Il P. M. dell'Alta Corte chiede la reclusione per Pogliani e Combe

Il P. M. dell'Alta Corte chiede la reclusione per Pogliani e Combe GLI UOMINI DELLA BANCA SCONTO Il P. M. dell'Alta Corte chiede la reclusione per Pogliani e Combe n La perizia non può costituire un documento degno di fede; le cifre del bilancio non erano vere: non esistevano gii utili distribuiti, perchè si dissimulavano perdite enormi» - L'assoluzione per gli altri imputati: colpa c non dolo. noma, 25, notte. Procedutosi conio di consueto all'appello dei senatori presenti, il Pubblico Ministero, comm. Santoro, riprende, la sua arringa. Egli premette die deve rettificare quanto disse a proposito del marchése Solari, asfOho per non aver commesso il fatto, non per insiilfkieriza di prove. Egli quindi dice clic 'a sentenza della Sezione di accusa era ina precisa, secondo tali: sentenza gli am ministralo!i sono imputati di aver dislriImiiri uiili per v1;» n.llioni e -00 mila lire, di avere attri bui lo a se medesimi utili per un milione e u'ii'J mila lire, ai dirigenti/della Banca e condirettori, lire 57U.9S0. Sono inolile imputati ili avere prelevato dall'utile della Banca, quali componenti del Comitato centralo la. somma di :W) mila lire. -, ohi e a 100.000 lire assegnate ad essi dall'assemblea. Esame critioo della perizia Ed il Pubblico Ministero continua: — C si parla di tir.jti inesistenti. I perni hanno espresso il loro parere, ma i veri giudici siete voi, on. Sonatori. Non basta che i periti abbiano affermato il loro convincilo eh lo. Può l'Alia Corto ritenerlo giuu non giusto. Qiicmu è l'oggetto della ii'jia. disamina. Lsamiuorò le parti più importanti della perizia, o il fondamento razionale del giudizio al quale sono perwnuii. Nel primo volume dolla. perizia, analt1 i l'il : i li i it. i essi esilili III a ' io i! valine reale dei titoli esistenti net portafoglio delia Manca, e pervengono a. questa conclusióne: Questi titoli avevano un plus valori: di oltre ;i;s Ululimi di lineilo segnato in bilancio; altri titoli hanno un valore minore di quello segnalo in bilancio di li milioni e .77 mila lire. I ii residuo attivo fra i titoli a. valore maggiore e minore di so milioni. Cosi per gli immobili, i periti segnano un plus valore di (ìj milioni. Avv. Coiiuzzi della, difesa, vivacemente: Ma oV differenza fra il '.'0 c il ';'.1. Zopelli: — Mi faccia la cortesia di slare tranquillo: io coniprando cerio esuberanze giovanili [ilarità), u.a non bisogna eccedere. Il P. M.. comin. Santoro, cosi prosegue: — Tra le tavole del naufragio, elio 0 accaduto alla Sconto, di questo plus-valore non si « mai accolto nessuno, neppure l'avv. Stratta. {Ilarità'. Ma vi è. dell'altro, on. signori della Corte. I peniti, Milla base della valutazione ufficiale ilei dicembre 1!K0, hanno valutato un gruppo di Azioni 1 torneo :! milióni in pi . di dilanio avevano fatto gii amministratori; Kbtiene, ho pregalo il signor Presidente di richiedere alla Borsa di Milano le quotazioni ili Oneste Azioni. Dalla risposta ufficiale., che é pervenuta e che ho depositato in atti, risulta che. nel dicembre 1920 le Azioni della Itoineo non erano quotate in Borsa. Avv. Ccttuzzi: Signor presidente, domando la parola. /.iipclli: - L'avrà a suo tempo e potrà dire allora ciò ohe vuole,; non ricominciamo. Avv. Ccttuzzi: — Come st fa. art aspettar',' Alcuni senatori gridano all'indirizzo dell'avv. Ccttuzzi: — Basta., basta. Zuppili, con vivacità: - Basta sul serio; la prego. Glielo ho già detto che parlerà, a suo tempi''. Avv. Ccttuzzi: - Ma... Ziipulli:- Non secchi. La paiola, e dura, ma lei si comporta poggio che se fosse alla Pretura dì Panicuocolo. A ernesto parole l'avv. Ccttuzzi si calma.; ma qualche istante dopo abbandona l'aula.Il comin. Santoro può cosi riprendere la paròla, e dice: — Ksaininiutno le valutazioni di ulne Azioni: Si è parlato della Banca VoJivvilh r e 'del Consorzio Immobiliare. Queste Azioni furono valutate per una cifra cospicua, mentre nel Urla, sempre dai dati ufficiali da me avuti, non erano quotate in Borsa. Cosi facendo, è facile dedurre un plusvalore, ina come si può prestare fede alla paiola dei periti? Ili fronte a. queste constatazioni penso che la perizia non ha. valore. Proseguire in queste indagini significa abusare della pazienza dell'Aita Corte. Pero mi conitcnito dio gli on. Senatori siano convititi che la perizia luminosissima, se è esaminala pavtieolareggjanunente, dimostra questo: non si può attribuire ad ossa quella Tede che volevamo ertlribulrte i difensori. « \ proposito della. Società Buina di Coslruzioinl i periti dicono: Ijn azioni della Società Roma, di costruzioni, in tutto 70 mila, erano possedute dalla Banca Sconto. Esse hanno un valore contabilizzalo in bilancio di 4 milioni e S00 mila liirc. 1 periti clovamo il valore dqueste azioni a 1S milioni e 200 mila lire » K qui il comm. Santoro si rifa alla, lunga storio, della costruzione, del. palazzo della Banca. Sconto in piazza Colonna dove ora ó la sede dolla Banca nazionale di Credito« Mentre i periti hanno ritenuto che il plus valore del palazzo atnxnontasse, nel 1920, a 72 mittenti, il palazzo fu venduto per 46 mi boni... ». Avv. Cassinomi: — Effetti della tìnuàdv zione. Santoro: —- Comnmquc, questo ora il prore dh-.omto dei periihi. \a> stesso dicesi per la Aodes dove si trova un plus valore di aziondi 8 milioni. Il fido a Nabli 11 comm. Saiivtoro con le cifro aEa mano esamina pariticolareggiatamente e minuziosamente anche la situazione della Aedes per coneludere che questo plus valore non esisteva ma era completamenta fittizio. Quindprosegue : — Si è ricordato il credito della banca verso N'aldi. Pogliani ha detto che quecredito della Banca aveva origini politicheNon voglio occuparmi delle questioni politiche. Non voglio indagare su questo puntoina io voglio prospettare una altra questione all'Atta Corte. Quote era il valore reale dquesto credito? Sono negli atti del processo a disposizione dell'Alia Corte due fascicolspeciali rotolivi alla e^poaoaorue del signorNaldi verso la Banca Sconto. Risulta da ess che il Nabli aveva una esposizione cambiaria nella, sede della Sconto di Parigi, iu (jueliii di Milano ed in lincila di Roma. Non doveva la solvibilità, del Naldi essere molto sicura perchè risulta da quei fascicoli, che In. sede di Milano scriveva alla direzione centrale di Homa. di non poter essere pagala, dal .-'gnor Naldi. Cosi una esposizione di 217 mila lire fu dovuta passare senz'altro .in sofferenz<i per oltre 90 mila. lire. Allora it comm. Pogllani pensa, di Infliggere a lìilippo Naldi una punizione esemplare. Punizione che non trova, esempi libila. >toiia della. Banca: gli dà cinque iiiiitii.-n.i per otto aiuti senza interessi (piva ilarità'!. Naldi rilascia iliciusseiie cambiali: una di duecento mila Uro e le altro di 30o mila ciascuna. Questa «.