Chi portò la Banca Sconto alla catastrofe?

Chi portò la Banca Sconto alla catastrofe? Chi portò la Banca Sconto alla catastrofe? Il P. M. delPAlta Corte inizia la requisitoria contro gli amministratori imputati: "Onorevoli Senatori, sgombrate l'animo vostro da ogni sospetto che la Banca si sia voluto farla cadere; i fatti dimostrano il contrario,, Roma. 24, notilo. Nella tribuna dei deputati si iioUi.no gli onorcvoJi Paratore, «arrocchi, Bótlgiiano c VctlB.. Affollate le tribune clol pubblico. Procedutosi all'appello dei membri dell'Alia Corb.1, risulta assonno il sonatore Wollembor#, ammalato. Una lettera dell'ex-ministro Belotti Il sen. ZupeHd comunica quindi la seguente lettera dell'Oli. Kr-lolitii : i V'ostavi. EcceUlcnza neiUa sua saggezza ha ritenuto invitarmi a limitare la mia deposizione testi impila le, oo.sl <-h«ì e&aa non toccasse la politica del Governò Monomi, ili cui ho avuto l'onoire di far parto, lo ho lealmente «•oberi ito mlil'in v ito di V. R. m-a poi ho dovuto constatare che nonostante l'impara trio ammonimento di V. E., alni testimoni si sono oseenniolrnemitc fondati su cnWiicbe arbitrarie al detto governo. Per ciò tanito più addolora fatto che mille varie oivcostfiir/.n sopràtlulUi sulla .richiesta aperturn dello casso dello sialo non Fia «tato sentito lo «lesso presidente del GonsiKlio, «ni. liouomi che poro ne ha fatto ripetute istanze, né Bia.no siali sentiti nitri me.in.bri «lei suo Gabinetto, né i presemi alla seduta, del iS dicembre sera, nò sia stalo Iomito fermo almeno il mio confronto con il signor avv. Luigi Parodi. « Ma presiindcndo da ipiestl riitevi, o pur sempre fedele ai limiti da V. E. posti alia una li'stiinotiki.trzu. poiché dal complesso della deposizione del signor avv. Luigi Parodi si vorrebbe do.suine.ru i! contrarilo di questo signor delegato della Banca in ordino alle discussioni e ai provvedimenti allora ritenuti congrui, mi sento in dovere di prcse.ntaro la lettera del HO dicembre IMI, « cioè ilei giorno successivo alitela)usa di una moratoria, scritta a ino dallo stesso Parodi con l'avv. Giussani, li (piale, pure, insieme ai rappreseli latiti dei maggiori istituti bancari ora intervenuto per l'cvantualìtà ili un nuovo concorso degli Istituti medesimi so fosse stato jjossibilo. Da queste lettore risulta non il contrasto ma il consenso, anzi il plauso del signor avv. Luigi Parodi poT la nostra opera. E risulta in tal modo (e mi guardo lione da ogni commento) specialmente ili natura morale. Cosi pure, poiché alcuni 1«.sW, sul valore dei- quali non mi pronuncio, numo insinuato di una nostra supposta ostilita alla ripresa della Banca (mentre anche per tale ripresa fu,pensata la moratoria) presento copia di lettera scritta proprio via me al senatore Cassia il l.t gennaio 192?. nella, qna'p. richiamavo all'illustro commissario r. il programma che. iln dal primo giorno ho indicato:" ricostituzione dell'ente siti pure in altro organismo ». Anche qui nessun coiu- m^irfln1o a proposiilo dell'espressione .«volete fare, una banca, troppo forte • atliubuliarmi (in toste, sul valore «lol quale muoio non rnii pr<«mi)k;io, mi permetto di riclua.iriu.rc aneh* quanto ho esposto nella, mia ileposizio. tip avere io cioè affermato che la proposta ricostituzione era. - troppo forte in apparenj» e troppo debole nella realtà » parelio i jWj inaiarli dol capitala progettalo avrebbero donilo essere rappresentati da HI milioni circa del vecchio capitate (che era perduto) da .