Il senatore Marconi e la Banca Sconto

Il senatore Marconi e la Banca Sconto Il senatore Marconi e la Banca Sconto I II marchese Solari depone all'Alta Corte sui tentativi fatti a Londra per salvare l'Istituto - Le deposizioni dell'avv. Stratta come parte lesa e del sen. Della Torre -L'ex-ministro Belotti chiede di poter completare la sua deposizione. Boma, 19, notte, Mperta PwMwnza Jl sen. Zupeffii. prtvfcJcivtelegge urna lettera dell'avvocato on. Monti Guarnii eri, «lolla oitesa, il quote dichiara il■dorerai osscmlarc dallo udienze in seguilo «Sia morte «Iella consorti:. Il fimi. Zuitctli n non» dell'Alia Corte esprimo i sentimenti rlcondofidiainza all'oli; Monti Gnarnieri. Si associa il Pubblico Ministero. Su domanda dell'ai'. Valimi, il comm. FotStasiì dichiara, clic egli, «l'acconin col commStrmgher, convenne nello stabilirò che il 38 «WexHnbre 1921 lUngognere Muratori si sarebbe rtwl» alla Banca. d'Italia, imi nolo convegno per la sistetmaziorte della Sconto. U presidente del Consorzio creditori Vien* introdotto il teste, Francesco Bruno«Aie la presidente del Consorzio crediitori, e «Ite si è rostitiuiito parte civile anche in persona propria. Egli dice clic quando potò aver*» niacjrioreternanti, cambiò una sua prima Impressioneohe cioè noni esistesse rnRob.-t-inonio tra lilial« direzione contrai e della Sconto. Sapeva clic la Scornilo dùrouite la. jruwra aveva sovvenzionato le indii*,KÌc di guorra; tulli pH ammessi al Consorzio emittori avevano una particolarr sii11)>ut.ijL pur hi Sconto, sicché avrebbero volino ricostituirla subito. Credette «Tit principio clic ila limita si losss intpeirnaln troppo culi le. industrie, ma anche in questo easy opli Ua dovuto ricredersi. R teste illke: — Vi erano forse all-tc banche che avevano un po' troppo stretto il boi-sellino, sicché, la Sconto dovette fromtoggteTe la si tua zane.: in «rati parto, da soia. ■li tesie i osi continua : — libili l'unpress une che qualcosa l'orse si sarebbe evitalo se tulio i! ijpsij doM'ntidOiinentO «iella Umica non fosso stalo accollato al Pnirliani. il disordine aveva varie origini. Io me ne accorsi quando «Inveiti prociirarnai i do'•innenli per oceerlore varie situazioni di bulica. ■ /.iipeHi: -- Ivìbi lia accr-ntialo. nella mia <lipc¥iziinn .-■••line, alla inaic-aiizn di un elcin ■ i « : 11 iioporliinli.-Miiiu: itelf'j schedario. •Urtino: VI iiMini'iil" in cui facevo le verificili: non fu pussili'tlc aver*: lo pebedario. Si'i'coiuc gli iiii-nrluiiiii'iiti giravano, in nni iiiouuinto di t/rande ctMifiieiiimo,- da un tlffUjio all'altro, ah..he gli sc.lK'iiOrj subivano la stessa sorte. Aw Vaturi: Chi e clic non voleva far vedevc gli schedari? Bruno: il c'irnin. Giiloui. lo. clic rapmrosontavn la massa dei creditori, dov«'vo rendermi coiit ) "ili fótte le attività ,|ei!;« baua per stabilire il preciso valore del capitale dello H.onio. Ci fu ostnizionisniu da pane dei direttori d«'i vari rejSirli che avevano presso di loco : dossieri. Qiiaicmio diceva: ".Non ho presso di me i documenti; il precidente li ha chiusi a chiave ■-. i.luiudi non f«i possibile chimi-. •! r u l'ondo l'attività Uollu sconto. Noi, la editori, intanto avevamo una spada, di Datuioclo j-uiìa testa; occorreva procedere agli accertamenti con rapidità. SU-obè. rimanemmo tutti al nostro posto; nominammo ima Commissione centrale di creditori residente a Roma; nominammo alla periferia altre Otniiiissiuni por stabilire il vaore delle singole aziende. Il presidente del Consiglio di amministrazione n«m volle enrar.: nella Commissione. Bonardi (pane civile) : Prego il teste di dare schiarimenti sul progetto di rlco- struzione dalla banca. a Non credetti mai alla caduta di onesto co-losso ». tonato: — Bovo ri/armi un po' indietro. Alla caduta della Banca Sconto mi trovai nome creditore esposto per un cifra che toc- cava i tre milioni, lo fiancanienlc oro uttintista sulla Scoino. Nuli crettelLi mai alla cadute di intesto colosso, cosicché quando, l giorno