La tragica notte sul diretto 38 nelle rievocazioni dei testimoni

La tragica notte sul diretto 38 nelle rievocazioni dei testimoniREA T La tragica notte sul diretto 38 nelle rievocazioni dei testimoniChi furono i mandanti del delitto? - Gli imputati risponderanno: fiasca!,, (Dal nostro Inviato speciale) Arezzo, 26, notte, i piiai al ramare di una porta che si apriva. Oggi l'udienza si apre con ima contestazio- j Y°,ls!,.""9.-''a Sii occbij in giro c \ idi ii posto ne ciie il Presidente muove aU'iuiputalo An- nava indiot.ro uno dei due, ;1 quale portava una borsa da avvocato. Noi corridoio non c'erano altro persone. Aristide Mascellari, altro viaggiatore del tev-no SS e padre dei precedente testimone rac allora scaippò. KguaJe deposizione rendo il soldato Bruno Gaidarossa, adesso in borghese. Ed ceco un altro teste, Marcello Peron, anche lui in quel tempo soldato. Salì in uno scompartimento di li classe insieme al coni- dreonà. Presidente: — Abbiamo ieri uddto le vostre dichiarazioni; se non avete partecipato aJ delitto, come spiegate le mani insanguinale e lUmpormeabil« maccliiato? — La cosa si è verificala lungo 11 corridoio Retrocedendo mi incontrai col Tommasi. Del del Tommnsi vuoto, il Mancinell addomi* ntato, o un giovanotto di fronte a Quest'ultimo sveglio con una sigaretta in bocca, e la testa appoggiata sepra una mano con l'aria trasecolata propria dell'uomo in preda ad un pensiero preoccupante. Nel buio delia notte quell'individuo mi fece una cosi bruna impressione che quasi istintivamente semii vana e U portafoglio, che conteneva circa cinquemila lire (U capitano allude al Tursi). Intanto eia rientrato il signor Tommasi al quale chiesi l'era; erano le ? e mezza, sc«ni-' biammo qualche parola e quindi ambedue ci immettemmo a dormire. Dopo non so quanto tempo due urli laceranti mi svegliarono di soprassalto, intra vidi due ombre che scappavano dallo scompartimento. Mi sollevai sui cuscini compiendo un piccolo sforzo, perché avevo la testa pesante e la goia secca e mi sentivo un ronzio agli orecchi. Notai il signor Manctneùl che si stropicciava gli occhi e si avviava verso l'uscita dello scompartimento. Gli domandai die cosa era avvenuto, ma non lo sapeva. Feci .allora per alzarmi ma non avevo la scarpe che ini ero levate per meglio riposare. NeU'abbassarini a ricercarle notiti par terra del cotone idrofilo che raccolsi, ma vistolo insanguinato lo buttai a terra. Oliando aumentò la luce vidi una quantità di cotone por terra, un pugnale sul cuscino al posto del giovanotto p-dell'altro cotone nel posto già occupato dal Tommasi e un cristallo infranto. Soprag. giunsero intanto alcuni viaggiatori i quali ini fecero passare nello scompartimento accanto, trasportandomi anche i bagagli. Io non riconobbi l'Andreoni, ma più tardi però osservai che aveva il bavero dell'impermeabile- macchiato di sangue, e le unghie delie mani erano pure macchiale ri sangue. Il capitano ne! su« interrogatorio prosegue aggiungendo di non aver inteso alcun colpo di arma da fuoco, e che quando fu mandato all'ospedale di Castiglione Fiorente resto per le spiegazioni mi riporto alle mie JJ bisognerai assicurarmi la spilla delia eraprime dichiarazioni, appena venni arrestato. L'imputato pronunaiate questo parole, siede sdegnoso. Una valigia lugubre Viene mostrata al giurati la valigia del Tursi, con il cotone idrofilo c le maschere che dovevano servire per la narcosi. Un usciere porta in giro davanti ai giurati od ai difensori una cassetta di cotone idro.ilo, g a/loperato nella tragica sera, od una quantità di fialette, molte infrante altre ancora intatte, piene eli clorurò di etile. Ce ancae ■un grosso batuffolo di cotone insanguinato e tagliato, e si presume che con quel liauii'ioto aia etato pulito uno dui due pugnali. V'ungono pure nie frate ai giurati le due rivoltelle automatiche di grosso cadi tiro, di cui andavano armati i duo giovami: una fu trovata hingo la via ferrati c l'altra sul predellino del treno .38, nonché i due pugnasi. Si tratta di due lam* taglienti lunghe 'Ja centimetri, Uno di questi pugnali fu trovato sul sedile dello scompanómento tragico c l'altro, come Ri 6 detto, venne gettato dal