Volpi a Roma

Volpi a Roma Volpi a Roma Due colloqui con Mussolini - Un'intervista - Provvedimenti in preparaziono per ii est-vizio finanziario dei debiti Roma, i. notte. ! Ieri sera al!" ,'f, reduce ila Londra, : ' j j,„ ero iii-riviita a Coma la Delegazione italiana presieduta dal conte Volpi. Oltre ad una notevole l'olla di romani, che ha voluto tare festose accoglienze alla nostra Missione, si sono recate alla stazione numerose personalità del mondo diplomatico, del Governo e dr! fascismo. Abbiamo veduto fra i primi rainbnsc.iatiiro d'Inghilterra, i ministri l-'cder/oiti. Di Scalca, il segretario generale del .Ministero degli Esteri sen. Coniarmi, il pi esiliente della Corte dei Conti sen. Camillo Peano, il Governatore di Roma sen. Cremonesi insieme con numerose autorità del Comune, l'on. Fu ri necci con parecchi deputati fascisti. Poco prima dell'arrivo del treno sono giunti anche il sottosegretario all'Aeronautica -eli. Ronzoni, il sottosegretario .illti Guerra gcn. Cavallero, il comandante dello Divisiiiiio Militare gon. Ttarco e il capo di Sitilo Maggiore della Milizia geli, f'.-ir.un. il prefetto di Veue/i.-i eoiiirii. Coffa.ri. il sen. Di Ragno, il segretario particolare del Presidente del Consiglio Paoliicci de' Co Inoli. Nell'interno della stazione prestavano servizio d'onore un picchetto d'onore eli guardie di finanza e della mUizto. nazionale. L'arrivo « ì colloqui ron Mussolini Alle 2(1 precise il direttissimo proveniente da Torino è entrato in -.stazione ed e sceso per primo dui vtigoiie-salon il conte Volpi seguilo dalla consorte e dalla tìglio, dall'ou. Grandi e dagli altri membri della Delegazione. Alla contessa Volpi l'ambai sciatore inglese ha offerto un magnifico j mazzo di fiori. Un altro mazzo di fiori è | stato donato dal Governatore di Roma ul! la contessimi Volpi, relicitali e ossequiati ; dai presenti, i membri della Delegazione si i sono avvinii nella saletta reale, dove si sono trattenuti brevemente. Il conto Volpi riaffermato la sua soddisfazione, per la cordiale accoglienza ricevuta in Inghilterra e ha. ripetuto che il seltlcmcnt rappresenta una giusta ed equa transazione. Quindi i! ministro delle finanze e salito in automobile insieme eoo Peni. Grandi e si è recaio a Palazzo Chigi, l.a folla che attendeva fuori della stazione ha salutato con grande cordialità il conte Volpi e gli altri membri dell» missione. Si è gridato più volte: e Viva Volili! Viva l'Italia! V'iva Mussolini ! ». A Palazzo Chigi il ministro delle Finanze e l'on. Dino Grandi sono stati subito ricevuti dal Presidente del Consiglio nel salone della Vittoria. Al colloquio, che è durato poco più di venti minuti, hanno presenziato anche il sen. Contnrini, l'on. Farinacci e l'oli. D'Alessio sottosegretario ni Ministero delle-Finanze. Slamane poi il sen. Volpi ha ricevuto l'omaggio dei funzionari de! Ministero delle Finanze. Ai funzionari ha accennato all'accordo di Londra dicendo: ii Questa sistemazione è un'altra vittoria che corona quella di Vittorio Veneto». Nel pomeriggio Volpi è •slato nuovamente ricevuto (lttll'oit. Mussolini. Inoltre ha avuto una conferenza con l'anibnsciatorc d'Inghilterra, Graham. Intanto ufltaiosanicnte si .is.siou.ra che il ministro delle Finanze ha predisposto un piano di provvedimenti per il servizio finanziario del regolamento dei rtabiti con l'Inghilterra e con l'America. Tali progetti saranno sottoposti alla necessaria approvazione del Consiglio dei ministri e quindi verranno rapidamente realizzati. Da 13G miliardi a 1.S Alcuui giornalisti hanno avvicinato ii i ministro Volpi durante