzioni del Governo, ;lna sl arriva persino a dieci e quindici vol Me- La ingorda speculazione dei padroni di e a ! degli aumenti degli affitti ed opporsi agli casa comincia a diventare semplicemente vergognosa. I rimedi sinora 6ono mancati o sono stati insufficienti ». Il giornale rileva la proposta di Regime fascista, secondo cui, a termini dell'art. 3 della legge, dovrebbero intervenire i prefetti allo scopo di nominare delle Commis. sioni incaricate di stabilire in modo inappellabile i prezzi di affitto ed in caso di controversia stabilire, pei ogni città, quale debba essere la percentuale massima sfratti non giustificati per ragioni di ordine pubblico e stabilirò inoltre la revisione degli ultimi contratti, se presenteranno, il carattere di vera e propria estorsione e soggiunge : « La proposta è eccellente, ma le Commissioni non hanno mai risolto nulla e non risolverebbero nulla. Occorro invece il diretto intervento del Governo. Preso il provve- dimento, a farlo rispettare penseranno gli . agenti dello Stato e penseranno gli inqui ! lini. Non sarà male però, mentre sl prov- \'Sclfrfl .c0""'0 1 padroni di casa per rendero giustizia agli inquilini, che si prov- veda anche conno gli inquilini subaffittuari. So l'Ingordigia padronale assume capacita a ■ m°ptruose, gli inquilini subaffittuari, che ur- e inno contro i padroni, la superano. E' vero che la cosa è di molto minore importanza, ma non va trascurata nemmeno. Il Governo fascista, che non lascia fare e non lascia passare, insegnerà agli uni ed agli altri che lo coso fuori del loro stato naturale nò sl adagiano nè vi durano ». Le trattative con Abd*el»Krini stanno por cominciar» 'Servi zio speciale de .a«Siampa* Parigi. 9, notte. La situazione a! Marocco è stata oggetti, stamane di un lungo esame da parto del Consiglio dei Ministri. In seguito all'offerta fatta dagli emissari di Abd-ElKrini, negoziati si apriranno quanto prii'» fra i rappresentanti delle tribù dissidenti del Biff e le autoriti francesi e spagnole. La delegazione francese è stata designata stamane. Essa comprenderà il generalo Simon ed il signor Ponsot, vice-direttore per l'Affrica al Ministero degli Affari Esteri. Si ..spetta la designazione dei delegati spagnoli. Le conversazioni avranno luogo a Quida. Una riunione preliminare dei delegati francesi e spagnoli è imminente.

Persone citate: Arnaldo Mussolini, Ballerini, Belluzzo, Mussolini, Olivetti, Ponsot, Silvestri

Luoghi citati: Francia, Italia, Marocco, Parigi, Roma