Il problema delle costruzioni navali

Il problema delle costruzioni navali Il problema delle costruzioni navali ai prossimi Consìgli dei Ministri Roma, S6, notte, 11 sen. Volpi, ministro delle Finanze, è partito stasera per Venezia. Sarà ili l'iterilo lunedì onde partecipare alla seduta del Consiglio dei ministri. Al ritorno del conto Volpi sarà subito affrontato, come giù fu annunziato, il problema delle costruzioni navali, giù esaminato nella riunione del comitato degli ammiragli, sotto la presidenza dell'on. Mussolini. Quali siano le soluzioni verso le quali si orienteranno gli organi governativi competenti non è dato sapere, non solo per il riserbo assoluto clic si mantiene, del resto p'ù che giustificato, in materia., ma unclic perchè, in realtà, si ù ancora in una fase di studi preliminari e non si è adottata alcuna decisione, neppure di massima. Sono però state notate le insistenze di un giornale ufficiosissimo di Milano, nel prospettare la necessità di un programma navale, che sia formulato dai tecnici e possa svolgersi in un congruo numero di anni, secondo criteri organici, il che presuppone la sua indipendenza dalle fluttuazioni del costo della mano d'opera e del materiale. Un programma par II imi Ora, secondo il giudizio dei tecnici, tutto questo potrebbe essere realizzato presso a poco in questa maniera:" l.o una carta o statuto, documento fondamentale, che verrebbe approvato dal Parlamento e che dovrebbe fissare la cifra, complessiva del tonnellaggio da impostare anno per anno per un periodo di almeno dodici anni, pari alla vita di una unità di naviglio leggero; 2.o Anno per anno lo Stato Maggiore della marina, attraverso i suoi uffici, o magari attraverso, un nuovo costituendo organo, procederebbe, con criteri esclusivamente tecnici e secondo le esigenze via via rivelatesi, alla ripartizione del tonnellaggio fissato per le varie costruzioni da impostare, stabilendo, in altre parole, il numero e la grandezza degli incrociatori, dei sommergibili, dei caccia e delle navi da battaglia da mettere in cantiere, sino all'esaurimento del tonnellaggio stabilito per l'anno in costruzione; 3.o in rapporto al costo dei materiali e dolla mano d'opera verrebbe conseguentemente calcolato, anno per anno, il fabbisogno finanziario per le costruzioni navali c stanziate in bilancio le somme relative. Oneste sarebbero così in relazione a tre elementi : il tonnellaggio fissato con legge dello Stato; il costo della mano d'opera e del materiale; la natura dei diversi tipi di costruzione prescelti. Si avrebbe cosi non già. un programma di costruzioni navali, subordinato anno per anno agli stanziamenti del bilancio, ma un programma della marina che, entro certi limiti, di cui si terrà conto nella determinazione del tonnellaggio, si eseguirà anno per anno, adattandosi ad esso le esigenze di un programma organico di costruzioni. Comunque, ripetiamo che al riguardo nulla è stato ancora deciso. Allo stato attuale dello cose,, si dico" negli ambienti ministeriali, non esiste che un elemento sicuro: la ferma volontà dell'on. Mussolini e del Governo, di curare, come tutti i problemi fondamentali della vita nazionale, la efficienza della marina militare. La oaaaa di ammortamento » fanziooarà antro il 16 marza Negli ambienti finanziari competenti si assicura, che è ferma intenzione del ministro delle Finanze Conte Volpi di fare entrare sollecitamente in funzione la Cassa di ammortamento, alla quale, come è noto, sarebbe affidato l'importante compito di disciplinare i pagamenti delle quote spettanti al Governo americano ed a quello inglesi; per i recenti accordi stipulati a Washington ed a Londra. Dato elio il pagamento della prima rata, alla tesoreria inglese scade il 15 marzo u, v. ed in considerazione della volontà, chiaramente espressa in questi giorni dal Governo, col deposito delle nuove obbligazioni, di curare l'escussione del settlcmcnl inglese in tutti i suoi particolari, è facile prevedere che per tale epoca la creazione della cassa di ammortamento sarà un fatto compiuto. Si può anzi aggiungere che sarebbe già stato emanato il decreto che deve provvedere alla sua istituzione se non l'osse j intervenuta l'indisposizione del conte Voi „i.