«posizione e del dicembre 1020. Magico a dirlo, on. Sanatori, la prima cambialo non fu pagata. Allora il Pogiiani gli infligge una. (minzione au cor piò esemplare. Dà. al Naldi altre 500 mila l'Ire 'Wciz ilarità', ciò risiili.i da documenti che non ammettono discussioni perché fu scritto presentato alla. Commissione pcrtuanente di istruzione dal tlonibe. • La Commissione volle accertare conio era tenuta ja, contabilità dello cosi «letto riserve •vonIte. Mlora il Conine disse clic aveva a casa, a. sua. disposizione, un registro privalo, un registro particolare, dove egli teneva la contabilità di. queste riservo occulte. Non mi dissimulo, on. senatori, la meravigli!) della Coumiisbiout: permanente di istruzione per questo registro, relativo avi una cuti tabi) ita così importante. » Il gicruo successivo alia richiesta, della. Commissione di. istruzione, il Conibo ha. presentato il registro. Risulta da ijuesio registro che a Filippo Naldi furono del.; Xa> mila lire una volta ed un'altra volta 150 mila lire. I cimo i periti che questa somma non tu data nel I92'0, ma nel 1921; ecco le 500 mila lire che. per «11111/10110, furono assegnate al Naldi. Non basta. Si trova sempre nel registro ticI Coinbe una. somma ili 50 mila lire data allo ScarfògUo. Non ini interessa di sonore per quale ragiono e non intonilo discuterò so questi erediti russerò più o meno garentlti, ma quello che iu domando e: corno avete \alutulo il credito 'dei 5 milioni? l.tua semina data ,-enzu interessi, per otto anni. Ini valore reale, se e diminuita degli interessi che avrebbe dovuto fruttare. La dottrina in materia commerciate e concorde su questo punto. Il Vivaldo disse qui: .• 1 crediti concessi senza interesse debbono essere ridotti, svalutandoli di tanto quanto avrebbero pointo produrre se fossero "siali dilli con interesse». Lo stesso ha detto il teste l-'erlosio. sarebbe siala necessaria una. maggiore prudenza prima di ftrmuii'P il bilancio e ohe ci si fossa accertati che lo cifre fossero vere non solo, ina elio anche gli utili fossero effettivi. \l citerò altri dati. Il oredito al Governo russo Dall'ottobre 1916 al febbraio 1917, sii istanza del (inverilo italiano, fu aperto un credilo di molti milioni al Governo russo, vi concoreiro parecchie. Banche, tra le altro, vi concorse anche la Banca Scurito con 17 milioni. Ma per mala ventura il Governo russo precipitò ci il Governo, ohe gli succedette, non volle saperne di pagare questi debiti. La Bulica. Italiana di Sconto rimase creditrice ancora di otto milioni, 2'2 mila lire. Questa sonimi) non fu notula mai ottenere. Si trattava dunque di credito perduto. « Ebbene, questi otto milioni furono iscritti in bilancio nella parte attiva. Naturalmente, questo credito fu gravato deU'inmnsI.i. Si presentarono all'Agenzia delle Imposto il Conibe ed un imniegato datiti Banca: al!-igente dichiararono che si trattava di credito inesigibile. L'agente risnose: « Avide perfettamente ragione,' ma alloro bisognerà passare al passivo onusta somma .. 11 elio non fu inai fatto. « Ed allora, ripeto ancora una. volta, come voi volete prestare fedo al bilancio, di cui qui si ó lauto parlato? Eco olio in realtà, l'attivo non esisteva. Le cifre sono cifre quando rispondono a erediti veri, altrimenti sono «logli inutili segni algebrici. « Accennerò ora brevemente — prosegue it comin. Santoro — alia questione delle'liliali di America. Lasciamo da parte la sede San Paolo ed occupiamoci per un momento dn'la Discount. Company. « Verità occultata in bilancio » « Al SI dicembre 1920, dicono i periti, i conti della. Discount avevano un aliivo di oltre II milioni di riserva occulta, ma al dibattimento ni e parlato che nel 1920 si 0 voluto coprire con le riserve occulte dell» Discount le perdite della Oreou