Le gravissime imputazioni contro un capitano del Genio ferrovieri

Le gravissime imputazioni contro un capitano del Genio ferrovieri Le gravissime imputazioni contro un capitano del Genio ferrovieri {Tribunale Militare di Torino) Questa mattina è cominciato davanti al Tribunale Militare un processo di prevaricazione contro il capitano Brcscianelli Enrico, de! reggimt'iuo Genio ferrovieri, una causa Questa di limitata importanza, poiché Ei tratta d'un comune e non infrequente reato, e di scarso interesse, se la persona dell'ufficiale non fosse allacciata -.-—4. q4 ^ .——^„i.rnf- crimine, per cui , dovrà rispondere a suo tempo in altro prò- | ruLt ^ -««4— Km„„to,„ ,,„.■„. I Oggi 6i procede contro l'imputato unica-, mente per re disunte prevarccazioni, che e- mersero nelle indagini che l'Autorui; nuli- j tare fu costretta a fare su tutta la vita pre- cedeme del disgraziato ufficiale, dopo che ; fu anestato pel delitto di cui oggi non . ti tratta. 11 ilio fu dato da un ex-soldato de.'lo t Btesso reggimento cerio Ai zomi M..rio fu An-1 tomo, nato a Sesto Morcmmo nel IS9S pa- UBtìccieve, incensurato, già abitantein'Mia- no. via Carlo Alberto, Si. Egli avrebbe do vii- «0 presentarsi eoiniputato in questo pi-octsso; ma sette giorni dono che gli era s aio no- < fincato il mandato di comparizione, 1 Arzotu \ compariva davanti a ' aitro tribunal-1. Col- pilo da una meningite, decedeva in pochi ; giorni. L'Arzotti. che ebbe una parte princi- MDalissima nei fatti che saranno oggetto dol fntorc! processò, in un memoriale-denùncia IIllustrò quale fu la sua opera in quell'occasione per consiglio del detective Emilio Ferrari, di Milano, il quale avrebbe messo le autorità in grado di impedire che iil reato fosse interamente consumato. L'udienza è cominciata, col solito rito, que- i sta mattina alle ore 9. Presiede il generate del Scòtran Lavezzari; giudice relatore: 'colonnello del genio comm. avv. Giuseppe Pedonilo; giudici diS. M. comm. Rovere, maggiore medico cavaliere Masserano, magg;ore di fanteria non co: P. M.: avvocato militare cav. A. Miraboila; za. Riccio, del nostro Foro. ca^ìèra^^^ò^vV- Ugo Branda*- HL'imoitalo è difeso dsS'avv. Federico l imputato e aii«=u u -u. ì te séra del 12 ottobre, dopo una serie di appostamenti, di pedmamenti, e dopo l arresto, non mantenuto, di altre persone sup¬ poste sue complici. kswm L'imputato, che si mostra piuttosto abbattuto e veste molto modeslamente m boreliesc declina le sue generalità. E' nato a Risciò Cn^r'etario6 da^rura^d'ei voluminosi do-1L^ft aì mi«iVcìiisa di prevaricazione e unenti di auesta causa ai ^WlSL.icumenti di questa ca.iw ... ameba dei principali documenti riflcttenta l'aura causa che oggi non si «tecute.^ . Ie1 Stata data anche lettura della lunga e oircostanziata denuncia concordata «iaU Ai-Sotti eoa detective Ferrari, nonché dea verbali l'arresto e di quelli relativi alle permusteionl, sequestri, ecc. Si apprende cosi, che 1unnotato era finanziariamente e familiarmente, un' dissestato, un povero disgradato;co- ufficiale appariva invece pieno di esattez- di zelo e di attività. Proviene darti lille-,sergenti; fu fatto prigioniero a Codroipp ;note caratteristiche ottime. Non lascio lontanamenite dubitare di 6e. La denuncia d'un ex soldato H defunto Arzotti ha raccontato nel suo memoriale di essere stato alle dipendenze del capitano Brosoi-anelli in zona di guerra. . Èra molto severo e per un nonnulla — scriveva d" Arzotti — .mi puniva di JOTgaone^ mai cosi giorno cendomi nvev sua ce e elitrùnenfcTmi" awrebbe mandato sotto processo ». .. . H soldato rispose che veniva punito ^ trop - appariva raveue uicnu «i di zelo e di attività Pro\iene dagli 'Jlie-1vi'sercenti- fu fatto prigioniero a Codroipo. , tlfc noie càrattcrisliche ottime. Non lasciò |aì kiV Iariamo finiva appunto la sua punizione. SSES» BrSciSrfli gli propose di metterai |neSa^ondizione di far bene, sostituendo ulsoldato magazziniere che andava in conge-,' U^^rV cHfPreferiva Upo spesso e ingaustanienfle e cht' ^«Ic"j« sUr