finestrino dallo stesso AiKlrecni, insieme alla sua borsa da viaggio. Dopo questa lugubre esposizione il Presidente fa la chiamata del primo gruppo di testimoni ai quali fa le solite ammonizioni d Jegge. Quando fa il nome del capitano turco Kassan Feuzi, naturalmente non risponde nessuno, cioè, risponde l'on. Alceste della Seta, difensore del Tursi. L'avvocato esclama con tono ironico. — Stiamo frcsclu' se l'attendiamo. F, pure aveva promesso di tenersi sempre a dispooi•ziono deJil'autoTità italiana. Un avvocato della pane civile dice: — Polpo lo scampato pericolo, 6i seccherà di un altro viaggio in ferrovia (iiantà). Andreoni: l'uomo dei complotti Viene interrogato allora l'ex-questore di Firenze, avv. cav. Ernesto Giurerà, il quale era all'epoca del delitto questore ad Arezzo. Egli racconta le faside,.le prime indagini della Polizia. Gli risultò che il v:r.ggia'ore di commercio Mancinelli verso le 4 della notte venne sveglialo dal rumore di una colluttazione. Era intontito ancora per le esalazióni di cloruro di etile, ma. potè scorgere il Tommasi che usciva da uno scompartimento, inseguendo due individui, fra cui ravvisò appunto uno dei quattro viaggiatori. Il questore ripeto a questo pano la nota versione data dal Tursi, appena costui fu trasportato all'ospedale, e c.ok che fesse stato gettato dal treno dal feritore del Tommasi, e quindi riferisce le ostinate denegazioni dell'Ami ivoni, anche quando gii fu mostrata la famosa borsa da lui gettala dui treno, contenente il •pugnale ed i,fazzoletti. L'Autortta, di pubblilsicurezza indagò subito sui procedenti dell'Anrlr-eoni e i\ teste cosi prosegue: — L'Andreoni quando commise il elei ilio aveva 20 anni. A 15 anni erti già un interventista acceso: poi diventò repubblicano ardente ed in line comunista, A Messina, verso il 1920. fu un organizzatore sovversivo e uno dei più tenaci e pericolosi; venne arrestato e rimpatriato e quindi consegnalo ai suoi genitori. Aveva erme- la mania di organizzare complotti. Circo l'esecuzione de] delitto, dalle indagini esperite sul luogo è risultato che entrambi gli imputati! cooperarono al misfatto. 11 Tommasi era un uomo coragfiBoso, fornito di forza erculea, e perciò inseguì j due che fuggivano tino in fondo alta-vettura. Erano l'Andreoni e il Tursi. Tommasi li inseguiva dando loro dei vigliacchi. Ritengo che nella feroce lotta nell'interno dello scomparlimrhto abbiano roonerato entrambi, perchè il Tommasi avrebbe avuto facilmente ragione del Tursi, se costui .iion fosse staio spalleggiato dal compagno. Il teste aggiunge che si recò a Roma per indagare se effettivatmente 51 delitto ebbe un movente politico ; ma tale causalo non riusci a trovarla In seguito a ietterò anonime riguardanti l'Andreoni, il questore f.<cc altre indagini speciali; perchè costui venne sospettato di aver ucciso tinche l'on. P'ccolo, morto in Calabria, scendendo dal treno. L'on. Della .Seta chiede se nelle sue indagini a noma il teste, seppe elio fra le varie ipotesi si fece anche quella del delitto politico. Il teste non ricorda: ma allora, secondo la sua impressione, i) delitto parvo consumato a scopo di rapina; seppe inoltre clic inuos- so all'Andreoni vennero trovati quattrini superiori alle sue risorse normali. La parte civile ricorda a questo punto che 3'Andrenni nel 19i!H organizzò un'associazione terroristica a Messina. Il testo dichiara che ciò gli è risultato. II racconto di Massan Feusi conta che si trovava in una voltura sdiacci)- i militane Gaidarossa, entrambi abusivamente te a ducila di Praga. Aggiunge: col proposito di fare gratis un viaggio comc- — Fui messo in allarme da un urlo dlspc- I do. Invece furono spettatori dell'atroce scena rato. Guardai nel corridoio e chiesi cosa sue- e ne provarono indescrivibile impressione. 