strio di 19 milioni. Si pensò di coprire lo perdile della Green Stein cori te somme accantonate dalla. Discount, Questo in sostanza, quello che 0 avvenuto imi bilancio. In quanto alla differenza, i periti dicono: 6 vero elio gli 8 milioni in più furono portati in conto « falsi debitori »; però furano tolti sia dall'attivo ohe dal passivo. Ma allora Tesla o uon resta questo a falso debitore » ? Qui, come vedete, non si può parlare di chiarezza di precisione di cifre. « Ma passiamo ad all.ro. Si è parlalo di .neoantonamento per gratificazioni al personale. Si. tratta di ciò che era dovuto al personale in virtù di un contratto di impiego sanraonà-to dall'amininis' 'ione della Banca nn lì regolamento del ìovembre 1915. Li' iscritta in bilan. • fu di quattro Questa somma fu iscritta al passivo, tri però furono erogati 14 milioni 110 Furono così chiaramente ed evn'd- . occultati 10 milioni. Quali notizie t su questa cifra? I,a parte civile • era aiutata dagli impiegati, ch< leggere chiaro nelle cifre del bit . allora a scoprire questo occupici miilloni. Ora la parte civile .,: e non se no parla più. Cam: sempre «la fniarivw questo punì F. qui il coun]|. Santoro legrr dclla perizia in cui si parla d- * to di questa cifra per cono1' na ii. •tirealte no•te ginuiimenio dei periti uuu chiarisce allatto la situazione. .Rimano dunque assodatoebean. clic qui la. verità fu occultata, dal bilancio. Dunque, nessuna tede nel bilancio, pessima led Mia, perizia, nessuna fedo, nella verità degli utili distribuiti ». \ ipiesio punio il P. M. Santoro chiede qualche minino di rij««i "■ Alle 17,25 l'udienza dopo circa mezz'ora di 1 iposo \ ielle ripresa. Prima che l'udienza incominci tu vede l'on. l'erri della difesa conferire, col sen. Zupclli e uni uri i si vede l'avv. Cottuzzi avviarsi al banco del Pubbli, o Ministero e stringere la nia.no ul comin. Santoro. L'incidi. 11.1 e, àvyepriucipio di. udienza, eoi richiamo /lineili all'avv. Ccttuzzi, ha cosi uiito al del s.jn. ter mine. Il La situazione delle filiali Pubblico Ministero riprende: - - I periti esaminarono il valore di uno tìtok di Buoni del Tesoro romeno iscritti nel bilancio per un valore nominale di olire 28 milioni. Riconosco che, in base ai documenti .ufficiali, i 2.8 milioni iloveva.no essere diminuiti a 13 milioni e lo riconoscono gli stessi periti. Pero ni bilancio furono iscritti per 28 milioni. Curilo possono dichiararsi veritiere lo cifre di questo bilancio,' Quindi il P. M. esani bui. la. situazione della sede di Parigi, dove si ebbero 37 milioni di perdite clic, dovevano essere elevati a 40; e l'oratore, osserva: — Ma invoco lo azioni furono seguale ad ini cambio più basso. Ancho qui le cifro non suno vere.. Nella filiale ,ii t'iume abbiamo trovalo che ci era mia perdita di 57.000 lire..Lo dicono i periti, i quali pero si alfieitu.no ad aggiungere .-.he non ne tengo no conto perche la clini, e esigua. Quando non si natta di milioni dire il eoinin. Santoro i periti non tengono coittù delle somme. Ma ò questo un criterio assertore di verità? Si è parlato delle liliali del Brasile e no Du anch'Io leste fatto cenno. Vi fu una perdila di 587.000 lire, oltre a quelle del bilancio, perdita che e stata dissimulata sullo 11 ninni! di un per.