"Gaudeamus igitur,,: domani è Quaresima

"Gaudeamus igitur,,: domani è Quaresima "Gaudeamus igitur,,: domani è Quaresima II corteo dei carri si ripete quest'oggi I lettori torinesi ed anche quelli lontani hanno già appreso ieri, dall'amplissimo resoconto pubblicato, inialc festosissima c lieta baraonda ci ria stato, domenica, per il corteo del curri in onoro di Gianduia. Centomila -persone almeno — e molte magliaia era.no venute, dalla provincia — si son dato coiivcKiio in piazza Statuto, in via Garibaldi, in piazza Castello ed in via Po per soderei .l'eccezionale spettacolo. Torino si e tallo onore od ]\a... glorificalo nel migliore dei modi il suo buon Gianduia, .il quale è passalo Irionfanle in trono con la fedelissima Gincotticela c tutta la numerosissima, famiglia, seor1m.lo dai dragoni a cavallo. Una quarantina di carri — tra i quali fra benissimo «tifilo dei Veneti, raffigurante Iti Bucini oro, hanno (sollevato ondate di eittusiastio.be acclamazioni a Gianduia «NI stilila Fnmija Tilrineisa, cui si deve questo risveglio del Carnevale nostro che. li a la pili bella tradizione. Quest'oggi il festoso c rnsloso corteo si fin. nova a clausura del ciclo lietissimo, .sarà. ancora,, come domenica, il clou del Carnevale. Fatta questa... doverosa premessa per coloro, eui l'altro giorno, non toccò Ila fortuna d'asetstere alla gioconda stilata, riprendiamo la parte di storiografi e vediamo quali furono gli... avvenimenti più notevoli della giornata di ieri che era un poco .la... riposante .sosta a preludio del .clamoroso finale d'oggi. Il Consiglio comunale di Callianetto t ricevuto coi dovuti onori K' arrivatu ieri il Consiglio comunale <li C;dliunello. coi sindaco, il segretario, l'assessore anziano, la guarditi campestre VI campi:), il porta vessillo e la... minoranza. Queste degne pei-so.ne, che sono venute apposta a Town» per tributare, in non)1' delta, cittadinanza, oaJu'auottcsc', un voto di plauso a Gianduia, loro concittadino, che si fa onore, sono state «salutale in piazza Statuto da tutte lo autori't.i. della Fiintìja. Tilrineisa, da. Gianduia in persona, sempre più aitar© e vivace, malgrado lo giocondo fatiche di questi passati giorni, <■ dallo stuolo dolile maschere, che. s'orano già adunale nella grande piazza per parteciparn allo smaniente. Anche :i nudi titani che precipitano dai dirupi «j''l ìinimiincnto del Krejus, gloriose vittime del genio umano, presi dall'incanlo dell'inconsueto spettacolo e dalla allegria generale, hanno ciiìiesto alil'aw. colombini mi costume per partecipare alla stilata... la. biro domanda è stata .naturalmente respinta. All'arrivo «letta'autorità cullianeitesi hanno dato fiato a <bie clarini, «id .una filarmonica... a due. tamburi e Agli slrmneaiti più disparati e strani che immaginar sd possa i OS illusici della banda « La discordia » di Possano. Al Mit.no di questa originalissima fanfara, lo rnuschere barato volto le... file per improvvisare una «lonza diabolica, fra le matte risate, del pubblico veramente impressionante clic, gremiva la piazza. Ed ecco arrivarle nel gruppo carnevalesco, fra gli inchini di Luigi XV e delle «lame e ;i cavalieri della sua Corte sfarzosa, un nomo sovracarieo di... famiglia, im uomo .che spinge ima carrozzerà con diottro un ìtambino laltante, <• che, a sua volta, <■ spinto dalle ire diabo3iche Hi una suocera turiosa e dalle bizze di u-na moglie isterica, e dagli uri? di altri du«> figliuoli che gli si .«omo aggrappati alle falde della marsina, non dovrebbe fai- ridere. ,Si vede invece, che durante il carnevale questi terribili scherzi della... sorte Inumo il dono della comicità. L'uomo era vero; ,i conipoiieiHi della sua famìglia 'invece ivca.no liuti... Ecco il motivo della ilarità, provocata dalla sua buffonesca apparizione. Si può sempre ridere di una suocera... finta. Arriva ancora, tra .1" stuolo delle Ciacoinofcte e dell--! dieci damine del '700 del Circolo Valrlocco, il piccolo asinelio inflocchèttato dell'isola di Pantelleria, con relativo carrci siciliano che ha. dipinte sud fianchi lo sceme culminanti della. Cavalleria Rusticana. t'.'