„ »... i jti.. -in u pi, che ha impedito all'apposita coni missione ministeriale di tecnici competenti di riferire sugli studi compiuti. La, commissione, costituita d: alti funzionari del ministero delle Finanze, eonta nel suo seno il comm. Galli, direttore generale delIla Cassa Depositi e Prestiti, il compi. Ciàr: rocca, che al ministero delle Finanze cura Iattivamente la parte relativa ulta liquidazione delle merci che l'Italia riceve dalla j Germania in conto riparazioni. La Com; missione, clic ha già avuto vari abboccai nienti preliminari col conte Volpi, riferirà sul mudo con cui ha espletato l'incarico I ad essa uffidato, subito dopo il ritorno del radlsèmpsssfmite Volpi a Roma da Venezia. Negli ambienti competenti si rileva che la I t!reuzione della Cassa di ammortamento , „on deve indurre in alcun modo a pensare alla istituzione di un grande organismo burocratico, col conseguente corredo di | uffici e di impiegati, bensì alla, apertura di uno speciale conto corrente, che sarebbe gestito dalla Cassa Deposili e Prestiti,che già esercita per conto dello Stato analoghe funzioni riferentesi ad altre attività'statali. Ce voci che circolano negli ,'imbiciiti ministeriali fanno ritenere che in questo senso stia per esprimersi la Commissione. Approssimativamente la Cassa di ammortamento funzionerebbe in questo' modo: le amministrazioni statali, clic si servono delle merci che l'Italia riceve in conto riparazioni (tra queste occorre mettere in prima linea l'amministrazione statale ferroviario, che consuma il carbon fossile che ci viene dalla Germania), rimetterebbero alla Cassa di ammortamento l'ammontare del valore delle merci e la cassa, a siiti volta, si servirebbe di questi incassi, che per iu natura delle ripartizioni hanno scadenza fissa, per effettuare Jn sua volta i pagamenti al Governo americano ed a quello inglese. L'applicazione dalle leggi fascista Il « Codiea dal lavoro » In questi giorni sono state pubblicate notizie circa l'applicazione delle leggi fasciste e specie di quelle contro « i fuorusciti ». Si sono fatti anche nomi di quelli con Uro i quali sarebbero imminenti lo sanzioni della legge. Sta'di fatto che la Coinmissio ! ne consultiva, tòste nominata in base alH l'art. SI della logge, non si è ancora riu¬ luito. non solo, ma m"; il presidente oornrn. GuglielHiinetti né gli ultri membri ave- vano, sino a ieri ricevuto comunicazione i ufficialo del l'avvenuta nomina. Del resto. [occorre ricordare che la Commissione non ha clic funzioni consultive, in quanto dovrà dare il parere sulle proposte di perdita d':l!a cittadinanza, che però sono riservate all'iniziativa del ministro degli Interni, di concerto col ministro degli Esteri. E' probabile quindi che le proposte sinno prima esaminate da! Consiglio dei ministri, die si riunirà, come 6 noto, il primo marzi'. Per quanto riguarda l'applicazione dell'altra legge, quella uni rapporti collettivi e titilla magistratura del ìavow», è ovvio e a a a a a n e a à e a, i o a à o l ripetere che tale leggo è ancor» dinanzi al Senato, che la discuterà nella sessione del 9 marzo. Ad ogni modo, per facilitare la rapida applicazione di .ws». quando sarà approvata, al ministèro ili G. G. è già in corso di studio l'elaborazione di mi regolamento