„>> imiMoni dà contributi percentuali dei nedUi (quintili non un ccatesimo effettivo) e di 1K milioni circa di nuovo capitole da corcarsi èn Francia od InghffiUe-rra, o da procurarsi con effetti che avrebbero dovuto scontarsi «laMvi Italica d'Italia. Perciò io dissi e ripeto che si tirati ava di una forza apparente, ma di ima debolezza reale. Perciò il comm. Stringher ini scrisse invocando che il Governo -resistesse pur protestando che la Banca d Ita: Ila non voleva diventare « un deposito di tìtrricci ». 11 documento Stringher 6 già stato da me presentato all'Alta atrio. Cosi pure e stala presentala la mia lettera 14 gennaio 192Ì, con cui al signor Boi-letti, presentatore •le] pxotgatl.0, rispondevo appunto elio questo non potava ossero accettato, non già ricrei troppo forte « ma al contrario per la sua intrinseca insufficienza lauto che io volevo che «ameno il 50% «lei nuovo capitale fosse liquido per il retto funzionamento dell istituto ». _ < Oneste, mia W.tera da V. E. saggiamente contestata all doto signor Barletta è intorni nftfcra f roaniitcsta provo, se ve ne fosso bisogno, di queilllo che fu. in quella circostanza, il mìo chiaro e limpido pensiero. Mi voglia. V. E. con alto ossequio devodissimo Bortolo totìlcM ». Giussani all'ori. Belotti M senatore /.upeilii legge quindi la seguente tetterà del signor lirussaui oJl'on. Dalolti: « Carissànio Motti, l'atonico Parodi <»d no slbbioimo cercato di te per esprimerli un corrnm» pensiero id un corni une desidero©. Avrai IWÒ V Epura, ffl. Messori nero, i\ Paese ai avrai rilevato le gra.vi e tendenziose inesattezze degli articoli narrativi e di commento allo vicende di auest.i giorni. Tu comprendi quainto ciò sia pericoloso perchè potrebbe provocare repliche <• polelmichc che non .'Coverebbero a mantenere la catana, omifJiispon-s.itiilo. Oggi tu devi parlare in Saniate sul!'argomenito. Pensiamo «die nuitla sarebbe piti utiilìe eri autorevole di una poro-In di verità elle, attestando della concreta obiettività di initewtrt nella, discussione su ila situazione « sui provvedimenti, escluda che da parte di qualsiasi degli istituti inlcrveaiuU si mitrasse a scopi pairttcoliaristlioi e. tanto nic-no si desiderasse la catastrofe par sentimento ili vendetta o per «lostiilerio di egemonia. Crediamo fermaineinte che qualche tua schietta e T>reci6a diichtairazioine in proposito varrebbe a troncare le polemiche (e a evitarne in hogotto) e a esautorare gli inicoaisulli «4lacchi Sarebbe opetra di bene come tutta quotila che tiu hai prodigato in questo d'invile mouionlo. Siamo tutta la mattinata alila Banca d'Italia a tua disposi «ione. Grasic vivamente e cordiali! sailutii. F.to Ino aff.mo Giussani ». 19 senatore Zuppili dice ik>ì che una postila deH'aw. Parodi a questa lettera, che porta la dota del 30 diiceaohre 1921, suona cosi : « Carissimo. Mentre mi associo a quanto tri scrive l'amico fiiussani, Bipvrofttto dell'orca sione per (segnalarli che il Ministero del Tesoro ha telegrafi cannante oriti ira lo affla, sedo di Parigi AsS Banco di Homn di vonsnre al Credit Lyonnais tre imiteni ohe aveva in conto corrente presso queU'istiituto. 