è naturalmente aneli,; la musica di Gianduia che alterna le sue «marcie» con quelle «Iella, bella, banda l'ossanese e con quella del nuovo Circolo mandolin.is'ieo «Euterpe» coniposta (essendo mamlolinistica) di due o tre tromiKMi e di una grancassa. Gii Euterpisti torinesi vestivamo naturalmente i costumi yàù scltietlameme olandesi. Venivano poi, trarnmisle allo bl'iu'zoso gruppo goliai'dico, '.le maschere... liberi., il pubblico ha rivisto i vecchi pienotti dal viso infarinato soffuso di mtilaucoiiic.a... allegria, i clowns con pantaloni enormi e colletto altissimo aperto come la corolla di un fiore attorno al candore della purrUccii inanellata, c gli arlecchini e i pagliacci del bel temilo passato. 11 fantastico corteo si è formato verso le 15 e, ordinato dall'Instancabile capitano Gobbi e dai componenti della. Vomita, si è avviato verso via Po per ricevere gli onori dei... coriandoli e delle stello Manti e per visitare poi ufficialmente il paese di Calli anello. Gianduia fra i giornalisti Gianduia e i membri della sua V'amija sono stati ricevuti ieri nel pomeriggio con festosa cordialità dai giornalisti. Era questa una visita clic- Gianduia desiderava fare; e l'Associazione della .Stampa Subalpina era, del resto, lieta di potergli spalancare le porte. La Ttaniija tilrineisa .nacque all'Associazione della Stampa Subalpina, creatrice e suscitatrice di tante nelle e buone iniziative. La pruina adunanza dei promotori della Famija ebbe Juogo idi'Associazione : e il (.'«zual à'brons fu lanciato dalle nostre sale e i primi passi della Fairuja hanno avuio, coine si è visio. i1 più fraterno, caloroso ed efficace aiuto dai giornalismo di questa città. Anzi si è'visto «mesta specie di miracolo: che giornalisti provenienti da altre regioni e alla tenti natale legati dai più teneri vincoli famigliari e pieni di sconfinata nostalgia per là loro casa lontana, hanno plaudito al sorgere della Famija tiirìncisa e hanno fiancheggiato le sue iniziative con affettO'fraterno, con solidale affettuosità. Oliando ieri Gianduia colla sua Giacometi&~e colla coorte di tutte le sue graziose GiaconieUine e delle damine e damigelle del '700 è entrato nella bella sede dell'Associa•/tome, le saie e soprattutto il gran salone giallo, erano sfolgoranti di luci, di bellezze «: di eleganze. Gianduia e entrato applaudito insieme al Consiglio direttivo della Famija ol ha preso posto nel centro di una fila di seggioloni tutti di raso ed oro. Onori, insomma, sovrani. Un coro dì siir/patici studenti all'entrala del corteo giandujcsco ha cantato . Gianduia a torna », parole di Nino Costa e musica di Marcello Boasso, il quale sedeva a! piano, il consigliere delegato Zanzi ha portalo all'ospite il benvenuto festoso dei giornalisti c 1" infaiicabile presidente della i< Fiimija lurineisa », avvocato Colombini, iia sciolto un inno all' Associazione delia .Stampa ricordando anch'egli con senso di gratitudine che nella sede dei giornalisti ebbe luugo- la prima riunione dei venticinque fondatori ueila Famija tiìrincisa la quale doveva poi .Taire jiassi da gigante. Perciò quella, d'oggi era la più bella visita di Gianduia. Questi ha pronunciato un discoitsetto pieno d'arguzia e di bolle semplicità.. Ita detto jm sostanza che il nostro paese troppo soffri in guerra e fu troppo mortificato dopo e quindi èra necessaria quest'ora di fraterna e sana allegrezza. Gianduia chiuse aupiaùdttìssimo, come i due precedenti oratori, con un eaiuto alla