11 cedesse ad un individuo che passava in quel teste premette però, oggi, all'udienza, che do. momento. Costui rispose che si trottava di po quattro anni non ricorda piti niente e alun pazzo. Poco prima avevo sorpreso un lora il presidente legge la sua deposizione di giovane che. presumo fosse l'Andrconi, men. ! istruttoria che non contiene del resto nulla tre passeggiava ■avanti e indietro lungo il cor. di nuovo. ridoiò della vettura ili Praga, in atto di fare I 11 capitano medico dott. Feelerico Catcrim. la guardia a qualcuno. | viaggiava anche lui sul diretto :S8 e senti gri- da e colpi di rivoltella. In quel momento si apriva violentemente la porticina dtvllo scompartimento che era occupato quasi tutto da signore. Uno sconosciuto, allo e che appariva guardia a qualcuno. Lo sconosciuto in sangue fra le signore La sfilato dei testimoni continua veloce in questo facondo processo, e senza il fuoco di dia dello contestazioni che venivano la 6corva volta, mosso dagli imputati al testimoni e- penino agli avvocati delia P. C. Domenico Tubaldi, maresciallo dei carabinieri, vide l'Andreonl passeggiare lungo i' corridoio del vagone di Praga. Più tardi seppe che era stato consumato un delitto e riconobbe ad Arezzo noli'Andreoni colui che passeggiava. 11 teste Dante Mattcsini, nulla dico di importante. I! ferroviere Domenico Fa'obroni era nei corridoio di una vettura e stava discutendo con un soldato, certo Bruno Galda. . rossa, il quale viaggiava abusivamente in II i perpetrazione dei delitto. Ma ora, almeno classe. Vide i due giovani che inseguiti dal j questa parte di mistero è chiarita. Resta ìnTommasi, il quale gridava: « Vigliacchi, vi- soluto il mistero principale: quello relativo guacchi ! ■. tentavano di proseguire. Ma non | al mandato del Comitato Internazionalista, riuscendo ad «ìprire la porticina del vagone | Là parola d'ordino per entrambi gli imputati intercomunicante rctrocedeitcro. Senti in I è: Mosca. •.«„«., quel momento dei colpi d'arma da fuoco e | ECCOLE MOGGI. insanguinato, (era il povero Tommasi) apDarve'come un fantasma tragico e si abbattè quasi subilo fra i viaggiatori esterrefatti, li' da immaginare lo scompiglio che quella tragica apparizione cagionò fra le signore di quello scompartimento. .1 testi citati per oggi sono cosi esauriti e l'udienza è rinviata a domani. I due imputati hanno tenuto un contegno silenzioso, scambiandosi sottovoce le loro impressioni. Andreoni ogni tanto scattava, ma poi si frenava. Nel precedenite processo, inveco, investiva i testimoni con contestazioni irose, fidando nelle sue facoltà dialettiche e su quel tanto di mistero che allora incombeva 6ulia La giovane avventuriera truffatrice davanti ai giudici ILTs-x rinvio {Tribunale «A ì 155 iV.Vr' e di Torino) m arzo Claudina Migliassi, la tientatreenne signorina che commise quella mirabolante serie di imbrogli c 'li truffe che stmo state narrate in cronaca poche settimane fa, è comparsa ieri sua con duella della scaltra commerciante imbroglio- ; salvato dal suo naufragio na che, ognuno, attraverso la lettura delle ' carte processuali, era portato ad invaginarsi. Veste con una eleganza sobria, contenuta, ed j su0 interrogatorio, la signorina è ap- osserva un atteggiamento che non ò privo di | parsa pugnace, aggressiva, cavillosa: specie Peggio dei bravi di don Rodrigo Ferito con aria fucilala da in rivale la amore Mantova, 2fi, notte. Notizie da Bozzolo informano di una brutale aggressione avvenuta sulla strada provinciale di nivarolo Mantovano. Il giovane Silvio Salami, mentre verso le ore 21 si apprestava, accompagnato dall'amico suo Luigi Brunelli, a far ritorno a. Hivarolo, giunto nei pressi del camposanto fu affrontato da certo Aurelio Martelli da bivio ale, ohe era armato di'fucile. Questi, dopo aver costretto il Brunelli ad allontanarsi, fece gravi minacce al Salami invitandolo a non più recarsi a Gividale per incontrare una ragazza del luogo certa Cesarina Stabili. Sebbene il Salami, sotto la minaccia, promettesse di atteneisi all'imposizione, il Martelli, clic teneva sempre puntato il fucile, sparò un colpo quasi a bruciapelo contro dì lui, ferendolo gravemente. Egli si diede quindi alla fuga. Il Brunelli che stava poco lontano, al rumore del colpo si affrettò presso l'amico e lo accompagnò a Rivarolo, dove il ferito ebbe le cure neoessairie. Venuti a conoscenza della brutale aggressione i carabinieri di Bozzolo si recarono a Cividale e procedettero all'arresto del Martelli, che. venne passato alle car. ceri mandamentali di Bozzolo e denunciato per mancato