Fuori dell'incubo?

Fuori dell'incubo? Fuori dell'incubo? Eratio e contribuenti francesi dopo l'approvazione Mie leggi finanziarie (Servizio speciale della « Stampa 9) Parigi, 5, mattino. Ieri mattina alle 4,40, ai primi chiarori dell'alba pasquale, Camera e Senato si 6ono messi d'accordo e finalmente la Francia si è trovata fornita di una nuova legge finanziaria. La Camera aveva dato una nuova prova di quello spirito di conciliazione che l'ha animata negli ultimi giorni di discussone, accogliendo l'auménto del prezzo dei tabacchi, quale il Senato aveva votato. E Peret, poteva ringraziare la Camera dello sforzo che aveva compiuto per il ristabilimento della finanza pubblica L'insieme del progetto venne approvato con 300 voti contro 155. Da parte sua i' Senato approva poco dopo l'insieme del progetto con 220 voti contro 16. Quale è il risultato per i contribuenti? Essi saranno ormai costretti a far ogni anno la loro' dichiarazione in materia fiscale, sotto il vincolo del giuramento. Essi dovranno poi pagare una tassa civica progressiva, che, per graduazione, risulterà del 2 % del reddito imponibile, quando questo è superiore a 500.100 franchi. Ne saranno soltanto esonerati i mutilati di guerra o i lavoratori, che abbiano il 50 % di invalidità, i vecchi, gli incurabili, coloro che dipendono dalla pubblica assistenza. Le tasse postali saranno aumentate. L'affrancazione delle semplici lettere per l'interno sarà portata a 40 centesimi; il prezzo del pacchetto di tabacco ordinario passerà da 1,50 a 2,50 e i fiammiferi saranno aumentati del cinquanta per cento; i diritti sul sale aumentati di venti franchi per quintale. Per l'aumento dei diritti sul caffè si avrà ancora un po' di tregua. Una tassa colpirà le specialità farmaceutiche. La tassa sulla cifra di affari sarà portata da un franco e trenta per cento a due per cento per i grossisti e i semi grossisti; i diritti delle dogane sono in generale aumentati del 30 per cento. Il principio del monopolio della importazione del petrolio è stato votato, ma una legge speciale determinerà le condizioni generali di questa organizzazione, prima della dava del l.o aprile 1927, che segnerà l'istituzione di questo monopolio. Ecco i punti essenziali della riforma finanziaria compiuta ieri mattina e che reca circa cinque miliardi di nuove imposte. Ma l'equilibrio del bilancio sembra questa volta assicurato, mentre da tempii lo era stato annunziato senza che in realtà 10 fosse. L'ora tarda in cui s è avuta la votazione ha permesso soltanto ai giornali della sera di fare commenti. Essi sono in generale favorevoli, accettando con maggiore o minore entusiasmo, il fatto compiuto. Fra gli altri, Bainville, non certo sospetto di eccessive simpatie per il Governo attuale, scrive che, quando il franco è a 18 centesimi, bisogna fare di necessità virtù e guardare alla realtà dello cose, cosicché fra i due mali è preferibile scegliere 11 minore. Il Tempi si lamenta che da questo dibattito sia risultato che non vi è più controllo libero possibile da parte del Senato e trova che la fretta delle due Camere nel votare è una illusione, dal punto di vista della restaurazione della fiducia. «Lungi dall'avere fatto comune opera per ristabilire il credito, il Governo e le Camere hanno ceduto alle influenze socialiste, influenze che diventerebbero rapidamente mortali, per poco che il paese non abbJa l'energia di salvarsi da se etesso». L II umanità si mostra inferocita contro il Cartello, « la cui viltà politica con le sue continue capitolazioni — scrivo — non lui esempio nella storia. Ma sarebbe stato difficile aspettarsi una approvazione qualsiasi dall'organo comunista >u Le nostre esportazioni e l'aumento doganale francese Roma, 5, mattino. L'aumento del 30 per cento sulla tariffa generale delle dogane francesi viene qui considerato in rappòrto alle ripercussioni sulle esportazioni italiane. Il Messaggero ha compiuto una . « rapida .inchiesta negli ambienti tecnici e fra le grandi organizzazioni economiche e presso i circoli ministeriali, che seguono da vicino le vicende del movimento commerciale italiano » e rileva che una cosi violenta accentuazione del regime protezionistico francese non era preveduta uè era prevedibile; e quindi il sensibile mutamento che essa reca alle condizioni tariffarie, in cui si svolgono i nostri traffici, da e per la Francia, ha causato qualche impressione, soprattutto nei nostri ambienti agrari, che temono per le sorti delle loro esportazioni. Il giornale prosegue: « L'inàeerbimento delle tariffe doganali francesi giunge per noi poco opportuna Non solo, come è noto, il deficit della bilancia commerciale italiana, che era di sei miliardi nel 1923 e che diminuì a 5 miliardi nel 1924, è risalito a 7,9 miliardi nel 1925, ma è anche avvenuto che, negli ultimi mesi del '25 e nel gennaio del '26 — secondo risulta dall'ultimo conto del Tesoro — mentre