prima della caduta, riti avvertito da qualcuno che lo condiy.ii.nii della. Banca non orano buone, iojioti mi preoccupai delte voci clic correva.no e cosi ci capitai in pieno. Si pensi cito In. massa dei creditóri «rixmoutava a circa500 mila persone: ci rivol sana» dirattameinte alle liliali per averi--: antonnazioni «: iiuiudi riunimmo a Ilenia ma Commissione di creditori, lo debbo no«re però che tutti i creditori avevano dei'entusiasmo per «tuanio riguardava le soni della Sconto. Vi era del i-eiiliiik'.nio nella massa dei creditori: essi non volavamo asolutamente che la fianca morisse. Facemmo la proposta di ad livenire alla eosliluzione di un consorzio trattenendo il 15 % dei crediti ver opui creditore della Banca. La proposta girò in tutti i paesi d'Italia; oltememmo :ii)() mila, sottoscrizioni. Quando aiieaie trattative per il consorziti fervevano ai eliminalo dal cottini. Boiìetli. Egli mi presentò un suo progetto co! quale si chiedeva il 20 % di accantonamento. Non ci embrò giusto, perche noi creditori dicevamo: «Voi votele venire alte fui inazione di un nuovo capitale, tua che cosa i i date? ». Ad oxni moiìo debbo ricordare che il Boretti fu un vero animatore e si preoccupò empre di addivenire alla ricostruzione dela Runica, lo andai poi a far appoppiarc il progetto di ricostruzione dal Governo. Mi recai daìl'on. Beloni e «rumili fui ricevuto dall'ori. Beneduce. Mi fece l'impressione che Fon. Beneduce lusso bone intenzionato per a ricostruzione, mentre l'ori. BelotU ini dete l'impressione che non volesse discuterne : non so per quale ragione. Non porci venire subito a coniano con pòri. Ronomi, ina andai con l'oii. Vassallo dal sottosegretario on. tevione. L'on. Bevione, come senti parlar:' della ricostruzione della Banca, ci assali quasi con premeditazione, quasi avesse un motto d'ordine e ci disse: "Come mai ancora insistete nel volere ricostruire una Banca sopra urna carogna putrefalla? Siete matti!». [Vivi commenti). Poi andativi.odal Presidente del Copsiplio col comm. Oidoni. Era presente anche il sottosegretario Revione e, se ben ricordo, il comm. .Stringher. Noi insistemmo sulla ricostruzione della Banca. Ci si disse : - Ma se i creditori vengono a ritirare i loro depositi, come può ussistere la nuova Ranca'.' ». Noi cercammo i far comprendere a! Governo che se i creditori si impegnavano per la ricostruzione della Banca, i depositi non sarebbero stati itirati ed il punico sarebbe passato. Spiegammo che vi erano delle attività. Io porai anche dei volumi alti «te 70 a. SO centimetri [ilarità) all'ori. Bonomi per dimostrae che i creditori, col piogetto di ricostruzione della. Banca, erano disposi! à fare qualunque sacrificio. Ci si disse clic hisopnava prendere alire direttive e ce ne au.-iiii'jno via. a Volevamo una tavola con quattro piedi ti '« So di un progetto fatto dal comm. Gidoni che vedeva di malocchio una nuova Baltia sul mercato. Noi opponemmo al Gidoni : Vogliamo ima tavola con quattro piedi perché un (avolo con ire piedi non può manonerSi in piedi, se non è una tavola speiale (riva ilarità:. « Rico questo — prosegue il teste — perhi: il progetto Gidoni era irtisoiio. Infatti ostituiva il Gidoni una Banca con Vìa miioni ed accanto alla. Banca creava un istililo di liquidazione con. dieci ir.iiioni di caatale. L.a Banca non doveva occuparsi di lipiidaziotiCi ma doveva occuparsene i'appo: ' istituto. Ma «licci milioni erano irrisori. »oì, invece, volevamo, attraverso il Consorzio editori, una Banca che rinsanguasse le rute vitali della Banca. Sconto, /■a. — Dica delle responsabilità a carie: : amministra «ori. Ri uh - • Io, come presidente del Consorzio, non ut occupavo de- miei denari; mi occupavo denari degli aiiri creditori. Fui chiamat' sono entrato i ministrazione de "insaldo. Zupelli : — La : rogo di ti paria-ci del' ustratori. Bruno: — Ilo coni malori Scalini e Cavo: alcune riunioni ; ini e ero fare risorgere la quel posto per terza come forza nel Consiglio di