Il Principe Ereditario inaugura il gonfalone della Provincia di Milano

Il Principe Ereditario inaugura il gonfalone della Provincia di Milano Il Principe Ereditario inaugura il gonfalone della Provincia di Milano Un discorso dell'on. Federzoni Milano, 5, T.olte. Por l'arrivo <loi Principe Ei-editairio. granile era l'attesa. T,a città, si era tutta imbonì«Jierawi. specie nello vie destinate al passaggio dell'Augusto Ospite, od una aniniaziOiic festosa ne caratterizzava fin dalle prime ore del mattino l'aspetto come per l'attesa <!ì un awerumento eccezionale. Allo oro S.Sto da Roma, in un vagone lotto, sono an*iva,t.i il ministro Federatili accompagnato dal segretario particolare comm. Mango, atìi on. Farinacci o Tornzzi. La vettura .• abita, fiaccata dal treno e condotta su di un binario morto, giacche il ministro riponi va ancoro. Ne sono scosi subito invece l'ori. Farinacci « l'on. Terozzi elio si sono recati al contro. Nell'attesa del treno vealo lo truppe o la milizia si dispongono sai marciapiede interno della stazione. All'esterno il piazzale è tenuto sgombro ila reparti di cavallegKeri. dalle Batterio ri. cavallo, dai carabinieri e dalia milizia. Verso lo dkvi il ministro Federzoni scejide dalla sua vettura. Gli on. "Corazzi e Farinacei, tornati alla staziono, si avvicinano a lui ed il gruppo si porta presso la soletta reale-, aperta. Convcaiganu intanto lo autorità e le personalità oittadiito. Notiamo il sindaco, sen. Ma.ngiuga.lli. il generale d'armata Fcwari. il tjen. A'.attatièo. e i generali Oanioni, Andriati). lìanrtini, Itairbiori c Rossetti, il primo Presidente di Corto d'Appello Raimondi, i senatori Balbo Bossi, liovione. gli t>n. De Capitani. Venino. Maggi. Utotranconi, Nava, Gnocchi. Solini. LanziJlo, il gr. uff. iio.-w.zi, l'ing. Dall'Ara, i'iiig. Targetti. Fra le dame di ' Palazzo sono le contesso Cnstelltarco e Radice-Fossati. L'arrivo del Principe Non appena si annunzia l'arrivo «iel freno le personalità convenute si dispongono sul tAarciapiedo ai lati della, soletta renile. 11 treno entra lentómorite in stazione e s-i arresta. Tosto 5? Principe apparo aMo sportello nella divisa d'ufiioinle dei graiMitieri. Scendi svelto: lo autoritii srl! porgono i primi amagli. Passala in rivista. la compagnia d'onora ó. fatte Ite preselitazioui. esce su] piazzale. Allo squillo «lolle fontana la folla risponde con un'ondata irusorowi ni applnust che si rinnova più volte mentre il Principe sale in automobile e risponde al saluto portando ripetutamente la mano alla visiera. 11 Principe prende posto in un aiitomotiiile, e subito si torma H cortèo, ci)e salutato da ovazioni, traversa il piazzale Fiume e imbocca la via Manzoni tra ali Festanti ili popolo. Verso lo 10.30 ii servizio d'ordino viene affi, «irrotto. 1 funzionari di polizia ed j vigili urbani, provvedono a. teucro sgombra la via Monlorte mentae luogo unto » tragitto tl.il corteo va addensandosi la folte, e si gtremiseono i balconi imbandierati, drappeggiati e. taluni infiorati. Nel cori-ile de! Palazzo della Provincia, adorno ili verde o di bandiere, ii personale della. Provincia, tra cui gli infermieri del Manicomio ed i cantonieri diradati, si è disposto in attesa formando un granile Quadrato. Nelle sali e raccolta, la folla itegli Notiamo alcuni numi Comaggia, prof. Sraffa, del primo piano si invitati. : on. Cavazzoni, sen. on. Besana, on. Fon¬ tana, on. Gasparotto, sen. Silvèstri, sen. Simonetta, sen. Treccani, sen. Casati, sen. Nava, la, contessa Greppi, la principessa Borromeo, la duchessa Visconti di Modrone, la marchesa Ponti, la contessa Cicogna Jacini, donna Pericoli, l'on. Giarratana, in contessa Borremeo, l'on. Pizzctti, l'on. Capna, l'on. Relloni, l'on. Baragiola, l'on. Alfieri, 11 sen. Beltrame, il sen. Borromeo, l'ori, tìorini, il sen. Quartieri, il sen. Valvassori Peroni, il sen. Pavia, Mi sen. Scalini, il sen. Brasati, ii sen. Gavazzi, il sen. .Sorniani, il sen. Vigoni, la Giunta Comunale al cmpleto, i deputati provinciali irti cri ring. Belloni. dì comm. Barbetta. 