'I'ii intuisoi subito la gl'avita delia rttsa i>er l'impressione che produrrà nei circoii finanziciTi francesi a damino di ttitiii gli istituii italiani. Scusami, ma crédo mio dovere segnaliaa'ti la cosa Con sincera annicizia ninnato aff.mo Parodi ». L'oii. Aupetlili legge poi qiuetst'ajtra lettera dell'om. Belotti dirotta ài sonatore Cussis. « 20 gennaio iati. Gentilissimo senatore Gassis. Bicevo la gradita saia di oggi e In rvngrazio. Sono lieto di vedere che olia e la. Commissionte proseguono il prograiinma che fin dai! primo «ionio ho indicato: ricostituzione dedl'emte ,?ia pure in adiro organtismo. Anche io mi tengo in contatto con gli elementi che si propongono di contribuire a questo scopo supremo o urgentiissimo. Credo .inizi che lunedi potrò avere proposte concede ctie naturalmente esamineremo in«€ime anche col comm. Stringher. Tanti cordiali saluti dal suo iaff.mo BeJott:i ». Avv. Vaturi (Difesa): — Vostra Eccellenza ha disposto che di confronti non si possa più parlare. Noi ci rimettiamo alla sua equità ti Bellotti ha replicato. Noi abbiamo ascoltato la sua lettera. Ora io domando che si chiami liaw. Parodi e gli si chiedano spiegazioni sulla sua pos. la alla tetterà. Egli dice vii essere d'accordo; ma in ubo cosa? Tutto ciò è etrano e bisogna chiarirlo. Znpeili: — io posso accettare una cosa so'a: la constatazione, cioè, dell'autenticità della jmrte scritta dal Parodi nella lotterà che ho Aw. Vaturi: — Lei, signor President*, 6 arbitro della situazione, ma la mia richiesta mi pareva modesta. Occorrono degli schiarimenti. /lupetti: — Ed allora faremo venire l'avv. Parodi. Vaturi: — E' a Roma, all'« Excelslor ». Avv. Stratta, della P. G.: — La richiesta dei confronto Bolotti-Parodl è putita dal sonatore Mayer, ed è stata appoggiata dalla Parte GivIJe. Ora, di fronlo alla nuova situazifi■e, aoi chiediamo i'he il confronto abbia luogo. D «ig- avv. Parodi -•- ci leniamo a dichiararlo — deve essere interrogato. La Parte Civile sosterrà elio l'avv. Parodi {• sialo il traditore del'ii Bencu Italiana di Seoul:'. (Ousmtl vivissimi). ciscp Ztipelili: -- (Ai avvocati dotte. Difesa disporranno por faro venire il Parodi. Per il confronto decideremo. Le concisioni di P. C. presenialo dall'avv. Stratta L'avv. Stratte, della Porli' Civile, conio si era rimasti d'accordo sabato, leggo io conclusioni della Parlo Civili.1: «Gli avvocati Stratta e Bonardi, patroni delle Parti Civili — Consorzio nazionale creditori della Banca Sconto, cav. di gran croce ing. francesco Binino, avv. Battitelo Stratta, ed avv. Cesare Bonardi, — tutti in proprio Parti Civili, come creditori o come azionisti della Banca Italiana di Sconto, ne'.rinleresse dello parti Civili stesse, concludono: « l.o) di faro .riservo di eventuali nuove conclusioni e rilievi scritti, di fatto è di diritto, qualora lo conclusioni ilei Proci tra toro Generate o quello deiMa Difesa le rendessero necessarie ai fini ili giustizia: « 3.o) Si allegano o si ri e li inni uno, conio tetterai mento riportati e trascritti, .parti integranti e motivi di fatto e di diritto ili queste conclusióni. x seguenti documenti -e (E qui l'avv. Stratta elenca una serio di. documenti). Quindi continua: « Ritenuto che dinanzi all'altissimo giudico supremo del Senato, in un procedimento penate eccezioiia.lIssimi!, che investo in pieno lutto il problema bancario italiano, ragioni di ossequili ai giudici e iti opporli ini là consigliano la Parto Civile a. noti prendere conclusioni più epecillcue, se non dopo