am- ponsabilità degli animi :uto il Rorletii, i se: ho partecipalo ad . irò che tutti volosbiiti i. Non posso percnalmente dire se hanno mancato più o meno al loro doveri. Ho potato constatare emplicemente alcuni fatti (piando la Banca entrata in moratoria, ma non posso fare ffermazioni specifiche. Ho risto la relazioe peritalo di sfuggii:' N- «■ mi —olirei di are ai'giudici informa/ • pi Su domanda dell'avv. Bonardi ti ics te riorda che i ;*iucipali dossier» riguardavano lasciar andare e rAmsalHln. la al;U'c Romeo e l'Uva. on ricorda d\ «teniiainda deM'a.w. Vaturi risponde che nella riunione dei molitori eglpotè constatare dello correnti di viva simpatia per il colimi. Pogliani. L'avv. R. Stratta parte lesa Il teste viene licenziato e sale sulla pedana l'avv. BaffaeliUi stratta il quale tino ad ora ha preso patrie nella causa conio avvocatoEgli, come parte lesa, non presta giuramento. Poiché, d stalo tea i più loquaci avvocatiil presidente Ziupefl'i lo avverte: — Attento a non parlare come avvocato! (ilarità). Staattn : — .Sarò breve. Rovo premettere "lie in sono creditóre pe- una ciira complessiva, a-sii effetti giuridici, di circa stette milioni. Per quello che riguarda il mio panicolare personale credito, devo dire che io sono creditore per sole U5 mila lire e che ra.piweseotano un po' il frutto dei miei risparmi. Alla vigilia della caduta ho portato alla italica li inaila lire. Rappresento alctmie.Titiei j uiia.lri hanno un credilo d'i cinque urlimi; ed ttilitri come azionisti haiiwio un .-re.lite di altri due milioni. Mi sono costituitocomunque, parte civile agli effetti della responsabil.Mà degli animiuistrateiM In tema dbaiMsai'otta ed. in tema di aggiotaggio e come ceditore e come azionitela. Incaricato (iatl-i lidueia dei rredilori, venni a Roma nefiflibraki \Ki M ciitrai a far parie do! Comi tato itiiviltivo (H, Consorzio nazionale dered'Ltoni. Duraute il periodo della moratoria e durante le trattaliive per la conulnisjone deconconlato, ho «lato iill'opcira di salvataggio dui creditori tutto il mio entusiasmo. Alla «onciusio-te d"l concordato fui nominato con sentenza del 'J'ribiuuulc situlaco per la liquidazione della Banca. « Compiendo come sia delicata la tuia situazione in onesto momento. Mi intuì terrò strettamente nei limiti rissati ala competenza dell'Alia Corte. Non parlerò come avvocato, Per «manto rome teste e «•appresentainte delia Parte lesti, non abbia prestato giuramento, furò lutto .il mio dovere. I.a perizia dovrebbe sostituire du «■ l'avv. ritraila — il rntuicalo invi mario. L'Alta Corte lui slabihio che bisogna esaminare la situazione di latto pei quelli, che e, e devo dichiarare cheliiiauiiiU» alle funzioni di sindaco, mi sotto trovato insieme ag'i a tri dinanzi ad un ritinto, che costituisce un deliberate pn>posi.io di voler Inipedire. .prona • -1>t• -.j verillcasso il latin (•onipiulo. l'nccurtn.metiio della esistènza patrimoniale delia Banca uE'iiiizio dulia mora tot ai ••. K. poiché l'avv. Stratta si di'iiuiga in pairliceali, il senatore Zupclli g'.i ìlice: • • Bicordi che deve essere telegrafico. .Sfratiti: - Bisognava stabilire l'aecertameoite n lucilo itc.ll.i cotisistenzti patrimoniale «Mia Banca all'arto della minatoria. Deliberatamente, ripeto, non si volle fare l'inventarlo di rito, perche si «•> voluto impedire che. fos sco elencate je a.ttiviUi della Rauca. Ztipetti: • - Queste sono d:\iigazion:. Ci parli ilella responsabilità degli amministratori. Stratta: •-• Non posso pronunciare giudizi sommari. Vaturi: - Voraci sapere dall'avi', si ratte, il quale ha pariate di omissiouo di inventarlo, se epli può fare addebito di questo agli amministratori in genero ed in ispecie. a! Pogliani. .Stratta: - ■ TI Tribunale ha dichiarato leglillina la sentenza del 9 febbraio I9Ì". che labili va elio il IVigiiani aveva accettate il giudizio di liquidazione. Per quello che sono e responsablitù della caduta vlelln Bania. debbo affermare pociin circosta.nze e che cioè daille indagini esperite un punto per noi è rimasto sempre dubbio: se il comm. Pogliani, r<;s])onstibiio tecnico, avesse dato o no '1 iS dicembre del lff-'l l'au'mi izzazione ,i qualcuno di fare determinate .dichiarazioni sulla consistenza del patrimonio dell!a_Banca. In atri teriiifni. 