11 dott. Rusconi, il doli Razza. Mario Giampaoli. mons. Grolla parroco di S. M. alla Passione, la principessa Triulzi. il conte Giulini, ecc. 1 sindaci e i consiglieri provinc'iali sostano nell'antisala del Consiglio. Nella contigua sala delle Belle Arti sopra un tavolo e preriarato ti recis4.ro dei visitatori Illustri, sul quale saranno pregati di apporre la loro firma il Princioe. il Cardinale e il Ministro. La Deputazione provinciale al completo attende ai piedi dello scalone d'onore. .Mie dieci e tre quarti il corteo delle vetture varca, la soglia dei palazzo. La musica del Presidio suona ia Marcie Reale ed inni fascisti, e gli astanti protendono ia destra in segno ili saluto. Lo presentazioni dei deputali al Principe vengono fatte dai gr. off. Fabbri a; piedi dello scalone. Poi si ferma ii folto corteggio elio si porci al primo piano, nell'ala, sinistra del palazzo. Nella sala delle Belle Arti e in attesa il card. Tosi ohe riverisce ti Principe. .Si arriva cosi nella sala nel Consiglio. Cessati i calorosissimi applausi clic hanno salutato l'ingresso del corteo, prende la parola il sen. Baldo Rossi ■ che porto il saluto del Consiglio provinciale | agii illustri intervenuti ad una cerimonia clic | coincide colla ricorrenza de! giorno in cu:. | auspice un grande italiano, Massimo D'Azi?- : glie, governatore della Lombardia, veniva la j orano, volta convocato il Consiglio provili-1 tìiale per celebrare i liberi ordinamenti, die ! andavano organizzandosi nell'Italia redenta.. ILa benedizione l/oratore dice poi che la cerimonia vuol essere un rito dì fede fascista e volgendoti ai Principe soggi unge: « Massimo meglio di Voi. Altezza, poteva impensonure questa soiennità. perchè nella Vostra torte e borente giovinezza, ohe è tutta inn inno alla vita, sembra rispecchiarsi la nuova primavera italica alia quale il fascismo l;a impresso il calore della sua fede e ja saldezza dei suoi propositi ». A questo punto tra vivissima acclamazioni cade il velo che ricopre i! gonfalone. 11 Principe 6i indugia ad annui carlo. li gonfalone, a, cui hanno collaborato Paulo Buzzi eho ha dato l'idea storica esletica delle due fronti del Vessillo ed Enrico Butti che ha, modellato il coronamento dell'asta e della lancia raffigurante il Guerriero di Legnano, è di fine esecuzione. La facciata principale l.n seta, bianco, reca, in grande io stemma dèlia, provincia coronato c fronzuto di quei j eia e d'a'loro che inquarta nei centrò la. croce del Carroccio fiuiicheggiata dai galli del Circondario di Gallarate, dalia Coronaferreo, dei Circondario di Monza dal Icone -rampante del Circondario di Abbiategrasso t dalla croce in campo di oro del Circondario di Lodi, l.o stemma provinciale è tutto rIcan.nJ,o in «c-ta- oro o. argonto con oi-naii di contorno pure ricamati in oro. !..'ultra facciata, pure in «ita a fondo Manco e una grande croce rossa, ha. mM eentro lo stemma, visconteo (biscione co! bimbo; soniictntato dalla corona duca-I-.'; o, attorno i diversi di Manda- stemnii de: Comuni oapiluogbi mento. Intanto l'arcivescovo, indossati i sacri paramenti, hi avanza assistito dai cerimonieri, pronunzia la formula di rito e benedice il vessillo. Dopo urna vivace rievocazione Mua-ica della madrina, signorina Bianca Fabbri, prunde la parola ii. sen. Greppi, decano de; cou(iiglieri » rovi nota''., i-jflt riceve dalU signora Fabbri il gonfaloni.. « simbolo della unità prò- vinciale ». invece del capo della Doput/uzrSno provinciale, gr. uff. Fabbri, trattenuto