il ritmo delle importazioni 6i è accresciuto, la misura delle esportazioni è diminuita, peggiorando, anziché migliorare, la nostra bilancia commerciale. Ed ò appunto per questa ragione che molteplici iniziative, fra cui soprattutto l'Ente per le esportazioni, si vanno sviluppando, per tutelare e favorire la nostra esportazione. Il provvedimento approvato dalla Camera francese rincara i prezzi dei prodotti italiani in Francia, mentre la svalutazione del franco danneggia le nostre possibilità di espansione sul mercato interno della repubblica, e quindi aggrava la incipiente crisi delle nostre esportazioni. Esso la aggrava poi nei riguardi di un mercato le cui correnti commerciali con l'Italia si saldano a nostro danno, poiché sono improvvisamente passate da un saldo attivo per l'Italia di 230 milioni nel 1923 e di 350 milioni nel 1924, ad un saldo passivo e cioè ad una superiorità delle importazioni francesi in Italia sulle nostre esportazioni in Francia di 300 milioni di lire. D'ora in poi. questa situazione, già sfavorevole per noi, si aggraverà in nostro confronto ». L'organo. ufficioso, assunte precise infor mazioni sulle principali branche del nostro commercio di esportazione, che risulterebbero particolarmente danneggiate dal deliberato rialzo del 30 per cento delle tariffe do-, sanali francesi, osserva quindi: « E' noto che la nostra esportazione in Francia ha raggiunto i 2 miliardi e 19 milioni e che cospicue attività produttive agrario e industriali sono interessate al rifiorire di questo traffico italo-francese. Fra le produzioni agrarie e fra le industrie agricole, che più intensamente esportano e che Eono veramente di importanza fondamentale; si notano la industria casearia, che esporta in Francia per 64 milioni, la riseria per 43 milioni, le frutta, 1 pomodori e le conserve per 78 milioni, la canapa per 139 milioni, I tessuti di cotone per 27 milioni, le pelli per 94 milioni, i cappelli e i bottoni per 36 milioni e soprattutto la produzione serica, che raggiunge la somma di 870 milioni di esportazione in Francia, fra seta tratta, cascami, tessuti e manufatti di seta. Si tratta di una importante produzione dell'alta Italia, che verrà crudelmente danneggiata dal provvedimento francese. Ma, d'altra parte, anche la Francia ha una cospicua esportazione verso l'Italia e dovrà stare bene attenta ai provvedimenti che l'Italia potrà prendere per riequilibrare verso il mercato francese le sorti . 'la sua bilancia commerciale. Sono ben : 1 ijliurdi e 250 milioni di lire di prodotti francési che vengono in Italia: fra questi vi sono alcuni prodotti che hanno uno sbocco notevole sul nostro mercato. Dai 40 milioni di pesce, ai 155 di lana e di cascame, ai 55 milioni di profumi, sapone e soda, ai 116 milioni di pelli preparale, ai 198 milioni di pietre preziose e soprattutlo ai milioni di tessuti serici, di prodotti serici e di manufatti di lana, che costituiscono l'esportazione più ricca e più giovevole della Francia, nonché ai 4T4 milioni di ogni sorta di prodotti di ferro, di ghisa, di acciaio, si ha una massa cospicua di prodotti, di cui molti non necessari a.l nostro paese, e sul quali può esercitarsi, da parte nostra, un rincrudimento protettivo ». E Messaggero concludo osservando: « Non è affatto detto elio a tato rincrudimento si debba necessariamente venire da parie nostra, poiché la questione è complessa e complicata e perchè i nostri poteri competenti agiscono, in materia di tecnica tariffaria, con estrema c lodevole circospezione; ma non vi è dubbio che lo spostamento dell'equilibrio doganale e commerciale, provocato nei nostri e anche negli altrui riguardi, dall'improvviso provvedimento francese, non è un fatto che esaurirà in breve ora le suo indubbie e sensali ripercussioni ». Le difficoltà della guerra marocchina Penti d'oro ad Abd-el-Krim ? (Servizio speciale della 'Stampa») Londra, 5, mattino. Il corrispondente da Parigi del Sundaij Times si dice informato che il Governo francese, poco soddisfatto dei risultati delle operazioni militari al Marocco e confidando ben poco sull'esito delle operazioni progettate, sta accingendosi ad offrire condizioni di pace estremamente generose ad Abd el Krim. La sola condizione che il Governo francese porrebbe al leader ribelle sarebbe il riconoscimento dell'autorità religiosa del sultano del Marocco ed eventualmente aggiungerebbe la richiesta della consegna di un certo numero di armi, più che altro come pegno di buona fede. Un telegramma da Tangeri del corrispondente dello stesr(o giornale farebbe credere che Francia e Spagna siano attualmente indotte a dimostrare pretese molto moderate, anche a causa della oscura situazione finanziaria e politica della zona internazionalizzata. Il malcontento regna in quasi'tutti gli ambienti di Tangeri, 6ia a causa del deprezzamento della valuta francese, che suscita una vera crisi finanziaria, sia a