Stampa, e un evviva a Torino ospitale. Ai discorsi ha fatto seguito un programma di canto e musica. Sedeva al pianoforte ij maestro Ghiri. Il tenore Ulisse .Moro Cavallero cantò la canzone « Ven Giaiuioja, nosir bùneur», paiole di CMn e musica di Oliti, che ottenne il primo premio nel coti«or-'o indettò dalla . Famija ». TI signor Aohiilc Ottino esegui l'altra canzone «GianSòia, il. saluto », parole e musica «lei signor Mariani. Poi tu la voilt-a dd • Glandola a tor- ! i|; l o a a i r na. a Tur in », parole di Gev e. musica di E. Carusio, cantata dal tenore Kcrrari. Chiuse la serie delle canzoni popolari: «A Turiti me Parodia parole di Ch.in e musica di Ghiri, cantala, da Achille Ottino. Vivi applausi a tutti. Dopo le canzoni, furono aperte le salo del buffet, agli ospiti gentili. Grande cordialità, calorosi brindisi, evviva ed auguri a bizzeffe. Le sale dell'Associazione furono andmatissiine per l'affollamento specialmente di signore e di signorine, molle delle quali, come si è. detto, in ricchi costumi. Xclle sale convennero anche le i. Merveilleuscs » del crnn.m. Tori «mese, un gruppo di gràziosissimo ed elegantissime creature le quali portarono una nota di giovinezza e di fresca giocondità e distribuirono alle signoro presenti graziose baila* di profumi. Una noia originale fu data dall'intervento del sindaco di •'.aliianello che ora segiuto dai perai grossi «lei paese. Ne tramandiamo i nomi ai posteri : signori Aoconc Giuseppe (sindaco); /amplino Secondo, Gamba Enjiioo, Santa M., Conti Salifero, Guglielrninotto Vittorio. Marchisio Enrico. VcrKlenzio Ugo. il. sindaco ha. pronunciato un dis<-«>rso n quindi il. gruppo ha. tenuto un concerto... orchestrale di carattere piroltianienfe monfr.rrino. \m. beila e festosa riunione si «'■ chiusa nienti'meno che con quattro salti in fan^igliia, a.vv<mùilento questo imitato per la sede dell'Associazione deMa Stampa Subalpina. ♦"• Gianduia e Giacoinctta ìianno dal» ieri una capatina anche alia M.ostra degli » Amici dell'Arte », dove si teneva il consueto » lunedi delle dame». Si capisco' ch'ebbero le più cordiali accoglienze dal Consiglio direttivo, rappresentato dallo scultore AUoati, e dagli invitati al convegno. Anche j veterani del Pensionato di viale SlupiTii+ri si sono goduti un poco l'urgiilo Gianduia nel ricevimento a Callianetto, dove, per invito della Farnija ttirineisa, li aveva accompagnati il grami 'uff. Ufi Angeli*, insieme al signor Glia, al col. cav. Moujeu, od ra,g. Giovenale e al prof. Hergagna. Tu ofrerti a Gianduia la - scalcia veterani », la quale serve a. raccogliere un no' di denaro per l'Istituto. Il convegno... storico al « Creolo degli Artisti » Epoca imprecisata; dal '21 in poi. Al (brillio degli Artisti. I.a sala della musica. Per chi n«jn la conoscesse': tapezzerie di scia verde alle pareti, specchiere dorate c quadri di valoTC. Al pubblico che ha invaso il palazzo (i vietato rigorosamente l'ingresso net santuario della politica e della letteratura. La. discussione «lei grandi uomini di Stato che sono raccolti nella, sala è importante, capitale, decisiva per lo sorti d'Italia. Nei corrii doi gli invitali, frementi di patriottismo attendono la fine della straordinaria conferènza per gridarne il risultato dalle finestre, | sollo le. quali staziona, una folla imponente. ; forse fra pochi minuti le grandi vetrate verranno spalancate dai valletti e Cavour affacciandosi in via Uogino lancerà ai torinesi un grido che diventerà fatidico. Non sappiamo ancora quale, ma non importa. Come giornalisti siamo ammessi nel cenacolo delle figure immortali. Per non essere riconosciuti dallo sciame delle dame e dei cavalieri, Cavour è entrato nel circolo travestito da... avvocato Buffaglia, la signorina Sàpegno (deliziosissima) da contessa di Castiglione, l'avvocato Albini da generale 1a Marmoro, il segretario del grande uomo di Stato tinge di essere il cav. Bernatti, il commissario della. Polizia ha assunto la mentita spoglia dell'avvocato Molinari, la contessa Balgioioso si nasconde sotto la maschera della signora Bertoglio, l'ufficiale d'ordinanza di La Marniora si fa passare per il pittore Muzzi; il dottor Falchetti si e messa una barba .