II transatlantico "Roma,, è sceso in mare

II transatlantico "Roma,, è sceso in mare II transatlantico "Roma,, è sceso in mare La più gigantesca nave italiana Scstri Ponente, .Mi, notte. Oggi, verso ]<; 35,30, jl Roma, j| più jfpantlo transatlantico d'Haliti ha Joiiiiiimoriic preso la (spinta por 3» f'jnnidubi-j•■ scivolatu. Alisia del puiblJli'O. (l'nnl.ophi.i. ili pcrsonaliità, ili clegaoitiasiiiM! da-mc ohe gremivano il eaiiUcrc. Ansia anelili più acuta dolio maestranze, che intornio a! boi mostro pacifico avevano lavorato lunghi mesi, tolde tessa mente. Spalmala copiosamente di sogo la gigantesca pista lungo la quale i;l Roma doveva scivolare, erano etati messi in azione i martinetti di spri'nta c giganteschi getti d'acqua bollente, che orlavano la carena di fumo. Dapprima con esitante lentezza, idi»; .teneva sospesi tutti i cuori!, rpilndi con più risoluto impulso l'enorme scafo cwninciò a scendere. Un lampo dt gioia nel volto delfl'insegnare Achille Piazzai che diirigc le operazioni di varo ! lira In certezza della riuscj.ua. Con velocità sempre più accelerata il superbo naviglio scendeva: ioco dopo .'e 15,30 Ja prua toccava il mare. Un riboHiliré-di schiuma tuli'intorno e già il Renna Hi cullava, molleggiava sulle acque del Tirreno, sotto il più .splendido dei soli Un mio rìii gioia : quello delle maestranze. Quindi uno scroscio d'ovazione i>i moltiplicava nella folla dello autorità, delle rappresentanze e dea litto pubblico degli invitati. Tosto intorno al noma fu un accorrere d'imharcazionri. Di lontano si profilavano le petulanti ciminiere dei riinorctitatori che avrebbero dovuto attraccaci al mof.i.ro, ancora, per cosi dire, allo staio ibruto, c condurlo all'officina d'allestimento, dove avrebbe ricevuto macelline od eliche: i mezzi insomma por navigare. I rimorchiatori, queste formiche dal mare, ammusano già il quieto colosso. Salgono, lungo le cordo, orinammo e gagliardc-Mj tricolori. La benedizione * • Le cerimonie rituali del varo di ogni nave sono state per il Roma particolarmente etnozionamti, Cantandosi del più grande transatlantico d'Italia, d: un fatto quindi che usciva dall'ambito consueto depli eventi navali: si trattava in sostanza d'un'affermaziono navale ilaliiajia che irradiava oltre i confini dell'attivi* là nazionale e sulla quale eran l'issi gli occhi d'Europa. I^ansia era quindi pienamente giustificabile. E, nell'ansia, anche 1 più piccoli particolari dello cerimonie di rito venivano acquistando un significato che di solito esula forse dalla meccanica ufficiale degli altri vari minori. L'arrivo quindi del millilitro ri-elle GoirniuTi'icazloni on. Ciano, accompagnato dal pre«jdcoa'te dell'» Ansaldo », gr. uff. Culiini, fu salutato dalla folla come l'arrivo del ]>al.rono dedla nave. Frattanto dalla cappelleria eretta dai calafati sul lato destro della enorme chiglia, usciva splendente e solenne noi paramenti sacri l'arcivescovo di Genova, e dietro di lui la pittoresca ieoria del olerò. Quindi mons. Minoretti saliva 6ul palco d'onore dove, circondaito sempre dal clero, recitava le preci rituali. Quindi, fra il silenzio solenne, la mano episcopale si levava a benedire il Roma. Avvenuta la consacrazione l'araivescovo pronunciava un discorso in cui esplicava il significato della benedizione data, in nome di Roma, alila grandiosa gesta costruttiva. Tosto il ministro Ciano e ili commendatore frullini baciavano la ninno al prelato. La oerimonia civile 6 avvenuta a una <;eria. distanza di tempo dalla