omicidio. Bollettino Militare Roma, 26, notte. Stato Maggiore Generalo. — moliliI, seiVoralc rtl Brigata collocato in ausiliaria — Cassinis, generale di lllvlsloa». hi aspettativa per riduzione rtl quadri ó traslerlto dal comando del Corpo d'Armata di Bologna a quello di noma. Arma di Fanteria. — Melcliiorl, colonnello, eomandauie ò.o Uersagllert, ò collocato a tilspos 2lone del MLalstero deJla Gucira — Bossi, colonnello, capo di stato maggiore Corpo Armata Trieste, è nominato comandbnto 18.0 Fanteria — Caprino, tenente-colonnello, C3.o Fanteria, collocato a riposo. Arma di Cavalleria. — Ambrosio, colonnello, <-"■ mandante Scuola applicazioni cavalleria, e nominato capo di stato maggiore Corpo Armata Torino — Jacoll, colonnello a disposizione, capo stato maggiore Divisione militare Milano, nominato co mandante Reggimento Cavalloggerd Guide. Arma di Artiglieria. — Rovere, colonnello, capo di stato maggiore comando Corpo Armata Torino, cessa dalla carica o collocato a disposizione — Pictracaprlna toaente-colonmello, capo delegazione trasporti di Firenze, comandato dt servizio stato maggiore, è trasferito servizio stato maeglore o collocato fuori quadro — Petra, maggiore, direzione rivista Artiglieria e Gonio, è promosso te. t.no, ove sr trovava ricoverato con la gam- dinanzi ài giudici. Esile, piacente, la ba fracassata il Tursi, lo riconobbe subito, i figura finemente femminile contrasta esclamando: — ri giovane che ieri vidi in me?zo ii<rli uMri ammalati, nel'a corsia dell'ospedale di Castiglione, ó precisamente colui che aveva preso posto nel mio scompartimento. L'udienza e rinviata al pomeriggio. Viaggiatore di la che va in Ila Nell'udienza pomeridiana depone il commissario di P. S. cav. Moliea, il qua.le interrogò l'Andreoni appena fu fallo scendere alla stazione di Arezzo. L'Andreomi narro che aveva visto un signore insanguinato inseguire un [Individuo, il quale ad un certo punto si voltò e sparo sul suo inseguitore. L'arrestato nell'intcrrogaiorio dimostrò una sereniti sorprendente, anzi, una singolare indi tfereitza, mino da pretendere che il verbale fosse redatto con qualche pretenziosità letteraria. II cav. Mollea interrogò anche il capitino turco Feuzi, il quujc sembra viaggiasse con un biglietto di -i cfasse. On. Della .Seta: - l'ac^^osservarc die però il capitano v... ..av.-^i il alasse. Cav. Malica: -- il capitano' turco dichiiiirò dite era stato investito dal nostro Ministero degli Esteri di una delie-aia 'missione In Turchia. Egli aveva infatti 'combattuto in Libiti. Avv. Della Seta: — Ed eccitava la guerriglia contro gii italiani. Cav. Mollea: — E' veio; ma poi si sottomise, anzi si dimostrò disposto ad aiutare l'Italia per allacciare rapporti di cordialità con il Governo tua'eo. 11 teste che segue è il commerciarne Roberto Mancinelli. Egli dichiara: - Ebbi la Sia- \ tr££i""f*;nS,™ntova"a°V^"eo^a^ìnntir; j <U *Utt carica e... eeqv golare avventura di viaggiare, quella ixagi- jnu,ui bl l'«sent<i\j a lei, conedaio ai duo- .„ ,, . ea notte, nello scoio pan interno di ili cliSe <| ^'^ggV^Ó^^ | Più «wSvHLta, la Migliassi ei di dove avevano preso postoli TOmmats il: tur-1 s«?nz impiego^ g^juaift, intesi.^ le .conato- | moslvl col nhinco qUamìo questi compari co e 11 Iure:. Sedotti m un angolo del va- pito da lei una"lauta "mediazione per l'affare nominato cosi direttore del negozio, con lo prestito e di averle estorto poi la pelliccia limila lire sborsato non videro più un soldo: o meglio, quando capirono in quale tranello collocato fuori quadro erano caduti, dovettero rassegnarsi a rlcdpe-: zlone riviste Artiglieria <. r ._ -irò niinntn tfr.-v roj-iinerahile facendosi dare ncnte-coloDnetlo, continuando attuale destinazione ,aA?