La legge sindacale andrà in rigore a giugno

La legge sindacale andrà in rigore a giugno La legge sindacale andrà in rigore a giugno Roma. 24, notte. Benché molti progetti e schemi di 'decreto siano ancora allo .studio dei vari ministri, l'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri c ormai pressoché ultimato. Il Consiglio sarà aperto da unti esposizione dell'on. Mussolini sulla |K>littea estera, alla quale seguirà l'approvazione di provvedimeuii di amministrazitono per i dicasteri degli Esteri e dell'Intcìrno. Ouindi il ministro dei Lavori Pubblici, on. Giuriati, presenterà il piano regolatore per lo opere pubbliche nel Mezzogiorno e nelle isole. Infine saranno presentati duo notevoli provvedimenti, uno del Ministro delle Finanze, l'altro di quello dell'Economia Nazionale. I lettori sanno già per sommi (capi di che cosa si tratta : il ministro Volpi sottoporrà alla approvazione del Consiglio) un decreto per la creazione dell'Ente Nazionale dei petroli, che si penserebbe di costituire con la forma ordinaria di unai Società anonima, quindi con assoluta ajutonomia, e col concorso finanziario di .'Enti parastatali : Petroli di Albania, Cassai Nazionale per le Assicurazioni Sociali, 'Istituto Nazionale di Assicurazione. Sul particolari dell'organizzazione di questo JEnte é bene non insistere, poiché il decreto relativo non è ancora definitivamente formulato. L'altro decreto, quello del miuistro Belluzzo, riguarda la costituzione dell'Ente Nazionale per la esportazione. Le linee particolari di questo provvedimento sono già note poiché esso fu già approvato dalla scorsa sessione del Consiglio dei ministri. Si pensava di attuare il provvedimento con disegno di legge, ma, desiderando il capo del Governo di dare subito vita a questo organismo, ò stato ieri deciso elio il provvedimento sia adottato con decreto-legge. Cosi almeno assicurano gli ufficiosi. Sindacati e ordini professionali Da fonte ufficiosa si apprende poi che il Consiglio prossimo non si occuperà nò dèlie nonne di applicazione della legge sui sindacati, nò del regolamento per la nuova legge forense. L'i nuova legge forense sarà firmata domani dal Re e verrà pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale entro la settimana; ma il regolamerrto per la sua applicazione, che sarà pronto entro un mese, non potrà essere pubblicato che a giugno, dovendo prima essere approvato dal Consiglio di Stato. I primi esami col nuovo regolamento potranno svolgersi in novembre ed in dicembre. La Jegge sui Sindacati sarà pubblicata nella settimana entrante; intanto il ministro guardasigilli attende personalmente alla compilazione per le norme di iscrizione, ctie ci risulta consteranno di un centinaio di articoli. Esse saranno sottoposte all'approvazione del Consiglio dei ministri nel corso della Sessione di maggio. Questo conferma quanto dicemmo, che, cioè, la nuova legge sindacale non. potrà entrare in vigore clic nella seconda metà dell'anno. Una delle questioni, che dovranno essere risolte dal Regolamento alla legge sui Sindacati, è quella cho riguarda la fisionomia e le funzioni dei Sindacati delle professioni intellettuali. In vista della nuova legge sindacale, la (piale all'articolo 2.o 7jrevede la conservazione degli attuali ordini professionali, ma, stabilis-.e che speciali norme sarauno dettate per coordinarli con la nuova legislazione, é evidente il fatto che, dovendo coesistere 1 Sindacati e gli ordini professionali, per evitare duplicazioni di organi, bisognerà nettamente definire il compito degli uni e quello degli altri. La Tribuna, che accenna stasera alla questione, crede poter assicurare al riguardo che il criterio inspiratore della legge, è stato quello della conservazione degli ordini, in quanto rappresentano istituzioni che contano una vita ed una tradizione assai antica ed aggiunge: « Dato ciò. si intende che soltanto gif ordini esistenti e che già abbiano caratteristiche tradizionali saranno conservati, nessuu altro ne verrà creato ». Per ovviare poi all'inconveniente 'di una duplicazione di funzioni, La Tribuna osserva: « Si potrebbero attribuire agli ordini le funzioni di compilazione degli Albi, le l'unzioni dei Consigli eli disciplina, che sono appunto le loro funzioni tradizionali, ed attribuire invece al Sindacati le funzioni più specificamente sindacali, quali quelle della assistenza sociale, della previdenza ed infine quella della formazione e della applicazione del patti di lavoro, per quelli di essi in cui possa sussistere un vero e proprio rapporto collettivo, di lavoro ». I « bianchi » Muovendo dal commenta 'deU'iatatfnltf alla deliberazione della Giunta centrale dell'Azione cattolica sul movimento sindacale, l'Osservatore Romano ricorda) di a- vjia pubblicato, nel dicembre scorso, un inimicato in cui si diceva che la Giunta avi ebbe potuto consigliare i suoi organiz¬ zati ad entrare e restare nel Sindacato unico, qualora, in conformità a quanto era detto nella relazione al progetto, il Sindacato unico fosse esclusivamente di carattere economico, che fosse rispettata la coscienza religiosa e morale dei soci e che infine lo Associazioni professionali cattoliche potessero