LA QUATERNA

LA QUATERNA LA QUATERNA I ! , (Tribunale Penale di Torino) L'ameno caso è già stato narralo in cronaca l'estate scorsa. Arrivato h cinquantanni ed avendo accumulata una discreta fortuna, il contadino Pietro Callizio di Possano pensò di Investire i suoi risparmi in modo redditizio e sicuro. A Fossimo non c'era più terra da acquistare: avendo inteso che 0 Strambino c'era possibilità, di concludere buoni affari, pani perciò rial suo paese alla volta di quella terra proméssa. Arrivo la mattina del 13 agosto a Torino, di buon'ora, ed in attesa di prendere il inno della Valle d'Aosta per recarsi a Strambino usci dalla stazione di Polla .Nuova per fare quattro pasM. Sotto i portici di via Nizza fu fermato da un giova, nono, ben vestito, che si diceva non pràtico della città e voleva delle informazioni. Si accompagnarono per qualche poco ed entrarono in un caffé; il giovanotto narrò che era negoziante in vini ed offrì qualche ristoro. Ma uscendo dall'esercizio ecco clic i (lue improvvisati amici fanno un incontro inaspct. tato; s'avvicina loro un individuo, piccolo, mezzo sciancalo, dall'aspetto intontito di un deficiente. Vuole sapere dove i: situato un botteghino de', lotto. — Un botteghino del lotto? — chiede incuriosito il negoziante in vini. — Sì; e lo sconosciuto narra di aver vinto una quaterna, CO mila lire tonde tonde. Però è preoccupato per esigerle: teme che il botteghino del lot'o lo trulli, gli dia meno di quello che gii compete, che occorrano delle formalità difficili, complicate. E fa vedere in. tanto la bolletta. — Se l'avessi io quel biglietto fortunato — dice il vinaio — non avrei certo tanta paura. L'andrei ad incassare subito. — Ebbene, io volete voi? — dice i'omic'attolo sciancato e deficiente. Ve lo vendo: mi togliete cosi disturbo c paura. Quanto mi date ? Il Gallizio si interessava alla cosa: era tutt'occhi o tuli'orec-'lv. 1! vinaio alla fine offri 4000 lire: l'altro era anco;a dubbioso, ma fini per Accettare la somma, Senonchè il vi-1 naio tutti quei danari non li aveva con sè. Combinarono un appuntamento per la sera. Poi si salutarono: ma il possessore del'a « bolletta • gli gridò dietro: — Accettò; però con riserva. Se mi fanno un'offerta maggiore prima di questa sera, accetterò quella. Uimasero soli il fortunato vincitore e il Gallizio, che era preso' da uno strano formicolio ai nervi. Domandò: — Se vi offrissi ottomila lire, il biglietto sarebbe mio? — Sicuramente. — Allora d.iamoci un appuntamento. Vi porterò i soldi. — Vi dò lo 6tesso appuntamento che ho dato al vinaio. Io voglio fare le cose chiare ed oneste. Quell'altro deve vedere che c'ò una oreria supcriore alla sua. Il Callizio non pensò più alle terre di Strambino: alla sera, per tempo, si trovò a1 convegno. Gli airi arrivarono: lui sfoderò le sue ottomila lire ed il vinaio le quattromila. La polizza gii fu aggiudicata ed il vinaio si abbandonò a proteste: si discusse, ma alla fine quest'ultimo dovette acconciarsi. Se n'andarono quindi ognuno pei fatti suoi: il Gallizio, con mo'ta premura, ad incassare la vincita. Ma ebbe la delusione più atroce: la polizza era falsa: i quattro numeri erano bensì usciti nell'ultima estrazione ma erano stati giocati per l'estrazione successiva, quella del li agosto. Questa data e-a stata corretta con una certa abilità in quella dell'S agosto, Uallizio in luojo di far le pratiche col botteghino del lotto dovette iniziarne delle altre colla Questura ,dove si recò a denunciare la befla patita. Furono fatte delle indagini e dopo qualche tempo i due mariuoli caddero nella rete. Ieri, i due messeri. Giovanni Manassero da Bra, di 45 anni, vigilalo speciale — il finto vinaio — e Giuseppe Vigo da Favria di 30 tinnì, abitante in via Fucina, S. sono stati portati ul cospetto dei giudici e del'a loro vittima. Il riconoscimento da parte di questi fu sicuro e le sanzioni dei giudici contro di quelli sono state severe: il Manas=.cro, recidivo suecillco e contravventore alla vigilanza de'la P. S. c stato condannato per truffa e falso a 3 anni, 1 mese, 15 giorni di reclusione e 900 lire di multa; il Vigo, per gli stessi reati, a 2 anni di reclusione e 600 lire di multa _ _ . Presi/1 : barone Accusami P. M. : cav. Cottafayi; Difesa: avv. Viene ini e Cavalli; Canee! liere: Manconi

Persone citate: Accusami P., Cavalli, Gallizio, Giovanni Manassero, Giuseppe Vigo, Manas, Manconi

Luoghi citati: Bra, Favria, Polla, Strambino, Torino, Valle D'aosta