1 'n\ v. Parodi, cansutenle non ra.ppreseiitaulc della Banca, aveva avuto istruzioni dal Fogliali!, aveva avuto l'autori/, suzione di parlare dei duo miliardi.' L'inipressione d'el Consorzio dei creditori, per pianto riguarda 11 Parodi, e «mesta: che. vi è qui un punlo interrogativo che nessuno ha apulo spiegare. Le discussioni diesi facevano ti sono al Consorzio ilei creditori stùH'avv. Parodi, e.raiio ipieste: talvollu egli sembrava 'uomo di lidueia del Governo Roi:omi-Be:-jn.i: ilua valla apparila l'uomo di fiducia detta Banca di Sconto: in un certo momento sembrava l'uomo di fiducia denta Banco. d'Italia... o ho la convitizitmo che lo medésimo ragioni, che hanno determinato la caduta della Ranca Sconto, possano, per lo meno, avere nfluito sugli impedimenti che si sono presentati per la ricostruzione del"a Banca medesima. Dovrei proseguire -- conclude l'avv. Stratta, - ma siccome ho promesso di essere brevi-, li; i ho altro da aggiungere, L'avv. Stratta scende dalla pedana dei teti e va a sedere al suo banco di avvocato- . . . . Un funzionano della « Sconto »: lta episodio in treno Vienc quindi introdotto il teste rag. Ugo B0- nessi, funzionario capo dell'ufficio svituippo .' propaganda della Banca Sconto. Egli, do-Po avere premesse alcune delucidazioni sul funzionamento de! cosidetto cartello banca- rio, parla della campagna di denigrazione che si veniva compiendo contro la Sconto, campagna che egli detimsco « organizzata teutonicamente». Si parlava contro la Scon-ta in tutte le citta d'Italia. Narra che una sera, sul treno Milano-Genova, un iugegne- re b'.'lgu ebbe a pronunziare parole ortensi- ve contro il comm. Pogliani, «in: dullui no- mo degno di essere impiccate. Di fronte aquesta dichiarazione, come roippresentan*e dona Scoino, il teste invitò .l'ingegnere belga a scendere alla stazione di Milano per mettersi in rapporto con lui. Gli consegnò la sua carta da visita, imi alla stazione di Milano l'itig. belga si squagliò [viva ildrUd). L'uftLeio sviluppo della Banca Scoino era organizzato su basi limitale; gli uffici sviluppo delle altre Banche erano organizzali più riccamente. Pogliani: — Sa dire il teste se il Governo fece °quaiclie cosa centro la campagna di «lenigrazione che si faceva contro la Sconto? Ronessi: — Il Governo non fece nulla. Sen. Gavazzi: — Ricorda il teste l'ammontare del ritiro dei depositi nei mesi di gennaio, febbraio e marzo lSiil e posteriormente nei miai di ottobre, novembre e dicembre? BÒnessi: — Furono ritirati nei primi mesi dui vjm cinquecento milioni... Sen. Gavazzi: — Risulta che complessiva! mente iurono ritirati un miliardo e 83 milioni '.' I Boti essi : — Nei mesi di ottobre, novembre | e dicembre mi sembra clic siano stati ritirali AiO milioni, e mezzo miliardo era stato I ritirato nei primi mesi del 1921, ma non rii cordo pero le cifre con precisione. 11 teste 6 licenziato. Una lettera del senatore Marconi il presidente sen. Zupelli legge quindi una lettera pervenutagli slamane dal sen. Mar- coni. li sen. Marconi ricorda le pratiche che egli iniziò in Inghilterra r er venire in aiuto del-la Banca sconto. Egli si mise a contatto con un grosso gruppo finanziano inglese, che, Iti màssima, si era dichiarato lovorevolo ad lutei venire se pero fosse stalo chiamalo u conferire un rupprosentante di esso dalla Banca d'Italia o dal Ministero competente. I! sen. Marconi aggiunge clic, allorquando giunse a Londra la notizia del sequestro dei suoi boni, lo questione rimase pregiudicata.Il marchese Solari, segretario di Marconi V'itene quindi chiamalo il marchese Solar!, consteliterc della Baitca Sconto c segreta»' i «irf sùiàiuxre Marconi, presidiente ilei Consi-| pilo di anuniinstrazione della Baiiica. R mar-, chese Solari premette che ha portato secoi documenti arginali riguardanti gli sforzi compiuti dal senatore Marconi por aiutare lttSconto, il senatore Mnirconi — egli dice — il 28 dle-cmbre 1921 si trovava a Londra e non potè intervenire aila seduta d«-l consiglio della Banca Sconto. Egli, lai quell'epoca, era uiniiiT..