Il cruento conflitto fra banditi e forza pubblica a Prestrane sul Carso

Il cruento conflitto fra banditi e forza pubblica a Prestrane sul Carso Il cruento conflitto fra banditi e forza pubblica a Prestrane sul Carso Uno dei tre fuggitivi catturato a| confine Trieste, 5 notte. Eccovi ampi particolari sulla aggressione compiuta sabato negli uffici della stazione ferroviaria di Prestane, da alcuni banditi mascherati e sul conscguente scontro di essi con la forza pubblica. Le detonazioni che durante la rapina erano echeggiale nell'interno dell'edificio non erano state percepite alla stazione, distante 300 metri circa dall'edificio, Ma alcuni militi e le guardie di finanza che prestavano servizio in quei pressi si erano già accorti della fuga dei banditi ed avevano avuto l'intuizione vaga dalla verità. La eerrata fucileria li milite ferroviario Ugo Del Fiume e l'impiegato Giuseppe ttruneiii, erano rimasti impressionati ria quella fuga. Entrambi si diedero quindi all'inseguimento, benché disarmati, non pensando certo che si sarebbero subito trovati di fronte due altri compilo! armati tino ni denti i quali dovevano proteggere la fuga di coloro che avevano il bottino e che precipitosamente si diressero verso il vicino fiume. Pitica. Fu in quel momento che si udirono i primi colpi di lucile dei due proiettori, i quali, olire ad essere armati ciascuno di rivcdielle Steyer, avevano due fucili di tipo austriaco. Il Del Fiume fu sorpreso come in un'imboscata. 1 due banditi-, che si erano messi a terra in posizione d'attacco, al suo avvicinarsi gli spararono contro. Il Del Fiume scansò duo fucilate e avuta la sensazione del pericolo si ritrasse per lasciare avvicinine altri militi che nel frattempo, insieme uri alcune guardie di finanza, sopraggiungevano. Ma aveva appena emesso il grido di incitamento: «Militi a noi! » che un proiettile di fucile lo colpi alla schiena perforautloirìi un polmone c il cuore, sicché il disgraziato cadde esanime. L'inseguimento 6l trasformo allora in un duello terribile tra i banditi armati e le. guardie di finanza Domenico Tempesto, Martino Barletta, Umberto Fazzini. tiriti tre della provincia di Bari, il vicebrigadiere Nitri, le guardie Madao. Veliandi e Piranec. gli appuntati Boresi e Vane.llone, i ni'liti Francesco Scinti, Nocera e Trimboli, e l'impiegato Attilio Pizzuti da Civitavecchia. Militi e guardie di finanza retrocedettero fino all'argine del fiume, dove trovarono un punto di protezione e donde continuarono ad attaccare. I.a rarjica dei proiettili prosegui senza sosta. Bpn presto due guardie di finanza ridderò ferite gravemente: il Tempesta e il Barletta. Protetti dall'argine della Piuca i due banditi continuavano incessantemente a sparare. Più tardi cadde, ferito il Pizzuti. Pi comprese che si doveva procedere con metodo. I'aSsì perciò 6i disposero a ventaglio por accerchiare i duo malfattori. Una testa calva e una faccia larga, dagli occhi cerulei e lucidi, ha narrato lo Scuntì, appariva, tratte) tratto, saltava e sparava, gridando parole aspre in gergo incomprensibile. Un colpo ben tirato dall'appuntato VaneJlooie colpi alla testa il bandito. La sparatoria fu ancora più forte dopo una breve pausa, durante la quale l'altro bandito, tarchiato, aveva caricato il suo fucile. Un attacco più accanito: e ancora un colpo sparato dai nostri è citunto a segno. Ne segui un tonfo sordo nelle acque del fiume. Anche il secondo biniti ilo era stato colpito. Poi il fuoco cessò. 