causa del blocco della zona. Il corrispondente afferma che la questione è oggetto di discussione tra le varie cancellerie europee. II Gabinetto francese esamina la situazione Servizio - ledale della «Stampa») Parigi, 5. mattino. Il signor Briand ha presieduto ieri mattina al Quai d'Orsay una nuova conferenza sul Marocco, alla quale hanno partecipato il ministro della guerra Painlevé, il residente generale Steeg, il maresciallo Petain, il suo capo di stato maggiore; generale George, nonché il vice-direttore degli affari di Africa al Ministero degli Esteri. Nel corso della deliberazione è stato continuato l'esame della situazione al Marocco dal doppio punto di vista delle operazioni militari e dei mezzi per realizzare la pace. Su questi soggetti il gen. Simon, giunto aal Marocco e che assisteva pure alla riunione, ha fornito al presidente del Consiglio e a suoi collahoratori le ultime informazioni. L'eventualità dell'apertura di negoziati ufficiali si precisa in buone condizioni. Le conversazioni, che hanno luogo attualmente fra gli emissari effettivamente inviati da Abd el Krim e i rappresentanti dei Governi spagnuolo e francese, sono considerate come molto serie e se ne aspettano risultati favorevoli. Tuttavia, secondo un telegramma da Fez,' l'attacco riff.ino, atteso da qualche giorno, sembra sferrato. Nel pomeriggio di sabato dei contingenti Kmes e Ghomara, la cui presenza era segnalata verso il fronte di Marnissa, e i Gheznaia, hanno cominciato un'iizione offensiva su tre piccole frazioni dei Fenassa, dei Beni Uendjel e degli Uled-Bu-Siama, situate fra i Mitiua s i Marnissa. Queste tribù hanno leggermente ceduto e il nemico è giunto a Suk el Kemis a. 24 chilometri al nord di Cheyab. Dei rinforzi sono stati inviati di urgenza e si apprestano a spingersi innanzi per appoggiare la resistenza delle tribù, che si sono schierate con la Francia. Il New York Herald annunzia che degli "viatori americani pensano a ricostituire la squadriglia sceriffiana e a mettersi a disposizione degli spagnuoli. Il maggiore Granville Polock, che comandò la squadra Lafayetto, è partito per Madrid dove conferirà col gen. Primo do Rivera circa la formazione della squadriglia, che combatterà nelle file spagnuole. » •« L'intransigenza del Brasile per II seggio a Ginevra (Servizio speciale della «Stampa») Parigi, 5, mattino. Un telegramma da Rio Janeiro annunzia che il giornale La Prensa pubblica una intervista del deputato brasiliano Lindolfo Coller, membro della Commissione degli affari diplomatici, sulle prospettive che si presentano per il Brasile nella prossima riunione della Società delle Nazioni. Coller si dichiara ottimista e dice che tutto indica che la Commissione nominata dalla Società delle Nazioni deve emettere una opinione favorevole relativamente all'aimieiito dei seggi permanenti al Consiglio. Forse la Commissione potrà giudicare essere necessario che questo aumento 6ia per lo meno di tre seggi, basando la sua opinione su questo principio generale per la Società delle Nazioni, che il numero dei seggi permanenti, in conformità dellarticolo 4 del patto, devo essere più elevato che ron quello dei 6eggi non permanenti. Se si ammette ohe, allo scopo di ottenere il rapporto di setto a sei, tre nuovi seggi permanenti siano creati, si tratta di sapere se, essendo uno di questi nuovi seggi attribuito alla Germania, quali saranno i due altri pae. si ammessi dal Consiglio. Non sembra logico che il Brasilo possa essere escluso, poiché sarebbe deplorevole che soltanto del paesi europei fossero scelti per occupare i nuovi seggi Il deputato federale ricorda pure che le candidature elei Brasile e della Spagna hanno preceduto cronologicamente tutte le altre e che un candidato che, come il Brasile, ha reso servigi cosi notori alla Società delle Nazioni, può avere la speranza di veder trionfare la 6ua candidatura. Questa intervista ha prodotto grande impressione. La morto di Gustavo Qoffroy Parigi, 5 mattino. A Parigi è morto stamattina Gustavo Geffroy, direttore della manifattura nazionale dai Gobelins. Ammalato da qualche giorno, la malattia foce rapidi progressi dopo la morte di sua sorella, avvenuta tre giorni or sono, e la cui perdita lo aveva vivamente colpito. Critico d'arte e scrittore, Gustavo Geffroy era direttore dell'Accademia dei Goncourt, nella quale rimangono ora due posti vacanti. -~e* Scontro di due navi francesi Parigi, 5 minino Si ha da Bordeaux che ieri mattina alle ore sei il vapore Città di Parigi ha avuto una collisione, davanti al lazzaretto di Trompelbup, in prossimità di Pauillac con la nave Divetta. L'urto fu cosi violento che i due vapori si incagliarono. Duo rimorchiatori inviali d'urgenza hanno potuto con grandi sforzi rimettere a galla le due navi che hanno subito «werie asbesto» 6erje,

Persone citate: Bainville, Briand, Coller, Goncourt, Granville Polock, Gustavo Qoffroy, Petain, Rivera