„ q^ fi,&-JF$3£3Ma&*T.aAoSlS OenlOi-.Ozzola. tenonte^olonnello. lo dalia Migliassi coi mobili del suo alloggio putì po' di preziosi e di abiti ch'essa aveva La storia di eoa collana --_— „a ,V" . « , ; .ni ola i"^, » ufaf~. v wi- .. . — *- disunzione: contegnoso o vibrante a seconda | colle ultime sue vittime — il Bianco ed il delle circostanze e delle pelisene che compa- i Bertolino — dei quali, con sdegnoso rincreiono sulla pedana. E' difesa dagli avv. on. I scimento, ei è proclamata e protestata... vitVillabruna e llar'faelc Zaccone: nesstma del- timo. Dopo aver detto che le truffe contestale sue vittime si ò costituita in giudizio par- l lBie per assunzioni di impiegati dietro te civile. Evidentemente ò in tutti la sicurez- i cauzione non sussistono, in quanto tali af- j za che ria questa donna non si potrà ottenere fa,.j rivestivano un carattere contrattuale di una rifusione di danni: quanto ella ricavo natura essenzialmente civile, essa ha ingaggiato una serrato lotta coi suoi due ultimi ! finanziatori. Dotata dt pronta e sottile intelligenza, essa è apparsa abile e... pericolosa. Uuando il Bertolino si presentò per deporre, jo accolse con questo rimprovero: -- Si fa chiamare cavaliere mentre non lo è mai stato. Quell'uomo nd ha rovinata; mi I li a spogliata di tutto: dalla collana alla pel-1 liccia alia mia biancheria intima. Si apprende cosi che la Migliassi, dopo essersi destreggiata a lungo con il teste ed il suo socio — quando vennero in luce le sue marachelle — dovette consegnargli tutto quello che aveva. Per tacitarlo gli affidò in un primo tempo una collana di perle che portava al ' collo. — Vale 40 nula lire e potrà starsene contento — disse al creditore consegnandogli il monile. Ma il Bertolino si affrettò a farlo valutare ed apprese che al massimo la collana poteva valere un 200 lire. Indignato, tornò cndnsequestrò alla giovane raggrupnamento Genio, assegnato Officina di costruzioni automobUIsticho di Bologna, o incaricato funzioni direttore Officina stessa. Corpo di Commissarialo. — Gattini, tenente-colonnello commissario. In aspettativa per riduzione di quadri comando Di/visione militare Brescia, trasferito Mvtslone multare Firenze. Il Bollettino Militare contiene un elenco di onorificenze concessa par la ricorrenza della festa di San Maurizio NOTIZIARIO ITALIANO % DA ALESSANDRIA Un sussidio di 10.0do «ro (la pagarsi In a.n> nualità ha concesso It commissari" profettizio alta fabhrlcovla ilei!» Chiesa di S. Maria di Castel», costruita prima della fondazione defila citta, icj l'esecuzione di restauri. A 5 mesi di reclusione ò itato condannate ta.! Cario Danori. da Fulcro, per niin.iccle a mano annata a danno di Francesco Kohotti e Bruno 1 Pozzi. Si è sparato un colpo di rivoltella alla tempia de. stia 11 contadino Giuseppe Voghera, d'anni 10. da Yalinadonna, perchù niTlitlo da inalo iticuralitlai versa In fin ili vita. , , . Il congresso della Federazione provinciale fascista si terra, domenica prossima. Esso elr;'ger(i 11 ecgrctarlo provinciale politico. DA ASTI Ad 1 anno e 4 mesi di reclusione » .<latn condannato ctrlo Sebastiano mezzo di Inonlgt. d'anni :«, da Uetrancore l'Asti, agricoltore, per ave-re aicnl colpi di bastone cagionala Mio zio Ceresa Silvestro, dt anni IH, di ttefrancoro, una Infermità durata 00 giorni e l'tndeb-dlnv nto per manente della gamba sinistra. i,a contesa era stata causata da (piestiónf di interesse. Investito da un carro è stato lo « chnuKcnr » Olimpio Biirzio di Giacomo, di anni ,1C, da .Ouarene d'AliKi, residente a Ferrera d'Asti, che sulla strada d,1 Vlllnnova era secso dalli macchia-' per riparare un guasto. Riporto rarte 1n=ionl alle irambe Sospettata di Infanticidio è stata arrestata in 1 Panelli la domestica Onorala Codauo, di anni Si, da Sampcyro di Cuneo. DA CASALE In contumacia è stata condannata ad ami i 1 e mesi r, di reclusione la tlomcstiea Uosa Toscani, di Torreberre ti, per furto iti denaro, errelll di vestlarlo o osgetti d'oro in danno del mio padrone i Vincenzo llufia. T^. Toscani ora già stata più voi- | te condannata. Il direttorio del Fattolo di Corpo Sun Martino e ? stalo sciolto dalla Federazione provinciale, l" stato f nominato un triumvirato composto d.<| sl.