1 militi avanzarono e constatarono che i due briganti avevano la fronte squarciata. Entrambi stringevano ancora le armi in pugno. I cadaveri furono tratti dalle acque basse e trascinati sull'argine. Intanto senza perdere tempo, i militi continuarono l'inseguimento dei tre malfattori che avevano svaligiato gli uffici, battendo la zona di oltire Piuca, zona che a balze scoscese si prolunga fino ad una folta macchia rii pini dove i tre banditi, uno dei quali <^ra stato ferito ad una gamba, si erano rifugiati. Una taglia sui tro fuggitivi I feriti furono raccolti e trasportati alla stazione di Prestane e da qui all'ospedale di Postmnia. La ^alma di Ugo Del Fiume, che era stato anche un fervente organizzatore del fa&ào rii Prestane, venne composta nella 6ede rìe.1 faccio. Dei due banditi uccisi, umo è calvo, alto della persona, faccia lairga, zigomi sporgenti. Addosso gli fu trovato un libretto militare austriaco ; nella tasca aveva un orario ferroviario con sottolinealo in matita il percorso della linea Bakek-Postumia (le due stazioni di frontiera) e banconote estere, dinari, nonché alcune lire italiane. L'aldro bandito é basso e tarchiato, coi capelli neri; non gli furono trovati indosso documenti. Minuziose indagini *ono state iniziate per la scope.ria e l'arresto dei tre. briganti fuggiti. Tutta la forza pubblica dei dintorni si è riversata alla loro caccia. Disposizioni rigorose sono 6late date, per impedire che varchino la frontiera. E' stata disposta anche una taglia di-10 mila lire per la loro cattura. Ieri poi. vittima del dovere, è morta all'ospedale di Postumia ameb? la regia guardia di finanza Domenico Tempesta. Durante la giornata di oggi le ricerche per la cattura dei tre feroci briganti che sono riuseiii a fuggire, non sono state interrotte. Il vice-questore di Trieste cav. Caniso, coadiuvalo dai suoi migliori agenti, per precise istruzioni avutp dal Prefetto, ha operato in mattinata una larga e intensa battuta nrlle zone dove si pensava che i banditi potessero essersi rifugiati, mentre il vice-prefetto di Postumia. dal canto suo, fece procedere a una serie di » fermi » e di intprrogatori. diretti a fornire una traccia più sicura per le ricerche ancora ria compier?. Il cav. Caruso telegrafò inoltre a Tripstc perchè fossero inviati sul posto i fotografi dilla Questura, rial quali fece operare la cosidetta toeletta dei due cadaveri dei due briganti, ma Ut riconoscimento non ha potuto effettuarsi. Tutte le riarsone ohe furono condotte dinanzi ai «adaiveri affermarono di non poterli identificare. Finalmente lil dottor Slel-:er, segretario del Fascio rii Postumia', recatosi di proposito a visitare gli uccisi riconobbe con assoluta sicurezza in uno di loro tale Luigi Vtlhar, maniscalco di Posltunia, individuo politicamente in vista in tutta la zona per il suo sovversivismo. L'altro cadavere non è stato riconosciuto ria alcuno, ma per una serie di elementi il cav. Caruso credette rii potere riconoscere, in lui il famoso bandito Stanko Mojk di Planina, cioè quello che uccise, i due carabinieri e rhe compi la rapina in danno dell'ing. Iloffminu. Qup6ti. tosto chiamato, riconobbe senz'altro il brigante Molk, l'autore della grassazione ria lui subita. Non basta: nelle tasche dell'ucciso era stato trovato un libretto rii congedo intestato a ceno Giovanni Gerzeli di Postumia. Il sotto-prefetto di quella città procedette all'immediato arresto di tutta la famiglia Gerzeli. Si apprese, dopo, che. il Giovanni Gerzeli, assente auanrio si presentarono i funzionari, era stato veduto girare nella giornata di sabato in compagnia del Vilhar nei pressi della stazione. Cnnlempnr.incame.ntc alcuni agenti onerarono una perquisizione in rasa, del Vilhar stesso, arrestando la moglie. Questa in un primo tempo volle sostenere che. il manto non aveva abbandonato la. casa durante tutta ila giornata di sabato e la notte dal sabato alla domenica. Non riconosce il fratello Anche un fratello del Vilhar, che abita a San Piclro del Gareo, fu tratto Immediatamente in arresto e condotto davanti al ca riavere, non solo per un ulterióre è forse superfluo riconoscimento, quanto per avere altri dati ani ad individuare i complici dell'ucciso nella brigantesca impresa. Ma il Vilhar iiejru tutto appena interrogalo e anche di fronte al cadavere del fratello negò che quesli fosse suo congiunto. Suua/lrc di carabinieri, militi nazionali c guardie di finanza conliruiano intanto l'opera di neri nitrazione sperialmente nelle ca,m nagne e sulle allure che circondano Prestane. La morte della povera guardia di