(ci hanno detto che se la mette tutte le mattine perché 6 la sua) all'Orsini, Silvio Pellico che è fuggito per la circostanza dalle «sue prigioni», è entrato negli abiti del pittore Omegna r ci hanno detto che ha in tasca un ragno mastodontico (soire espoir.../ che è poi quello che tesse, le . tele » sulle quali egli dipinge le sue belle visioni artistiche.; Alberto Toselli fa finta di essere il rubicondo Paracchini e Audisio porta a passeggio con gioconda disinvoltura la sua... esuberanza, dandosi delle arie (ma suda lo stesso) da Giambattista Bogino; il magro Caudino ha preso il pseudomino di Angelo Brofferio e ha lasciato la tavolozza per il metro... lirico, mentre il ricciuto Arduino dice a tutti, misteriosamente di essere un grande musicista «iell'epoca. Avviciniamo, tanto per orientarci nella selva di si grandi ombre (non se l'abbia a. male il rotondetto Cavour) un cospiratore del '81. E'1 travestito da Emilio Vacchetti, contemporaneo pittore torinese, e ci dice in tutta segretezza che è un carbonaro, di Nino Berlini, con tanto di spiedo nascosto nel bastone. Peccalo che, appunto essendo pittore, dentro un simile spiedo non riesca mai ad infilzare un pollo. Ed ecco i signóri Mascarotti e D'Amato che sono invece (ma non ditelo a nessuno) Sclopis e Gioberti, nientemenol In un angolo, il paesagista della neve » Vellan, giura di essere il nipote di Cavour e, data questa sua invidiabile parentela riesce ad avvicinarsi al buffet che non è ancora aperto ed a bere a tradimento una coppa di spumante. La bevuta gli fa bene e lo scapestrato nipote interrompendo intempestivamente le grandi discussioni politico-niiutari che 6ono state messe sul tappeto di... marmo del bel tavolo centrata della sala, intona quella canzone tanto cara alle, orecchie della polizia austriaca: « E la bela GigOgin e poi trallablalenae la bela GigOgin e poi trallallllalà La canzone fa un cario effetto e tutti si uniscono al coro- Il pubblico che, come al solito, è tenuto all'oscuro dei grandi avvenimenti politici, capisce subito che sta. per scoccare l'ora decisiva. Approfittiamo del baccano assordante ]>eT intervistare Cavour. Azzardiamo le nostre domande a bassissima voce; lo scaltrissimo politico ci risponde appena con delle occhiate allungate da certi bisbigli che fendono l'aria come stelle fllantó. Commettiamo un'indiscrezione e riveliamo alcune battute della nostra intervista. — Lei, conte, arriva da Parigi?... — Guardi com'è bella la contessa Castiglione... — E che cosa ne dicono i francesi? E' riuscito a strappare quella promessa 7 — Guardi com'è ben vestita la corrtessa Castiglione... — Ella, conto, ha superalo se stesso... E' stato un colpo... meravigMoso. — Adesso faranno la fotografia aita contessa Castiglione. Dopo simili impressionanti rivelazioni ci avviciniamo ad Orsini travestito, come abbiamo dotto, da dottor Falchetta e tentiamo di farlo cantare. — Che cosa ne pensa lei delta situazione odierna ? — Io penso che l'epidemia non è cosi grave come si potrebbe credere. Va bene, ci sono tanti ammalati di Influenza, ma c'è anche tanta aspirina a questo mondo I Dove me la mette lei l'aspirina? — Nell'ostia... — Egregiamemte, e allora che cosa vuol temere 7 Vedrà che l'orizzonte politico si rischiarerà con qualche buona sudatirin.