da uno egcnipoio di incompatibilità •-. Egli dice: « Eeso fu concepito in un giorno fausto per Voi, Altezza ficaie, quando cioè si celebrava fl Giubileo Heaje ..lei Vostro Augusto Padre. Vittorio Emanuele ni. ftoma. sventolando sul Quirinale la bandiera di Vittorio \"eneto. chiamava ti raccolta i Gonfaloni delle Provincie « dei Comuni d'Italia, perchè avessero a salutare il Sovrano sapienti glorjoeo. Orbene, ja Provincia di Milane. i-,ist,odo dell.; Aiti jga* «re di Legnano e di Magenta, avvide di non avere ancora il suo gonfalone. p-r immediata iniziativa della Deputazioni provinciale, doi'ia signora Fabbri e di un Comitato di Doni». à gonfalone 0 dunque oramai un fatto comtMoio; eaeo può inchinarsi dinanzi all'Altezza tatara ». Parta 9 Ministro dell'lnternu Dopo ffl efecorso del sen. Greppi ei alza a parlare il ministro Federzoni che cosi comincia: , « Altezza, Eminenza, signori », « Sono attamente onorato di porgere a \ oulta. Altezza per incarico dei pruno Ministrofaggio taspettoto e devoto . del Governo nazionale. & di porgere a, voi. sieoon. u mi adesione per auesta solonno corimonia ine vz^icswtr un lem storico gii reaJjzzato ^^ejc^»» e nella pratica della rìt* ita. La guerra ha rinnovato ogni cosa. " guerra, è stato caratterizzato da mi tuoso cònWtto di programmi ideologici. ! al Ire venne anebe riaccesa la uucstio-1 delle autonomie regionali ». qui il ministro degli Interni ■ | | | : j 1 ! I l'Irina, dopo u ni lui Fra ). ne E qui il ministro dogli interni si sofferma ad esaminate l'appassionante questione. 11 cornetto dolili sfera autonomistica dell'atti, vita degli tinti locali rihfile al 1789, quando la Costituente francese affermò che i Comuni posseggono un proprio campo di azione e vennero defluiti come piccoli Stati. Tale affermazione venne consacrata, ufficialmente dalla, legge Vi dicembre I7i?<i. Ed il Ministro continua: « K perciò la legislazione francese esercito una grande influenza sul campo legislativo di tutta Europa. Ma le esigenze della vita statalo ri agirono presto e la. legge del pluovioso, ordinata da Bonaparte, ridusse \'. comune ad una. semplice circoscrizione arnimnistrativa Cosi lo stato moderno si uniformò a questa ultima definizione che i nostri artefici del Risorgimento affermarono, bissi la sorressero perche vedevano che dietro le forme di decentramento dei Comuni si poteva celare un disgregamento nazionale, cosi il minisiro Poppino Ricasoli, li poeta, Alfredo oriani, riconobbero, pure attraverso <p.;.-J<'ln: risèrva, questa verità, li pericolo evitalo allora per virtù di popolo e. per volontà di Governo, risorse dopo la guerra e fu ripresa là questiono dolisi regione e della provincia. Nacquero allora discussioni e polemiche per conoscere se la provincia fosse necessaria o superflua, e si potessero sodamente delimitare In vane regioni italiane, .Sembrava assurdo che dopo una guerra si dovesse frazionare io Stato e renderlo privo di organicità. Venne una coscienza nuova con Benito Mussolini, ohe traccio ]a via sicura dell'unii;"! dello stato. Tale unità venne finalmente rr-nientnta, e si affermò la conservazione della provincia «. Il ministro continuando accenna a tutta l'opera e a tutti i provvedimenti emanati dai Governo nazionale, perchè 'a vita delle prociocie fosse mantenuta intatta e consolidati. Con la riforma .•iiiiaiinist.rativa fu anzi accresciuta l'importanza e l'autonomia dei vari Consigli provinciali. Ricorda a questo prolìosito la creazione dell'istituto agrario e dei Consigli economici provinciali. Passa in rassegna quindi i vari provvedimenti escogitati a favore delle classi povero, per l'assistenza ai ciechi ed ai sordo-muti, e la recente legge che ha fatto fi die le amministrazioni pro vinciali fussero organi naturali di coordinamento di tutti sii istituti di pubblica assistenza per la maternità e per l'infanzia esistenti nelle varie Provincie. 