il viaggio di ritor- j Ino dalla Francin. Ne riferisce il Giorno\le d'Italia. Domandatogli quali vantaggi 0c\ dà l'occortìa per il pagamento dei ttahiti. il ('"lite Volpi ha detto: — La definizione di questa grossa quciione era. necessaria, improrogabile. l'Ilio a ieri dell'Italia si poteva dire che erra uno sudo con un debito glubale till'esiero di 1-0 mi bardi di lire, l.a cosa poteva anche fare una ceriti impressione. Ora. il debito accertato ed accettata è in letale di ts miliardi, pagabili iti (V! aitili. Questo debito, come sapete, e totalmente coperto dalle riparazioni tedésche i' noi al contribuente tulliano chiederemo questo sacrificio soliamo; di calcolare conte unii esistente il contributo dovutoci dalla Germania per le riparazioni di guerra. Hicliìcsto se il paganienio dei debiti ria st.rrllami-nte connesso alle ri pai azioni, il ; unte Volpi ha cosi risposto: — Srin dal convegno dì Londra del dicembre lai', pochi nicsj dopo la marcia su Roma, l'ou. Mussolini ha Imposto 11 ferreo binoiaio: debiti . riparazioni; e su quésto biiicinio si e fondata la nostra lesi a Washingti n ed a 1.onditi, nel senso cioè che il truiliimctitu che ci tatse imposto per 1 debiti non potesse prescindere da quello fattoci dalle ri- I ' i i j pai azioni, in certo modo quindi Washington Londra sono la rivincila di Spu. inchiesto noi se i debiti sono suberdin-iti alle riparazioni il ministro ha riatto : ì - - 11 paese lui onesta ninne tifinolo i-'-r iraotcnei-K i suo: impi-.ru':. Hi-c-nn rvrtlci,,.'••• ii-lliellaiiio -|\veti a itagli ioti.. i l'I verso di noi. cr mi- Wi'tkJo qualcuno accennato allipotesi clic il mini- i fuori luogo formulari* fhe avverrà a. lunga sca¬ lo riparazioni venissero a mancale, st.ro ha. risposto: — E' pirfetlaiiicui.1 un'ipotesi su quello (lenza La logica insegna che in ogni caso non si può non tenere conto dei fatti che si verificano e delle situazioni che si creano. Parlando poi del suo viaggio a Londra ed Parigi il come Volpi ha dichiarato: — L'impressione che riporto ila Londra ed he dalla mia breve sosta a Parigi, come, dagli Stati Pniti, è ol'.remodo confortanl'on Ila il mio cuore di II ali ano e di mem- a ane già le e virili dlsci- bro de! Governo nazionale di leglltimo orgoglio Ovunque, in ogni slralo sociale, si ha la precisa sensazione che l'Italia sia oggi un paese superbo di energie fattive, di propositi, di consapevole ed accettata plinti nazionale. Le spirito di ammirazlona lier l'on. Mussolini è- enormemente diffuso. In Inghilterra, l>er esempio, ove i simpatizzanti per il nosiro regime sono la maggioranza, tinelie ira coloro che, per preooncelto poliiico si dichiarano avversari, l'importanza del fatto storico veririoalósi in Unita r la sua benefica influenza nazionale, sono aperlonii'iile riconosciute. inchiesto se fosse peisuaso che. la sua inissi.i'riV in" Aiiir.-'ii.ù. «ti 111 Ir.ttbUtarrri. a. prescindei e dalla pa-'i-ticobire questione ilei debili, abbia giovato al prestigio .d.-,!l'lta.lia tri quei ice-i. il niinlsM'O ha .dichiarato: — Ritengo ebe 11 pellegrinaselo nel vecchio e ne! nuovo Continente non sia slato inutile per nessun aspetto della nosira causa. Abbinino rafforzata la persuasione che l'Italia sia. un paese che crfhunilial deciso per la strada clic deve bafteire. 