- Tutti cosi questi grandi uomini del nostro Risorgimento : abbottonati fin sotto al mento. Abbordiamo il nipote di Cavour che — lo dicemmo — assomiglia, come si assomdgiiiae due gocoie d'acqua, al pittore Vellan. Per via di quella « prematura » bevuta ci sembra il più espansivo. — CI dica lei qualche cosa, nipote del conte;... Vellan perde le staffe e l'equilibrio, proprio come fa quando è su un paio di sliy in aiia montagna. — Ma zuccone riho sei -- risponde — nen capisci che e uno scherzo ? Che mio zio non e mio y.iu perché Buffaglia è inai stalo... la sorella di mia mamma? Non hai ancora capito che sian.o tutti arpisti vestiti... da grandi nomini ? Tu «,l beniisaiino che piace¬ l o e a T e o o re ù per un artista essere un grande uomo e di passare, come tale, alla storta. Ebbene noi — lo dico sottovoce perchè non senta il pillole Grosso — ci siamo camuffati cosi per avere l'illusione di essere dello celebrità, almeno per un'ora e di passare, se non alla storia almeno alla cronaca... E poi, fra pochi minuti entreremo in piena realtà, in lina bella e schietta realtà torinese. Arriverà il nostro Gianduia per il quale appunto abbiamo preparato questo ricevimento che, corno vedi, è riuscito il più grandioso del mondo... 11 pittore Vellan aveva appena flauto di premili clave queste parole che sono entrati, con tutto il loro segiuto e preceduti dall'avv. Colombini, Gianduia e. Giacoutetla, 1 due buoni Callianettosi. che hanno una salute di ferro, dopo le fatiche dei passati giorni hanno ancora la... forza di volgere tutl'iiitorno un simpatici» sorriso cordiale, tr.eutro verso di essi e al lor«> seguii/.» di giacomettine c di granatieri di Sardegna c di «Merveiltauses - si protendono le copp*. di spumatile. Finalmente si pno bere., tutu possimi.» bere. Il corico dogli nomini celebri, e quello numerosissimo <le] seguito di Gianduia escono dalla salii della musica e ranno il giro degli, splenili'ii saloni «tal » Circolo degli Ari isti ». letteralmente stipati da una. follia di elegantissime signore c ili cavalieri. E cominciano lo danze. Danze per moflo di dire. Verso miezzanotile comincia l'as. sallo « al risotto », un ausotto colossale che « sfama » cinquecento .persone, a turno. Tulli conosciMKi il miracolo de.ll'imico pesco con il quale il Nazareno ha sfamato ila turba dei primi fedeli seguaci, nessuno però prevedeva quello compiuto «lai presidente del Circolo, c.onun. Flota f dallo scultore Monti, che con una sOIh pentola ha .mitrato più di mille invitali. E che risol E, soprattutto, che... sorrisi I L'assegnazione dei premi per il veglione del "Kegio,, Jj'ÀssooiazitMio della Starna}» Subalpina coiiiunica : ria. Giuria, nominata dal Consiglio direttivo dcHl'Associazione della Stampa Subalpina, per l'assegnazione dei pretini agli scialli più artistici e preziosi, alle toilette» più eleganti, alle, acconciature ,più singolari, al costumi più originali, alle .maschere e alle mascherale più aristocratiche in carattere col tema del Veglione doliti .Scialle, e colle feste torinési in onore del reduce «iianduia, presieduta din constgKe.ro delegato dell'AssiK.-i.azio.ue si.-. .. t formata dai signori: avv. cav. Viario l'.onu. a.vv. <;. Boneliii, un. G. Corrati ini. .pittore Eugenio Colmo (Golia), pittore colimi. Domenico Gaido, avv. cav. Luigi Macca ri, cav. Gigi. MicheloUi, ha all'unanimità deliberalo quanto seguo: Moschcnsia dell". « Fam.ija Ti/riìi^ina » : .Dono di S. I'.. il Primo Ministro, cov. Benito Mussolini. Maxclirinlii delln Villa MervciUeuse (cowmemlatoro Torlonesc): Clono di. S. E. i'oru Federzoni, ministro degli Interni. Pitico infioralo della. ■■ Hkrisla l.id-.l » : Statuetta, in bronzo, dono del Municiipio di Torini i. Palco r. scialle giyaiUcxco (Ditta Colli): Pendolo d'arsente, dono dell'Ulano prefetto di Torino, cav. «li gran croce D'Adamo. Mascherata dello scialle-. Apparecchio radiotelefonico, dono