ìa.io. Io trasmisi allora al sen. Marconi la uobLzla della moratoria, che egli apprese con grande meraviglia, poiché era couvniiito dell'assolute solidità dalla Banca. Alla vigilia della chiusura degli sportelli io depositai nel conto corrente, dei sen. Marconi sotto la. io'•• pi rsiin-'i.ìe rcsponsuhiiilù, la somma liuti ..i fi Mite di due milioni. Il sei::itor : Marconi.'' ailorquoiido ebbe notizia della moratoria, si meravigliò che come presiden- te della Ranca non fosse slato preavvisato dal Governo [commenti). Egli sperava di avere questo preavviso, tanto più che gli altri presidenti delle altre Banchi: erano stati convocata a Roma e lauto più che egiM aveva assunto la presidenza della Ranca Sconto soltanto dietro incoraggiamento del Governo o dietro esplicita approvatone del direttore generale della Banca. d'Italia, all'unico scopo di servire, anche in questo campo, il proprio paese. Il senatore Marconi fece subito tutti plii sforzi possibili per aiutare in. Sconto e sii mise immediatamente a contado col nappre<se intaniti della Barcklay's Bank. I! testo loppe, a que.sio punto, una serie «ti telegrammi, che stanno a dimostrare i rapporti che egli ebbe col senatore Marconi dopo la moratoria «iella, fianca Sconto. Parta «Iella notizia del sequestro dei lieni e dice che il senatore Marconi ebbe a dichiarare che intesto provvedimento aveva fatto ridere i polli ! I telegrammi — proseguo il marchese Solari — si susseguirono. Egli 1.: comumicn.va, volita per volta che gli pervenivano, al ministro Bulotti ai alla Banca. d'Italia, non riuscendo però nini ad avere una risposto. Ricorda che il 13 gennaio 1922 conformava nuovamente al comm. Stringher g.n sforzi del senatore Marconi. Nessuna risposta. Ve inno però una lettera del mLniisLro Belolti: eia tira lettivi che diceva molto poco. Il mlnisitro Belotti, in sostanza, diceva• eh" fja Mft,V di quanto compiva iti Inghilterra li quo simpatia progetto del sena- Marconi e gli augurava che la crisi potesse' esseie risolta. Io sigitiilca.i — continua», ti teste — la necessità di far veinire qualche rappreseli tanto «Idia BorcJchiy in ftaliia. Anche la stampa jiiplcse. si occupo cicliti stigline del sequtestro. Ziuielli: — Rasciamo la stampa da parteI Solari: sta di fatto che nessuno chiamò il rappresentatile «Iella Barcklay, menti-,. j| senatore Marconi era convinto che, coU'iàttrvettto di questo grande organismo finanziario inglese, la Ranca Scoino si sarebbe potuta salvare, i giornali inglesi dichiaravano che il seqitesiro era un alto bolscevico (Coìtimeli, ti). I.a. iiotiziti de! sequestro raffreddo l'ambiento finanziario inglese « la. scialba ietterà del l.ìelotti era. tardiva. senatore Oavaz.zi: . •• Ricorda il teste che il senatore Sctilini ed te ci recammo dall'onorevoli: Meloni c dal comm. Stringher pur e spriinern il desiderio vivissimo dei Marconi che il concorso finanziario della Rauca inglese potesse venire concordato'' Solari: — Bicordo dì avere dato comunidizione ai senatori Gavazzi c Scalini dei telegrammi di Marconi, e ricordo benissimo la frase del Belotti: • Volete creare una Ranca troppo fette ! ». Avv. V'attiri: — La Banca Sconto godeva Ielle simpatie in Inghilterra7 Solari: - sta a dimostrarlo la colla «lutile tii accollo il toro .Marconi. Il marchese Solari rispondo quindi ad altre domande elio gli muovono j! senatore. Gavazzi, l'avv. Bonardi e l'avv. Stratta. l'avv. Stratta, della l'arte civile, si leva a parlare e dice: — Il tenie ha parlalo «li Provvedinienlo bolscevico nei confi otiti ili certi sequestri ordinali (liill'Autorità giudiziaria. Quando c'ò un disastro di quattro