11 Minisiro passa poi ad esaminare ia questione degli enti autarchici, che sono le. vere cellule dello Stato, che operano autonomamente in. perfetta armonia col Governo, ed ftirg'nnge: « Era però necessario eli, l'opera di rinnovamento de! Governo nazionali! rendesse il suo frutto letale, anche nelle amministrazioni provinciali. Sarebbe siato inutile aumentare i poteri e le. autonomie degli organi provincinij. se essi fossero stati ancora in balìa delle oscillazioni politiche e facile preda al tentativo di scalata politica da parte dei partiti antistatali. Ed è in questo campo che l'opera del Governo nazionale ha dato i frutti più meravigliosi, ed è qui che si deve cercare, l'essenza dell'opera del Fascismo rinnovatore. Nel centro esso hn restituito la libertà più necessaria, quei la deilo stato, ed anche quella degli Eliti .locali. Alla licenza delle fazioni ha sostituito la libertà degli enti stessi, superiori ad ogni partito, Questo ha condotto anche a rinnovare i costumi delle rappresentanze, che si sono anzi sentite più unite in nome di una solidarietà più forte e nazionale nel lavoro comune. Cool le leggi del fascismo — che è un partito superiore alle passioni, che è un Governo superiore ai partiti — hanno operato R miracolo, hanno saputo raggiungere l'equilibrio dello eviluppo totale deila vita nazionale. E la Provincia di Milano, nei limiti assegnatile da questa legge, compirà veramente dei miracoli. No è sicura testimonianza quello che finora è stato fatto, e ne è. sicura testimonianza anche l'intelligenza e la fede dell'uomo che è capo dell'Amministrazione etessa, il gr. uff. Fabbri ». Il ministro passa in rassegna, tutta l'opera compiuta dall'Amministrazione, che ha sempre dimostralo una saggezza di criteri pari alla sua prodigiosa attività. L'on. Federzoni, dopo aver affermato che la religione de) dovere e sempre stata la leggo per l'Amministrazione provinciale di Milano, conclude, cosi ài suo discorso: e. Streiri con devozione e fede intorno alla sacra Maestà del Re. salutiamo il gonfalone della Provincia di Milano, che ha oggi l'onore di essere da Voi inaugurato. La civiltà lombarda è oggi ancor più salda e nifi forte e riafferma le più antiche tradizioni della nuova italia ». — li discorso è coronalo da grandi applausi. La visita ad uno stabilimento Nel pomeriggio il Principe Ereditario, accompagnaijo dal suo seguito, si è recato a visitare lo stabilimento Bianchi, in viale Abruzzi. A ricoveri! il Principe si trovavano ntì grande garage, trasformato in salone, il comm. Bianchi con l'intero Consiglio di amministrazione, ii vice-presidente barone Ile l.ihislanzoni, il direttore generale delie otlicine comm. Tormnarelli, i consiglieri Comi, impelli. Dragoni. Erano tra le autorità l'on. l'.anfranconi. i! comandante larak, il comm. Mariani, il coirmi Vigorelli, il sen. Treccani, il comin. Ijiverani, l'on, valvassori-Peroni, i; conte Bonacossa e molte altre personalità. Al suo ingresso V Principe: è stato accolto ilaite acclamazioni entusiastiche delle maestranze, ed ha ricevuto da parte di una signorina, impiegata della ditta Bianchi, l'omaggio di ini prande fascio dì rose bianche. Dopo essere sialo salutato dai presenti e dopo eìie il barone De Ghislanzoni gli ebbe rivetto un breve discorso di saluto, il Principe è, stato condotto attraverso i reparti delle automobili delie bicicletta, delle motociolnt, , te. delle carrozzerie e. delle fonderie in ine. ! minuziosa visita. i 11 Principe, elio, iliimostrò ia mia viva sod[ disfnzione. ricevè poi in omaggio un album osi fotograllo illustrative dee j i rocswne niun j e officine...