della. ,soc. Fiart. (Le eomiPonent.i della mascherata, in accordo colla tSec. Fiart, hanno generosanifmto offerto all'Associazione della. Stampa il magnifico apparecchio, che sarà installato nelle sale sociali). Palco inibir ahi (Ditta Geirano) : Quadro originate ■• Scialli antichi », fantasia moderna, «tono del pittore <ì. Canpaneto. Scialle vriiniwcra (signora Piatti.) : Quadro di Paolo Galliano, « Dama al teatro Regio », dono «Iella ditta cav. Monteu. Scialle pollatimi (signorsì Tina Ratti) : Servizio «por gelali, donò «Iella ditta Scaìcabarozzi. Scialle Paradisn (signora Liutai) : Quadro donato dal pittore Giovanni Giani, « Scialle 1SK) ». Sciali,': pizzo oro 'signora X) : Scialle fiorato, dono della ditta («irlo Piatti di Como. « I.a Castinliune * (contessa Bianca. Guidetti Conti): Piatto, m«>dello unico, porcellana cotta a gran fuoco, dono del pittore. Golia. Dame bianche (signora Pellmo): Due scialli, dono dell'Industria Serica Nazionale. Scialle iterile, (signora Blanco-Sadun) : Vaso di ceramica e argento, dono della ditta Miiisy. Scialle, a fiorami (signora Roccabruna) : Vaso artistico, dono «Iella Ditta Saroldi. Scialle antico persiano (signora Jole Pacifici): Ventaglio in piuma di struzzo, «tono della ditta Guanbma. Scialle nero (signora ilda Braccini) : Ventaglio ih piume di struzzo, dono della ditta Vi ora. Vitraiju dì I crsaille.s (signora Bertele) : Ceramica d'arte, (nodello unico del pittore Golia. Una dama del Vclasipicz (signora V. P.) : Boite. artistica, dono della ditta Vcnchi. Sciarpa araba, (signora Corredini) : Cuscino della ditta Elegantia. Scialle bianco fioralo (signora Bianchi) : Flaconi in cristallo di profumi della ditta Cantoni. Scialle Saumon c toilette aracntó (signora V. C): Cofanetto, dono della ditta Patarchi. Corpo di ballo della Scuola Teatro Renio (signora Cellinij : Pendola artistica in bronzo, dono della, ditta Genovese. Toilette pa/jlictte. d'oro - Scialle dipinto (jiapporuise (signora ToTtonese) : Grande portafiori di Terra di Signa, dono della ditta Botto. Vanta in bianco con mantiglia di trine (conlessa N. S.) : Statuetta artistica in bronzo e avorio. Costume dama veneziana, del 1700 (signora M. V.): Servizio da liquori, dono della ditta Cappello. Vomica del » mio amico cinese » (signora A.) : Cofanetto profumi, dono della ditta Vitali. Spagnola in cappello da torero (Signora. M. P.): Cofanetto profumi dono della Ditta Bertelli Castigliana in scialle nero e mantiglia crème (Siig.ra Isabella Clara Ambrosio): Servizio da liquori in argento dono «Iella Ditta Bmvlese. Scialli « Caramba » (Sig. M. M.) : Bomboniera ricamata dono della Ditta Baratti e Milano. Toilette artistica. « Maschere e cuori » (Modello Cenci) : Penna d'oro dono della «Rivista. Iidel». Acconciatura fantasia (Signora Ferrerò Ginodi) : Abat-jour crinoline, dono della Ditta Mazzoni. Andalusa nera (Signora Nimy) : Cappa in seta impenmeabUe per sera, dono delta Bottega della gomma. Costume sardo (contessa S.): Quadro con acquatinta originale, dono della Ditta Martina (già Presbitero). Scialle nero (Signora M.) : Boite di profumi della Ditta Frecerri. Gianduia (comm. Pioda) : Bozzetto originale per il quadro « Giardino della vite », dono del pittore Agostino Bosia. Uiacometta (Signora PiOda) : Cartellila in cuoio antico con un mamoscritto curioso di Arnaldo Fracc&roli e un disegno originalo del pittore Giulio Boetto. Toilette bianco-argento (Signora Mina Aymler) : Ventaglio con dipinto ad acquarello « Soggetto Orientale », demo del pittore comm. Alberto Rossi. Toilette con veli (Signora S. C. R.) : Quadro « La Regina di Saba », dono del pittore comm. Domenico Gaido. Parrucca bianca (Signora M. M.) : Taglio di stoffa, dono della Ditta Giudici. Toilette marocchina dipinta (Signora Cocchi) : Taglio di