-rnnrl : Piwo Ravasentra. Vilaio Berrà ed Ivrmin'o Canova Da due sconosciuti uiialiflcatlsl per svliizprl, fi \ stato truffato di -toc) lire ti conlndlno Felice He. I'. Rosimi ano. La truffa e stata dc-miizlala al era blnlerl, che stanno Indagando per rlntracclirc l , tniffatóri. DA MANTOVA Cartonila dalla blciclotta si e ferito monaliti nlc o. Serravaile i'o il tredicenne Bruno Sclilvl. da S.nstitni-nre. Nella caduta riportò la co..i),l^ia fri'.: tura della base cranica con convmozit ne r r tira le: egli 6 morto ali 'ospedale di Mantova dove ern stato subito trasportato. Ucciso per l'urto contro la voltura cicli ri ci Ah preti-Mantova è rimasto ucciso sul col|K>, fuo'-l : ori Botvedore corto Iittlovlro Pezzinl. d.i .vnni -is ili. San Michele in Bosco, che percorreva li, hlcicle'la la strada provinciale. Egn aveva cercato rll :-. i trarsi ad un'automohlte o andò sopra un eavAs , sasso che Io fece rìcvt.-n'c contio il tram. Por la sistemazione dei labili di Mantova e la tlvnrslone del Mincio a nord della città. U Consigli' Supcriore ilo! IX. PI»., secondo tofnrntajin uotlzii da Roma, avrebbe Kiutilttato favorovotnieill-e i'.n- i progetto di massima pror-eutaio possa .'inorovars! per servire di base, all'allestimento del pro'isetto de flnttlvo; che la Provincia o il Comune e i-'ii altri Enti eventualmente interessati debbano deliberare e. Impegnarsi sul relativo contributo; elio il Consorzio interessato di prima categoria deliberi se accede, oppure non, all'appliainento della boni'iea stessa; nho l prose)M esecutivi vengano compiuti secondo le modalità espresse da] voto: e die 1 medesimi siano sottoposti al proventlvu eeame delI'Ufflcto del Genio Civile. altravcrso gli svariali imbrogli compiuti, ha profuso e scialato senza riflessione nel periodo della sua latitanze. Del faito e della eieganza da un tempo, -non le resta che un nostalgico ed evanescente ricordo. Gli imnieghi dietro esazione I fatti che le sono addebitati sono noti; nella primavera dello scorso anno ella entrò in rapporti con il dott. Felice Zorgno, proprietario di un negozio di profumerie in corso Vittorio Emanuele 40, per l'acquisto di tale negozio. Dopo lunghe trattative l'affare della cessione fu concluso sulla, base di «1 mila lire, cifra relativamente modesta rispetto all'ettaro che si profilava vantaggioso. Ma la Migliassi non aveva denari ed allora escogitò ini ripiego ingegnoso per sormontare in dif.'icoltà. Inserì nella pubblicazione economica dei giornali un annuncio in cui offriva un lucroso impiego di direttore ili negozio, dietro deposito di una cauzione. Non passarono molti giorni nell'attesa del... pesciolino ci NELLE VIVANDE ! f La droga finissima - Il condimento ideale m Il resto dell'udienza ù occupato nella, lettura dei verbali di interrogatorio durante il periodo dell'istruttoria, e specialmente dèi ver. Inde del famoso capitano turco Kassan Feuzi, r.he e rimasto, malgrado le ricerche anche delle autorità consolari, sempre irreperibile, j invoco dei Accoppato aiicln: lui al suo*paese? | sua sorte. gemo verso il corridoio, mentre il Tursi si adagio nel sed.'ile di rimpelto. Alla susi sinistra potai mi forestiero che poi seppi ossero il capitano turco Feuzi e davanti a questi era ii Tommasi. Quando sopr-uggiunse il con. irollorc per la verifica dei biglietti mi seminò che il capitano presentasse un biglietto di 1 classe. Poco dopo i viaggiatori spensero la luce. Ci addormentammo lutti. Qualche ora dopo mi risvegliò un urlo acuto c .il rumore tli un cristallo infranto. Mi sentii il capo intontito e chiamai gente! Rinvenni -su un divano: mai pugnale e molte ilale di etere, sparge un po' da per tutto. In treno fu fermalo un giovarne, l'Andreonl, il quale aveva le mani tsporchc di stingale. Interrogato, costui rispose con suprema indifferenza: « Glie cosa vuol dire avere le mani insanguinate 1 ». Il biglietto verde del turco 11 Mancinelli dovette poi scendere ad Arezzo por dare gii schiarimenti necessari alle auturitù di P. Fu condotto infine all'ospedale di Casrtigliione, dove riconobbe nel Tursi il quarto viaggiatore del suo ^compartimento, li testimonio conclude: — In principio non mi resi conio della tragicità dell'episodio: ma più tardi «ni persuasi clic, avevo corso un fiejicolo terriùile e die oro salvo per miracolo. Avv. Della Seta: -- Cusu c'entrava lei? 'i'Co'.