1 dettagli non contano. Chi può presumere di conoscere 1 detlag'i della vii a di un altro paese? io stesso, 10 dicevo in un breve toast alla colazione offertami al club anglo-americano di Parigi. Parlando con un tono semi serio, com'è ne' gusto post-conviviale degli anglo-sassoni io dicevo : Bisogna conoscerci meglio, per meo-li" valutarci ed aggiungevo: Radale, vi sono suite tante Creazioni mirabili per cui le distanze risultano annullale o incredibilmente ridotte: il tra n sali a itti co. l'aeroplano, la telegrafia senza fili. Iti rad-ioicletohia ecc., ina tutte questa cose non ci hanno guarito da una antica malattìa: l'ignoranza. 11 progresso ni'ni guarisce l'ignoranza -sulle reali condizioni di vita altrui- Conoscersi ìurslio, questo e il piinio plinto ila risolvere nèll'internuzionale -. E' staio quindi chiesto al Ministro a qnaii provvedini-enti concreti volgici lagna opera, ora che la questione dei debjttti è sistematali eot'il: Volpi si è cosi ospi-esSO': -Oggi, dopo il .<elllcineul del debito, lliSógna rivedere la stillazione del hllanrio dello Stata nei suo: riguardi patrimoniali, in relazione all'accordo tatto per il pagamento dei debili. •■ Otiulc-he eavallo stanco,. Circa le voci di provvedimenti imminenti di ordine finanziarlo l'on. Volpi ba dichiarato: -E' prematuro parlare,di qualsiasi provvedimento. Il piiFno la voi a e bisogna aiutarlo a lavorare. In questo senso saia indirizzala l'opera del Governo. Metà del paese vive (Iella iena, l'allea metà vive industriandosi. L'artigianato, l'aulica gloria e fortuna italiana, deve rifiorir'5. Le Corporazioni sa ranno l'ambienta più adatto nei- questa necessarlo rifioritura, lv.se.ndo Malo accennalo a qualche difficolto, che si avverte no Ita sit.uazio.ne industriale, sp". io |ier la scarsezza eli capitalo circolante, il ministrò ha soggiunto: Risponderli roti una immagine: quando un grande equipaggio galoppa vi può esseri.' qualche cavallo stanco e bizzarro che si arrestn 0 recalcitra; sono cose normali; l'iniportatile è ebe l'equipaggio, nel suo insieme, vada avanti verso la mèta lontana. Am-uiIo qualcuno richiamata l'attenzione di! Ministro sulle pubblicazioni poco giuste di una rivista l-ecrilea inglese sugli Ingegneri elettrotecnici italiani e sull'opera da essi civaia e Mille proteste il t parie dei nostri sodalizi professioni!.'1 Interessati, i! ministro bit risposto: — Neri conosco tali ptibbiicazionl, ma trovò ci".' 'a protesta è più che legittima. Ricordo in proposito et.e il ministro americano dei trasporti Hoovvor, ex-dittatóre ai viveri, mi dichiarò che gli eleltrotecnlc! italiani erano i pi imi del inondo. Circa, le voci raccolte specialmente dalla stampa francese di un accordo politico italo-iiigleee. sincrono a quello dei debiti 11 sottosegretario torli Esteri on. Grandi ha dichiarato: ." 'f cr.nsiitaraaki'i un po' roiiianr.esch.-. '•ne ho letto ni proposito, sono frutto della ramasi» con mi i giornalisti cercano di dare inni.spiegazione che voglia essere furba e sottile ed un risultalo soddisfacente, il cui sigiu lento è insito nolltaccordo stesso. La collaborazione italo-inglese. iteli.', •■•cosini •/.tene economica ^ politica dell'Europa, non e tilt fallo ul oggi soltanto, basta ricordale unii gn avvenimenti! più Importuni! degli anni del dopo gueivu. rintano dei quali, il trattato di Locarmi. ,-, epit'llo culminante, f.accordo i>or i debiti • ile fatto che noli può nu.n avere una taihi.itza immediata e diretta nell'avvenire. L'I.alia è !.. prima r.aI ZiOlie deb;!;.e. che laro avuto il coraggio di ! affrontare e risolvere questo gi-ossisslino pioblema di iiiiuidin.ioin post-bellica. Vi pori! elle lutti litica •/ ». A olii-io le liiiiin importanza po- I j ' fiivipositii di prediti raittati dai!» Francia Meline .ih. ;• i. : io di giornali franceiti occasione d ' p;i;--aggiii del ministro Ipi a Parigi, irci il debito dell'Itali'