conosciuto lo conclusioni del Procuratore Generale rt quello «Iella Difesa; fior questi, motivi, nell'interesse dello parti Civili, si conclude: Rimettersi al giudizio che l'Aita Corte riterrà di dare rome ila giustizia, elitedoii'losi che, qualora ,T Min. Corto dichiari la responsabilità .penalo di tutti o 'di taluno dogli imputati, per tutte o [ter lailune delle inijiutazioni, si conilaiMiino di conseguenza gli imputati colpevoli al .risarcimento dei danni od alila, rifusione dello spése ed onorari di patrocinio e conscguènti, in favore delle quattro Parti Civili costituito ». nuando l'avv. stratta finisce la lettura delIo conclusioni, il Presidente sen. Zupelli dice: Ma queste sono conclusioni generiche. Queste potevano essere fatte prima che si intentasse il processo. Occorrono conclusioni specifiche... Avv. Stratta: — Ma le conclusioni generiche... /.upelli, battendo il pugno sul tavolo: — Ma la prego, avvocato, di non interrompermi. Quando parlo io deve tacere. Ho detto e ripeto che le sue sono conclusioni generiche. Avv. Stratta: - - Domando scusa, signor Presidente, ma io credevo che lei avesse (ini. 10 di esporre il suo concetto. /.upelli: — li' necessario -- ripete ancora una volta - che la Parie. Civile, per poter parlare, presenti dello conclusioni scritte apecillcho sui capi di imputazione di cui alla causa attuale. Avv. Stratta: — Con tutto il rispetto elio ho per Vii, V. mi permetto far of.serva.re ohe, poiché il presente dibattimento investe tutto 11 processo della vita bancaria del nostro paese, noi volevamo dare esempio di moderazione. Ad ogni modo, la Parte Civile conclude cosi: Tranne che per il comin. Porrone, 11 cui dolo è dubbio, la Parte Civile, di fronte a tutti gli altri imputati sostiene tutti i capi di imputazione. Zupelli: — Ed ora possiamo andare avanti; la parola 6 all'avv. di Parte Civile Bonardi. L'avv. Bonardi par la P. G. Si leva, a parlare l'avv. Bonardi il «piale cosi comincia: « Eccellenze dell'Alta Corto; sviscerare dettagliatamente la causa attualo e impresa che fa tremare le vene ed i polsi. Mi atterrò in stretti limiti. Per obbicttivare il punto di vista della Parte. Civile dirò subito che guarderò al materiale offirrtomi dalil'altualo dibattimento per iioler pronunziare un nòstro giudizio. Da una parte c'è il materiale probatorio; dall'altra a'o l'accusa. Il materiale è iloeuuipnlario e testimonialo: infine vi souo gli interrogatori degli imputali. Bisogna, inolt.ro, tenore conto della perizia. Rilevo anzitutto ohe le prove testimoniali, in grande parte, sono state inconcludenti {commenti). Se il dettaglio non si è potuto scorgere in questa causa, pur tuttavia 'ina granilo linea si può intravedere. In tutto quanto viene attribuito agli Imputati vi ò un motivo centrale, lo doiinisco questo motivo di ragione etica più che giuridica. Tutti gli attuali imputati devono rispondere di avere tenuta « artificiosamente » in vita la Banca, anche «piando, per le condizioni in cui essa si trovava, doveva caliere. E questa e, sostanziaiinolile, anche la linea di difesa epe gli imputati hanno assunto. la questione si juii>ernia sulla parola « artUìciosamentc » e sul fallo se sia vero oppure no che la Banca fosso in condiziono di vivere. Si è parlato di aggiotaggio; si è pariate di falso in bilancio; si sono portali qui numerosi altri clementi, (mali sono questi