assai vasto e preciso. Sappiamo anzi che, in un primo momento, si era pensato a fare due regolamenti distinti, uno relativo al funzionamento dei sindacati, corno organi di diritto privato c. pubblico o l'altro sull'istituzione^.' sul funzionamento della magistratura". stia poi quesfo proposito è stato abbandonato e si è deciso di fare mi unico regolamento alla legge elio è unica per le due materie. Tale regolamento sarà formato di circa trecento articoli e costituirà un vero codice del lavoro. La politica a l'Azióne Cattolica La discussione intorno all'attività politica dell'Aziono Cattolica ha. ancora qualche strascico. L'articolò di ieri dell'Osservatore Romano, che lumeggia il carattere dell'attività politica dell'Azione Cattolica, è rilevato stasera dal Corriere d'Italia, organo del centro nazionale, 11 quale scrive: « Alcuni giornali, che amano considerar*! cattolici ed alla dipendenza diretta dell'Azione Cattolica, dovranno rinunziare definitivamente ad essere giornali principalmente politici 0 quindi vii parte, per non perpetuare un equivoco che crea imbarazzi ed equivoci dannosi agii interessi supremi, che tutti i cattolici, prima ed al di sopra di ogni tendenza, hanno il principale dovere di servire ». / Si ricorderà che alcuni ufficiosi hanno annunziato che l'Azione Cattolica avrebbe fondato un quotidiano come suo organo. Tale notizia è stata smentita dalla Giunta centi-ale dell'Azione Cattolica che intende, invece, aiutare quei giornali che, restando estranei ai partiti politici, si propongono fini cristiani e sociali in aiuto all'Azióne Cattolica. A tale scopo là Giunta ha emanato le norme sulla stampa , norme nelle quali si afferma che non solo non ò vietata, ma. anzi si presuppone nei cattòlici, la libertà come individui, di appoggiare altri giornali rispecchianti le loro sTihpàtié politiche, seniprechè rispondenti ài prlncipil informatori generali sulla stampa cattolica. Nonostante gli schiarimenti dall'Osservatore Romano, le direttive della Giunta centrale non soddisfano però La Tribuna, che replica stasera e ribadisce che un giornale quotidiano, in quanto tale, è necessariamente tratto a fare della politica. L'organo fascista rileva, poi che l'Azione Cattolica nulla ha obbiettato quando la stampa cattolica si identificava cm quella popolare, mentre ha creduto di tracciare direttive all'infuori ed al di so' pra dei partiti politici, quando taluni eìeinenti della stampa cattolica hanno ripu dia',) i metodi e le finalità della stampa popolare. Commenti al eait dall'oli. La Loggia La cronaca parlamentare reca poi qua! che elemento notevole di carattere politico. E' noto che la Giunta delle elezioni, che è presieduta dall'ini. Farinacci, ha ieri discusso l'elezione contestata dell'on. La Loggia contro la quale aveva protestato l'ori. Balsamo, pure candidnto della circoscrizione della Sicilia, La Giunta ha deciso di proporre alla Camera di non proclamare nessuno dei due candidati, essendosi riscontrati gravi brogli. La deliberazione della Giunta è lumeggiata da un commento delio stesso organo dell'on. Farinacci, Regime fascista, il quale scrive: « la. Giunta delle elezioni Ita. voluto coraggiosamonto creare uri precedenti'! nel colpire una parte del Corpo elettorale siciliano, non convalidando l'on. La Loggia o non provvedendo aJla di lui sostituzione. Questa decisio ne verrà portata alla Cameni., la quale c sovrana di farla sua e di fare norma del precedente creato dalla Giunta delle elezioni. La deliberazione ha un valore morale di grande importanza. Il fascismo, che segue con entusiasmo l'opera che svolge il prefetto Mori, a Palermo, conlro la màfia, che nell'isola ha spadroneggiato per lungo tempo, disonorando il nostro Paese, ha voluto