finanza, Domenico Tempesta, avvenuta nella serata di ieri, ha sollevato grande cordoglio fra le squadre operanti fra lo quali e anche un senso di dolorosa eccitazione condivisa da tutu nel Daesc rii Prestano e negli altri luoghi vicini di frontiera. E' arrivato ria Firenze il nadre dell'Ugo Del Fiume, ucciso nello scontro. Egli volle 6iibito essere condotto alla sede del fascio, trasformata in camera ardente, dove tra i fiori, vegliata ria carabinieri e da militi, giace la salma del valoroso ferroviere. Slamane è stala operaia l'atilonsia e in serata la ealma è stata trasportata a. Postumia. Alle 17 di domani, con ap. no&ito carro, proseguirà rer Firenze, città natale dell'ucciso. I cadaveri dei du° banditi durante tutta la noti? sono stati piantonai.! dai carabinieri sul luogo dove furono trovati. Il Molk e descritto come un feroce bandito. Si dice ohe facesse, parte della bamda ilei Collarich. Certo fu uno degli affigliati della famosa banda di briganti istriani. Si ritiene che avesse molti delitti sulla coscienza, fra cui quello dei due carabinieri e della guardia rii flnunza. Bicercato dalla nostra Polizia o da quella jugoslava da parecchi anni, era inafferrabile, sul braccio destro gli ò 6lato riscontrato un tatuaggio raffigurante un teschio, altri segni di morte e una riaga. Sul corpo dei due banditi furono trovate numerose ferite, tutte mortali e quasi tutte alla tosta. I cadaveri vennero sezionati nella cappella riel cimitero e alle 16 di oggi le salme sono state, sepolte in quel cimitero, avendo ia commissione giudiziaria ultimato tutti i rilievi di legge. Truccatura e bombe a mano Secondo il parere dei periti uno dei banditi sarebbe rimasto ferito e quindi ucciso dallo stesso suo compagno, appiattato sulla riva del fiume, dove più furibondo si svolse il combattimento. Il Prefetto rii Trieste ha iafanvisitato i foriti e si è trattenuto a lungo con j loro avendo parole di vivo elogio per " 1 p co ìggio dimostrato e per l'energica condotta ria loro tenuta. II Prefetto si trattenne pure con il padre del disgraziato Del Fiume, inviando poscia una ricca corona di fiori freschi sulla salma, del giovane ucciso. -Utre corone sono giunle ed altre continuano ad arrivare. Il generale di divisione Pugliesi, comandante Interinale del Corpo d'Armata, ha inviato al comando del presidio rii Postumia un vibrante telegramma di condoglianza. Sulla identificazione dei due banditi uccidi si li anno altri interessanti particolari. Il Vilhar aveva il volto abilmente truccato e ciò spiega come egli non sia stato identificato subito. Tanto egli che il suo compagno si erano tinte le guance: ambedue, poi, si erano truccate le sopraciglia e per far sembrare, ì baffi più folti vi avevano appicritato altri pesi. Infine adottarono una pettinatura differente. Fra gli ordigni appartenenti ai bandita e trovati sul posto dove caddero fu rinvenuto uno zaino di tipo militare nel quale erano vestiti di ricambio, quattro bombe a mano c quattro pistole Stéycr. E' stalo arrestato a Radek certo Samak, figlio di un milionario di Terranova Bistorza, proprietario di una grande scuderia. Egli aveya indosso 25 mila lire in biglietti rii piccolo taglio, riuniti in pacchetti. Sottoposto a stringente interrogatorio, dapprima negò ogni imputazione fattagli : ma infine confessò completamente rii aver partecipato alla rapina. Sulle risultanze dell'inteinrogatoirio si mantiene 11 massimo riserbo. Al momento in cui vi telefono — quasi la mezzanotte — giunge notizia dal confine che i carabinieri hanno circondato un'altro dei briganti C'è stato imo scambio intenso di fucilate. Mancano ancora i particolari della riuscita operazione di polizia. Alle due vittime dei banditi si stanno organizzando funerali imponenti. Sono state ordinate a Trieste ghirlande da parte di tutti i Comuni del circondario, delle sezioni dei Fasci, della Lega nazionale, del Gruppo ferrovieri, di ditte, associazioni ed enti. I funerali avranno luogo a Postumia. Le due salmo saranno riunite In un solo corteo.