elementi'.' Elementi soggoltiyi ed elementi oggettivi. Elemento oggettivo: esisteva realmente la condizione ili dissesto? Elemento soggettivo: era a conoscenza degli Amministratori che la Banca si trovava in dissesto? Bisogna dunque vedere se concorrono questi elementi. Banoarotta e aggiotaggio « 11 momento in cui la Banca doveva essere ta dissesto pr umlbilmonte risaliva al 1980, època in cui bilancio sarebbe state falso. Dalla sentenza della sezione d'accusa risii ha elio gli oiamenti per provare il dissesto souo qxM'ò scarsissimi. Noi, per nosi.ro emulo, diciamo elio una prova ci f- fornita dal fatto elle la Liquidazione ha sognato una perdita di un miliardo e mezzo. La perizia dico ilio •il MfeuiM'.to del IMO è effettivo e reale; noi or>pcniiia'iiio clic varie possono essere le opinioni degli nomimi; ma che nel 1920 si era. già mal seminato e cito fulateicwite il nialsominiato doveva dare i suoi frutti. La Pai-te Civile, trovai! «dosi nel momento di dover completare lo sue ridùeste in ordine al reato di bancarotta, dice: ò riuscito d intra le s'ahElrc, attraverso Oc prove processuali, il nastro convincimento. IV vero che gli iMlti (listniiiuitii mei H©1 furono fatti mediante il prelcvainieiiite di riservo occiille? Vedrà il Senato quale p sponsalti!:' abbinino di questo gli atiuolli iinpntialii. Quanto alla sincerilo del bilancio, di fronte ;;il dubbio, dichiariamo che ci rimettiamo «I .senno iL-ll'Alta Corte. Ma ri è una «ptetìtiane «Ili aggiotaggio, c'.treché una questioni; di bancarotta, questione di cui nessuno può disconoscere la gratuita in questa causa. Riguardi) iiÉ'agg'ieinggio ni lrov.ia.ino in una posizione cai up te in niente capo vitto. Si noli — on. signori semafori — che le azioni orano già svaBulate, se è vero clic, alla line «tei 19? I lo attivila .Iella Banca potevano perméttere di pagare interamente tutti i debiti della Banca, e pur vero che tiarle del capitale era perduta, l.o abbiamo sentito dal leste Michel dritti difesa'. Zuppili: — No, dell'accusa, ina richiesto dalla difesa. Bonardi : — U lesi i Michel ha affermato elio Jo azioni valevano poco più di 50 lire; ini ine abbiamo un eternante forin.idabilc nel progetto di niirinolruziiiiu! della Banca, presentate dal Borioni, progetto in cui le orioni erano vellutate a trenta lire Il Paofetti e il Posliani « So effettivamente tii'te le attivila avessero polipo pagarsi col cento per cento, non vi era nessuna ragione perchè si dovessero fare delle falcidio. E' pressoché pacifico che le azioni, nel momento in cui si volevano valutare al cento per cento, non valevano che venti lire. La difesa del PogUaui dice: E' vero. La Banca sconto comperava un grande numero di azioni; la Banca Sconto ha lottato per la difivia del titolo. Queste era it preciso dovere della Sconto. Cosicché noi «liciamo. signori dell'Mia Corto, che questo capo di imputazione dovrebbe costituire niente di mono che un titolo d'onore per gli Aitiniiiiislratori della Scanio. Rileviamo senz'altro che l'elemento materiale sussiste; abbiamo qui due imputati, il comm. Posliani ed il comm. Oltorino Paùletii. uiiai'o in condiziono reciproca di utiesii due imputati? DI die cosa devo rispondere il lv.oleliiV Se guardiamo ettetiivaiiu me ulte materialità della cosa, noi vediamo Clio il nato di aggiotaggio sarebbe stato commesso dal PboIcuì, il quale, in nome proprio, comperava le azioni in Borsa, cosicché il Pacioni dovrebbe iisp'-nderc del -iato di cui ..H'a ;. Co ilei Codice di Coiuiueii'iu. M il conili.. Posliani stsabbcisbQivcnddccsdlèndqrUsilsr era il mandante. Queste dal punto di vj.'