colpirò iti pieno la camarilla elettorale in servizio di Tizio ; (li Caio. E la Camera, perdendo l'on. La Loggia, viene anche ad eliminare dall'Assemblea elettiva un uomo che, durante il periodo del quartarellismo, ha mantenuto un contegno equivoco, partecipando alle sedute ì e, ogni qua! volta vi era da prendere posl- 1 zione a favore del Governo, egli rispondeva ' con l'astensione ». [ Co! titolo « iniqua mercede » 11 Mando rileva che il presidente della Giunta delle I elezioni ó stato implacabile contro citi ere. | deva di cavarsela a mezz'aria e soggiunge: « Non vogliamo entrare, perché non ne sappiamo, mila questione dell'elezione contesta| fa, se sin slata piti inquinata di altre, o se sia giusto lasciare il posto scoperto. Certo è ! che dal punto di vista politicò, a prescindere j dal merito delia decisione elettorale, siamo — pare impossibile — più con là tesi del presiilenfo della Giunta conlro gli equivoci accomodanti, che con quella di chi cerca di subordinare alla disDÓrala caccia ni medaglino ogni coerenza e linea Mi azione », 1aaita o e o a o i e e e e , a d e i . - e . n o i o Il dremma di un magistrato s Palermo Spara contro la moglie e la percuote perchè ha abbandonato la casa Fularmo. . fi notte Stamane verso le 10 alcune detonazioni di arma da fuoco partivano da.1 quarto piano di un palazzo ili via Goethe e precisamente dall'abitazione del maggiore .medico Severino, che abita cola cou la moglie. Accorse sul posto alcune guardie trovarono una donna distesa al suolo, ferita da arma da fuoco, contro la quale inveiva ancora un individuo suila cinquantina. La ferita venne subito trasportata ah Ospedale e il feritoie al commissariato di pubblica sicurezza. Qui si potò apprendere itili egli era il consigliere di Corte d'Appello cav. uff. Giacomo Di Maio di anni 51 e la donna ferita sua moglie, Eleonora Monastra di -55 anni. Da pronte indagini 6i ù potuto accertare che da qualche mese una ffcelia diciottenne dèi magistrato aveva preso il volo con un certo Oraziano, il quale a mezzo di cerio Melila, amico di famiglia, chiese poi di sposare laTagazzn: ciò che ottenne dai genitori di lei. Ma anche dopo celebrate lo nozze, la tranquillità non torno nella famiglia Di Maio e continue scenato si avevano a deplorare fra i coniugi. Martedì scorso ia signora Monastro lasciò il tulio coniugale e e-i recò in casa della cugini! i Ilo ò uiipiuno la moglie del maggiore medico Severino. Di là il comm. Di Maio non riuscì a ricondurrà a casa: per cui Oggi, in uu momento di esasperazione, recatosi preso la moglie ed avuto con lei un ultimo vivace colloquio, le esplodeva contro due colpi di rivoltella. Siccome l'arma non sparava più egli tentava di colpirla col manico della I volitila, i l.a signora Monastra liti riportato una fc\ i-ini. al braccio desini e l'altra alla guancia sinistro, noueìic molle con turioni, ed ò sima dichiarata guaribile in J5 giorni. Il cornili. Di Maio e stani utui: nìuu a! Commissariato eli I". ,s l.a signora Monastra, interrogata, ini dichiarato ili avere abbandonato il tetto coniugale in seguito oli-.i violenti scenate clic si svolgevano tra lei c il marito a causa della fuga della figliuola Enrichetta col Oraziano, mentre il coinni. Di .Maio afferma clic il gesto della figlia )• dipeso dulia cattiva educazione impartitale dalla madjre. Il ripristino nella divisa nera per gli ufficiali? Rema) i'ti, notte L'Agenzia l.'ìlalia d'n,jni informa che proe. almamente verranno deliberate alcuni inno. ^azil.tli nell'olla uniforme degli ufficiali. In Agenzia dice iu proposito dio il parer;: di Ile che gerarchie militari c del Ministro della Guerra >s. ijuciìo di ripristinare l'antica divisa nera come già si pratica per gli ufficiali dei carabinieri.