liberamente svolgerò la loro attività. L'organo vaticano quindi cosi continua : « Risultava pertanto od innanzi tutto che l'operaio cattolico sarebbe entrato nel Sindacato giuridicamente riconosciuto, integralmente tale, senza possibilità di adesione a principi o politili o sociali contrastanti con la 6ua fede e con i postulati dottrinari della aziono cattolica, che le associazioni di fatto avrebbero, ih ogni modo, continuato la vita e l'opera propria a contrassegno del carattere dei propri inscritti, ovunque questi avessero tutelato i rispettivi legittimi interessi e la preparazione per affermarli e difenderli. La leggo sindacale costituisce ed ordina il campo del lavoro, rispetto alle forze operaie nel sindacato giuridico riconosciuto e nei sindacati di fatto. Il primo è esclusivo dom.inio del regime : la rappresentanza degli operai, la tutela del loro interessi, la risoluzione di ovni rapporto sono soltanto in sua nifliio. Ebbene: salvi, come condizione pregiudiziale, tutti I diritti morali dei nostri operai, salva la possibilità di mantenere, continua e ferma nelle associazioni di fallo anello la tradizione del pensiero o dell'organizzazione sociale cattolica, appare che un altro Aventino economicosociale — a parto ogni discussione di merito sulla efficacia ed esito di quel-Io politico — tornerà doppiamente pericoloso, sia per la rinuncia a partecipare alla disciplina ed alla difesa degli interessi operai, che malgrado gli assenti esse si svolgono egualmente, sia per la rinuncia ad esercilaro una qualsiasi influenza della propria fedo e dottrina sociale, cho pure costituisce, per chiunque la segua c professi, un dovere ». L'organo vaticano rileva infine:' «Quando VAvantit parla di popolarismo finito anche come moto sindacale, non solo erra, rilevando un rapporto anche di fatto sussistente fra duo campi, quello morale e quello religioso e quello di parte, assolutamente diversi e distinti, ma dimentica cho tutta la materia sindacale, disciplinata dalla Confederazione dei lavoratori italiani, si dichiarò sempre indipendente da'qualsiasi partito ; e quando poi accenna ad esclusivi vantaggi del centro nazionale, dimentica ancora che l'atteggiamento ed i pronositi dell'Azione Cattolica sussistono e si "affermano e di fronte alla Confederazione, in cut VAvanti! ravvisa il popolarismo sindacale, e di fronte, ad esempio, alla Niccolò Tommasso", di cui non oserebbe asserire altrettanto ». A proposito degli Istituti di emissione Roma. 24, notte. Vi abbiamo segnalato a suo tempo lo voci di trasformazióni del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia e la conferma delle dimissioni del comm. Miraglia da direttore del Banco di Napoli. Quest'oggi 11 Messaggero, riferendosi ad una notizia pubblicata a questo proposito, scrive: « La riforma, che sarà 'discussa e vagliata, dal Parlamento, porterà un congruo termino per la cessazione del privilegio del1 emissione dei biglietti al Banco di Napoli e al rìanco di Sicilia. 11 Governo compenserà in modo adeguato la perdita che sarà subita dai due Istituti, perdendo detto privilègio, in virtù di questo compenso le due Banche potranno dispone di un fortissimo capitale, a poro costo, che servirà pei' farli funzionare corno veri o propri Istituti di credito ordinari. 11 Banco di Napoli diventerebbe cosi un Istituto di credito assai potente forse con un miliardo di capitale, a carattere spiccatamente o rigidamente nazionale e Me da tener testa alle altre piti grandi Banche Sia il Banco di Napoli clic il Banco di Sicilia non avrebbero alcun vincolo di specializzazione. Essi opererebbero in piena àiberta in tutti i campi e in concorrenza con gli altri Istituti di credito ordinari. Essi dovrebbero funzionare come lo grandi Banche delia rinascita economica e produttiva meridionale ». Serionchò. nonostante questa pubblicazione del Messaggero, la Stefani dirama stasera la seguente nota: auaoet* « Giornali e bollettini hanno in questi sforni P"\*h^,Wl^esslate notizie, rifer™. tesi agli Istituti di emissione, indicandoT-m che speciali soluzioni conseguenti.0 wn paS iicolare riguardo a quello che dovrebbe rs sere l'assetto c la funzione del Banco di Na poli. L'Agenzia Stefani è autorizzata a dlflgf^KS»^10 lat' I,otii!ie n°n hanno nel nra«^23628° àt'endihilità. Il Governo, che m,. Jjcju;atil e importante materia dei ere- Ì0' sta svolgendo il suo organico progrom- ^1,^-,ia *.vuto ancora l'occasione di^rS: ÌXto«^j£^Uv° stdi'assestamentoà* su istituti di emissione ». • La 'datti della discussione americana sul debito Italiano T . Roma. 2-1. natta. L Agenzìa di noma riceve da Washinstot» che per quanto non sia stata fissata inmn. do definitivo ia data della discussione ssttlemeh', di Wellington per il consotìda. mento del debito di guerra italiano, essa ti inizieià con ogni probabilità il giorno 5K marzo. E' da notare che lo varie correnti A* opposizione, sia politiche die flnamzìeTlP alla ratifica dell'accordo si sono in oueeit £F timi giorni notevolmente attenuate, cc*iech£ la rarifica dovrebbe ritenersi assicurata;

Persone citate: Belluzzo, Miraglia, Mussolini

Luoghi citati: Albania, Napoli, Roma, Sicilia, Washinstot, Wellington