-.ia giuridico. Noi riteniamo che si sia capovolta la situa/tene, fai (piatito che, il Paolctti fi l'autore materiale del reato di aggiotaggio, mentre il Pogiianii ne è. il mandante. Questo rilievo non ft senza importanza, dal plinto di vista delle responsabilità penali <» dal punto di vista della valutazione giuridica dei fatti, perchè bisognerebbe vedere se il Paolot.ti agiva esclusivamente per conto del suo mandante. Il Paolctti è una figura che appare secondaria in questo processo. Si e fatto piccino piccino, si ò un po' rimpiattito. Egli diro a sua difesa: Io ho agito in buona ffite; ho ricevuto degli ordini di coni pera che ho eseguito. Ma si può parlare di buona fede nei riguardi del p.aejeili? Diciamo subito di no. Proprio un suo fratello, il comm. Emilio paoletti, era nel collegio sindacale della Banca Sconto ed era membro del sindacato iter l'acquisto dello azioni. Quindi si poteva ammettere che tra fratelli non co scambiassero informazioni e che l'aìl.italo imputalo non fosse stato messo sul l'avviso? Ma vi è un documento importante in questa causa ed è la relaziono del commissario Pennella sull'azione del Paoletti. Il Paoletti vi dice a sua difesa: Badate, io vi 11li pi prova della, mia buona fede, dicendo che ho perduto cinque o sei milioni nel crak della Scontò. Questa, asserzione chiedo ancora oggi di essere dimostrala. Fu perdila reale o fu perdita fittizia? Quali accordi intercorrevate) tra questo agente di cambio c coloro che avevano dato ad esso il mandalo? Bisognerebbe soprattutto conoscere tutto 11 retroscena por poter diro una parola precisa. Nessuno credeva alla cadine della .Sconlo, non perché te sue eondiaionl fossero floride, ma porcile si confidava nell'aiuto del Governo: questa e una verità ohe è acquisita.. Molli di tutti gli altri elementi fanno di questa causa urta causa passionalo ». i I Il o mistero doll'avv. Parodi n E qui l'avv. Bonardi si dilunga a della noia riunione del i'-S dicembre quindi cosi proseguo: • Voglio chiaramente dire un mio pensie ro: abbiamo in questa causa una figura e Univoca, quella doll'avv. Parodi. E' necessario vederlo bene in faccia questo avvocate Egli costituisce un punto oscuro. Qui r.'< il mistero doll'avv. Parodi. Perchè é cado la Banca Sconto? E' stalo detto perche stala pugnalata a tradimento »- '/.upelli: — Non varchiamo certi confini) Bonardi: — Noni li varcherò! Zupelli: --Ioso.no un doganiere perfetto.'Bonardi: — Se risulta dimostrato che la [lanca moti poteva non cadere, o elio la Banca ha tenuto un contegno lato per cui ha dovuto ner forza, cadere, non si sarebbe dovuto consentire la. vendila delie azioni e 'a ripartizioni) degli utili. Risalendo nei tempi, dobbiamo, come ho innanzi detto, risolvere amzlttutto il mistero Parodi. Che cosa era. questo toste Parodi? .si dico: il testo Parodi eia il consulente della Banca, colui che teneva in oliano i segre'i della Ranca, l'uomo di fiducia del Consiglio di amministrazione e di Pogiittmi. La Banca crolla. Che fa il Parodi? E' da questo momento che bisogna lare Ii I parteT» 1931. e :l'I11"Ii la luce. I! Parodi, intente, non o un uomo ro- vinato: è 'rovinata la Banca. Parodi ò un uomo ohe sa nuoilsiire aniciie quando le acque soMQ agitate. Egli itirova modo di metterò in arbitrato il suo debito verso la Sconto, Lo Vediamo presidente del Consiglio di nininiui- siraizioiie dello .