-onagg.io inesistente; I compilatori del bilaiuiu seguono lo stesso criterio che si c seguilo 'nel Brasile e il issi un liano nel bilancio queste perdite sodo il nume di una persona clic non osiate. Prova evidente — so non viro — anche questa. E quale criterio hanno seguilo per le altre perdite reali del Brasile? Siiscrivono 20 milioni nelle perdile e non :t5 milioni quante erano le lardili: effettive, basandosi sulle dichinra.zio.11i de! .lirelto.ro delle sedi del Brasile della Banca, sig. Moniti, di cui si e sentito pariti re iu questo processo. Anche qui .si ù scientemente occultala la verità. I ponti usano dime .he il conio finto figura re al nonio di mia persona inesistente o un conto dì . comodo ». E' un coluto falso, dico io, perché i nostri maestri ci hanno insegnalo clic 1 ciinii devono essere lo specchio delia verità. Dicono i perii'!: sapete perche, la perlina vera unii fu, iscritta iu bilancio'.' Perche non si aveva la cifra precisa ••. K qui il comin. Santoro rifà ancora, una volta i conti dello perdite brasiliane, per dimostrare l'insufficienza e la falsità, dei dati del bilancio: ■ l perii i dichiarano di voler occultare la verità per non dirla agli azionisti! E' questo mi metodo strano se c'erano ni ili si dovevano far" lìgurarc. ina se gli utili non esistevano non si dovevano creare, i.e cifre, dunque, non sono veri'. La. cessazione dei vagamenti al 29 dicembre 1921 fu determinata, non soltanto dalle immobili.'.zazioni. tua dallo gravissime perdili 'Mia banca in generale, che non furono fune ligulare nel bilancio. Cessazione di pagamenti — E qui — dice ii P. M. — dovrei riportarmi a dolio dissertazioni giuridiche sulla cessazione dei pagamenti .• sulla loro sospensione. IJ pinfessori: Murghièri e venuto qui a. dirci che questa dissertazione e « ultronea», lo inni la comprendo, dice Iu Stringher. Ebbene io soud dello stesso parere dello Stringher, una la comprendo. Dovi! r-i dovevano tirare fuori le somme per fare fronte ai pagamenti.' Questo i periti, nelle loro dissertazioni, non dicono. Ma ceco i duo miliardi, ili cui ha parlato il Parodi, ionie necessari per non far cadere là Banca. E dire che si voleva ricostituire la Ionica, con nuovi capitali! Dunque, si avova la coscienza che i) capitale reale, della. Banca non esisteva e che non esistevano gli utili ripartili dagli aiuminir-irutori. E' ferino convincimento, adunque, on. senatori,/ che la perizia, posta, in rapporto coi documenti, a. elli ho saltuariamente accennato, non può costituire un documento «tegno di fedo, poiché la Banca al 29 dicembre 192.1 era. in vero e proprio slato di cessazione di pagamenti, parche il passivo superava di gran lunga l'attivo, corno fu ritenuto dalia Commissione giudiziale. Vi era un totale di passività accertale di. 5 miliardi o 916-milioni! La cessazione dei pagamenti .esisteva. Le cifre del bilancio non erano vere, conio nu/ii esistevamo gli utili distribuiti, 'pern-liò si dissimulavano, nel bilancio, perdilo enormi. Concorrono cosi liuti gli elementi costt■'iutivi del delitto di cui all'art. 87:1 del Codice di Commercio, in baso al quale soiio^ati rinviali dinanzi al giudizio dell'Alta Cotte gli ex animinisilatori della fianca Sconto. Chi deve rispondere? Il P. M. prosegue: — Ma chi deve rispendere della falsità delle cifre? Ecco un punto grave déiti eausa, on. senatori. Devono risponder* tutti ? Noa no deve risnandesre n,£SSn£0? La civiltA moderna raffigura la" giu\5#a con una spada nelle mani e con la beuua che le è caduta dagli orchi, mentre nei secoli s ->nsi era bendata, la giustizia è forza, viva, costante, unni.re-tu e detto Stato; senza giustizia non vi è pii.li.ne, non vi è presidio alcuno. E' nec«i«sario dunque, on. Senatori, por procedere in questa indagine delfcalMeima, impiegare Ha niasaima cautela. Che, ne debba risponde»