fuori piuttosto che dentro. S^KOme^UM soldato magazziniere che andava in cOTge-,do. Gli aggiunse che. stand crai^ Jlasa/zcnc^<:ifacendo buon servizio, avrebbe unto per guadagnarsi la sua benevolenza e si sarebbe probatillmente messo nelle condizioni di fare tanto bene da non essere più punito. L Ar¬ zotti accettò pieno di buona volontà e di ze lo. Una. volta ebbe a scoprire dei soldati chi rubavano indumenti militari e M denunciò, cosicché ebbe un premio di CO lire. Fu ou- rame questo rampono che il capitano colla complicità del soldato si rese colpevole di due prev-airicaziam: le. terza ed ultima di cui è pure imputato si riferisce a un periodo posteriore, quando l'Arzotti era già stato congedato. del Begg. Genio Ferrovieri, si impossessava a scopo di lucro di una quantità indeterTnl- nata di effetti di vestiario di pertinenza del- a'Aanm. Mititare (mantelline, scarpe. de. farsetti a maglia) togliendoli da quelli che gli «rano affidati per i bisogna del renar-to da lui comandato e doni effetti poscia ven- ^cavandone la somma complessiva di io di'altra prevaricazione perchè in epo- posteriore al mese, di senrinbre 1919 e; an- T^rino *ePm1n^a com^ndavJ l2°sSìS? E si impossessava di circa 70 lenzuola di prò- prietà dell'Amminisirazione Militare e che ?«ou!reTX stT^r &i?irrm.h! propria abitazione collo scopo ili esitarle e«-.ausando all'.\mministrazionc Militare un danno imprecisato ma compreso tra L. 500 e L. 1000 3.o di altra prevaricazione perchè in gior- ti! lmpreeisati del mesp di ntlnbre lt*?r; in Tarino e mentre era p gestione dello Spaccio Cooperativo del Begg. Genio Ferrovieri. in varie riprese, ina con atti ese- cutivi della medesima risoluzione crimino-sa, si impossessava, onde convertirla in per-icnale profitto, di una somma imprec^sata ina superiore a L. 500 togliendola dai fondi di pertinenza deUo Spaccio che per le predette sue funzioni egli aveva in consegna e sui quali pertanto esercitava inaroédiatamen tè la propria sorveglianza, con danno per il Corpo cui lo spaccio appartiene, non deter- minato ma compreso tra L. TiOO e L. 1000. L'Arzotti era imputato di correità col 1 ire-Sciar-elii per i primi due reati. Ma ogni azioue penale nei suoi confronti è stata, ripetiamo, estinta, in seguito alla sua morte. L'Imputato nega piangendo fi capitano, pallidissimo, con un tremito nella voce. e. cogli occhi rossi di pianto, risponde al Presidente che per le due prime prevaricazioni non ha spiegazioni da dare perche non le ha commesse. Non si è mai appreflttato di oggetti di casermaggio. Afferma che tutti i 6uoi superiori lodarono sempre la •ita. Ebbe materiale e golare. Per «pianto riguarda le 800 lire risultate mancanti nella gestione delio spaccio, afferma pure di non avere ali ina colpa - proBSKue: — Avevo avuto qualche : >mpo prima ithieniua lire in prestito e avrei potuto chiederne altre perchè godevo di molta stima improTrisamente mi vennero a marcare i denari occorrenti a tirare avam-i sino alia fHw» del mese. Avrei pxrtuto, com» capitano di compagnia, prelevare sino a'ia fine del mese quanto mi occorreva. Non potevo certo ■■ttttare della somma dello spacciò che se non fossi stato arrestato avrei restituito. La •su» ps-Hiezzn c li «un Knrtinolo- in*ccSSrn1inorai onahSà di di e^^iedl^emir? Mnto re Tai esso aieae sempre conto re non .. contabilità dello spaccio era regola reno trovate in meno quelle^ 80'J ne fuio non ho colpa. Tenevo la somma dello spaccio lente a parte delle due mila lire avute in stito MI risultarono mancanti non soloEPfoo lire, ma anche parte Bre avute in prestito. , . Pfeeiàerup: _. Ma chi glie le ha portate via? E" stato un borsaiuolo7 Le ha perdute. — Noti incolpo nessuno... Kv\. l^c..