•sooielà rimaste in piedi nel polverio «lodici catastrofe. Che cosa ha tetto l'avv. Parodi presso il Governo? Niente, l.'oii. Belotti e venuto qui a parlarci della riunioni! del !6 ditecmbre. H Panodi, è noto. dissn olio occorrevano almeno limo miliardi; forse ne occorrevano quattro, avrebbe aggiun- lo. All ogni anodo, lo .Stato oi apre lo casse, avrebbe ancor soggiunto, h«somma si tratta- va. di un fido i.l'litniuifo. Ma quale responsi!- lolita poteva assuinorsi un Governo di ironie a queste rioltlestet Affidare il denaro «lofio Stato nelle mani dellla Sconto? L'on. Belotti ha ai'Ieriua.io elio non tu data nessuna indi- .:/.i'-v.e. nessuni ehiairitnonto, «die mori fu p: soniate alcun bilancio, fa Banca aveva pr< li una Mi "a le» a/.ic ■te a renderò zapte poteva hrro..fiir.-i. I spaventóse, ora, di fronte a questo si- ne abbiamo elenieniU di fatte elio ci fammo seriamente dubiterò dello svolgersi de- -' i a.vve.iiininulii. fu mai possibile una «-ni- iusioTie fra ii tiiintet.ro Beabitt e l'avv. Parodi, per oui hi Banca andò verso i' disastro? lo formulo questa ipotesi senza farla mia, ma umicamente per prospettarla. Il gli ir- no 28 dicein-bre, inoltre, vediamo Muratori, uno dei direttori ceuiteali della Bamea .sconto, ìmiiio tecnico che doveva dare tutte te gaianzio specifiche per salvare Iti Banca, non efi- suro souititó; non gli si richiedono spiega-/i"iii. e -H ministro Belotti lui. rammentato elio nessuno offri spiegazioni. L'avv. Pairodi, l'uomo «ti fiducia della Banca, ha dette quidi'itliro .Ito. egli noti poteva fornirò spiega- Zicmi twniche. Qui si giuoca sttU'equivoco. Egli diiiHiuo jiotiiva dare soltanto spie.gti.zio- ni di tarail.1 ore giuridico. Il miiiiisU-o iitggitinse: t .S'ni avo vi i.i no un rapripeseiitaiite dellanatica ohe poteva ferri delle richieste. Non co lo ha («ite, non ei ha dato spiegazioni, La Banca ha manicato. Ed allora? La sitala-zinne «ira di una evidente gravità e non si sapeva comié risolvente. E poncho altera, noi loiiKiiinliairno, non si ohia.ma il comm. l'ali?». riKWtiWica.noua «i;uar « Un personaggio Importante: — il creditore aL'avvocato Bonardi si addentra quindi aparlare del comm. Stringher e dcliazioie:da lui svolta pervenire in soccorso dellaRauca. Quindi dice; < On. signori dell'AltaCorte, lo ritengo che uno dei più impor-tanti, personaggi sia state dimenticato. Quo-ti il creditore. E' la figura dol creditore è assente. Noi rappresentiamo il Consor«io dei creditori e siamo qui per chioderò giustizia. Corto l'ambiento in cui i fatti si sono svolli e un ambienti! lutto particolare, un ambiente in cui non si sa. dove comincia illecito e dove finisce l'illecite. Bisogna che. in questo processo, giunga ai creditori una parola purilicairiee. una parola purificatrice ai creditori dello Eazendas brasiliane, delle miniere, dei rampi. Nelle case più umili alloggia l'onestà. L'oro qui e servito per far perdere in parte questo sonso. Noi attendiamo ima parola di giustizia per centinaia di migliaia «li i roditori, una parola serena, elevata, che purilichi l'ambiente e che servirà un grande servigio alla patria «.

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