miliardi ed un provvedimento ili moratoria, si «leve anche tener cono clic l'Autorità giudiziaria doveva tutelare diri (il dei creditori. Anche in quesiti scile noi sosteniamo non solo la completa legittimità, ma anche l'opportunità «lei provvedimento del setraestro dei beni contro i preumi responsabili del disastro. L'udienza i; sospesa por una quindicina di minuti. Alla ripresa viene interrogalo il senatore Luigi Bella Torre. iII| j ! . Il Senatore Della Torre irgli dice che nel 'topo guerra, in generale, m aspettava una ripresa economica. La ripresa economica avvenni: piuttosto tardi. Le industrie meccaniche, esplosive e le siderurgiche potevano assumere grande importanza, anche nelle trasformazioni per la pace. « Io sono presidente dell'Associazione bancaria dice il senatore Della Torre - -e lo ero anche all'epoca della Sconto. Non lui però avuto rapporti diretti colla Sconto, ma. mi risulta che il lavoro bancario che quest'Istituto empiva era molto grande ». il senatore Bella Torre ricorda, su domanda del Presidente, che subito dopo la pace, in Oriento si verificarono parecchi cracks bancari. /orpelli: -- Accenni brevemente alla campagna di denigrazione che si faceva contro la Banca. C'è un brano del Giornale d'Italia... Sen. Bergamini: — Frego leggero il toràno del Ulorimle d'Italia a cui liti accennato! Zupelli: — Lei senatore Bergamini, non fi in questo momento il direttore del fiinriuili' d'Italia, ma un membro dell'Alta Corte 11 sen. Bergamini vuole insistere nella sua domanda ma il presidente sen. Zupelli to¬ „,la iIim,,.<iiat;.menlo corto e .là la parola al r;,vv. stratta, \Vv. stratta fP C): — Su questa caniipatrI1H ,ij denigrazione della stampa bisoetierebbi' pure fare delle Indagini, tìi parla un po' troppo, in affari privati, del credito itazumale; si parla un po' troppo di * inique campagne > ! avv. Vaturi: — Per la lettura del brano del Giornale d'Italia la difesa si rimette ai jioteri discrezionali del presidente, Zupelli: — Ed il presidente dichiara che non se ne parla e che si va avanti! (ilariJà). n sen. Sechi fa quindi al testo alcune domando uill'Ausaldo. Desidera sapere so la Ansaldo avrebbe potuto resistere alla con¬ correnzu di altre ditte. Delia 'forre: — Non ero molto a contatto con quella specialità di industrio. Ritengo che vi fosse po*te per tatti nello industrie siderurgiche. Non tutte avrebbero potuto prosperare in modo assai florido, ma avrebbero potuto tuttavia vivere. Un quanto specificatamente alla concorrenza, non posso dire nulla di preciso Ferrone. • — Vorrei foosp sentHn mi rpiesto punto mio fratellot Zupelli : — NO! Perronc: — Credo che potrebbe interessare l'Alta Cortei Zupelli : -- Ed io rìiOT di no! Che cosa vuole die venga u dirci di nuovo suo fra tello ? Un ex-direttore dell'Ansaldo Si introduce il teste Guglielmo Almi, exdirettore generale amministrativo deiU'An saldo II comm. Aimi parla dei crediti che l'Ansaldo aveva verso lo Stato e dei ritardi nei pagamenti. Accenna brevemente alla noia questione del sequestro delia Transatlan tica od al decreto deil'on. Belotti che veniva ad annullare le disposizioni del precedente decreto De Nava, per quanto si riferiste ai premi pc-r le costruzioni navali. Paria del. la crisi generale del dopo-guerra. 1! toste spiega quindi ciie l'Ansaldo ho fornito il maggior numero di materiale da guerra tra lutto le dille costruttrici che fossero in Italla. Zupelli: — Ci parli dell'ispezione fatta all'Ansaldo dai comm. Montellattici e Bac cari. Ami: — Foci constatare ai due rappresetitenti della Banca d'Italia la situazione della Ritta Ansaldo ed essi mi manifestarono la loro completa soddisfazione dicendo che l'Ansaldo polca rimborsare interamente il suo debito olla Sconto. La Banca italiana di Sconto aveva, un credilo verso l'Ansaldo di circa ó00 milioni ; alla line del 1920 le compere aumentarono per giungere nel 1921 alla cifra di circa 700 milioni. Circa la sit'.:a- zionc della sconte verso la Società