-. — U:ca ciuello che ha detto a j»a^|DMmma r-Arzotti cosa faceva in casadelle duemila — Era in casa mia, gli.avevo dato più volte del donaro, si foco persino fare un vestito a inio conio. Penso clic l'Arzotti, ch'era capace di nulo, mi abbia tolto il denaro, lo lo tenevo in una giubba clic era appesa In una stanza, mentre egli era seduto su un sof.'i. Precidente: — Se l'Arzotti era un poco di buono lei lo doveva sapere, lo doveva conoscere. L.1mrmlal0 ^ risponde. Ha gli occhi gonfi di lacrime ed è vivamente emozionato. Po| aggh,^.. _ ln zona di g^^- jr, m0_ menti (Ufficili e pericolosi, mi aveva dato mo!te prove oi attaccamento. Appena con gedàto venne a trovarmi dicendosi disoccn pal0 ^ i0i J(0l buon riC0r,.l0 CD0 avev0 ni |uj_ cercai <jì armarlo, di trovargli xm ten pjrpo ,n 60S..linza nmptvtato riconosce ohe «UTtt.be dovuto essere possessore delle STO li ,,, m pertinenza dello Spaccio; ma che gli ri<5Ul|a,.ono mancanti insieme ad altra soni. OT imprecisa^ di sua proprietà e prove njcn),,, rome si È detto> dal rre6tlto del,€ duemila lire, Ha muv agoraio «h «P» i10" «» obbligaM$> genere la cassa dello .Spaccio al reggi anzi 1 fondi vennero tenuti personal- .SSRJS-6em,P£° «me.ali preposti allo paccio. Non aveva una contabilità divisa, ma teneva in casa stia le somme proprie e quelle del predetto Spaccio unite. Nel complesso le deposizioni testimoniali hanno i ri ti Mosi o rafforzato la tesi della difesa circa il terzo reato di prevaricazione, che '«JOC non vi fu consumazione di reato. Risui io Gemphcementeim ammanco, ovvero una differenza, che il capilano avrebbe colmato i. fine mese col suo stipendio qualora non fosse stato arrestato. Vennero anzi escussi alcuni testi i qualii deposero di avere fatto H» precedenza prestiti al BrestìawelU, senza sardiste alcuna e senza rilascio di cambiali ì o nitri documenti ma semplicemente fidando sul suo galantomasmo. La difesa li ha citati per poter dimostrare che l'imputato non aveva quindi bisogno di appropriarsi dalia somma doWo Spaccio. Circa i due procedenti reati di prevaricaalone T'accusa principale posa sulle deposizioni dell'ex soldato Arzotu. La difesa si è opposta alla lettura dei di lui verbali d'interrogatorio in 6ede d'istruttoria per ragioni giuridiche e morali ritenendo l'Arzotti un triste 6ogRetio e complice, per fini non disinteressali, dama mostruosa macchinazlo- 1ne che portò alla denuncia del. capitano Bre scianéln pel reato oggi non in discussiione. i n Tribunale ha respinto l'Incidente epperciò i verbali furono letti. pretese Mira , fermato le ; tre prevar-ic ' Un... detective privato Tali verbalii ripetono quanto è sostanzialmente contenuto nel memoriale-denuncia circa l'opera svolta dall'Arzotti in collaborazione col detective privato milanese Ferrari — memoriale redatto con forma enfatica e (pretese Mterarie. 11 detective Ferrari ha con- 1 fe-imato le circostanze, limitatamente alle , ire prevaricazioni, contenute nel detto vcr| baie per averle sentite dire dall'Arzotti. Otie- I sti è stato dipinto non molto bene. 11 signor Casa'ono, ufficiale della Milizia ferroviaria, che fu maresciallo nel Genio Ferrovieri, ha deposto di avere conosciuto e punito più volle l'Arzotti come un soldato indisciplinato e di averlo giudicato mi triste elemento. « Era un lazzarone! • ha concluso il teste. AIStì testimoni, tra «ri ufficiali tuttora in repaino e che si comporta molto bene nella vita privata ». Il rapporto dell'Autorità mi- Dal |£^£"M^az llOT^.MtìiraMB , < o. EWi na mi.m U tiare cosi con elude a questo proposito: « Dal 6ettembre 1!S4, epoca in cui verme trasferito nl Rcggimentò Ferrovieri, fu incaricato del comando deùla Compagnia Deposito e delitazione, prescritti dall'organi, ir-impegnaio tali incarichi con , ^^--^ — puntualità. B-igido e qualche i^urudR ne] Utto con gli mferiori. non nrovooare i a J^^a Torino torre «*» a dette luogo a richiami circa H suo servizio, mia soprattutto, dati anche i suoi precedenti, non lasciò mai nemmeno lontanamente dubitare ch'egli potesse mativrare nell'interno dell'animo suo i colpevoli disegni che ne deano provocare l'arresto avvenuto SU 13 oi. M. p;

Persone citate: Begg, Brcscianelli Enrico, Emilio Ferrari, Giuseppe Pedonilo, Lavezzari, Riccio, Rovere, Ugo Branda

Luoghi citati: Codroipo, Codroipp, Milano, Sesto, Torino