sete, dono della Ditta Corti. Toilette rosso granata (Signora Core)t Oggetto elettrico a sorpiesa, dono della Ditta Graf Lux. I cim/uc Pierrols: Roulotte, don* della Ditta Bosco e Margando. Toilette da ttrtt in nero e argento («Ignora. SinI!ii C.):' Busto «Scugnizzo», dono dello scultore G. Pavesi. Costume ballerina italiana (Mit* Neilv) :'' Fermaglio con turchese, dono della ditta Bacili. Mascherala dei tre ombrelli: Appanecchio mescibibatc, dono della ditta S. E. I. Costume Pavot: Cofano «Iella ditta VBnchi. Costume assabesc: Ventilatore, dono della Soc. Elettrotecnica Italiana. Acconciature da sera. (Miss Gibbs) : Scialle, dono della ditta Target,!. Scialle nero ricamato (Sig. F. A. D.) : Scialle, dono della ditta Targetti, Costumi eccentrici (Sorelle Ressero) : Due scialli dono, «Iella ditta Targetti. Cnardinfanlc granala e parrucca bianca (Contossina O. T.) : Quailro con acquaforte originale, dono della ditta Martina giù Presbitero. line sorelle catalane : Due abbonamenti al Cinematografo Ambrosio, dono del commendatore Barattolo. Arabo con scialle (Ing. Poggerò): Giacca in pelle e casco da automobilista, dono della ditta. Fratelli Ago] io. Acconciatura moderna (Coppia MontalciniOvazza): Due scialili della ditta Targetti. i tonchincsi (Gruppo mascherato): Cassetta cal'rcanlus, dono <|e|ia ditta Carmi n Zorzoli. I.a Mirabella (Casa Alfa di Venezia, dottor Mirahello - Bucci dei Duchi Tuffavi Kb. di Cala bietto) : Scatola, di profumi drlla ditta FrnceiTl e. tessera traniv.iar.ta, di tlibera circolazione, dono della ditta Ghise. fiomantlcistno (Coni. Lamberti) : Abbonamento alla - Kivista Litici ». Toilette, crèpe marocchino nero con • elaire de lune. » «: scialle bianco rica-mato (Signora Ilita B.) : Penna stilografica in smalto, dono della ditta « Aurora ». Toilette c scialle puntano: Botte, dono della, «litta Lare. Mimi 18311 (Signora N. N.): Abbonamento alla c Rivista I.idel ». Il Cavaliere degli scialli (Signora K. C. G.) : Portafogli in argento, dono della ditta Commendatore V. Valobrti. Mónssù Travet (Sig. G. B.l : Penna stilo grafica d'oro dono «Iella ditta « Aurora ». Frale 1«t0 (Sig. Pietro H.) : Penna stilografica matita argento e avorio delta Ditta Motta. Fusciacca. (Sig. IJ. R.) : Binoccolo da teatro con astuccio, dono «iella Ditta, comm. G. Ratti. costume, antico triestino (Signora M. E.): Quadro di paesaggio a olio dono del pittore (.invaimi Pisano. Costume Direttorio: Penna stilografica d'oro » W'atennann », dono della ditta cav. uff. Silvio Ottolenghi. Toilette corallo con scialle: Rotte delta ditta » Lare ». Ix1, tessere gentilmente, offerte dalla scuola conducenti « Italia « sono state messo a disposizione itai consiglio direttivo delta Asso, dazione della Stampa Sportiva Italiana (Se. zinne di Torino) per premi a giovani sportivi. Per comodo degli interessali rii»elia.irio ; numeri dei premi estratti: 11 numero vincitore (IeH'a.utomobile Gettano, rapprese litanie, il super-premio, è il" N. 8-ii. Altri numeri di premi: Scialle. Ditta Piatti e bozzello di Lozzoli N. 547: Scialli: Ditta Cori 748; Ditta Bel. lem 1178: Ditta Rosa e Patriarca 261; Ditta Morveilleusf! 780; Ditta Bianchi (modello di Bootin) 87; Ditta Garda e Bounous 99; Renard r.roisé, Ditta Deberiedetti. .140; Macchina Reiiiington 304; Banuiola Lenci :S26. Per il ritiro dei premi sorteggiati al Veglione i vincitori potranno presentarsi col tagliando alla Segreteria deill'Associazione della Stampa, via Carlo Alberto 11. dalle lo alle la e dalle la alle 19. Per i! ritiro dei premi assegnali dalla (".iurta si pregano i vincitori di presentarvi alla Segreteria dell'Associazione dalle ore 1S alle ore 19,30. Tanto i premi sorteggiati quanto quelli assegnati dalla Giuria resteranno a. disposizione dei vincitori fino al 28 febbraio »