è-. — lo hu la convinzione clic il povero Tommasi lui abbia salvato la vita. Nuove proteste dei difensori, ma il teste ribatte: — Sicuro, lo rinato. Se eni fossi svegliato Tommasi i.vrci uuguito la sitessa i1 Costui è un personaggio misterioso del prò-1 cosso; avrebbe potuto portare uno spiraglio «li luco in tutto il tenebroso affare dei docu- • menti. Il capitano Feuzi era. secondo l'ac- ; riusa, al servizio di Mustufà Reina] pascià, 3'oinissario invece dt Kinver pascià, secondo I Je deposizioni del generale Weib; la soia ih- ! tcrnazioiialc, secondo altri testimoni; l'uomo ; rlie poteva compromettere con i documenti : rubati a Mosca in Lega islamica, secondo al- i fri ancora, oppure il movimento sovversivo italiano a quanto ha dòtto Io stesso Andvcoiii, , Kassan Feuzi «j-i dileguo poco uopo il aclitì tannatosi brevemente ad Arezzo, riprese 11 viaggio interrotto a «colpi di rivoltella, e non si fece mai più vedere. Fu interrogato ad Arezzo a mezzo di un interprete il giorno dopo il delitto, ed egli raccontò tinaie fu là Scena dell'assassinio del Tomma;:, svoltasi sotto i suoi occhi. Dopo aver esposto j motivi del suo viajrgao, « dopo averne raccontata la prima fase il capitano, secondo quanto ù stato letto stamane, cosi racconta ri delitto: — Mi assopii, ina ad un tratto mi risve- un giurato: ■- Quando si svegliò, chi c'era nello 6comparimento? —_ C'ero io e c'eira il capitano turco, il quale si si impicciava gli ocelli ancora assonnato o meglio narcotizzato-. Gli altri due erario già fuori. La difesa a questo punto intende far rilevare elio ;i capitano Feuzi presentò un biglietto di 1 cins.-.e. mentre si trovava in 11: • - C'è del mistero dunque in quel turco! Teste prontamente: - - Ho itetìo die in principio elbi quella impressione, ina noi capii i ciie ni: ero sbagliano, ili capitano era munito per l'estero, e la li quelli della J clas- ' ili un biglietto di II ÓIU6S biglietti sono verdi, coni', se italiana. Lu l'arte Civile; — Cosi fiele serviti (rixa). Violici ulito quindi il teste Mascellari. Dvc : — Sedevo quella notte mi! seggiolino del corridoio quando vidi passare davanti a me dui giovani dal conte;!no sospetto. Dietro veniva un signore che mi gridò: « Li prenda, ii prenda! ». Poiché ~i trattava eli duo confesso che jion ebbi il coraggio di fermarli, cosi clic quelli proseguirono. Poco dopo ritor- pendio mensile di 12C0 lire, nonché l'iute ressenza del 2 per cento sugli utili dell'azien. da. Le 35 mila lire vennero versate in titoli, e precisamente in Buoni del Tesoro: la Migliassi, con scrittura apposita, si impegnò a depositarli in una cassetta di sicurezza presso l'Opera Pia di San Paolo, ed a tenerli a disposizione del... suo direttore. Ma la Migliassi non aveva nessuna cassetta di sicurezza uè alle Opere Pie di San Paolo né altrove: avuti in mano i titoli essa si affrettò a cederli ad una Banca, a convertirli in denaro. Dei bigliétti da mille risco.-si, venti.la Migliassi li portò subito al dott. Zorgno, come prima rata per l'acquisto del negozio, gli altri impiegò in altre spese ed in altre faccende. .11 giovano restò all'asciutto, non riebbe i titoli c non ebbe neppure una mensiliià di stipendio. Più fortunato di lui fu invece il signor F.ttove Drusiimi che la Migliassi aveva circuito delle steste reti, ofirendogli un impiego ma pretendendo... 35 mila lire a titolu di cauzione. Quando le trattative erano già a buon punto, il Drusiani si Insospettì e si ritirò dalla combinazione. Neile reti cadde invece il capitano dei carabinieri in pensiono cav. Giuseppe Camino, che consegnò alia signorina 35 mila lire a titolo di prestito, garantito dalle merci che la Migliassi possedeva nel suo... awiaitissimo negozio. Dopo questi imbrogli «'Ila passò ad altre avventuróso, imprese: avvicino tal : Giuseppe Bertolino od Ermenegildo nimico ai quali narrò che aveva nequitUaio una palazzina in via Cardinal Maurizio dalla signora Boas Bianco in l'errerò. A prova tli ciò osila una scrittura di compromesso che hi ora fatta redigere, sorprendendo ia buona fede di un notaio, o aitila quale aveva apposto ia falsa firma della pretosa venditrice. Perù hi rimaneva da pagare — diceva —- alla signora Boas :.''.