funzione religiosa. Vi assistevano, oltre al aniui&tro delle Comunicazioni on. Ciano, i sonatori Ogni e Roland! Ricci, l'ora. Broccardi, il regio coromto«ario di Genova Biancardi, gli onorevoli Binili e Olivetti, il direttore della N. G. J. commi, BruneUii od altro autorità e personalità. Prima che la nave lasci lo scalo il ministro Clapronuncia un breve discorso, in cut dice tra l'altro: « Tre anni or sono io avevo preannunziato clic in questa scali coperti d'erba un giorno molto prossimo sarebbero cresciute potenti mavi, e questo oggi e. avvenuto, merci: l'opera, indefessa del Governo nazionale ». iti discorso e salutato dagli evviva delle maestranze. " in nome di Dio taglia !,, Ma eccoci al momento più emozionante : tt battesimo e il varo. Madrina dell Roma e la consorto del ministro dello. Comunicazioni, donna Carolina Pimi Giano, che era giunta coll'on. Ciano in automobile da Genova. Non sei za omo? ione, ina con gesto netto, vibrante la madrina scaglia la bottiglia di spumante contro la prua. La mira è stata dirittarnenio presa: la madrina non ha folitito l'augurale colpo. La bottiglia si franti una contro il taglio della prua, e la spuma ilare irrora e inghirlanda il profilo audace della nave. Un'ovazione fonmidabilo scoppia, S14bito repressa. Infatti, quasi nel momento stesso di gr. uff. Gullini si è proteso per rro- j nunciarc la frase sacramentale-. — In nome di Dio tagliai La madrina dà, per mezzo delle suonerie elettriche irradiatiti lungo l'invasatura della nave fino alle maestranze, l'ordine di tagliare lo gomene che avvincono la nave al suo gigantesco nido. Rapido calare ili colpi: rapido 0 breve I Ma la nave non si muove ancora. Che cosa avviene V Probabilmente il «ego di cui e spalmata l'invasatura di prua, non si è, data la stagione non ancora calda, Bufficientemente ammollito. Perciò si mettono f<*brii!!inwnto in azione potenti getti dli acqua oaflda. A buon punto! La immensa chiglia cedo, stende, scivola, prima lenta a poi rapida. E' il varo. I2.000 tonnellate 1! Roma, preso subito a rimorchio dalle barcaccie Pluto ed Italia, is giunto verso le 17 nel nostro porto. Appena doppiato il molo Lucecchio è salutato dagli innumerevoli piroscafi che sono all'ancora e, per parecchi minuti, dalle sirene degli stabilimenti e delle calate. Anche le maestranze, con vivi battimani, salutano la sua entrata nel porto. Il colosso si è ormeggiato al molo Giano, dinanzi all'officina di allestimenti navali. Il periodo di allestimento si prolungherà sino al prossimo autunno. Come già sapete, il Roma è la più grande nave sinora costiurUi por la nostra marina, eia mercantile che da guerra; ma essa rappresenta puro la nave di maggiore peso che ainora sia stata eseguita in Italia, sia nei cantieri privati che in quelli militari. Ciò facilmente si vede dal seguente specchio: Dreadnouglit • Dante » [Castellammare), 0000 ton— Dreaduougltt ■ Cavour » iSpezia), ' 80U0 atc — Drcadnoughi « Giulio l'estero » (Ano). naso tonnellate — Dreartnought « Leonardo «la Vinci > loderò), 0150 tonnellata — Transatlantico • Duilio . (Ansaldo), 9850 tonnellata — SuperDmdaougnt • Caracciolo > (Castellammare), 10.470 tonnellate — Transatlantico •Henna» (Ansaldo), CtN» 13.000 tonnellate. Stasera il palazzo di piazza De l'emiri, «love ha sede la Navigazione Generale Italiauà, era illuminato, et] al Bristol si 0 svolto un banchetto, al quale sono intervenuti l'ori. Ciano, i deputati e le più cospicue notabilità dali'tolugtJia, del commercio e della marina.