Ansaldo, il Pogliani, alla fine dell'agosto del 1920, si recò insieme con me alla Banca d'Italia, Portammo con noi dei prospetti. Il comm. Pogliami entrò nel gabinetto del direttore della Ranca d'Itaiia e quando ne usci mi disse che aveva ricevuto l'ordino di continuare a dare fondi all'Ansaldo. Ricordo che le pressioni governativo per dare tondi all'Ansaldo continuarono anche dopo. Dui resto, noi potevamo far fronte agli impegni che avevamo veiso l'Ansaldo. Nei doiioguerra, col nostro programma di smobilizzo, potevamo incassare vendendo dei terroni che avevamo nonché titoli, incamerando il credilo verso lo Stato che ammontava it p;u milioni, i quali soltanto selle od otto mesi fa ci sono siali pagali coi) una trausazinuu che li lui ridotti a 120. Iter dimostrale colite i pagaménti venivano fatti da parte dello Stato, debbo ricordare che alla fine del 1917 il Governo ci obbligò ad acquistare in Atnerica per suo contò -10.000 tonnellate di acciaio. L'Ansaldo sborsò 114 milioni. Dopo 14 mesi siamo riusciti ad avere 53 milioni. La differenza di CI milioni l'abbiamo aiuta sei anni dopo... Un agente di cambio di Genova Viene quindi introdotto il teste comm. Giuseppe Ccrutti di Genova, agente di cambio. Egli dice: - -Nel mese di uttobre ed tinche ini successivi mesi di novembre e dicembre 1921 ebbi l'ordine dal collega Fiioletti di acquisii e vendite delle . azioni della Ramai scoino. Rilevo che nel novembre Rlil, quando si manifestarono più intensi gli attacchi contro Iti Sconto, gli ordini di acquisti venivano « servili con frequenza » come si dice in termino borsistico, perchè le compere ! superavano lo vendite. Si trattava di difendere le quotazioni del titolo «la una continua ! discesa ed evitare che. il ribasso potesse incidersi nella situazione della Banca. Non si trattava però «li ordini che polissero avere riflessi speciilalorii. Quesii ordini erano comuni ti quelli che sovente sono impartili, in momenti delicati, dai principali istituti di credito ordinari! i quali hanno giustamente a cuore le quotazioni del proprio litote. Quando la situazione mi apparve meno so lida. gli ordini di vendita divennero più forti. Dopo Iti caduta della Ranca, dopo aver cercalo invano di adilivenire ad una sistemazione con l'ente di smobilizzo, si provvido al ritiro delle azioni venduto sul mercato che allora sapemmo appartenere alla Caucasico* Erano 40.000* cifra non troppo rilevante se si considera elio le azioni complessivamente amntonlavn.no a KlO.OoO. le altre azioni risultavano lutto venduto allo scoperto in seguilo alla, situazione, in cui venne, a trovarsi la Banca Sconto. Paole!ti nella liquidazione ha perduto iJ suo intoro patrimonio per una cifra clic ammonta a sei milioni. Tulli gli agenti di Borsa hanno do\u:o contribuire alla liquidazione. VW. Vaturi. delia difesa: -- Il comunicato riguardarli:-: lo smobilizzo dell'Ansaldo che impressione fece'.' Cernili: -. il comunicalo parlava soltanto dello smobilizzo dell'Ansaldo. Ciò faceva, supporre che la Banca per tutti gli altri crediti avesse donilo ricorrere ad altri soccorsi. Sembrò insudiciente la cifra di 000 mi lio.ui. Viit-uri: .— TI 28 dicembre UBI, mentire n selva dal Viminale, il teste si incontrò col ParodiV Cerulti: — Lo incontrai allo nove della sera dopo il colloquio eoi rappresentanti «lei Governo. Egli, mi disse che la situazione del. la Scolilo era buona e che ai avviava verso Iti salvezza. Lo vidi poi ancora alle due di unite. Egli mi disse cito nel secondo collo unto non si era, ponilo l'aggiungere l'aecor do. E le coso precipitarono. A domanda dell'avv. Levi (difesa Paolottì) il testo dice che e assolutamente da escludersi i-he qualsiasi agente di cambio possa o deliba domandare al direttore di una Banca e a. lUiulsiasi altro cliente per conto «li chi opera. Aggiungo che il Paoletli impartiva Miitaulo oidini prooisi che riguardavano la dilesa e la disciplina del mercato dei titoli senza mai fare nessun apprezzamento al riguardo della