> mila lire, o meglio doveva ritirare al Banco Ambrosiano due effetti da 10 mila lire raduno che aveva rilasciato aita venditrice a copertura del suo credilo. SI trovava però in difficoltà per il ritiro di tali oiletti e Chiedeva un mutuo por un eguale importo, che sarchile stato gara lidio dalla scrittura ili compromesso. I c'ignori Bertolino e Bianco fecero esaminare la scrittura da un notaio che in '.rovo regolare, e Ja Migliassi esibi un avviso di pagamento spiccato dalla Banca per le due c'ambitili. Oiiesto avviso ha una storia <le! tutto degna della figura truffaldina dell'intricato romanzo: la Migliassi infatti figurò Mi aver rilascia, io alla signora Boas duo cambiali da io mila line: quindi vi appose a Ingo la. falsa Àrnia dulia .signora corno girante e Ji presentò alla Banca che spiccò l'avviso. Per lei quoto ripiego costituiva la riprova delle sue asserzioni. I signori Bianco o Bertolino delle voii- d'ermellino ed alcuni preziosi per garantir si di un credito di duemila lire che egli vantavta. 11 Bianco protesta che la roba presa alla giovane non vale l'importo del suo credito ed all'on. Villabruna, che si fa eco delle proteste della sua difesa, osserva: Se quella roba vale 2000 lire, io oggi stesso le pago gli onorari della causa (ilo» rità). Nella ena foga, la signorina si ergo ancora : acciisatrtce contro il teste o lo rimbrotta, narrando che un giorno ebbe a portarla in un magazzino, allo scopo* di farglielo visitare, e dove poi invece si abbandonò ad atti sconci — i più sconci che.si possano immaginare, dice. Il teste s'indigna: — E' falso. So non ritira quelle parole lo dò subito una querela. Dopo qualche altro teste, tra cui il dottor Tramontano, che, ebbe alle sue dipendenze j in un laboratorio chimico la Migliassi e che riferisce alcune stranezze dell'accusata (tra l'altra che costfi un giorno arrivò in ufficio con una di quelle patacche ben note a Roma, narrando che era una moneta antica del valore commerciale di 30 mila lire almeno, e che per ottenere qualche ora di permesso inventava le storielle più strambe, facendo ad esempio perirò quasi in un accidente di automobile una Mia sorella... immaginaria) l'uvv. Zacconc si alza per fare alcune istanze. Le camicia e ls eulottes — In uno dei baiai della Migliami, che 11 signor Bertolino custodisce in via Don Bosco 75, sono couioiiuti dei documenti indispensabili per la causa. Cliiedo perciò che 11 Tribunale voglia autorizzare l'accusata, con tutie le garanzie di legge, u provvedersi di quei documenti. 11 Bertolino obbietta tra l'ilarilù generale: — Ci vuole l'iil'ilciale giudiziario! L'intervento del testo rimette sul tappeto la questione ilei bauli della Ibianclioria intima della Migliassi, sulla quale il Bertolino ha messo tenacemente Je mani, ben deciso a non la.si'iaiseia sfuggire. SÌ discute e si ride e l'imputata, osserva al suo avversario: — Vorrà mica mettersi le mie camicie e le mio cuwlles! Ai documenti però alla line si rinuncia e siccome contro la Migliassi ii stata sporta un'altro denuncia da parie del geoin. Giuseppe Porlalone, jl quale versò alla signorina 12 mila lire a titolo di cauziono per il solito impiego, .-enza più riaverlo, il Tribunale, su isiunza della difesa, rinvia il processo ni 15 marzo perché si possa discutere anche ili quest'ultra faccenda. La Migliassi, mollo calma, lascia l'aula 0 tra i carabinieri risalo sul carrozzone por essere ricondotta al cellulare. DOLCI CIAMBELLE!! per la buona pasticceria casalinga?. ìf-m&fc l^lrfrVx^li iìlVi In vendita presso le migliori Drogherie a L. 0,50 °gni MIUBWO,, VI» V.f«v»90 , IJ premiata FAB8HICA CASSEFORTI jincombustibili, intrapanabili — G. POESIO — Via Arcivescovi de 6, Torino • Tel. 47>42!> ISTITUTO OPOTERAPICO MALATTIE NERVOSI!, esaurimenti, perdite semi nall, anemie, debolezza sessuale, impotenza, f firn m (ir N I ATTI *s Ore 8 a 9; ti a U: te a tt iomm. ur. pi. la i ilJ Vla Prlno Amedeo. ta. p. t° già allievo nelle Cliniche dermo8ifliapatiohe di LONDRA. VIENNA. PARICI 1819-1025 Malattia dal sangue. Esimi relativi. 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LEVATRICE Oenl cura, vla Mercanti, tre angolo via Uaritialdl LEVATRBC T>E-?lMtCIS Cure matarnt Via Lagrangc, N. trr.nta (vicinissimo Staziono). LEVATRICE*102110 " OSTETRICA Via Barbarouz. N. s - -Pla?ta riastellol. PrlEMIATfl OSTETRICI BELTRAME VIA 3. Domenico, otto. Visita anche eterni testivi.