Banca sconto. Pogiiani: - ■ Sa il teste che in ini feci promotore di un Sindacato per il salvataggio della Unitoti perchè si assumesse lOO.OOÙ tizio, ni dell'Istituto e sa egli che io avevo raccolto adesioni per óo.ttuo azioni? (".erutti: — Mi recai alla Banca Scolilo un giorno ti comunicare al comin. Pogiituii lo voci epe correvano attorno all'Istituto. In quei l'occasiono il comin. Fogliati! mi accennò che slava provvedendo alla costituzione di un consorzio. Pogliani: — Siccome io mi preoccupavo dì alleggerire la Caucàsico', pregai alcuni amici di 'costituire il consorzio. Raccolsi adesioni per én.lHiu azioni. Avv. stratta : -- Ma fu costituito uh altro consorzio. Pogliani: — Fu costituito un altro consorzio, ina quello fu costituito con denari di i •■/: i-d ha avido il suo naturale svolgimento. ,. , . . \w Stratta: — Vuol direi il Pogliani del movimento degli acquisti di azioni di questo primo sindacato'.' Fogliati! : - - Bisognerebbe aver' ria di Fico della Mirandola cumenti al riguardola memo Esibirò dei do- isdvm L'ammlnlatratoro delegato della « Libera Triostina » Viene quindi introdotto il teste Ettore Poilich \uiniinisirtitoré delegalo della « Libera Triestina ». Egli die- che le disposizioni pel noleggio del ministro D'Alessio estesero alla. Venezia Giulia i provvedimenti del decreto Re Naca per tulio il giugno Mfi3. Il decreto Belotti annullò le disposizioni del D'Alessio. A domanda del comin, parla dell'opera ammirevole e ministro Pogliani, sinceramente patriottico svolta dalla Sconto nella Venezia Giulia La Sconto si proponeva di nazionalizzare in breve tempo le industrie ed i commerci locali. Il comm. V. E. Parodi ex-pi esidentc degli armatori Dopo questa breve dichiarazione il testo e licenziato e viene inuodot-t-o il comm.Anturio Emanatele Parodi ex-presidente reiterazione degli armatoli deUa ili Genova. Kgi'i J'«JIIU1 a'i.l«/in. u-n« — 7 •_ v -il'.... ricorda che la Banca Scorato I>o,lwip0.,a"-";(misto di azioni della Green Star. A domanda doOlaw. Ceti-ucci, risponde: «La Deaerazione degli Armatori ha preterito non avere lapporii col Governo noi riguardi delia )e«ge Do Nova (ilarità). So soltanto che il c.aiub:inme.nito venflcatiM. col decreto Belolli È stato considerano come gravissimo per H dannilo clic apportò alla marina mercantile. AW. Cettiuod: — E' esatto che nel W20 vi fu penuria di lori'nd'.|a«Tgdo? . Vittorio Email itele Parodi : -- Vi fu penuria di toitnefeggio, tanto è vero che si acquistavano navi all'estero. Zupelli: -- Vuole chiam-e la qneetione degli acquasi! di navi inglesi?... Vittorio Email. Parodi: -- lo 50 òhe «ptclh die hanno comperato (judlle navi sono stati Forinoti. . ,„ , . „ KupeffU: —■ Vuol dirci il perdio.' Vittorio Diruan. Parodi: — Dna dispo6lzio no governi&Mv& permetteva agli ammatori di inwsiire nell'acquisto di navi gli extra-profitti dio sarebbero risultatti dalla propria azienda Viceversa anclie «piesta disposizione governativa è stata soptprossa cosicché coloro, che si trovavano esposti, furono gravemente danneggiati. Senoit-oi'e Scolii : — L'ordine di acquisti di navi inglesi paniti dal Governo 0 da un gruppo di armatori? Vittorio Emani. Parodi: — Partì dal Governo. L'udioikza »ne 18,45 è lolita. Nella giornata di domani si tenrnincrii la escussione dei testi a d.ifeeia. Un telegramma deil'on. Belotti 11 diurnale d'Italia riceve da Milano, M: 0 L'ori. Bortolo Beloni ci pretta, in relazione allo notizia pubblicata sul Giornale rf'fCalia concernente il processo all'Alta Corte, di render noto che oggi stesso egli ha mandato a S. E. Zupelli il seguente telegramma: « S. E. Zupelli, Presidente Alta Corte: Vista rinuncia mio confronto con testo Parodi chiedo formalmente V. E. ossero riassunto onde completare mia deposizione in rappoT' to quanto personali! ente mi riguarda nella deposizione alcuni testt sentiti dopo di me, in cui ho rilevato affermazioni che sono in grado «Il smentire anche documentariamente. Ossequi: F.lo Bortolo Belotti ».